sabato 29 gennaio 2011

Anche Licio Gelli scarica Berlusconi

"Berlusconi è venuto meno a quei principi che pensavamo avesse. E guardi che l’ho avuto per sette anni nella loggia, quindi credo di conoscerlo. Anche questo puttanaio delle ultime settimane. Ha prima disfatto la famiglia, ora sta disfacendo l’Italia".
(Licio Gelli, 28 gennaio 2011)

venerdì 28 gennaio 2011

Tunisia, Albania, Algeria, Yemen, Egitto: il popolo si ribella e reclama libertà e giustizia

Ammorbati dalle squallide e fetide vicende che umiliano l’Italia e coinvolgono il Presidente del Consiglio e la sua corte di nani e ballerine, di truffatori e maneggioni, di affaristi e servitori, rischiamo di non accorgerci di ciò che succede vicino a noi, dall’altra parte del Mediterraneo o sull’altro lato dell’Adriatico.
In Albania il popolo protesta contro il potere corrotto di Sali Berisha e chiede vere riforme democratiche, una modernizzazione del Paese. In Tunisia, in Egitto un intero popolo scende in piazza, a viso aperto contro i regimi autoritari che hanno retto quei paesi, per reclamare libertà e giustizia, per rivendicare migliori condizioni di vita. Sono giovani, perché la gran parte della popolazione di quei Paesi è giovane, giovanissima, e perché proprio a loro – che pure hanno studiato – viene negata la possibilità, la speranza stessa di un futuro migliore.
E sono laici, usano internet e facebook per fare circolare le loro idee. Le loro parole d’ordine, le loro rivendicazioni non sono inquinate dall’integralismo e dal fanatismo religioso. Il rischio c’è in Egitto, ma nel movimento è forte la componente democratica rappresentata dal premio Nobel per la pace, Mohammed El Baradei.
Mohammed El Baradei
L’Europa, l’Italia deve sostenerli. Le forze democratiche, il PD, devono sostenerli. perché l’argine all’integralismo e la possibilità stessa di fermare flussi migratori incontrollati verso l’Europa non sta nel sostegno delle gerontocrazie autoritarie e illiberali al potere da decenni – ché questa è la politica estera di Berlusconi e Frattini! – ma nel sostegno all’evoluzione democratica di quelle società.
Il vero argine a tutti gli estremismi è la democrazia”, ha affermato El Baradei. Nel mondo arabo lo scontro non è tra “regimi moderati” e "integralisti". Ci sono nuovi protagonisti in campo: noi dobbiamo stare dalla parte di quei giovani, dei sindacati, dei partiti laici e democratici che si sono messi alla testa di un grande movimento di popolo.

giovedì 27 gennaio 2011

27 gennaio 1945/2011. Per non dimenticare

L’istituzione del Giorno della Memoria in Italia è avvenuta con la legge 20.7.2000 n. 211: “La Repubblica Italiana riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”

Quando le truppe sovietiche arrivarono al campo di sterminio nazista di Auschwitz, in Polonia, davanti a loro si presentò una scena terribile: uomini, donne e bambini ridotti a scheletro, segregati, torturati e poi uccisi e bruciati solo perché ebrei, zingari, oppositori antifascisti, omosessuali.
Era l'immagine dello sterminio. La più assurda e angosciante barbarie che mente umana abbia immaginato nel Novecento, con milioni di vittime, 6 milioni di ebrei.
Nel corso della seconda Guerra Mondiale, circa 40.000 italiani furono strappati dalle loro case dai militi della Repubblica Sociale o dalle truppe tedesche di occupazione e deportati nei Lager che i nazisti avevano allestito in tutta Europa, per l’eliminazione fisica di milioni di uomini, di donne e di bambini.
Dei deportati italiani, quasi 10.000 furono gli ebrei e circa 30.000 i partigiani, gli antifascisti, i lavoratori; questi ultimi arrestati in gran parte dopo gli scioperi del marzo 1944.
Solo 1 su 10 fece ritorno: il 90% finì i suoi giorni annientato dalla macchina hitleriana dello sterminio.
Altre guerre e altre stragi di innocenti sono seguite a quelle di Auschwitz, di Mauthausen o della Risiera di San Saba a Trieste, l'unico campo di sterminio nazista in Italia.Stragi spesso ignorate o dimenticate.
Ecco perché la memoria.
La Memoria significa conoscere la nostra storia, anche nelle sue pagine peggiori.Serve a ciascuno di noi per dire "voglio che quel passato non ritorni. Né qui in Europa, né altrove". La Memoria è la difesa di una civiltà dove nessuno possa cancellare - nel senso di eliminare - chi è diverso da lui, perché ha la pelle di un altro colore o perché prega un altro Dio.
La giornata della Memoria è un modo per ritornare col pensiero lì, all'ingresso di Auschwitz. E per rivedere il volto di chi, rinchiuso in quei campi, avrebbe voluto avere una vita serena, lunga, felice e invece gli è stata negata, con la violenza, con la sopraffazione.
Il ricordo di quegli anni tragici ci fa apprezzare ancora di più il valore, l’importanza, della pace e della libertà riconquistata, ci fa comprendere quanto grande è stato il sacrificio di chi ha sofferto e ha combattuto perché il sogno, la speranza di una vita serena, lunga, felice, non fosse/non sia più negato – a nessuno.
E’ per questo che è giusto ricordare, perché ciò che è accaduto non accada mai più.

mercoledì 26 gennaio 2011

Positivo l'andamento turistico del 2010. Confermati i dati anticipati nella "tavola rotonda" organizzata dal PD in novembre.

L’annata turistica si chiude positivamente, per Casola e per Terre di Faenza.
A Casola Valsenio aumentano gli arrivi (+143,96%) e le presenze (+ 5.811 pernottamenti, + 190,28%). E’ l’effetto del successo dell’Incontro Internazionale di Speleologia di fine ottobre/inizio novembre, che ha portato a Casola Valsenio oltre 2.000 partecipanti, ma non solo. “Il dato di Terre di Faenza da gennaio a ottobre – affermava Filippo Olivucci, di Società di Area nella tavola rotonda sul turismo, organizzata dal PD casolano nel novembre scorso - è molto buono, soprattutto se si considera il cattivo andamento meteo della prima parte dell’anno. Fino a maggio c’era un -10% di arrivi e presenze, poi le cose sono migliorate fino a registrare alla data del 31 ottobre un +1,52% negli arrivi, con 9.000 presenze in più pari a un aumento del 4,5%. A settembre si era già recuperato il ritardo di inizio anno e ottobre ha ulteriormente migliorato la situazione. Hanno pesato positivamente anche le presenze dell’incontro di speleologia di fine ottobre a Casola, ma i numeri di Casola erano in attivo già a settembre. Fino a ottobre, i pernottamenti complessivi a Casola, sono 8190 con 3342 arrivi”.

(Per saperne di più scarica il resoconto della tavola rotonda del PD sul turismo)



Dopo le contestazioni sull'esito delle primarie di Napoli, il PD sospende l'Assemblea nazionale convocata nella città partenopea il 28 e 29 gennaio

"Adesso bisogna fare chiarezza. I problemi che sono emersi a Napoli dopo le primarie non possono condizionare il lavoro che si sta facendo nel Paese per costruire un'alternativa. Ho chiesto alla presidente Rosy Bindi di sospendere l'Assemblea nazionale, concepita anche per il lancio della candidatura a sindaco decisa dalle primarie, e chiedo un immediato incontro alla coalizione di centrosinistra che ha organizzato le primarie a Napoli per dare una risposta politica convincente ai problemi emersi dalla consultazione, al di la' delle determinazioni procedurali della Commissione di garanzia". Lo afferma in una nota il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani.
"Ritengo che questo sia il modo piu' onesto e serio di corrispondere efficacemente alla straordinari volonta' di partecipazione che i cittadini di Napoli hanno dimostrato - aggiunge Bersani -. Dobbiamo infatti rivolgerci tutti alla nostra responsabilita' principale: quella di non consentire che la destra fallimentare e impresentabile di Berlusconi e Cosentino possa prendere il governo della piu' grande citta' del Mezzogiorno, dalla quale deve invece venire un segnale di riscossa per il Sud e l'intero Paese".

Obama: più energie rinnovabili, più internet e più lavoro

di Arturo Zampaglione (www.rebubblica.it, 26 gennaio 2011)

Il congelamento per cinque anni di una fetta della spesa pubblica. Un milione di auto elettriche entro il 2015. Investimenti massicci nell'innovazione, nell'istruzione, nell'energia pulita e nelle infrastutture. E soprattutto uno sforzo collettivo per creare nuovi posti di lavoro e per superare, con la stessa grinta con cui gli Stati Uniti risposero alla sfida spaziale dei sovietici, le incognite di un "mondo che cambia".
Queste le proposte-chiave lanciate ieri sera da Barack Obama: "E' il momento Sputnik della nostra generazione", ha dichiarato il presidente americano parlando per oltre un'ora di fronte al Congresso e di fronte al paese.

lunedì 24 gennaio 2011

Un monito dalla Giornata della Memoria

di Giacomo Giacometti

La ricorrenza del 27 gennaio che ci ricorda la shoah serva per non dimenticare mai quella tragedia e anche per trarre alcuni insegnamenti. Lo sterminio degli ebrei e, aggiungo, di altri milioni di oppositori ai regimi nazifascisti, fu un esecrabile delitto contro tutta l'umanità.
Gli ebrei secondo quei regimi, erano una minoranza impura da eliminare affinché fosse preservata la purezza della razza ariana. Anche il regime fascista in Italia emanò le sue leggi razziali che furono promulgate nel 1938 dal governo Mussolini e approvate dal re Vittorio Emanuele III che si rese complice consapevole di una orrenda caccia al diverso anche nel nostro paese. Per questo e per altre nefandezze, penso che la Casa Savoia non meriti di essere associata ai festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Ricordare con iniziative divulgative il significato della Giornata della Memoria è cosa utile, sopratutto se vengono coinvolti i giovani, poichè la speranza che non si ripetano quei tragici eventi dipende molto da loro.
Proprio in questi giorni è mancata, all'età di 92 anni Tullia Zevi. Ebrea, donna di grande spessore culturale, scrittrice di successo, giornalista, vittima essa stessa delle leggi razziali italiane, ha dedicato la sua lunga vita ad evocare il ricordo della tragedia dei campi di concentramento, dello sterminio e delle persecuzioni subite. Ella ha sempre richiamato il suo popolo al dovere della testimonianza "perchè quanto accaduto può accadere di nuovo".

domenica 23 gennaio 2011

Primarie del centrosinistra per il Sindaco di Bologna: hanno votato circa 30.000 persone

Partecipazione in aumento alle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato Sindaco di Bologna.
Sono 28.390 gli elettori che oggi, 23 gennaio, si sono presentati nel 50 seggi allestiti nella città.
Quasi 4.000 in più delle primarie del 2008.
E' in corso lo scrutinio i cui risultati possono essere consultati sul sito www.primariebologna2011.org


Prima mattinata di raccolta delle firme per mandare a casa Berlusconi. 100 persone hanno aderito all'appello del PD

In tanti si sono avvicinati al banchetto del PD in Piazza Oriani, questa mattina, per sottoscrivere l'appello del PD per le dimissioni di Silvio Berlusconi. Un centinaio di persone ha messso la propria firma sui moduli preparati dal Circolo casolano del PD per dire basta, per esprimere la propria indignazione, per chiedere al Presidente del Consiglio che si tolga dall'imbarazzo e che tolga dall'imbarazzo l'Italia!
E martedì, durante il mercato, la raccolta delle firme continua.

sabato 22 gennaio 2011

Casola Valsenio dal 30° al 17° posto nella graduatoria dei Comuni romagnoli

I risultati della ricerca "Economia e Società in Romagna" sulla qualità della vita e il benessere nei 75 Comuni delle tre province romagnole, svolta annualmente dalla Facoltà di Scienze Statistiche dell'Università di Bologna - sede di Rimini per conto del quotidiano "La Voce di Romagna", collocano Casola Valsenio nella parte alta della graduatoria, al 17° posto.
E' un vero e proprio balzo in avanti: Casola infatti passa dal 30° posto della graduatoria del 2009 al 17° di quella del 2010, confermando così una tendenza già rilevata dalla medesima ricerca negli scorsi anni. Nel 2008, Casola Valsenio era al 48° posto!
Il miglioramento più importante verificatosi nel 2010 nella provincia di Ravenna è merito, scrive "La Voce" (22 gennaio 2011), di buone performance del Comune in quasi tutte le cinque aree di valutazione, in particolare nelle sezioni statistiche dedicate a "Servizi pubblici e ambiente", "Socio-demografia" e "Cultura, sport e tempo libero", nelle quali si sono registrati incrementi di 14, 25 e 5 posizioni.
"I risultati soddisfacenti raggiunti nelle tabelle analitiche - commenta il Sindaco Nicola Iseppi - rispecchiano sinteticamente l'identità quotidiana della nostra cittadina, non per niente conosciuta anche fuori dei confini locali come il 'Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati', a testimonianza di un forte interesse per la qualità ambientale" (...) "L'incremento delle politiche di difesa del territorio e di perfezionamento dei servizi pubblici rappresenta peraltro uno degli obiettivi principali dell'Amministrazione, da consolidare attraverso una serie di investimenti nel campo delle energie rinnovabili, del riciclo e della mobilità 'dolce', supportati da un'intensa campagna di educazione ambientale nelle scuole". Per evidenziare l'attività svolta nell'ultimo anno, il primo cittadino cita l'avvenuta istallazione di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici, il collaudo della caldaia a cippato ecocompatibile nella scuola elementare, il premio regionale ottenuto come Comune "riciclone" per la raccolta differenziata della carta e gli incentivi concessi ai privati per lo sviluppo delle energie rinnovabili. "Questo significa - conclude Iseppi - che i paesi delle nostre colline possono competere agevolmente con le realtà simili di altre province, valorizzando ognuno le proprie peculiari caratteristiche".
(Leggi i risultati delle precendenti ricerche: anno 2009 e anno 2008)

Per l'efficienza amministrativa e per la competitività. Il PD propone di aprire il cantiere per l'Unione dei Comuni dell'area faentina

Il PD della zona di Faenza ha diffuso una nota a firma dei segretari delle organizzazioni comunali del PD di Faenza, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo nella quale si esprime "con convinzione la necessità di arrivare al più presto alla costituzione dell'Unione dei Comuni del comprensorio faentino. L'Unione rappresenta una scelta strategica del nostro territorio di riordino istituzionale e amministrativo, un'occasione per ridurre e ottimizzare i costi della Pubblica Amministrazione".
"L'Unione - prosegue la nota - è un'occasione per tutti i Comuni di costruire insieme le risposte politiche ai differenti problemi esistenti nelle comunità, portando maggiore sviluppo e coesione sociale. Inoltre, l'Unione dei Comuni garantisce l'espressione di un'unica autorevole posizione in rappresentanza di oltre 80 mila cittadini nei confronti degli altri territori e degli altri livelli istituzionali (provincia, regione, governo nazionale). Di fronte alla propaganda del governo nazionale, che parla di riforme e di federalismo imponendole dall'alto, senza condividerne i passaggi fondamentali con i territori, senza compiere una seria analisi dei costi e della fattibilità, l'Unione dei Comuni rappresenta una vera riforma delle amministrazioni locali che produce risparmi e servizi migliori per i cittadini. Il PD dei 6 Comuni intende quindi dare il massimo sostegno e incoraggiamento alle Amministrazioni locali per porre il tema dell'Unione quale priorità politica per il 2011. I segretari e i direttivi del PD assicurano la massima collaborazione per accompagnare questo percorso, per darne visibilità ai cittadini evidenziando i benefici che ogni comunità ne potrà trarre".

giovedì 20 gennaio 2011

Flop dei cosiddetti "Responsabili" alla Camera

Alcuni cosiddetti "Responsabili"
Finisce in un mezzo naufragio il lancio alla Camera del nuovo gruppo parlamentare 'Iniziativa responsabile'. Il nuovo schieramento chiamato a rafforzare la traballante maggioranza riesce a vedere infatti la luce solo grazie a un travaso di deputati direttamente dal PdL e non incide quindi sul conto totale dei voti su cui potrà contare il governo a Montecitorio. "Siamo 22", annuncia il capogruppo pro-tempore Luciano Sardelli all'inizio della conferenza stampa organizzata per presentare la nuova creatura immaginata come "terza gamba" dell'alleanza PdL-LegaNord. Nel numero vengono però conteggiati anche i due 'innesti' dal PdL, i deputati Mario Pepe e Vincenzo D'Anna e il deputato del Pid Calogero Mannino.
Al momento del varo ufficiale la firma di adesione di Mannino in realtà non c'è ancora, ma Sardelli spiega che "andrà a firmare alla segreteria generale della Camera". Annuncio smentito poco dopo dallo stesso Mannino.

Ripresa economica e politiche industriali: confronto pubblico a Milano tra Bersani, Camusso e Marcegaglia

Susanna Camusso e Pier Luigi Bersani
Il 19 gennaio a Milano, complice la presentazione del libro 'Il futuro è di tutti, ma è uno solo', di Valeria Fedeli, il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, il segretario della CGIL, Susanna Camusso e il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia hanno discusso del caso Fiat e dei possibili scenari che si aprono per la ripresa economica. La necessità di nuove politiche industriali capace di favorire la ripresa e l’attività produttiva sono state condivise da tutti i partecipanti al dibattito. Lo stesso può dirsi per la necessità di mettere nero su bianco, regole chiare per la rappresentanza e i diritti sindacali nel mondo industriale. Bersani ha ricordato che il PD ha già studiato proposte di legge adeguate e che, da partito che si candida a governare il Paese, a differenza della destra ha un progetto di politica industriale per l’Italia.
Per il leader democratico “quando il polverone creato attorno alla riunione della nostra direzione sarà calato si vedrà che il PD è l'unico partito in grado di fare le riforme. Se i dirigenti del PdL avessero fatto una riunione sul caso Fiat avrebbero detto soltanto Marchionne, Marchionne; se l'avessero fatta a SEL, avrebbero solo inneggiato alla Fiom. Noi invece abbiamo discusso e abbiamo messo in campo una ricchezza di analisi e di spunti, perché le cose sono complesse e non si possono affrontare con lo spirito della tifoseria”.
Il Partito democratico è "l'unico in grado di fare le riforme in questo Paese. Noi - ha aggiunto - sappiamo fare bene la sintesi”.
Parlando di nuove strategie industriali, Bersani ha ricordato che “dobbiamo fare concorrenza ai cinesi, ma senza diventare cinesi. I problemi di competitività non si risolvono stressando chi è alla 'catena'. Il problema del made in Italy riguarda la qualità, la produttività, i tempi, c'è bisogno di conoscenza, di ridurre lo stress e la pressione sull'organizzazione del lavoro. Bisogna - ha aggiunto - trovare dei meccanismi che senza penalizzare le imprese consentano la stabilizzazione dei lavoratori, perché aumenta la precarietà come risulta dai dati che dicono che ci sono meno lavoratori a tempo indeterminato”.

mercoledì 19 gennaio 2011

Sit-in donne PD: "Calpestata la dignità delle donne. Berlusconi vergogna, dimettiti"

Parte la mobilitazione del Partito Democratico con la raccolta di firme in tutt’Italia, per chiedere il rispetto della dignità delle donne, calpestata dalle ultime vicende che interessano il presidente del Consiglio.
Lo hanno proposto le donne della segreteria PD e oggi, 19 gennaio, al grido di "Vergogna, dimettiti" parlamentari, componenti della segreteria e semplici cittadine, hanno manifestato davanti palazzo Chigi.

"Berlusconi fa male al Paese e soprattutto fa male alle donne" ha detto Rosy Bindi, "calpesta la dignità del Paese ma soprattutto quella delle donne, che da lui sono ridotte a merce di scambio. Dovrebbe ricordare che esistono donne che hanno tanti problemi di cui il governo non si occupa, ma anche tanti talenti".

Dietro lo striscione a piazza Colonna hanno manifestato anche Roberta Agostini, Barbara Pollastrini, Marianna Madia, Anna Paola Concia, Francesca Puglisi, Marina Sereni, Pina Picierno, Silvia Velo, Laura Froner, Sabina Rossa, Rosa Calipari, Ileana Argentin, Sesa Amici, Giovanna Melandri, Livia Turco.

(FIRMA L'APPELLO PER LE DIMISSIONI DI BERLUSCONI)

Torna anche nel 2011 il progetto "Amici senza frontiere", promosso dalla "Misericordia" per l'accoglienza dei bambini bielorussi

Si rinnova anche nel 2011 l'esperienza di accoglienza dei bambini bielorussi provenienti dalle aree contaminate dalla fuga radioattiva di Chernobyl, denominata "Amici senza Frontiere". Scopo dell'iniziativa è quello di offrire ai bambini e agli adolescenti che verranno accolti, un periodo di vacanza a fini terapeutici per prevenire i possibili danni alla salute provocati dalla contaminazione radioattiva. Protagonista di questa iniziativa è la Fraternita di Misericordia casolana, che con la partecipazione di famiglie casolane, accoglierà i giovani ospiti per l'intero mese di luglio.
Per informazioni e per segnalare la propria disponiblità a ospitare i bambini, si può contattare la Misericordia al numero 0546 73180. Le adesioni sono aperte fino al 15 febbraio 2011.

"L'uomo che verrà" al Cinema Senio il 27 gennaio, in occasione della "Giornata della Memoria"

Il Comune di Casola Valsenio, l'ANPI di Casola Valsenio e l'Associazione culturale CineSenio organizzano, govedì 27 gennaio 2011 - in occasione della "Giornata della Memoria" - organizzano la proiezione del film "L'Uomo che verrà".
Il film prodotto in Italia nel 2009, con la regia di Giorgio Diritti e la partecipazione di Claudio Casadio, Maya Sansa, Alba Rohrwacher, Vito, Tom Sommerlate, Eleonora Mazzoni, Raffaele Zabban, Orfeo Orlando e Diego Pagotto, racconta le drammatiche vicende della strage nazista di Marzabotto nel 1944, durante la seconda Guerra mondiale.

lunedì 17 gennaio 2011

Una vergogna per l'Italia

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il massimo rappresentante del nostro Paese nel mondo, è indagato per concussione e induzione alla prostituzione minorile.
Non si tratta più di gossip, non si tratta di squallidi rapporti con escort di lusso adulte e consapevoli del loro agire. In questo caso l’invitata d’onore di feste e festini svoltesi nelle residenze di un ultra settantenne era una ragazzina: Karima El Mahroug, detta Ruby. Una minorenne di 17 anni che per legge andrebbe tutelata dagli adulti e non sfruttata anche solo come immagine, come una bella scultura da esporre in mezzo ad altri vecchi tromboni durante le cene.

(continua)

Il PD e il referendum: NO al nucleare, SI' alle energie rinnovabili, all'efficienza e al risparmio energetico.

Via libera ai referendum contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua.
L'11 gennaio scorso la Corte Costituzionale ha giudicato ammissibili tre referendum: il referendum sul nucleare che propone la cancellazione di circa 70 norme contenute nei provvedimenti del governo Berlusconi (Legge 99 - 23 luglio 2009) che spianano la strada alla possibilità di apertura di nuove centrali e due dei quattro referendum contro la privatizzazione dell'acqua.
Il voto referendario - a meno di elezioni politiche anticipate - potrà avvenire in una domenica compresa tra il 15 marzo e il 15 giugno.

domenica 16 gennaio 2011

Enrico Letta: “Dobbiamo indirizzare il Paese verso il risveglio”

(…) Dall’Assemblea di Napoli del 28 e 29 gennaio uscirà la nostra proposta per la ripresa e per il futuro. Guardiamo alla logica del decennio che ci attende».
Quale decennio ci attende?
«Gli Ottanta sono stati gli anni dell'euforia. I Novanta, del rigore. Gli anni 2000 sono stati quelli dell'incoscienza. Gli anni Dieci cominciano con un bivio: decadenza o risveglio. Nell'ultimo decennio, come documenta Abravanel, il reddito procapite degli italiani è diminuito, mentre quello di tutti gli altri saliva. Il primo responsabile dell'incoscienza collettiva è Berlusconi, con il suo sorriso a 32 denti qualunque cosa accadesse. Ora noi dobbiamo indirizzare il Paese verso il risveglio anziché verso il declino. Accogliendo l'appello di Napolitano: obiettivo giovani».
Faccia una proposta concreta.
«Il contratto d'avvenire. Uno strumento che superi la precarietà e aiuti le imprese. Se assumi un under 35, per i primi tre anni tasse zero e contributi crescenti, con un incentivo alla stabilizzazione. Il dramma italiano è la differenza fra i trentenni del boom, che facevano figli, avevano più lavori e mantenevano i genitori, e i trentenni di oggi, che fanno pochi figli, non hanno lavoro e sono mantenuti dai genitori, magari con il Tfr. Ci stiamo vendendo l'argenteria. Dobbiamo dare lavoro ai giovani, a 20, 25 anni. A qualsiasi costo».
(…)
Leggi l'intervista di Aldo Cazzullo al Vice Segretario del PD, Enrico Letta - Il Corriere della Sera, 16 gennaio 2011

venerdì 14 gennaio 2011

Martedì 18 gennaio, assemblea della Pro Loco

La Pro Loco di Casola Valsenio invita la cittadinanza all'assemblea pubblica che si terrà martedì 18 gennaio, alle ore 20,45 nella sala "Nolasco Biagi" nella Casa della Cultura "Giuseppe Pittano".
All'ordine del giorno, il rinnovo del Consiglio, la presentazione del bilancio consuntivo 2010, la presentazione del calendario degli eventi 2011.

150 iniziative del PD per ricordare i 150 anni dell'Italia

Festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia è un dovere morale, politico e culturale. Lo è ancora di più domandarsi il significato dei 150 anni d’Unità oggi. Così il segretario del PD, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione delle centocinquanta iniziative del PD "Viva l'Italia. Tutta intera" per il grande anniversario della nostra nazione.
“Chi altro potrebbe presentare un progetto del genere? Quale partito italiano? Solo noi. Una volta di più dimostriamo di essere un partito nazionale, fondamentale per la riscossa del Paese”.
Dello stesso parere anche Gianni Cuperlo, responsabile del Centro Studi del PD e promotore delle iniziative. “Il nostro – ha osservato Cuperlo – non sarà un viaggio nella memoria ma un percorso utile per intercettare i veri problemi del Paese e capire quali siano le prospettive per uscire dalla crisi.”.

150 appuntamenti dal Nord al Sud e all’estero per parlare dell’Italia, di noi, del futuro degli italiani, vecchi e nuovi.
Nasce così l'idea di un viaggio, un itinerario per biografie, storie e racconti dell'Italia che è stata e di quella che ci piace immaginare. 150 appuntamenti, 150 luoghi della nostra storia e, al tempo stesso, altrettante immagini dell'Italia che sarà.

1861-2011. L'Italia unita compie 150 anni.
L'evento ci coglie nel mezzo di una crisi gravissima. Crisi economica e sociale, ma anche crisi democratica e morale col pericolo di diventare un Paese marginale in Europa e nel mondo. Il paradosso di questo anniversario è anche nel fatto che al governo siede una forza che l’unità del Paese ha contestato sempre, nelle sue ragioni e nei suoi esiti. Come se fosse possibile, prima ancora che sensato, immaginare il nostro futuro una volta di più “diviso” tra Nord e Sud.
La realtà è che la destra, negli anni, ha fondato il suo consenso su un'ipotesi di dissoluzione del Paese. Hanno raccontato una storia dell'Italia che ha cancellato o stravolto l'intera tradizione democratica, dal Risorgimento in avanti. E tra tutte, questa non è la minore delle loro responsabilità.

Il PD vuole raccontare un'altra Italia.
Noi la pensiamo diversamente. Per noi l'anniversario storico diventa l’occasione per indicare una via di uscita da quella crisi che segna il venir meno di un'idea di Paese e del suo spirito unitario. L’opportunità, per molti versi irripetibile, di elaborare un progetto sull'Italia e sul nostro destino. E la nostra sarà anche l’occasione per un'analisi sullo stato di salute dell’Italia, sui suoi ritardi storici e soprattutto sulle ragioni future della sua coesione che stanno tutte, al fondo, nella convinzione che sia sempre meglio camminare e cambiare le cose “insieme”.

Avanti Popolo: in mostra a Roma la storia del PCI


La prima tessera del PCdI nel 1921
Si è aperta oggi alle 11.00 la mostra “Avanti popolo. Il Pci nella storia d'Italia”, realizzata nel novantesimo anniversario del congresso di Livorno (si tenne tra il 15 e il 21 gennaio del 1921) e a vent'anni dalla nascita del Partito democratico della sinistra (Rimini, 4 febbraio del 1991).
Erano presenti Alfredo Reichlin, Giuseppe Vacca e Paolo Peluffo, che rappresenta il comitato per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Settant'anni di storia, dunque, “raccontati” alla Casa dell'architettura di Roma (l'ex Acquario, in piazza Fanti 47, poco distante dalla stazione Termini) con un allestimento che coniuga documenti storici originali e le più moderne tecniche multimediali.
La mostra ospita, tra l’altro, una novità assoluta: i manoscritti originali dei "Quaderni del carcere" di Antonio Gramsci (31, a parte i due intonsi non in mostra), vero e proprio «Graal» teorico del Pci. Al piano superiore dell’«Acquario» è dedicata anche una sezione alla satira, con le provocazioni di Altan e Staino, vignettisti inseparabili dal vissuto del «partitone rosso». Tra gli altri documenti in mostra: il manoscritto gramsciano sulla Questione meridionale del 1926, i messaggi radiotrasmessi e autografi di Togliatti, le lettere di Badoglio a Togliatti, la lettera di Togliatti a Sraffa del 1937, con richiesta di istruzioni per la prima pubblicazione dei Quaderni. Una scelta delle edizioni e pubblicazioni gramsciane all’estero. Tutte le tessere del PCd’I prima e del PCI dal 1921 al 1991. Fotoromanzi degli anni '50 per incitare al voto gli emigranti (precoce intuizione «mid-cult» del valore mediatico dell’immaginario di massa). Un Dvd con testimonianze e interviste fa da filo conduttore. C’è persino un servizio da caffè di Togliatti e un ciclostile paracadutato dagli Alleati per stampare l’Unità clandestina. Il tutto ovviamente disposto con rigore scientifico da un comitato di storici, giovani e meno giovani, e da un architetto.
Dopo Roma (dove sarà visitabile fino al 6 febbraio) la mostra sarà allestita anche a Livorno, Genova, Perugia, Milano e Bologna.

VIDEO: ATTRAVERSO LA MOSTRA

Il PD si metta alla guida della riscossa del Paese o l'Italia si disgrega

Sintesi della relazione e delle conclusioni di Bersani alla Direzione nazionale del PD, riunita a Roma il 13 gennaio 2011
La relazione è stata approvata con 127 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti. Gli esponenti di Movimento democratico non hanno partecipato al voto.

giovedì 13 gennaio 2011

Integrazione e dialogo tra culture e religioni: opinioni a confronto

L’intervento del Sindaco Nicola Iseppi, I diritti dell’uomo, i doveri della politica, comparso su “Il Ponte” del dicembre scorso e pubblicato nello stesso momento anche sul nostro sito, ha innescato – sul sito de “Lo Spekkietto” - un dibattito e un confronto sui temi della diversità culturale e religiosa e sulla possibilità e il modo stesso di intendere e di attuare l’integrazione tra diverse culture e religioni, che per l’attualità e l’interesse che esprime vogliamo proporre all’attenzione dei nostri lettori:
- Andrea Benassi su “Lo Spekkietto” (12 gennaio 2011) – Perché seminare odio?
- Pier Ugo Acerbi su “Lo Spekkietto” (9 gennaio 2011) – Alcune sure
- Giacomo Giacometti su “Lo Spekkietto” (2 gennaio 2011) - L’integrazione tra diversi: è possibile?
- Pier Ugo Acerbi su “Lo Spekkietto” (29 dicembre 2010) – Il (sacrosanto) diritto del bastone
- Sindaco Nicola Iseppi su “Il Ponte” (dicembre 2010) – I diritti dell’uomo, i doveri della politica

Rimandiamo inoltre alla lettura delle considerazioni sviluppate dal nostro Segretario, Massimo Barzaglia, in occasione dell’incontro su integrazione e cittadinanza svoltosi nella sede del PD casolano nel giugno scorso.

mercoledì 12 gennaio 2011

Sulla FIAT, irresponsabili Governo e Berlusconi

Dichiarazione di Stefano Fassina, responsabile economia del PD: "Vogliamo un audizione parlamentare di Marchionne per conoscere le linee guida del piano industriale di Fabbrica Italia"

Sulle prospettive della Fiat, il presidente del Consiglio ed i Ministri Sacconi e Romani hanno un comportamento inaccettabile ed irresponsabile. Sin dall'inizio, si sono lavati le mani, invece di svolgere quella funzione di mediazione alta tra interessi economici e sociali diversi che un governo dovrebbe svolgere. Siamo l'unico paese al mondo che non ha messo in campo un'idea di politica industriale per affrontare la crisi, l'unico Paese al mondo che asseconda scelte negative come il minacciato abbandono dell'Italia da parte di Fiat. Il Governo Berlusconi e, in particolare il Ministro Sacconi, avrebbero dovuto e potuto tentare di portare il confronto in atto in Fiat su un terreno costruttivo. Invece, hanno giocato allo sfascio sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici. In tale contesto, in assenza di un Governo adeguato, ribadiamo la richiesta di audizione parlamentare del dottor Marchionne per conoscere le linee guida del piano industriale di Fabbrica Italia".

Il PD è l'unico partito che parla di lavoro

Bersani al Tg3: "Siamo gli unici a parlare di lavoro. Marchionne saprà prendere le misure alle auto ma alle parole no, quei venti miliardi per cosa li vuole spendere e che fine ha fatto la ricerca? Nessuno glielo chiede"

Pier Luigi Bersani, al Tg3, mette alla frusta l'UdC e Pier Ferdinando Casini, respingendo l'idea di un PD in mezzo al guado in fatto di alleanze. "Discutiamo di cose concrete, sceglieranno loro se aprire una discussione che superi i veti reciproci con cui ci teniamo Berlusconi e un altro decennio berlusconiano, con Berlusconi presidente della Repubblica, o se intendiamo avanzare altre ipotesi. Ma vorrei sapere quali sono queste ipotesi, perché con questi traccheggiamenti non si governano i problemi del Paese - ha detto il segretario del PD - mentre noi stiamo lavorando a un progetto per l'Italia che riguarda la democrazia, la crescita e il lavoro e lo vogliamo presentare a tutte forze di opposizione. Ciascuno si prenderà le sue responsabilità, poi tireremo le somme. Noi diciamo di guardare oltre Berlusconi, ci prendiamo la responsabilità di presentare proposte che riguardano gli italiani".
Poche speranze per il governo Scilipoti-Razzi. "Il governo può solo sopravvivere, non vivere, E non possiamo andare avanti misurando la pressione al governo tutti i giorni. Per due anni il governo è andato avanti con 38 voti fiducia potendo disporre di 70 voti di maggioranza in Parlamento. Al prossimo voto di fiducia cosa succede? - ha aggiunto il segretario del PD - Possiamo andare avanti con la respirazione artificiale, poi ogni giorno può avere il suo chiacchiericcio, ma questo è il problema".

Fiat Mirafiori
"C'è una discussione nel PD ma la nostra posizione è molto chiara - assicura il Segretario - quel referendum, impegnativo difficile anche drammatico, andrà rispettato. Il problema è che lavoratori e sindacati sono stati lasciati totalmente soli, il governo è andato nella nebbia. Servono nuove regole di partecipazione perchè i contratti siano esigibili ma anche chi dissente ha diritto alla rappresentanza". Quanto all'a.d. della Fiat, Bersani aggiunge: "Marchionne saprà prendere le misure alle auto ma alle parole no, quei venti miliardi per cosa li vuole spendere e che fine ha fatto la ricerca? Nessuno glielo chiede così lavoratori e sindacati sono stati lasciati totalmente soli, il governo se ne è andato nella nebbia".
Il rischio da evitare ora è che "tutta questa competizione e la globalizzazione non ricaschi solo su chi è alla catena di montaggio, mentre c'è un sacco di gente al riparo dai problemi che fa prediche" .

(GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVISTA AL TG3) 

martedì 11 gennaio 2011

Lasci stare l’Italia!

di Giorgio Sagrini (del Comitato direttivo del Circolo PD)

Non riesco a prenderla sul ridere. Una roba così, effettivamente, meriterebbe una risata o una sonora pernacchia. Ma è troppo seria e troppo ridicola allo stesso tempo, per prenderla sul ridere.
Di fronte a questa ultima boutade di Berlusconi di chiamare “ITALIA” il fu-PdL, il sentimento che provo è di disgusto (*).
Italia? Non è roba sua. Appartiene a tutti noi, all’identità e alla storia personale e collettiva di ciascun cittadino e cittadina di questo Paese.
Italiani? Lo siamo tutti, cittadine e cittadini di questo Paese, e non solo i militanti o gli elettori di un partito.
E gli avversari di quel partito chi o cosa sarebbero? Degli “anti-italiani”?!
Ma non scherziamo.
Nessuno può appropriarsi del nome dell’Italia, tantomeno Berlusconi.
Il nome dell’Italia è un bene indisponibile, è patrimonio di tutti gli italiani. Berlusconi si accontenti di ciò che ha (!?) e lasci stare l’Italia, che di danni gliene ha già fatti e ne sta facendo fin troppi.


(*) Disgusto: sensazione che offende il senso del gusto; nausea, ripugnanza

Domenica 16 gennaio, la tradizionale Festa di Sant'Antonio a Casola Valsenio

Domenica 16 Gennaio 2011, nella Piazza della Chiesa, a Casola Valsenio, si terrà la tradizionale festa di Sant'Antonio. Alle ore 14,00 benedizione degli animali e, per tutto il pomeriggio, distribuzione di bruschette, ciambella, sfrappole, cioccolata e vin brulè.

A proposito di asilo nido

di Milena Barzaglia (Assessore Pubblica Istruzione e Servizi Sociali)

Malgrado gli elementi di fatto, le informazioni ed i comunicati dell’amministrazione comunale pare che l’argomento “gestione” asilo nido abbia necessità di ulteriori chiarimenti e approfondimenti. C’è chi sostiene che ci sia stata da parte dell’Amministrazione comunale una volontà ideologica di discriminare la scuola privata cattolica e chi , al contrario, rimprovera il Comune di mantenere una convenzione con la scuola Santa Dorotea, finanziando così “la concorrenza”.
La ragione, le motivazioni alla base della scelta della nuova gestione dell’asilo nido comunale sono state rese esplicite da subito e pubblicamente: difendere e dare continuità alla funzione socio-educativa del servizio comunale dell’asilo nido, assicurandogli una prospettiva ben oltre il nostro mandato amministrativo.
(continua)

(Sullo stesso argomento...)

lunedì 10 gennaio 2011

Lunedì 17 gennaio si riunisce il Comitato direttivo del PD

Lunedì 17 gennaio, alle ore 20.45 nella sede di Piazza A. Oriani 11, si riunirà il Comitato direttivo del Circolo PD di Casola Valsenio, per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Presentazione del bilancio 2010 e illustrazione del bilancio di previsione 2011 del circolo PD di Casola Valsenio;
2. Programmazione preliminare delle attività e delle iniziative politiche in vista delle elezioni Provinciali, che si terranno nella primavera 2011;
3. Comunicazioni dei consiglieri e degli amministratori del PD nel Comune di Casola Valsenio;
4. Confronto politico-amministrativo in merito ad alcuni progetti e iniziative dell'Amministrazione comunale da programmare nel breve-medio periodo.

domenica 9 gennaio 2011

Quello della Lega Nord è il federalismo delle chiacchiere

La Lega Nord fa campagna sul federalismo ma colpisce le autonomie locali votando i provvedimenti del Governo che rafforzano il centralismo.
"Noi - ha dichiarato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani - abbiamo una nostra idea di federalismo, quindi siam sempre pronti a discutere. Però Bossi deve smetterla con i diversivi: se è così federalista mi spieghi perché i Comuni non sono mai stati peggio e mi spieghi perché la Lega Nord ha votato tutte le leggi della cricca che sono il record del centralismo e del malaffare".

Pazzia a Tucson (Arizona, USA): agguato armato alla democratica Giffords, che resta in condizioni critiche. Sono 6 i morti.

Gabrielle Giffords, la deputata democratica ferita ieri da uno squilibrato in un supermercato di Tucson, in Arizona (USA), è stata operata. La 40enne, ricoverata in gravi condizioni dopo essere stata colpita alla testa da un proiettile, non sembra essere in pericolo di vita. La deputata democratica ha subito un lunghissimo intervento alla testa all'ospedale universitario di Tucson e i medici sono fiduciosi sulla possibilità che si salvi, anche se il proiettile le ha trapassato il cervello e potrebbe essere necessaria un'altra operazione. Al momento la donna resta in condizioni critiche e, secondo un portavoce dell'ospedale, non ha ripreso conoscenza dopo l'intervento chirurgico. "Siamo cautamente ottimisti - dicono i medici - anche se la ferita alla testa ha avuto effetti devastanti". Si allunga, invece, la lista delle vittime del folle attacco del 22enne Jared Loughner. A morire sotto i colpi dell'attentatore sono stati un assistente trentenne della Giffords, una bambina di 9 anni nata il giorno dell'attacco alle Torri Gemelle, l'11 settembre 2001, un giudice federale e tre pensionati. Dodicie persone sono rimaste ferite. Attualmente l'uomo è stato trasferito dalla custodia dello sceriffo di Tucson a quella degli agenti federali. Secondo lo sceriffo Clarence Dupnik, Jared Loughner: non avrebbe agito da solo: "Probabile che ci sia un complice". Le immagini girate da una telecamera di sorveglianza del centro commerciale, infatti, mostrano un uomo di 40-50 anni dai capelli scuri, visto in zona in sua compagnia del giovane sparatore. La Giffords è una democratica moderata che aveva vinto a novembre la rielezione alla Camera battendo un candidato del Tea Party per quattromila voti. E' favorevole alla libera scelta in tema di aborto, alla ricerca sulle cellule staminali, ed è una sostenitrice delle energie rinnovabili, mentre ha posizioni rigide in materia di immigrazione. E' sposata con l'astronauta Mark Kelly, il comandante dell'ultima missione dello shuttle in programma ad aprile. L'attacco è avvenuto mentre la deputata stava tenendo un comizio, chiamato 'Congress in Your Corner', per dare modo agli elettori di esprimere le loro opinioni al loro rappresentante al Congresso. "Tutto il Tea Party la odiava " rivela adesso Spencer Giffords, padre della deputata.

venerdì 7 gennaio 2011

7 gennaio 1797, a Reggio Emilia nasceva il tricolore italiano

Il tricolore della Repubblica Cispadana
Nella seduta del 7 gennaio 1797 i Delegati della Repubblica Cispadana, accogliendo una mozione di Giuseppe Compagnoni, decretano "che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso". Nasce così il tricolore come vessillo nazionale. La prima bandiera tricolore Cispadana ha i colori disposti in tre strisce orizzontali: il rosso in alto, il bianco in mezzo, il verde in basso. Al centro è dipinto il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l'Unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Le lettere “R” e “C”, poste ai lati sono le iniziali di "Repubblica Cispadana".

Ma il tricolore compare la prima volta qualche anno prima, il 14 novembre 1794 a Bologna, come coccarda puntata sugli abiti dei patrioti in una sommossa popolare contro il potere assolutista dello Stato pontificio. Ad animare la sollevazione furono due giovani studenti, Luigi Zamboni e Giovanni Battista De Rolandis che presero come riferimento i colori della rivoluzione francese, ma sostituendo al blu il verde. Il significato allegorico è rimasto comunque lo stesso: un tricolore come traguardo di un popolo che mirava ad avere Giustizia, Uguaglianza, Fratellanza. Tre obiettivi senza i quali non ci può essere Dignità, Democrazia, Prosperità.

Il 18 maggio 1796 i colori di questa coccarda sono accettati da Napoleone, a Milano, e questi consegna alla Guardia Civica, alla Legione Lombarda e alla Guardia Nazionale una bandiera a strisce verticali verde bianca e rossa. Nel corso di questa cerimonia Napoleone specifica che questi tre colori provengono dalla coccarda della sollevazione bolognese. Infatti, dice testualmente: "Visto che loro (i due studenti) hanno scelto questi tre colori, così siano". Il 9 ottobre 1796 (18 vendemmiaio anno V) la Legione Italiana emanazione della Legione Lombarda riceve dal Bonaparte un tricolore con la stessa composizione della coccarda di De Rolandis e Zamboni. Il 18 ottobre dello stesso anno, (27 vendemmiaio) il Senato riunito a Bologna e Modena decreta che sia creata una bandiera a bande verticali con questi tre colori, simbolo della nuova Repubblica Cispadana, prima tappa di una nuova Repubblica Italiana.

Il 7 gennaio del 1797 a Reggio Emilia, i convenuti delle assise fanno proprio il nuovo stendardo e s’impegnano a chè esso diventi universale.

Nei tre decenni che seguirono il Congresso di Vienna, il vessillo tricolore fu soffocato dalla Restaurazione, ma continuò ad essere innalzato, quale emblema di libertà, nei moti del 1831, nelle rivolte mazziniane, nella disperata impresa dei fratelli Bandiera, nelle sollevazioni negli Stati della Chiesa. Dovunque in Italia, il bianco, il rosso e il verde esprimono una comune speranza, che accende gli entusiasmi e ispira i poeti: "Raccolgaci un'unica bandiera, una speme", scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo “Canto degli Italiani”. E quando si dischiuse la stagione del '48 e della concessione delle Costituzioni, quella bandiera divenne il simbolo di una riscossa ormai nazionale, da Milano a Venezia, da Roma a Palermo.
Il tricolore del 1848
Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto rivolge alle popolazioni del Lombardo-Veneto il famoso proclama che annuncia la prima guerra d'indipendenza e che termina con queste parole:"(…) per viemmeglio dimostrare con segni esteriori il sentimento dell'unione italiana vogliamo che le Nostre Truppe (…) portino lo Scudo di Savoia sovrapposto alla Bandiera tricolore italiana." Allo stemma dinastico fu aggiunta una bordatura di azzurro, per evitare che la croce e il campo dello scudo si confondessero con il bianco e il rosso delle bande del vessillo.

All’indomani della Liberazione e della fine della seconda guerra mondiale, con la nascita della Repubblica, un decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera, confermata dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all'articolo 12 della nostra Carta Costituzionale. E perfino dall'arido linguaggio del verbale possiamo cogliere tutta l'emozione di quel momento:

Il tricolore repubblicano del 1948
 PRESIDENTE [Ruini] - Pongo ai voti la nuova formula proposta dalla Commissione: "La bandiera della repubblica è il tricolore italiano Cisalpino: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni". (E' approvata. L'Assemblea e il pubblico delle tribune si levano in piedi. Vivissimi, generali, prolungati applausi.)
Prima dell'Inno di Mameli, composto nel 1847, la musica che rappresentava il nostro Paese era la Marcia reale d'ordinanza di Giuseppe Gabetti, un inno che rimase fino alla caduta della monarchia, nel 1946. Tra il 1946 ed il 1947 lo sostituirono La leggenda del Piave e poi Fratelli d'Italia.


(per saperne di più vai sul sito della Presidenza della Repubblica)

Acqua per l'agricoltura casolana

L'acqua si sa è questione di vita. Ma non solo. È anche questione di sviluppo economico soprattutto se riguarda un territorio con antica e qualificata vocazione agricola come quello dell'alta valle del Senio.
Il 2011 sarà così un anno importante per l'alta collina faentina su questo tema. Entro pochi mesi, infatti, nel comprensorio forese del territorio casolano verranno inaugurati e messi in funzione due nuovi acquedotti rurali. Due nuove strutture che andranno a regolarizzare ed assicurare alle diverse utenze presenti, se ne contano quasi una cinquantina in tutto, la fornitura continua di acqua potabile presso le proprie abitazioni e le proprie aziende agricole.
«Una serie di interventi - commenta il vice-sindaco di Casola Valsenio, Graziano Caroli - resisi necessari al fine di sostituire gli acquedotti esistenti e costruiti sul finire degli anni '50 adeguandoli ai moderni standard disposti dalla legge». Questi acquedotti sono stati realizzati dal Consorzio di bonifica con finanziamenti provenienti dai fondi dell'asse 3 del Piano di sviluppo rurale e cofinanziati dagli utenti finali.

La sfida del PD per la riscossa italiana


"Davanti all’Italia c’è una prospettiva più fragile, più difficile e incerta rispetto a quella di paesi con i quali siamo stati fin qui in compagnia. Da anni ormai ci stiamo allontanando dalle aree più forti d’Europa e stiamo convergendo su quelle più deboli. Senza una forte correzione, il nuovo decennio aggraverà sensibilmente questo arretramento".
(clicca qui per scaricare il testo integrale della lettera di Bersani)

giovedì 6 gennaio 2011

AUGURI!

Il Circolo del Partito Democratico, augura buone feste e un felice anno nuovo a tutti i casolani.

lunedì 3 gennaio 2011

Strage di cristiani in Egitto: il PD lavora per una risoluzione al Parlamento Europeo

Il Vice presidente del parlamento europeo Gianni Pittella (PD) e il presidente degli eurodeputati del PdL, Mario Mauro, hanno annunciato al Tg2 che intendono presentare una risoluzione comune all'Assemblea di Strasburgo dopo la strage di cristiani copti perpetrata a capodanno ad Alessandria d'Egitto. ''Questa è una campagna di civiltà e di libertà - ha detto Pittella - è intollerabile ogni forma di discriminazione e di persecuzione a danno di chi professa liberamente la propria fede''. ''Per questa ragione, con il collega Mario Mauro, fuori da ogni appartenenza politica, presenteremo una risoluzione comune al Parlamente europeo perché tutte le istituzioni europee e nazionali diano le risposte più ferme a quest'atto immondo che ha segnato drammaticamente l'inizio del nuovo anno''.
Sulla strage era intervenuto il primo gennaio il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, invitando alla mobilitazione internazionale per la difesa della libertà religiosa e annunciando come i Democratici siano "pronti ad appoggiare ogni iniziativa del governo. L'Italia può e deve avere ruolo particolare".
Purtroppo nelle stesse ore la Lega Nord ne ha approfittato per protestare contro la nuova moschea a Torino, che diventerebbe un focolaio di terroristi. 
Ragionamenti strumentali e assurdi a cui risponde il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino: "Dal Carroccio solo sciocchezze, così noi batteremo il terrorismo. La Lega Nord dice stupidaggini. Non ne sono affatto stupito ma la nuova Moschea è un battaglia di civiltà, le persone hanno diritto di esprimere la loro fede senza nascondersi. Ammesso che esista qualche pericolo di vicinanza con il terrorismo, è molto più facile il controllo in una moschea regolare piuttosto che in locali abusivi".

domenica 2 gennaio 2011

Anche a Casola lavoriamo per un Paese diverso e migliore

di Massimo Barzaglia (Segretario PD Casola Valsenio)

Di tutto, tranne delle cose che davvero contano, ci hanno riempito quest’anno le televisioni. Di case comprate e vendute in paradisi fiscali, dimenticandosi che tanti, giovani coppie, lavoratori, studenti e anziani, faticano a pagarsi affitti e bollette. E molti non ci riescono proprio. Di una crisi economica che prima non c’è, poi è solo psicologica.
Nel frattempo molte aziende hanno chiuso, giovani e meno giovani hanno perso il lavoro. Chi lo spiega a loro che non è vero, e che è solo un risvolto psicologico? Mentre il nostro Paese si prepara a festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, c’è chi si inventa confini geografici e sociali indefiniti. E tappezzano una scuola, quella pubblica, di tutti e per tutti, con i loro simboli. E’ lo stesso anno in cui non solo l’Italia dovrebbe essere più unita, ma tutta l’Unione europea. Lo richiede il mondo occidentale, su tutti gli Stati Uniti d’America. E noi ci stiamo frammentando, socialmente e civilmente, andando nella direzione opposta. Parlano di futuro, dimenticandosi però di dire che l’Italia è agli ultimi posti nella spesa pubblica per le giovani famiglie e soprattutto nella scuola. Senza giovani e istruzione non ci potrà mai essere futuro.
Noi vogliamo parlare di altro, perché abbiamo idee e valori diversi da quelli che sentiamo raccontare. Sosteniamo che la scuola deve funzionare bene, investendo risorse e spendendole meglio. Ma non togliendole. Crediamo che l’unità di uno Stato sia un valore e non un limite. Pensiamo che la democrazia sia innanzitutto un sistema di regole, e di poteri che si devono equilibrare. Siamo infine convinti che ci siano ancora dei valori, senza confini e senza tempo, per cui valga la pena impegnarsi. Come stiamo cercando di fare a Casola Valsenio, con il nostro impegno politico e amministrativo. Crisi economica, lavoro, servizi sociali, energie rinnovabili, ambiente, viabilità, solidarietà, immigrazione, turismo. Sono tutti temi che abbiamo affrontato quest’ anno, e sui quali abbiamo formulato e reso pubbliche le nostre proposte. Pensiamo che siano queste le cose che davvero contano.
A tutti l’augurio di buone feste e di un felice anno nuovo.

(da "I Democratici per Casola" - n. 7/Dicembre 2010)

I diritti dell'uomo, i doveri della politica

di Nicola Iseppi (Sindaco di Casola Valsenio)

A due anni dall’ultima pubblicazione del Ponte ci sarebbero tantissime cose da raccontare. Ci siamo impegnati sempre a divulgare tutto ciò che l’Amministrazione ha fatto tramite la carta stampata e il web, ma siamo consapevoli che non può arrivare ancora a tutti, purtroppo.
Pensavo al titolo e al testo di questa prima pagina e gli argomenti potrebbero essere molteplici: i passi in avanti dell’Unione dei Comuni, le gigantesche difficoltà di bilancio, la rigidità delle regole che stanno attanagliando la Pubblica Amministrazione, gli importanti investimenti che nonostante tutto stiamo portando avanti, le importanti scelte sulle energie alternative del nostro Comune, l‟assenza di un Governo serio da almeno un anno.
Pensavo anche di parlare della drammatica simbologia di Pompei. Mentre scrivo soffro per quanto accaduto a uno dei siti archeologici più famosi al mondo, che crolla. Per tante ragioni, fra cui quella di una precisa scelta politica che considera la cultura qualcosa di cui si può fare a meno, un sollazzo per fannulloni. E soffro per l’Abbazia di Valsenio o per i nostri monumenti storici che, allo stesso modo, avrebbero bisogno di maggiore attenzione e cura.
Preferisco parlare di altro: di diritti, di ingiustizie e valori. Anche questo è il ruolo che abbiamo e sinceramente ne sono fiero. La politica è una cosa bellissima perché si occupa delle cose e delle persone e ha un ruolo fondamentale nella società: decidere per il bene di tutti, gestire le risorse al meglio e rappresentare un modello di educazione e comportamento.
Vorrei parlarvi di solidarietà, di rispetto per gli altri, di diritti fondamentali. Argomenti scomodi in questo periodo, per i quali non ho nessun tornaconto personale o vantaggio a parlarne. Credo semplicemente che il ruolo di un politico anche a Casola Valsenio sia quello di cercare di spronare le coscienze di tutti.
Questa mattina al lavoro, fuori da Casola, ho sentito una frase inquietante. “Sono uscita dal ristorante e in giro c’erano solo di quelli lì, ho preso la mia nipotina per mano e siamo corse a casa in auto. Ormai non si può più uscire a piedi!”.
Questa persona non si sente razzista, non vota un partito xenofobo e non abita a Baghdad. Per molti, oggi è terribilmente normale pensare queste cose di una persona che non parla la nostra lingua, ha la pelle diversa dalla nostra o professa un’altra religione. A prescindere. Purtroppo.
Per me è inquietante e rappresenta una clamorosa sconfitta. Senza mezzi termini, per me è una regressione culturale paurosa. Qualcuno risponde “Tutte le rapine, gli spacci e gli omicidi li fanno loro” oppure “Parli bene a Casola, ma cosa diresti se tu abitassi a Rosarno o a Prato”.
Io non ho la verità in tasca, ma una cosa è certa: è immensa la diversità di informazione e enfasi che si dà alle notizie che riguardano gli immigrati rispetto a quelle che interessano gli italiani. Mi chiedo come sarebbero stati i titoli dei giornali se l‟aggressore alla metrò di Roma fosse stato marocchino e l’infermiera deceduta fosse stata romana, anziché rumena. Mi chiedo cosa ci fanno tutti quegli extracomunitari arrabbiati a Rosarno: quando stanno nei campi a raccogliere pomodori per 20 euro a settimana fanno comodo, ma la sera danno fastidio pure se lasciati in un capannone abbandonato. Una persona è tale solo se lavoratrice? Da quel che vedo a volte non basta neppure essere in regola e contribuenti.
Su questo argomento non ci dovrebbe essere né destra né sinistra. C’è la Costituzione Italiana e la Carta Internazionale dei diritti dell’uomo, a cui tutti noi facciamo riferimento, che indicano da che parte sta la civiltà.
Sia chiaro, non sto parlando di problematiche ‘casolane’, ma non possiamo neppure rinchiuderci nella nostra bolla e dire che qui da noi, in questi 80 km quadrati va tutto bene. Siamo cittadini italiani e soprattutto europei, non è giusto fermarci. Le nostre coscienze si formano con i quotidiani, con la televisione, con internet e troppo spesso con le paure.Qualche sera fa un parlamentare, commentando alcune vicende italiane, disse “...basta con tutto questo moralismo e con questo buonismo...”.
Ma se togliamo alla politica anche questo, cosa ne resta? Gandhi diceva che in democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica. A mio modesto parere la politica ha il dovere di amministrare le città, ha il dovere di fare buon uso delle pubbliche risorse, ha il dovere di rispondere ai cittadini, ma ha anche il dovere di ricordare i diritti fondamentali di tutti.
Non credo che questo sia un discorso propagandistico, anzi, ma questi valori sono molto più importanti di un programma politico e amministrativo. Una buona integrazione, un’ottima civiltà non si può raggiungere solo con bravi amministratori, la coesione sociale si ottiene solo se tutti la vogliamo e ne siamo partecipi.
Da pochi mesi è iniziato l’Anno Internazionale della Gioventù dedicato al ‘dialogo e alla comprensione reciproca’. L’Anno Internazionale della Gioventù intende promuovere gli ideali di pace, il rispetto dei diritti umani e la solidarietà tra generazioni, culture, religioni e civiltà. Occorre partire dalla gioventù in effetti per cercare di fondare i nuovi valori di questa società.
È sempre stato il nostro impegno per Casola, è il nostro piccolo contributo per il bene dell’Italia.

(da "Il Ponte", dicembre 2010)