sabato 12 marzo 2011

Centrali nucleari? No, grazie!

di Giorgio Sagrini

State tranquilli, sono sicure! I sistemi di sicurezza sono infallibili e le tecnologie ultramoderne. Quella di Chernobyl? Era vecchia, antiquata, obsoleta.
Così dicono quelli che, vent’anni dopo il referendum, vorrebbero riaprire le centrali nucleari in Italia.
Quanto si sta verificando in Giappone, dopo il terribile terremoto che ha sconvolto quel Paese, dimostra che non è così, che la destra italiana racconta balle. Il rischio sismico può danneggiare o mettere fuori uso qualunque impianto, qualunque infrastruttura, con danni più o meno gravi, più o meno irreparabili a seconda delle sue caratteristiche strutturali, ma la portata di quel danno per quanto grave e tragica, è limitata. Lo stesso sisma, invece, che colpisse una centrale atomica, provocherebbe effetti terribilmente devastanti, per vastità e durata. Con un pregiudizio e una compromissione grave della vita stessa delle future generazioni e dell’ambiente che le future generazioni riceveranno in eredità.
Non possiamo e non dobbiamo permettere che questo accada.
Bisogna impedire il ritorno del nucleare in Italia.
Bisogna farlo con il voto nel referendum di giugno, dicendo sì all'abrogazione del  programma nucleare del governo di destra (PdL e Lega Nord) e bisogna farlo manifestando e protestando contro le recenti decisioni dello stesso governo di destra (PdL e Lega Nord) che colpiscono sciaguratamente il settore delle energie rinnovabili.
Quindi, no alle centrali nucleari, sì alle caldaie a cippato, sì alle biomasse, sì ai pannelli fotovoltaici, si alle pale eoliche, si al geotermico, si all’idrolettrico, si al solare termodinamico, sì alle energie prodotte da fonti rinnovabili. Sì a un futuro libero dalla paura e dal bisogno.

PS.: ...dedicato a chi dice che non c'è differenza tra destra e sinistra!

Nessun commento: