mercoledì 23 luglio 2014

L'intervento di Vasco Errani all'Assemblea Legislativa della Regione: "Ho sempre lavorato per il bene delle istituzioni". Oggi la firma delle dimissioni

"Oggi sono in grado di presentare le mie dimissioni. Le firmerò alla fine di questa assemblea". Lo ha detto il presidente dimissionario dell'Emilia-Romagna, Vasco Errani, nel suo addio all'aula dell'Assemblea legislativa.
"Rivendico la correttezza del mio operato, non ho fatto falso ideologico e spero che questo potrà emergere. Una volta lette le motivazioni ricorrerò in Cassazione”.  "Ho sempre espresso pieno rispetto e fiducia nella magistratura - ha detto - e nella giustizia e così continuerò a fare senza se e senza ma. Questa era la mia intenzione quando inviai quella relazione e mai ho pensato ne' detto qualcosa di diverso".
Errani ha poi parlato dell’esperienza di governo della Regione di questi anni. "Non riassumerò un'esperienza di governo di 15 anni. Non spetta a me. Ma in una fase in cui spesso le parole inseguono le parole con il rischio di perdere ogni significato e valore, preferisco dirla così: siamo ciò che abbiamo fatto. Siamo le scelte concrete, i risultati, ovviamente anche i limiti, che sono a disposizione dei cittadini".

"Governare significa promuovere cambiamento", e su questo Errani rivendica tutto il valore di una esperienza, non frutto di una sola persona, "che ha lasciato il segno". Ad esempio sull'economia: "dobbiamo essere orgogliosi di questi anni perché' abbiamo salvato migliaia e migliaia di posti di lavoro". Inoltre, rivendica, "siamo lontanissimi dalla logica dei distretti, lontanissimi dai finanziamenti a pioggia".
Venendo poi all’esperienza della ricostruzione post-terremoto del maggio 2012, nella quale Vasco Errani ha svolto il ruolo di Commissario straordinario alla ricostruzione, ha affermato che "non c’è il modello dell'Emilia-Romagna, ne' tantomeno il modello Errani" ma "abbiamo tracciato una strada nuova per l'Italia".
Errani non ha non nascosto la sua amarezza per come si è concluso il suo terzo mandato alla guida della Regione. Ma ha ribadito di "avercela messa tutta" per lavorare sempre per il bene delle istituzioni.
"Non voglio nascondere mio dolore e mia amarezza, ma chi mi conosce sa qual è il mio modo di intendere la politica e il servizio alle istituzioni”. “Non avrò mai nostalgia di una poltrona. Il problema non è la poltrona, e non importa ciò che fai, ma ciò che sei".
Il Presidente ha elencato le tante manifestazioni di "solidarietà e affetto" arrivate dopo la condanna e dopo la decisione di dimettersi: sono - ha spiegato - un "tratto di umanità in una politica che ha tanto 'io' quanto a volte poca umanità. Di questo ringrazio. Grazie per la grande umanità. Sono cose importanti che fanno bene in momenti come questi".
"Non pensavo a un epilogo come questo, ma ce l'ho messa tutta - ha aggiunto il presidente dimissionario -. Ce l'ho messa tutta perché' sono fatto così. Sono orgoglioso di quello che ho fatto" e per questo ringrazio "la giunta, i collaboratori regionali, quelli che hanno lavorato a fianco a me e quelli che hanno lavorato per la cosa pubblica e il bene comune".
“L'Emilia Romagna non è in crisi e non sarà un problema anticipare il voto di qualche mese" del resto "il confronto era già aperto e sono convinto che si andrà avanti" ha affermato Vasco Errani. "Il riformismo in questa regione non è di proprietà di nessuno" ha aggiunto Errani, ricordando che il "modo del riformismo è la modestia".
La conclusione del discorso è stata accompagnata da un lungo applauso nell'aula dell'Assemblea legislativa.

Nessun commento: