sabato 26 marzo 2022

Lista civica: Riolo Terme per la Comunità designa FEDERICA MALAVOLTI come candidata Sindaco, alle prossime elezioni amministrative della primavera 2022

Nonostante il Ministero non abbia ancora dato una data certa per le elezioni amministrative 2022, la coalizione del Centrosinistra di Riolo Terme si è mossa già da mesi.

A seguito degli incontri con i partiti che si sono mostrati interessati e con la società civile, il PD ha espresso la sua candidata alla carica di Sindaco, Federica Malavolti,  con una lista civica dal nome “Riolo Terme per la Comunità”.

Volto noto nel nostro comune, ha infatti ricoperto la carica di ViceSindaca nel primo mandato Nicolardi (2012/2017).

In seguito è stata eletta come segretaria della sezione locale del PD.

Giovane, dinamica, mamma e laureata in Storia Moderna, siamo convinti che Federica sia la persona più adatta per ricoprire la carica di Sindaco.
La presentazione ufficiale avverrà Lunedì 28 Marzo presso la Sala Sante Ghinassi (Via Verdi, 5), alle ore 20.30.

Le sfide che attendono la prossima Amministrazione sono molte a partire dalla riqualificazione urbana e dal risparmio energetico, fino all’accoglienza inclusiva e alla progettazione strategica per i bandi del PNRR.
Proprio per questo fin da subito saranno organizzati gruppi aperti di lavoro a cui sono invitate persone rappresentative della comunità.

I gruppi di lavoro, attivi sul territorio riolese per un mese circa, avranno come temi:
– Cultura, Turismo e Attività Produttive
– Scuola e Sociale
– Ambiente e Parco
– Sport e Politiche giovanili.

Gli incontri verranno organizzati anche nelle tre frazioni, per porre l’attenzione sulle necessità espresse dalle comunità di Isola, Borgo Rivola e Cuffiano.

Il progetto presentato dal Comune di Casola Valsenio, è stato ammesso ai fondi del Bando Regionale di Rigenerazione Urbana

 






Un investimento di 752.000 euro per la riqualificazione 

dell’ex complesso scolastico delle Medie          

Il comune di Casola Valsenio è tra i cinque comuni della provincia di Ravenna ammessi ai fondi del Bando Regionale per la Rigenerazione Urbana.

L’Amministrazione comunale, in seguito a un ampio sforzo di coinvolgimento partecipativo e con il consenso dell’associazionismo locale, ha candidato sul Bando regionale il recupero, ristrutturazione e riqualificazione del complesso delle ex Scuole Medie “A.Oriani” per renderlo maggiormente e pienamente fruibile alle esperienze e all’attività dell’associazionismo e del volontariato, fortemente radicato nel contesto sociale casolano.

L’importo finanziato dal bando regionale è di 626.693,87 euro, ai quali l’Amministrazione aggiungerà ulteriori 125.338,78 euro di risorse proprie, pari al 20% dell’investimento.

I lavori partiranno non appena terminato l’iter amministrativo necessario.

Si ringraziano i tecnici del Comune di Casola Valsenio e dell’Unione della Romagna Faentina, l’ingegner Marco Campoli per la qualità e l’efficacia della progettazione, Paride Ridolfi di “Antenna 306” per il video descrittivo delle opere da realizzare, presentato a supporto del progetto; una progetto che prefigura il perseguimento dei seguenti obiettivi:

1)      Riqualificazione generale dell’immobile

·         Rasatura armata e tinteggiatura delle pareti perimetrali esterne del fabbricato;

·         Riqualificazione di un’aula al piano terra, da destinare a sala prove musicale e sala di registrazione, compreso l’allestimento della sala con opere di insonorizzazione;

·         Tinteggiatura interna di tutti i locali, con un colore diverso per ciascuna attività accolta negli spazi dell’ex complesso scolastico;

·         Realizzazione di opere interne di riqualificazione degli ambienti, tra le quali il rifacimento dei servizi igienici, la realizzazione di un maggior numero di servizi igienici accessibili ai portatori di handicap; la modifica di alcune pareti interne per migliorare e adattare le dimensioni degli ambienti alle future funzioni per cui verranno progettati; realizzazione di rampe di idonea pendenza per abbattere le barriere architettoniche e aumentare l’accessibilità degli spazi.

2)      Riqualificazione e sistemazione degli spazi esterni

·         Sistemazione dell’area esterna e costruzione di un palcoscenico rialzato all’aperto, per spettacoli e concerti, localizzato nell’area pavimentata esterna, tra le due ali dell’immobile, con finalità di nuovo luogo di aggregazione;

·         Realizzazione di uno spazio aperto e coperto, mediante la costruzione di una struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, con la finalità di ospitare eventi e/o conferenze all’esterno.

3)      Adeguamento impiantistico e adeguamento alle norme di prevenzione incendi

·         Adeguamento e messa a norma dell’impianto elettrico, ordinario e di emergenza;

·         Realizzazione di impianti speciali di rilevazione incendi;

·         Opere di adeguamento normativo e riqualificazione degli impianti termici;

·         Realizzazione opere di sistemazione dell’impianto di distribuzione e di emissione relativo ai servizi di riscaldamento d’ambiente e produzione di acqua calda sanitaria;

·         Opere edili finalizzate all’adeguamento del complesso alle norme vigenti di prevenzione incendi, con particolare riferimento alla centrale termica e alla cucina del Centro sociale AUSER “Le Colonne”;

4)      Riqualificazione energetica del fabbricato

·         - Sostituzione del generatore di calore esistente, alimentato a gasolio, con nuova caldaia a gas metano di rete;

·      - Sostituzione degli infissi esistenti con nuovi infissi a elevate prestazioni termiche con telaio in pvc e sostituzione degli avvolgibili esistenti con nuovi avvolgibili in alluminio coibentati;

·         - Installazione di un sistema di contabilizzazione dei consumi energetici, suddivisi per ciascuna attività;

Nella definizione degli interventi in progetto, si è tenuto conto della necessità di garantire la multifunzionalità della struttura, in modo da poterla utilizzare anche come “centro congressi” in maniera saltuaria, per far fronte a specifiche esigenze legate all’organizzazione di eventi di ampia portata.

Saranno creati inoltre, spazi comuni, trasversali alle varie associazioni che trovano sede nel complesso polifunzionale, che saranno a disposizione anche della popolazione per far fronte a diverse esigenze di incontro, confronto e socializzazione.

I principali spazi comuni delle ex Scuole Medie “A. Oriani”, oltre ai già citati palcoscenico all’aperto e struttura metallica leggera con copertura da un telonato in pvc, sono i seguenti:

·         Una sala riunioni ampia e attrezzata con sedie e proiettore;

·         Un’aula dedicata allo SMART WORKING, con quattro postazioni di lavoro, servita da connessione a banda larga;

·         Ampi corridoi al piano terra e al primo piano, che potranno essere utilizzati come spazio espositivo per mostre temporanee.

 

Nel complesso delle ex Scuole Medie “A.Oriani”, riqualificato, ristrutturato, rigenerato troveranno definitiva collocazione le seguenti associazioni:

Ø  Associazione “Frutti Dimenticati”

Ø  Comitato di Gemellaggio

Ø  Associazione “Speleopolis”

Ø  Associazione “Carri APS”

Ø  Creativi sopra la Media

Ø  Corpo Bandistico “Giuseppe Venturi”

Ø  Scuola di musica “Giuseppe Venturi”

Ø  Lega del Suono Buono

Ø  AVIS Casola Valsenio

Ø  Centro di aggregazione giovanile CIRCUS

Ø  Circolo Fotografico Casolano

Ø  Centro Sociale AUSER “Le Colonne”

 Al successo del progetto di riqualificazione del complesso ex-scuola media di Casola Valsenio, ammesso ai fondi del Bando Regionale  sulla rigenerazione urbana, Antenna306 ha contribuito gratuitamente e con grande utilità, realizzando questo video promo dell'iniziativa che ha costituito parte integrante della domanda di contributo alla Regione.  

https://youtu.be/tP4xSaCTL1Y


Invito a partecipare all'AGORA' DEMOCRATICA sul tema "I Partiti e la Democrazia: uno sguardo dall'Emilia-Romagna"


 
Per collegarsi, lunedì 4 aprile alle ore 18. sulla piattaforma Zoom:


    ID riunione: 841 8509 6331

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giovedì 3 marzo 2022

8 MARZO 2022, FESTA DELLA DONNA ...Il PD in piazza Oriani a Casola Valsenio, con la MIMOSA


Una giornata in cui ricordare le conquiste sociali e politiche delle donne, un'occasione per rafforzare la lotta contro le discriminazioni e le violenze, un momento per riflettere sui passi ancora da compiere. La Giornata Internazionale della Donna, che cade ogni anno l'8 marzo, è tutto questo e anche di più. È un modo per ricordarsi da dove veniamo, noi donne, e dove stiamo andando.

 

Ma da dove nasce questa ricorrenza?

 

Una leggenda molto celebre narra che la Festa della Donna sia stata istituita nel 1908 in memoria delle operaie morte nel rogo di una fabbrica di New York, la Cotton. In realtà, appunto, si tratta solo di una leggenda nata negli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale.

 

La Giornata Internazionale della Donna nacque infatti ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto. Il tema era già stato a lungo discusso negli anni precedenti sia negli Usa (celebri sono gli articoli della socialista Corinne Brown) sia dai delegati del VII Congresso dell'Internazionale socialista (tenutosi a Stoccarda nel 1907).

 

Le manifestazioni per il suffragio universale si unirono presto ad altre rivendicazioni dei diritti femminili. Tra il novembre 1908 e il febbraio 1909 migliaia di operaie di New York scioperarono per giorni e giorni per chiedere un aumento del salario e un miglioramento delle condizioni di lavoro. Nel 1910 l'VIII Congresso dell'Internazionale socialista propose per la prima volta di istituire una giornata dedicata alle donne.

 

Il 25 marzo del 1911 cadde la goccia che fece traboccare il vaso: nella fabbrica Triangle di New York si sviluppò un incendio e 146 lavoratori (per lo più donne immigrate) persero la vita. Questo è probabilmente l'episodio da cui è nata la leggenda della fabbrica Cotton. Da quel momento in avanti, le manifestazioni delle donne si moltiplicarono. In molti Paesi europei, tra cui Germania, Austria e Svizzera, nacquero delle giornate dedicate alle donne.

 

La data dell'8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla «rivoluzione russa di febbraio». Fu questo evento a cui si ispirarono le delegate della Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste a Mosca quando scelsero l'8 marzo come data in cui istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.

 

In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922 con la stessa connotazione politica e di rivendicazione sociale. L'iniziativa prese forza nel 1945, quando l'Unione Donne in Italia(formata da donne del Pci, Psi, Partito d'Azione, Sinistra Cristiana e Democrazia del Lavoro) celebrò la Giornata della Donna nelle zone dell'Italia già liberate dal fascismo.

 

L'8 marzo 1946, per la prima volta, tutta l'Italia ha ricordato la Giornata della Donna ed è stata scelta la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. Negli anni successivi la Giornata è diventata occasione e momento simbolico di rivendicazione dei diritti femminili (dal divorzio alla contraccezione fino alla legalizzazione dell'aborto) e di difesa delle conquiste delle donne.

martedì 1 marzo 2022

Il Consiglio URF approva la mozione sulla Cava Monte Tondo …una mozione che recepisce largamente i contenuti posti alla base della manifestazione organizzata il 6 febbraio scorso dalle Organizzazioni sindacali di categoria di CGIL CISL UIL a Casola Valsenio

 

Il Consiglio dell’Unione della Romagna Faentina, nella seduta del 28 febbraio, con un voto pressoché unanime, ha approvato una mozione-documento di indirizzo sulle tematiche di ordine ambientale e socio-economico relative alle condizioni e modalità di prosecuzione dell’attività estrattiva del gesso nella Cava di Monte Tondo, nei Comuni di Riolo Terme e Casola Valsenio, che recepisce largamente i contenuti posti alla base della manifestazione organizzata il 6 febbraio scorso dalle Organizzazioni sindacali di categoria di CGIL CISL UIL e dalle lavoratrici e lavoratori dello Stabilimento Saint-Gobain di Casola Valsenio per la produzione del cartongesso.

Il Consiglio dell’Unione, così afferma la mozione approvata, “ritiene che la tutela del lavoro, dei livelli occupazionali, dell’indotto e il futuro delle comunità sia una condizione, un requisito imprescindibile dello scenario finale che si dovrà indicare e perseguire attraverso la possibile prosecuzione dell’attività estrattiva e il conseguente ripristino ambientale”.

Altro aspetto, fortemente ribadito nella manifestazione del 6 febbraio, e ripreso nella mozione approvata è che non può esserci salvaguardia ambientale e paesaggistica “senza il lavoro, e quindi l’occupazione, il reddito e la possibilità di vivere nei territori montani potendo guardare con fiducia al futuro e alla loro piena tutela e integrità, direttamente dipendente dal contrasto dell’esodo e dell’abbandono di questi territori”.

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Domenica 27 febbraio, casolani in piazza per dire no all'aggressione dell'Ucraina, no alla guerra scatenata dalla Russia di Putin

      


In centinaia, hanno risposto domenica 27 febbraio all’appello del Comune e dell’associazionismo di Casola Valsenio, tra cui il Circolo PD di Casola Valsenio, per dire no all'aggressione dell'Ucraina, no alla guerra scatenata dalla Russia di Putin, per esprimere solidarietà e vicinanza alle cittadine e ai cittadini ucraini che vivono e lavorano a Casola, al popolo dell’Ucraina, alle vittime innocenti di un conflitto inaccettabile e ripugnante.

Al termine del corteo, che si è svolto lungo le vie del centro storico, hanno preso la parola il Sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Alessio Malavolti, la signora Lyudmila in rappresentanza della comunità ucraina di Casola, l’Arciprete Don Euterio Spoglianti, il Sindaco di Casola Valsenio Giorgio Sagrini.

Anche come PD di Casola Valsenio vogliamo esprimere sincera gratitudine alla comunità casolana per la straordinaria partecipazione: avanti insieme, per la pace, contro la guerra, per una Europa Unita presidio di libertà e democrazia.