mercoledì 18 agosto 2021

STRATEGIE TERRITORIALI PER LE AREE MONTANE E INTERNE. Al via il confronto con la Regione Emilia-Romagna


In vista dell’avvio del confronto con la Regione Emilia-Romagna per la definizione della Strategia regionale per le aree montane e interne – con riferimento ai Fondi Strutturali europei della prossima programmazione 2021/2027, ai fondi nazionale e  regionali –  per la quale si proporrà il metodo della programmazione negoziata come è avvenuto con la gestione dei fondi della LR 5/2018, con la convocazione a inizio settembre di Conferenze territoriali – tra cui quella con l’Unione della Romagna Faentina – per condividere criteri e individuare le aree dove attuare le strategie territoriali, si pubblica di seguito il testo dell’intervento svolto al Consiglio generale CISL Romagna, lo scorso 1 luglio a Sarsina, su queste stesse tematiche, da Giorgio Sagrini, Sindaco di Casola Valsenio e delegato per l’Unione della Romagna faentina alle “Politiche per la montagna”:

Chi vive nei territori montani, impegnato nelle pubbliche amministrazioni, nelle organizzazioni di rappresentanza, …sindacati confederali, organizzazioni di categoria ha consapevolezza, piena consapevolezza, del valore, dell’importanza ambientale, sociale ed economica delle aree interne, dei territori collinari e montani …dell’Appennino.

Una consapevolezza che motiva la richiesta, la rivendicazione di una nuova e innovativa strategia nazionale per la montagna e le aree interne …una strategia rivolta allo sviluppo sociale ed economico, alla tutela e alla valorizzazione ecologico-ambientale.

Non solo per contrastare l’esodo quindi …che già sarebbe un importante risultato, ma per indurre, favorire il ripopolamento delle aree montane, dei borghi, dei paesi montani …per gettare le basi di un nuovo futuro.

Gli attori, i protagonisti di questa strategia nazionale, insieme al Governo centrale, sono …devono essere, le forze economiche e sociali, il sistema economico-imprenditoriale, le istituzioni locali …ovvero le Regioni, i Comuni e le loro forme associative.

Nucleo, elemento centrale di questa strategia, deve essere l’introduzione della fiscalità differenziata, ovvero di una vera e propria fiscalità di vantaggio a compensazione del disagio, del divario, dello svantaggio sociale ed economico delle aree montane.

La scelta della Regione Emilia-Romagna del dimezzamento, fino all’azzeramento dell’IRAP a carico delle imprese artigiane e commerciali operanti nei Comuni montani, la scelta di azzerare il costo dell’abbonamento ferroviario e degli autobus per gli studenti, il fondo per l’acquisto della prima casa, hanno una doppia valenza: economica, perché rappresenta un concreto e tangibile sostegno alle imprese e alle famiglie e simbolica, perché rende evidente e comprensibile cosa sia la “fiscalità di vantaggio”.

Fiscalità di vantaggio che, con analoghi e auspicabili provvedimenti nazionali, deve essere estesa all’economia industriale, turistico-ricettiva, agricola, di servizio e, non di meno, ai redditi da lavoro, alle famiglie con soluzioni atte a compensare le condizioni di svantaggio legate, per esempio, alla distanza per l’accesso ai servizi sanitari, socio-sanitari, scolastici, economici, collocati nelle città e sull’asse della Via Emilia.

E’ apprezzabile in questo senso quanto la Regione ER sta facendo, secondo quanto indicato nel programma di mandato approvato dall’Assemblea legislativa all’indomani delle elezioni del gennaio 2020.

Un programma di mandato che, su indicazione del nuovo Assessorato alle Politiche per la Montagna, fissa le linee e i contenuti delle azioni che la Regione Emilia-Romagna promuoverà nella corrente legislatura:

cito i titoli… rimandando l’approfondimento alla lettura del testo

-         Nuova legge per la montagna

-         Completamento e rafforzamento del sistema di governance territoriale

-         Completamento delle infrastrutture di comunicazione su tutto il territorio montano

-         Ampliamento dell’offerta si servizi alla popolazione

-         Sostegno all’acquisto/ristrutturazione della prima casa

-         Recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, edilizio e ambientale

-         Sostegno al lavoro e all’impresa in Appennino

-         Sicurezza del territorio

-         Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio forestale regionale.

Decisiva per la realizzazione di questi obiettivi, sarà la definizione della nuova programmazione e gestione 2021-2027 dei Fondi Europei …i fondi strutturali POR FESR, POR FSE, il nuovo Programma Regionale di Sviluppo Rurale, i Fondi per la sicurezza del territorio e la prevenzione del dissesto idro-geologico.

Definizione che, nell’ambito del Patto regionale per il lavoro, deve vedere, dovrà vedere – tra gli altri - il fattivo e fondamentale coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali confederali ...che è importante avere al nostro fianco, al fianco delle istituzioni territoriali, nel promuovere questa strategia di sviluppo, rilancio, promozione delle aree interne montane.

In questo contesto, assume un peso e un significato decisivo il Nuovo Programma Regionale di Sviluppo Rurale …un PRSR che, in quanto rivolto alle aree rurali e non unicamente all’Agricoltura, dovrà essere costruito anche con l’apporto dei Sindacati Confederali oltre che delle OOPPAA …senza trascurare le organizzazioni imprenditoriali e del lavoro autonomo, di industria, artigianato, commercio e servizi.

Un PRSR quindi che sempre più dovrà rivolgersi alle aree rurali di montagna nella loro complessità:

quindi

…certamente al centro l’agricoltura, con azioni a sostegno della redditività e della promozione della frutticoltura, della castanicoltura, della forestazione, della zootecnia di montagna, di infrastrutture come gli invasi a uso irriguo, l’estensione della rete acquedottistica a uso civile, …il recupero del patrimonio edilizio e abitativo rurale, la prevenzione degli eventi calamitosi (gelate, grandinate, ecc.).e la protezione dai loro effetti…

… ma anche la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle infrastrutture del territorio rurale, e tra queste il sistema della viabilità comunale in area rurale …che è condizione necessaria per il miglioramento delle condizioni di vita e della fruibilità del territorio.

Un PRSR quindi che riconosca pienamente la centralità, il valore strategico dell’agricoltura in montagna.

Il mio pensiero, il mio ricordo di giovane capolega della Federmezzadri della CGIL a metà degli anni ’70, va ai mezzadri, alla mezzadria, un contratto agrario, per quanto iniquo, che ha modellato e plasmato nei secoli il paesaggio dell’Appennino Tosco-Romagnolo e ha contribuito a realizzare condizioni di presidio dei territori montani  …presidio che ancora l’agricoltura può e deve svolgere e che solo la presenza diffusa sul territorio dell’impresa agricola può assicurare.

E’ questa  - del presidio territoriale - una funzione non solo economica, ma sociale, di assoluto interesse pubblico, a cui deve corrispondere un’azione dello Stato espressamente rivolta a sostenere, a incentivare la presenza e la permanenza dell’impresa agricola sul territorio e la redditività delle produzioni agricole di montagna.

Tornando al tema della fiscalità di vantaggio, nel programma di mandato si ribadisce l’impegno della RER a operare – cito testualmente -  “affinché il Governo renda la montagna area a fiscalità di vantaggio, come previsto nella proposta di autonomia regionale” presentata dalla Regione Emilia-Romagna

Proposta di autonomia regionale, la cosiddetta autonomia differenziata, che – in mancanza di provvedimenti nazionali – potrebbe consentire alla Regione di attuare, introdurre gli auspicati provvedimenti finalizzati alla fiscalità di vantaggio per le aree montane.

Fiscalità di vantaggio, o azioni analoghe, che devono potersi rivolgere anche AI COMUNI.

Ai piccoli Comuni - che soprattutto nelle aree montane risentono di una minore e limitata autonomia finanziaria – va riconosciuta una dotazione annuale per gli investimenti, proporzionale alla dimensione anagrafica e maggiormente alla dimensione territoriale, per far fronte in maniera efficace e regolare alle esigenze di manutenzione, miglioramento energetico e prevenzione del rischio sismico del patrimonio pubblico - plessi scolastici, strutture sanitarie e socio-sanitarie, edifici per attività culturali e di aggregazione, infrastrutture del territorio.

Ciò è tanto più vero e auspicabile perché si deve superare il meccanismo che fa dipendere la capacità di investimento dei Comuni dagli introiti degli oneri di urbanizzazione… oneri che derivano principalmente dalle nuove costruzioni, di cui maggiormente – se non esclusivamente – possono beneficiare i Comuni delle aree a maggior vantaggio economico e in misura molto più limitata i Comuni montani.

Ma non solo, fare dipendere la capacità di investimento dei Comuni dagli introiti degli oneri di urbanizzazione contrasta con l’obiettivo del consumo zero di suolo e con l’obiettivo di favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente

E, oltre alle risorse per gli investimenti, c’è da assicurare la sostenibilità della spesa corrente, per mantenere e migliorare il livello e la qualità dei servizi alla popolazione… tanto più necessari nelle aree montane, senza appesantire il carico tributario sulla popolazione.

Ribadisco la necessità di accogliere la richiesta, la proposta che abbiamo condiviso con UNCEM sull’ IMU sulle seconde case.

Ora - attraverso il meccanismo del Fondo di Solidarietà – l’imposta, avente carattere prettamente comunale, è in parte introitata dallo Stato, sottraendola ai Comuni, senza alcuna distinzione tra Comuni non montani e Comuni montani, …Comuni Montani ai quali dovrebbe essere riconosciuta, semmai, la condizione di enti beneficiari del Fondo di Solidarietà e non di enti tributari.

La proposta, la richiesta che voglio ribadire è quella di mantenere nei bilanci dei Comuni montani l'intero gettito dell'IMU sulle seconde case …scelta che aumenterebbe l’autonomia finanziaria dei Comuni montani.

In questo ambito, risulta strategico sostenere le forme associative tra i Comuni, le UNIONI di Comuni …indico a questo proposito l’esperienza di quanto realizzato nella Romagna Faentina

C’è poi un ultimo tema, che meriterebbe una trattazione e un approfondimento maggiore della semplice citazione che provo a farne ora ed è, soprattutto per le ricadute che può avere sui territori montani, il RILANCIO E L’INNOVAZIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

E’ vitale, per il futuro delle aree montane, promuovere provvedimenti che favoriscano il “restare in montagna” e l’insediamento di attività imprenditoriali di giovani …favorendo l’incontro, finalizzato alla formazione, tra scuole secondarie di secondo grado, università, organizzazioni sindacali e datoriali, enti locali, nei settori di massima vocazione territoriale: agricoltura, utilizzo delle risorse forestali, edilizia, turismo, attività artigianali e agroalimentari tradizionali.

…Il superbonus – per citare un esempio - ha messo a nudo il forte divario tra le esigenze, le possibilità di recupero del patrimonio edilizio e la concreta possibilità di farvi fronte a causa del venir meno – soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008/2010 – della manodopera, delle professionalità e della diffusa presenza sul territorio delle imprese edili.

E, per stare al SuperBonus, è necessario non solo allungare le annualità di efficacia di questo decisivo provvedimento economico, ma anche prevedere modalità attuative – nei territori montani – che ne compensino i maggiori oneri …per esempio con un’importante riduzione dell’IVA.

…in conclusione, voglio sottolineare, evidenziare ancora, che la montagna regionale è una risorsa per l’intera comunità, in termini ambientali, sociali ed economici.

La salvaguardia, il rafforzamento, il rilancio di questa parte della Regione è centrale anche per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030.

Al fine della valorizzazione di questa vasta porzione del territorio regionale e di contrastarne lo spopolamento, implementando la rete dei servizi e le occasioni di lavoro, occorre un’azione multisettoriale integrata e coordinata per superare le criticità e per valorizzare le eccellenze.


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