giovedì 28 maggio 2015

A proposito di profughi e di accoglienza... Ecco come stanno le cose

DICHIARAZIONE DEL SINDACO 
NICOLA ISEPPI

Provo a dire due cose riguardo la situazione dell'ospitalità dei profughi richiedenti asilo a Casola Valsenio.
Oggi la nostra Provincia ospita circa 400 persone provenienti da diversi Paesi che aderiscono allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), questi vengono ospitati per il tempo necessario del riconoscimento -o meno- del diritto d'asilo. Esiste una Commissione che esamina ogni singola persona, ogni singola storia e valuta se concedere lo status di rifugiato.
Il Comune di Casola Valsenio, tramite l'ASP della Romagna Faentina, ha messo a disposizione due appartamenti di proprietà dell'ASP per alloggiare 4 persone. Abbiamo fatto già 3 riunioni informative in Comune con le Associazioni e ne ho dato comunicazione un mese fa in Consiglio comunale. Si tratta di 4 ragazzi del Mali: Moussà, Wegnò, Madi, Jibril di età compresa fra i 21 e 25 anni. Sono a Casola da una settimana e hanno iniziato un percorso di integrazione ed educazione alla lingua italiana tramite il supporto della Coop. Soc. Zerocento.

Ora stanno ancora espletando le pratiche burocratiche necessarie alla residenza, alla definizione del medico di base, alle visite necessarie per i propri permessi di soggiorno. Nelle prossime settimane è nostra intenzione inserirli in programmi di lavori socialmente utili a servizio della cittadinanza e delle associazioni che ne faranno richiesta.
La preoccupazione che sento maggiormente riguarda il possibile arrivo di altre persone alloggiate nell'Albergo Antica Corona: 20, 40, 60... Io sono venuto a conoscenza di questo da Antonio Norrito, la persona direttamente interessata e responsabile della domanda presentata in Prefettura al bando pubblico per operatori privati. Sono stato molto stupito da questo e non ho condiviso il fatto che sia stato fatto senza un precedente coinvolgimento del Comune e della cittadinanza. Sono personalmente contrario a questa proposta perché è stato fatto un mero calcolo economico speculativo, confermato anche verbalmente dal diretto interessato, senza preoccuparsi delle conseguenze sociali di un piccolo Comune come il nostro. Ho chiesto alla persona di indire un'Assemblea pubblica per spiegare il gesto, ma non è sembrato interessato e preoccupato della cosa.
Il Comune c'è e ci sarà per cercare di garantire sempre e comunque l'ordine pubblico, ma non posso che condannare questo gesto. Certamente non mi si può accusare di razzismo, anzi.. ma io vorrei ospitare un numero di persone misurato al nostro Comune e garantire loro le attenzioni necessarie per evitare potenziali spiacevoli conseguenze.
L'unica persona, ad oggi, che può evitare l'arrivo di questi ragazzi (o limitarne il numero) è la persona che ha firmato la domanda in Prefettura e che firmerà (eventualmente) il contratto per l'assegnazione dei profughi.
A disposizione, come sempre.
Nicola.

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