sabato 24 settembre 2016

Jobs Act, governo vara la stretta sui voucher: obbligo di comunicazione preventiva per i datori di lavoro

Le novità sui voucher obbligano il datore di lavoro a comunicare all'Ispettorato del Lavoro - almeno un'ora prima della prestazione - con sms o posta elettronica, oltre ai dati anagrafici del lavoratore, luogo e durata dell'impiego, che nel settore agricolo non dovrà inoltre essere superiore ai 3 giorni. 

Arrivano la stretta sui voucher e l'estensione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto correttivo del Jobs act, dando l'ok definitivo alla tracciabilità dei cosiddetti 'buoni lavoro' destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio (utilizzati in diversi settori, dal turismo all'agricoltura), del valore nominale di 10 euro. Per le aree di crisi complessa, viene invece prevista la possibilità di accordare 12 mesi in più di cassa integrazione straordinaria.



L'utilizzo dei voucher, nati per le prestazioni di lavoro saltuarie o accessorie, è andato crescendo continuamente negli ultimi due anni, raggiungendo dimensioni quasi patologiche. I sindacati ne denunciano da tempo un uso distorto che spesso nasconde forme di sfruttamento e di lavoro nero. Ora il decreto approvato dal consiglio dei ministri fissa l'obbligo per il datore di lavoro di comunicare all'Ispettorato del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio, almeno 60 minuti prima dell'inizio della prestazione stessa.
La disciplina è modificata per l'agricoltura: in questo settore, i committenti sono tenuti a comunicare, nello stesso termine e con le stesse modalità, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo e la durata della prestazione di lavoro accessorio con riferimento a un arco temporale non superiore a 3 giorni (non più a 7 giorni, come inizialmente previsto nello schema del decreto correttivo approvato in via preliminare a giugno).

Quanto agli ammortizzatori sociali per le aree di crisi complessa ("ambiti territoriali con caratteristiche definite della legge in cui sono in corso processi di industrializzazione che necessitano di una particolare attenzione e sostegno"), per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria la cui copertura finisce entro il 2016, si estende per ulteriori 12 mesi la cigs, "qualora
l'impresa presenti un piano dedicato al recupero occupazionale". Su queste aree, che vanno da Piombino a Termini Imerese, Confindustria e Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto, all'inizio di settembre, un intervento del governo per aiutare i quasi 30mila lavoratori interessati.

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