mercoledì 26 gennaio 2011

Obama: più energie rinnovabili, più internet e più lavoro

di Arturo Zampaglione (www.rebubblica.it, 26 gennaio 2011)

Il congelamento per cinque anni di una fetta della spesa pubblica. Un milione di auto elettriche entro il 2015. Investimenti massicci nell'innovazione, nell'istruzione, nell'energia pulita e nelle infrastutture. E soprattutto uno sforzo collettivo per creare nuovi posti di lavoro e per superare, con la stessa grinta con cui gli Stati Uniti risposero alla sfida spaziale dei sovietici, le incognite di un "mondo che cambia".
Queste le proposte-chiave lanciate ieri sera da Barack Obama: "E' il momento Sputnik della nostra generazione", ha dichiarato il presidente americano parlando per oltre un'ora di fronte al Congresso e di fronte al paese.

Il discorso sullo Stato dell'Unione è l'appuntamento annuale più importante (e solenne) della politica americana. Previsto dalla Costituzione, trasmesso a reti unificate e pronunciato di fronte alle camere in seduta congiunta, oltre che ai membri del governo, ai giudici della corte suprema e ai vertici militari, serve alla Casa Bianca per illustrare gli obiettivi programmatici e impostare la collaborazione con il parlamento. E per l'edizione 2011 Obama, che è risalito in modo sorprendente negli ultimi sondaggi d'opinione, ha voluto confermare il suo spostamento su posizioni politiche più di centro e moderate, invitando i repubblicani, che sono maggioritari alla camera, a lavorare insieme a lui.
"Gli elettori - ha spiegato il presidente riferendosi al voto di midterm - vogliono che i due partiti condividano responsabilità politiche". Di qui una raffica di proposte di Obama che stanno a cuore alla destra, come la riduzione delle tasse societarie, che negli Stati Uniti sono tra le più alte del mondo, la semplificazione del sistema fiscale e la lotta contro le leggine di spesa.
(…) Obama ha usato per ben venticinque volte la parola "jobs", posti di lavoro: per fare capire bene quale dovrà essere la priorità non solo della Casa Bianca, ma più in generale del mondo politico americano. Per troppo tempo, infatti, il tasso di disoccupazione è inchiodato a poco meno del 10% e senza una inversione di tendenza gli elettori sono pronti a mandare a casa non solo Obama ma anche il neopresidente repubblicano della camera, John Boehner, e la sua maggioranza.
Ricordando che la Cina ha già il computer più veloce del mondo e il centro di ricerca più avanzato sull'energia solare, Obama ha insistito sull'importanza che la nuova occupazione venga da settori avanzati. Di qui gli investimenti per l'innovazione, per il miglioramento del sistema scolastico e l'ammodernamento delle infrastrutture, a cominciare dall'estensione della banda larga e del wireless veloce al 98 per cento della popolazione americana.

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