domenica 21 aprile 2024
MESSAGGIO, DICHIARAZIONE ONLINE DI STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CHE SI CANDIDERA’ AL PARLAMENTO EUROPEO:
MESSAGGIO, DICHIARAZIONE ONLINE DI STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, CHE SI CANDIDERA’ AL PARLAMENTO EUROPEO:
“Questo messaggio è per tutti voi
emiliano-romagnoli, con enorme gratitudine. Oggi non finisce nulla, oggi è
un nuovo inizio. Abbiamo ancora tantissima strada da percorrere insieme”.
(Stefano Bonaccini)
mercoledì 20 marzo 2024
SABATO 23 MARZO, ORE 16.30, INAUGURAZIONE "CENTRO STUDI BENIGNO ZACCAGNINI" NELLA BIBLIOTECA COMUNALE
SABATO 23 MARZO 2024, Ore 16.30 –
nella Biblioteca comunale “G. Pittano”
Inaugurazione
del
Centro Studi
Benigno Zaccagnini
Saluto di Giorgio Sagrini Sindaco di Casola Valsenio
Intervento di Romano Prodi
Alla cerimonia, nella piazza 25 Novembre, antistante la Biblioteca comunale
saranno presenti anche
Livia, Carlo, Giovanni Zaccagnini
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L’inaugurazione del Centro Studi Zaccagnini sarà preceduta, alle ore 15.30
dalla cerimonia di intitolazione a TINA ANSELMI,
(partigiana, insegnante, prima donna Ministro della Repubblica)
della via nell’urbanizzazione degli Ulivi, accanto a Via Benigno
Zaccagnini.
Intervento del Sen. Aldo Preda
La biblioteca e l’arredo dello studio di
Benigno Zaccagnini, partigiano, ex ministro e segretario della Democrazia
Cristiana, esponente della sinistra del cristianesimo sociale, sono stati
donati dai figli, Livia, Carlo e Giovanni, al Comune di Casola Valsenio.
Si tratta di due librerie, dei libri contenuti
in esse, della scrivania con la sedia, del piccolo tavolino con attorno due
poltrone, che sono state ricollocate nella medesima disposizione, in una stanza
della Biblioteca comunale di Casola Valsenio, dove è stato allestito il CENTRO
STUDI BENIGNO ZACCAGNINI.
I libri – molti dei quali sulla politica,
sulla storia e la cultura della Romagna e sulla Resistenza - saranno catalogati
e quindi immessi nel sistema bibliotecario della Romagna.
La donazione al Comune di Casola Valsenio
nasce dal legame che Zaccagnini aveva stabilito con Casola e con il territorio
collinare e montano dove, nella sua abitazione vicina alla chiesa di
Sant’Apollinare, sul confine con la Toscana, trascorreva le vacanze insieme
alla moglie e ai figli, in compagnia dell’amico parroco Adolfo Morigi e di
altri amici casolani.
Una frequentazione alla quale si aggiunge
l’impegno ricambiato da stima e riconoscenza da parte della popolazione per il
contributo dato dal politico allo sviluppo di Casola: basti ricordare la
costruzione delle case popolari di S. Apollinare, l’acquedotto di Mercatale e
le scuole medie del capoluogo.
2X1000 - INVITO A ISCRITTI E ELETTORI DEL PARTITO DEMOCRATICO
2X1000: LA TUA FIRMA PER IL PD
La politica deve cambiare e noi vogliamo
che cambi. Il PD è l’unico partito che organizza le assemblee di iscritti ed
elettori, le primarie per le cariche di partito e per le candidature nei Comuni
e nel Parlamento; è il partito che promuove la partecipazione degli iscritti e
degli elettori, che è presente sul territorio con i suoi Circoli, con migliaia
di iscritti e attivisti che, in ogni località, organizzano assemblee e
incontri, fanno attività politica.
Tutto questo non si fa senza costi.
Servono risorse, e quelle degli iscritti e delle Feste dell’Unità sono
importanti ma non bastano.
È importante, aggiungere a queste
risorse, quelle del 2X1000.
Per farlo metti la tua firma nella casella del PARTITO DEMOCRATICO
sul modello 730 della dichiarazione dei redditi, e scrivi M20.
Non ti costa nulla, il 2x1000 è calcolato sull’IRPEF già pagata.
martedì 9 gennaio 2024
Verso una nuova candidatura del centro-sinistra a Sindaco del Comune di Casola Valsenio
Durante l’incontro del Comitato direttivo del Partito Democratico di Casola Valsenio, lunedì 8 gennaio 2024, è stata comunicata la decisione di Giorgio Sagrini di non ricandidarsi alla carica di sindaco.
Le motivazioni di questa decisione sono personali. I partecipanti hanno espresso grande gratitudine al primo cittadino uscente per l’impegno profuso nell’amministrazione del paese, per il suo instancabile impegno politico e per la grande disponibilità che ha sempre dimostrato.
Il PD avvierà una fase di riflessione e di ascolto per portare ad un confronto su temi concreti che si concluderà con una nuova candidatura.
FILIPPO DARDI - segretario del Circolo PD di Casola Valsenio
lunedì 8 gennaio 2024
Tutte le bugie di Giorgia Meloni in tre ore di conferenza stampa
Più di tre ore di conferenza stampa e tante inesattezze, incertezze, vere e proprie bugie. E’ quanto è riuscita a fare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel tradizionale incontro con i giornalisti, che doveva essere di fine anno, ma che è diventato invece di inizio anno dopo i ripetuti rinvii per motivi di salute.
Con l’aiuto
del Post, abbiamo messo in fila le bugie più rilevanti dette da
Giorgia Meloni.
“La crescita
italiana è stimata superiore a quella europea”
Falso. La Commissione UE stima la crescita in Europa per il 2024 mediamente
all’1,3%, mentre quella italiana solo allo 0,9%.
“Abbiamo
diminuito le tasse tagliando la spesa pubblica”
Falso. Non solo non diminuiscono le tasse ma aumenta la spesa pubblica di ben
15 miliardi.
“Siamo il
primo Governo che ha tassato le banche”
Falso. Non c’è stata alcuna tassazione sugli extraprofitti bancari e allo stato
attuale nessun istituto di credito ha versato un euro in più rispetto al
passato allo Stato.
“Autonomia:
l’unico Governo che lavora sui livelli essenziali delle prestazioni”
Falso. Dal 2001 tutti i governi hanno lavorato sui LEP, come detto dal giurista
Sabino Cassese in Senato.
“Prima
mappatura delle nostre coste”
Falso. Dal 2016 sono state fatte varie mappature per risolvere la questione
concessioni balneari che Meloni continua a ignorare.
“Il premierato
non tocca i poteri del Capo dello Stato”
Falso. Con la riforma il Presidente della Repubblica non avrebbe più il potere
di nominare il premier e i senatori a vita. Rimarrebbe come solo ruolo di
rappresentanza.
“Non ho mai
chiesto in passato le dimissioni dei Ministri indagati”
Falso. Per anni Giorgia Meloni ha tuonato contro Ministri, sottosegretari o
semplici esponenti avversari sottoposti a indagine giudiziaria, come con le
Ministre Boschi, Guidi, Cancellieri e Idem. Il suo è un garantismo a corrente
alternata.
“La mancata
ratifica del MES può diventare occasione per rivedere il trattato”
Falso. Tutti i principali dirigenti delle strutture legate al MES hanno sempre
anteposto la ratifica del trattato alla possibilità di nuove modifiche.
L’Italia è venuta meno ai patti con l’Unione Europea, scegliendo un folle
isolamento politico.
Meloni ha
mentito, in diretta tv, a milioni di italiani.
Schlein: “Una manovra figlia dell’arroganza che infligge un colpo letale ai servizi pubblici”
“Un anno fa di questi tempi ad accompagnare la prima vostra legge
di bilancio era stata un lunga litania di alibi per il poco tempo a
disposizione. Oggi non avete scuse. È una manovra pienamente figlia
vostra e si vede. Eccome. È figlia dell’arroganza con cui vi siete chiusi a
ogni tipo di confronto con decreti e fiducie”. La
segretaria del Partito democratico Elly Schlein alla
Camera dei deputati apre così la dichiarazione di voto del Pd alla legge di
bilancio. Una legge di bilancio arrivata, come al solito, sul filo di lana,
malgrado le promesse e le assicurazioni di una maggioranza che si professa
unita, ma che unita non è, e porta in Aula una manovra figlia delle sue
divisioni, “più profonde di quanto volete dare a vedere”, rincara Schlein:
“basta pensare alla vicenda del superbonus, ora,
dopo il danno aggiungete la beffa di creare disparità all’interno dei condomini“.
Ed ancora, “è una manovra che fa male al Paese e
infligge un colpo letale ai servizi pubblici. Mance e mancette in una logica di
scambi al ribasso imbarazzante. Ci abbiamo dovuto pensare
noi a mettere a disposizione 40 milioni per il contrasto alla violenza di
genere. Vi avevamo chiesto di unire le vostre risorse, non lo avete fatto, vi
siete tenuti i soldi per le vostre mance e avete preferito finanziare campi da
golf che la lotta alla violenza contro le donne. La manovra è figlia del vostro
identitario disinteresse per le fasce più deboli”.
Nè
può passare sotto silenzio come “il primo governo guidato da una donna
fa ogni giorno scelte contro le donne”. Nelle parole della
segretaria dem non c’è nessuna incertezza al riguardo: “noi non pensiamo che la
massima aspirazione di una donna sia quella di essere madre e non pensiamo che
il contributo delle donne alla società si misuri sul numero dei figli e delle
figlie. L’ambizione di tante deve essere quella di diventare Rita Levi
Montalcini e non vedere voi che tagliate fondi alla ricerca”.
“Avete detto no, non solo a noi ma a quei tre milioni e
mezzo di lavoratrici e lavoratori che aspettano una legge che dica che sotto i
9 euro è sfruttamento e non è lavoro“, ha continuato Schlein.
“Sul salario minimo – ha aggiunto replicando al capogruppo leghista Riccardo
Molinari, che aveva toccato il tema nel suo intervento – la pregherei di
prendersi la briga di leggersi la delega che avete scritto: non parla di contratti
sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative ma dei contratti
più applicati. State aprendo la strada ai contratti pirata”.
Per le “pesanti conseguenze” che la legge di bilancio non mancherà
di avere sul Paese, la segretaria dem promette “non permetteremo che passi in
cavalleria. Faremo lotta dentro questo Parlamento e fuori e ci faremo carico
noi, dall’opposizione, del lavoro che voi non fate perché troppo impegnati a
spartirvi posizioni di potere dentro la Rai o le società
partecipate”. Elly Schlein, in Aula alla Camera, conclude così la dichiarazione
di voto del Pd sulla manovra. “Noi teniamo davvero a questo Paese e a
migliorare – rivendica – la vita di chi soffre. Noi ai giovani vogliamo vedere
rimesso in mano il futuro e non il fucile“.