
“Ogni qual volta ci si avvicina ad elezioni, Berlusconi rispolvera il vessillo della riduzione delle tasse. E pur di raccattare qualche voto non esita a ricorrere alla ‘pubblicità ingannevole’. Per Berlusconi l’importante non è che una cosa sia vera, ma farla credere vera. Soltanto che il trucco è sempre più scoperto e non riesce più a nascondere quel che milioni di italiani vedono: la crisi morde sul lavoro, sul reddito e sulla vita di milioni di tantissime persone".
Lo ha detto Piero Fassino, a Ivrea, in un’assemblea con i lavoratori di Eutelia-Agile, in lotta da mesi per evitare la liquidazione della loro azienda, replicando alle dichiarazioni di Berlusconi - "Abbiamo abbassato le tasse, togliendo l'Ici e togliendo 2 miliardi alle imprese" - intervenuto “telefonicamente” all’inaugurazione dell'autostrada pedemontana lombarda.
La verità è un’altra:
1) E' stato il governo Prodi a eliminare l’Ici al 40% delle famiglie.
2) Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate a lavoratori e imprese, dal momento che ha eliminato numerose detrazioni fiscali (introdotte dal governo Prodi):
- la detrazione del 55% per le ristrutturazioni edilizie finalizzate al risparmio energetico;
- la detrazione del 19% per gli acquisti di abbonamenti ai trasporti pubblici locali;
- la detrazione del 19% per le spese di aggiornamento degli insegnanti.
3) Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate alle imprese, dato che sono stati svuotati, mediante il click day, i crediti di imposta per ricerca e innovazione, e per gli investimenti nel Mezzogiorno.
4) Il governo Berlusconi le tasse le ha aumentate a lavoratori e imprese, non restituendo il “drenaggio fiscale” degli ultimi due anni.
5) Il governo Berlusconi ha messo le mani nelle tasche degli italiani attraverso una serie di aumenti:
- l’aumento delle tariffe dell’acqua e del gas,
- l'aumento dei pedaggi autostradali, del costo dei biglietti dei treni e degli aerei,
- l'aumento dei premi delle assicurazioni.
E nonostante una recessione più pesante della media dell’area euro, in Italia c'è un’inflazione più alta. Così i lavoratori perdono potere d’acquisto e le imprese competitività.
Con il governo della destra siamo arrivati al 23 giugno come giorno in cui finiamo di lavorare per lo Stato. È un record.
"Non so in quale paese vive Berlusconi”, ha dichiarato Pier Luigi Bersani. “Da quando il governo ha detto che la crisi era passeggera e psicologica, abbiamo 700 mila disoccupati in più, un milione di persone sotto ammortizzatori sociali e decine di migliaia di piccole imprese saltate o a rischio fallimento. Questi sono problemi che - per il segretario del PD - si devono affrontare con un piglio più deciso e non raccontando fantasie".
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