lunedì 25 maggio 2015

Ecoreati, una vera rivoluzione per l'ambiente

Finalmente sono stati introdotti i reati di: disastro ambientale; inquinamento ambientale; impedimento al controllo ambientale; traffico e abbandono di materiali ad alta radioattività. 
Il Parlamento ha approvato la legge sui cosiddetti ecoreati, un provvedimento che finalmente introduce nel nostro ordinamento i nuovi reati ambientali.

Ogni anno in Italia si consumano circa trentamila crimini ambientali, per un giro d'affari stimato in circa 15 miliardi di euro. Di questi, la gran parte insiste nelle regioni del nostro Paese a più alta densità di criminalità organizzata, a testimonianza del fatto che su questo settore specifico il giro d'affari economico è significativo.
Approvando questa legge, inoltre, diamo seguito anche alle raccomandazioni che da molti anni gli organismi europei fanno ai Paesi membri. Fino ad ora esisteva un sistema sanzionatorio contenuto principalmente nel testo unico dell'ambiente, formato sostanzialmente da ipotesi contravvenzionali, cioè ipotesi di reato che puniscono la mera messa in pericolo, in astratto, del bene protetto dell'ambiente, punendo le condotte con sanzioni piuttosto lievi, trattandosi di contravvenzioni.
Il testo approvato invece, individua nuove fattispecie di reato tra le quali l'inquinamento ambientale e il disastro ambientale, il traffico illecito di materiale radioattivo, i reati di impedimento al controllo e omessa bonifica. E allo stesso tempo si introducono sanzioni accessorie molto efficaci nella prevenzione e nella repressione degli illeciti. Come una speciale aggravante, legata ai reati che vengono commessi dalla criminalità organizzata, che ha l'obiettivo di colpire in maniera puntuale proprio le cosiddette ecomafie.
Un altro caposaldo di questa legge, in linea con l'idea di un diritto penale di natura premiale, è rappresentato dal ravvedimento operoso e dal procedimento oblativo per le contravvenzioni meno gravi. Si prevedono quindi congrui sconti di pena per coloro che cooperano per evitare che le conseguenze della condotta vengano portate a effetti ulteriori, o che, in particolare, agiscono per cercare di bonificare e mettere in sicurezza le aree e gli ambienti che sono stati inquinati; e agevolare in questo modo, l'effettiva protezione del bene giuridico, nella logica di una giustizia riparativa. La legge approvata, per la quale abbiamo lavorato intensamente, raggiunge obiettivi importanti, anche di condivisione trasversale.

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