mercoledì 8 settembre 2010

Una banda di teppisti tenta di aggredire Bonanni alla Festa Democratica di Torino. Bersani: "Un'aggressione squadrista"


Dopo le contestazioni di sabato scorso contro Renato Schifani oggi alla Festa nazionale del PD il copione si ripete. Questa volta a irrompere in piazza Castello nella sala Bobbio non sono i grillini ma un gruppo che si autodefinisce «Coordinamento torinese precari», cioè una cinquantina di persone tra studenti universitari, precari metalmeccanici, ma anche insegnanti e appartenenti ai centri sociali. Fumogeni, spintoni e uno striscione con la frase «Marchionne comanda e Bonanni obbedisce» e infine volantini che riportano una banconota da 50 euro con la faccia del leader della Cisl e la dicitura «Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone».
Scatta la bagarre e Raffaele Bonanni dopo pochi minuti - raggiunto da un fumogeno lanciato da un contestatore - abbandona il palco.
Da quello stesso palco Enrico Letta, Vice Segretario del PD, cerca di respingere la contestazione gridando più volte «siete antidemocratici! Voi non avete niente a che fare con la democrazia. Siete il contrario di cui ha bisogno il Paese», mentre in platea interviene la polizia per allontanare i contestatori.
Nella bagarre Enrico Letta chiama a raccolta i giornalisti per dichiarare tutto il suo sdegno per quanto accaduto e solidarietà al leader della Cisl Raffaele Bonanni. Gravissime secondo Letta le responsabilità delle forze dell'ordine a Torino. «Poteva essere un dramma - dice l'esponente del Pd - la situazione è sfuggita di mano e occorrerà analizzare come sia potuto succedere». «Sto bene ma sono molto turbato. Senza la presenza dei militanti della Cisl oggi in piazza a Torino poteva accadere ancora qualcosa di più grave. Per questo spero che tutti riflettano su quanto è accaduto e abbassino i toni». Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dopo le contestazioni alla Festa del PD. «Ci sono ancora ambienti torbidi in giro che cercano solo la violenza senza alcun legame con il mondo del lavoro il sindacato», ha aggiunto.
Durissima la reazione anche del segretario PD, Pier Luigi Bersani, che ha chiamato il leader Cisl per esprimergli la sua solidarietà. "Si è trattato di un atto di intimidazione e di vera e propria violenza, un attacco squadrista. E' inconcepibile che una festa popolare, che vive nel pieno centro della città, possa essere attaccata in questo modo. Attendiamo di conoscere dal ministero dell'Interno quali misure preventive e repressive siano state prese per impedire un episodio del genere".

Nessun commento:

Posta un commento