L’Unione della Romagna Faentina intende realizzare un intervento straordinario di sostegno ai nuclei familiari in gravi difficoltà economiche, senza alcun reddito disponibile o reddito insufficiente e limitata forma di sostentamento reperibile attraverso depositi bancari o postali. Le domande di sostegno devono pervenire entro il 9 dicembre.
martedì 24 novembre 2020
lunedì 23 novembre 2020
Bilancio 2021 della Regione Emilia-Romagna. La dichiarazione del Presidente Stefano Bonaccini
Abbiamo approvato in Giunta il Bilancio di previsione 2021 e triennale al 2023 della Regione, una manovra da 12,5 miliardi di euro che vede risorse come mai prima si erano viste per la sanità pubblica dell’Emilia-Romagna (9 miliardi di euro il prossimo anno, 600 milioni in più rispetto al precedente) e che grazie ai conti in ordine (l’indebitamento scende di altri 56 milioni, saldo attivo di 71 milioni) ci permette di liberare altri 1,5 miliardi di euro per investimenti in tutti i settori: edilizia sanitaria, trasporto pubblico locale e mobilità sostenibile, Big data e digitale, occupazione, formazione e imprese, attrattività di investimenti, montagna e aree interne, scuola, cultura, sport, turismo, commercio, agricoltura.
Il Bilancio, che inizia ora il percorso in Assemblea legislativa per arrivare in Aula a dicembre, si inserisce nel contesto più ampio del piano di investimenti triennale per quasi 14 miliardi di euro, presentato già prima dell’estate, per una ricostruzione partecipata e condivisa da territori e parti sociali, grazie a fondi pubblici (europei, statali, regionali) ai quali si aggiungono cofinanziamenti privati, per opere cantierabili e progetti in corso di definizione con le comunità locali.
Per obiettivi chiari: da un lato uscire dall’emergenza nel minor tempo possibile e potenziare servizi e medicina del territorio, oltre a ricucire le fratture sociali aperte dalla crisi pandemica e affiancare i territori nel dare risposte concrete ai cittadini; dall’altro dare fondamenta solide alla ripartenza post-Covid il prossimo anno.
Intendiamo recuperare ogni posto di lavoro perso e crearne altri di qualità. Tornare a una crescita forte e sostenibile, basata su innovazione, ricerca e alta formazione, in grado di riportarci al pari delle aree più avanzate d’Europa e del mondo, come avevamo fatto negli anni precedenti la crisi. Investire su scuola e conoscenza, welfare, ambiente, per una svolta ecologica che sia reale e concreta, e digitale, come prevede il piano europeo Next Generation Eu.
Nelle prossime settimane firmeremo con tutte le parti sociali il nuovo Patto per il Lavoro e il Clima, sul quale ci stiamo confrontando anche con le forze ambientaliste, e presenteremo i progetti dell’Emilia-Romagna da finanziare con i fondi europei del piano Next Generation Eu: su entrambi i passaggi saranno fondamentali i contributi di tutti, comprese le forze politiche di maggioranza e opposizione in Assemblea legislativa. La forza di questa regione è sempre stata quella di saper affrontare insieme i problemi e insieme vogliamo fare la strada che abbiamo davanti.
(STEFANO BONACCINI - Presidente Regione Emilia-Romagna)
venerdì 20 novembre 2020
Assegno unico per i figli, pensioni e crescita. Tutte le novità della legge di bilancio
Il Consiglio dei ministri ha approvato il testo della legge di bilancio. Ha un valore di circa 38 miliardi di euro. Il testo riscende a 228 articoli con 237 pagine (il testo datato sabato sera consisteva invece di 248 articoli e 204 pagine).
Una manovra “fortemente orientata alla crescita, all’occupazione, alla
coesione sociale, con un focus particolare sui giovani, le donne e il
Mezzogiorno”, l’ha definita il ministro dell’Economia, Roberto
Gualtieri, e che punta a “realizzare una ambiziosa trasformazione
dell’Italia nella direzione dell’innovazione, della sostenibilità, della
coesione, dell’equità e del lavoro”.
E’ lo stesso titolare dell’Economia ad aver precisato poco dopo che la
manovra “potrà essere potenziata a causa dell’intensità della seconda ondata”
della pandemia. “Rafforzeremo l’intervento sia sul 2020 che sul 2021 attraverso
lo scostamento di bilancio che ci consentirà di potenziare le misure e qualcuno
degli interventi indicati, soprattutto di natura congiunturale sul 2020”, spiega.
Una manovra da 38 miliardi che potrà essere potenziata con nuovo scostamento
di bilancio che potrebbe aggirarsi sui 20 miliardi e che servirà per
affiancare alle misure pensate per il 2021 un ulteriore decreto anti-crisi.
Il ministro difende l’impostazione della manovra che punta non solo ad
arginare l’emergenza ma anche a sostenere il ritorno alla crescita. Sgravi al
100% per le assunzioni under 35 (di 4 anni al Sud) e per
le donne disoccupate in tutta Italia, sostegno
all’imprenditoria femminile, 500 milioni per le politiche attive sono
alcune delle misure pensate per sostenere il mercato del lavoro anche quando a
fine marzo finirà il blocco dei licenziamenti.
Poi la conferma del taglio del cuneo fiscale in attesa
della riforma dell’Irpef per cui la manovra prepara il terreno con l’avvio
dell’assegno unico per i figli e la creazione di un Fondo per la
fedeltà fiscale” in cui far confluire le risorse della lotta all’evasione che
si aggiungeranno, dal 2022, a uno stanziamento ad hoc per il taglio delle tasse
da 2,5 miliardi (1,5 nel 2023).
E una spinta si cercherà di darla anche agli investimenti con il
potenziamento del piano Transizione 4.0 che sale a 24,8
miliardi per incentivare le spese delle imprese e 50 miliardi aggiuntivi per
gli investimenti pubblici. E poi assunzioni ad hoc, 2.800, per garantire una
accelerazione nella spesa dei fondi europei – in attesa che
arrivino quelli del Recovery Fund.
Ma resta la pandemia il filo rosso che tiene insieme gran parte dei 228
articoli della manovra, rivisti fino all’ultimo: tornano gli aiuti per le
imprese, a partire dalla proroga della cassa integrazione a carico dello Stato
per altre 12 settimane, insieme allo stop ai licenziamenti fino a fine marzo, e
da un fondo anti-Covid da 4 miliardi pensato per i ristori a
tutte le attivita’ con perdite. Si rafforza la sanità, con il Fondo
sanitario che sale e risorse ad hoc, quasi 1 miliardo, per dare
aumenti a medici e infermieri.
Altri 400 milioni serviranno al ministero della Salute per comprare vaccini
e cure per i malati di Covid e Asl e ospedali potranno contare ancora
per tutto il 2021 di operatori aggiuntivi assunti nell’emergenza. Per cercare
di far tornare gli studenti in classe, si prevedono 350 milioni per i
trasporti pubblici per potenziare scuolabus e autobus, soprattutto
nelle ore di punta.
Ma “nelle prossime settimane – assicura ancora Gualtieri – potenzieremo
ulteriormente gli interventi a sostegno dei lavoratori, delle famiglie e delle
imprese colpiti dalle nuove restrizioni”, grazie alle risorse che saranno
reperite in parte dagli ultimi risparmi delle misure messe in campo quest’anno
e, dall’altro, con il nuovo scostamento. Si interverrà, ha spiegato infatti il
ministro ai sindacati, sia sul 2020 sia sul 2021, ma per fissare l’entità del
nuovo deficit si attenderebbe anche di vedere l’andamento dei versamenti di
meta’ novembre, appena scaduti. Entro la fine della settimana, o all’inizio
della prossima, con il quadro più chiaro e testata anche la effettiva
disponibilità delle opposizioni, si procederà con la richiesta.
Allo sgravio contributivo triennale per le assunzioni a tempo indeterminato
di giovani si aggiunge infatti la decontribuzione integrale per le donne e il
sostegno all’imprenditoria femminile. Sulla base dell’intesa con le parti
sociali, la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 31 marzo è affiancata
dall’istituzione di un fondo per le politiche attive del lavoro con una
dotazione iniziale di 500 milioni di euro.
Gli investimenti pubblici sono sostenuti da un nuovo fondo pluriennale da
50 miliardi, e quelli privati dal potenziamento di Transizione 4.0 con uno
stanziamento di ben 23,8 miliardi per il prossimo biennio. Per il Mezzogiorno
gli interventi sono particolarmente rilevanti, con il finanziamento strutturale
della fiscalità di vantaggio per il lavoro fino al 2030 e con la proroga del
credito di imposta ricerca e sviluppo e di quello per gli investimenti.
La Sanità, con l’aumento della dotazione del Fondo Sanitario nazionale,
l’indennità per medici e infermieri, il fondo per l’acquisto dei vaccini, il
potenziamento delle diagnosi con tamponi antigenici rapidi, le risorse
aggiuntive per l’edilizia universitaria, i contratti di formazione
specialistica per i medici specializzandi e le assunzioni di personale
sanitario resta una priorità centrale, così come la scuola, l’università, la
ricerca, la cultura. Si conferma l’avvio dell’assegno unico per i figli a
partire dal luglio del 2021, e si istituisce il fondo per la riforma
fiscale che sarà alimentato dai proventi del contrasto all’evasione.