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sabato 17 febbraio 2018

12 - Energia: sostenibilità uguale competitività

Il programma PD - Più lavoro. E più qualità del lavoro

La Strategia energetica nazionale (Sen), adottata con il contributo determinante del Partito Democratico, contiene le linee direttrici della politica energetica italiana dei prossimi anni. Le direttrici per il 2050 si muovono verso obiettivi ambiziosi e nella prospettiva di un sistema energetico indipendente dai combustibili fossili, sostenibile per l’ambiente, competitivo dal punto di vista economico e più sicuro. La Sen prevede un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo minimo di una penetrazione totale sui consumi almeno al 28% nel 2030 e una percentuale di elettricità da fonti rinnovabili pari almeno al 55%. Nell’azione di penetrazione delle rinnovabili saranno centrali gli sviluppi delle tecnologie più mature (fotovoltaico ed eolico), nonché i rifacimenti e i potenziamenti degli impianti esistenti così da limitare il consumo di suolo. Lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile va di pari passo con la cessazione della produzione di energia elettrica da carbone nel 2025 e il rafforzamento della rete elettrica per migliorarne la resistenza, la flessibilità e la sicurezza, rafforzando le connessioni con l’estero e la distribuzione locale.
Tutto questo dovrà essere accompagnato da processi di riconversione ed evoluzione dell’occupazione qualificata nel settore.

lunedì 2 gennaio 2017

La palestra cambia e si rinnova

L'investimento è reso possibile dal contributo della Regione e dal risparmio energetico che si otterrà con la nuova caldaia. Il progetto è stato fatto insieme alla Società Bryo.

"Questa per noi è una grande vittoria oltre che una grane soddisfazione, perché da molti tentiamo di candidare la palestra comunali ai bandi regionali per la riqualificazione energetica. Finalmente abbbiamo vinto il bando Asse 4 della Regione Emilia-Romagna sugli edifici pubblici e possiamo metterci al lavoro". A dare l'annnuncio è Nicola Iseppi, Sindaco di Casola Valsenio e promotore del progetto di riqualificazione energetica della palestra comunale "Amlero Rossini".

giovedì 24 dicembre 2015

Collegato Ambientale approvato: ora è legge. La sintesi delle misure

Il ddl con le “disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali” è stato approvato in via definitiva. Interviene in molti ambiti, dalla mobilità sostenibile ai rifiuti, con norme che interessano efficienza energetica e rinnovabili. Testo e sintesi delle misure principali.

La Camera ha approvato in via definitiva con 169 sì, 32 no e 11 astenuti il cosiddetto Collegato Ambientale, cioè il ddl recante "disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali", che era già stato approvato dal Senato e che dunque ha concluso il suo iter ed ora è legge dello Stato.
Il Collegato come sappiamo contiene disposizioni che riguardano moltissime materie:  valutazione di impatto ambientale,  gestione dei rifiuti,  blue economy, prevenzione del dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile e  appalti verdi, nonché norme volte a favorire il riuso dei materiali.
Di seguito una sintesi delle misure...

giovedì 28 marzo 2013

Casola Valsenio è il Comune più "solare" della Romagna Faentina

Dai dati della consistenza degli impianti fotovoltaici nei Comuni della Provincia di Ravenna (il rilevamento è del 31 dicembre 2012) risulta che Casola Valsenio è al 7° posto della graduatoria provinciale nei kw prodotti per abitante e al 1° posto tra i Comuni della Romagna Faentina. Casola, infatti, raggiunge una produzione di 0,93 kw per abitante, superiore a quella di Brisighella (0,69), Castel Bolognese (0,56), Solarolo (0,51), Riolo Terme (0,48) e Faenza (0,46).
Casola Valsenio, in particolare, ha 56 impianti con una media di 45,8 kw per impianto: 13 inferiori a 3 kw, 23 tra 3 e 20 kw, 19 tra 20 e 200 kw e 1 superiore a 200 kw per una produzione totale di 3.078.267 kw.
L'incentivo GSE è pari a € 1.385.197,20.

venerdì 11 maggio 2012

Fotovoltaico e rinnovabili: investire sul futuro

Venerdì 18 maggio dalle ore 15, presso l'Hotel Molino Rosso di Imola (Strada Statale Selice, 49) il Partito Democratico dell'Emilia-Romagna ha in programma un incontro per discutere in merito alle ripercussioni del nuovo Conto Energia sul settore delle energie rinnovabili.

martedì 24 aprile 2012

Riqualificazione energetica = Risparmio

Giovedì 26 aprile, alle ore 20.30 in biblioteca (Sala Nolasco Biagi), la società Senio Energia e l'Associazione dei Certificatori Energetici (Aceer) organizza un incontro pubblico per proporre soluzioni e interventi mirati alla riduzione degli sprechi energetici negli edifici residenziali e produttivi. Interverranno alcuni tecnici specializzati nella gestione del risparmio energetico, ing. Euro Marangoni, ing. Giancarlo Carnevali, p.a. Silvano Bacchilega.

martedì 17 aprile 2012

Bratti: “Sugli incentivi alle rinnovabili posizione discutibile del Ministro Catania”

 di Alessandro Bratti (Responsabile ambiente PD Emilia-Romagna)


Delude la posizione miope del Ministro e del Governo sugli incentivi al fotovoltaico e in generale alle rinnovabili: il rischio è quello di scoraggiare gli investimenti futuri e di vanificare gli investimenti già effettuati nel settore, anche e soprattutto nella nostra regione. Inoltre, secondo le intenzioni del Governo, le aziende intenzionate ad investire in Italia nel settore rinnovabili diverse dal fotovoltaico dovrebbero sostenere ingenti costi di esplorazione e di progettazione con il rischio di non poter accedere agli incentivi.

domenica 22 gennaio 2012

La via italiana alla Green Economy

Dieci proposte per un via italiana alla green economy: sono le idee lanciate oggi dagli Ecologisti Democratici nel convegno, organizzato il 13 gennaio scorso nella sede nazionale del PD a Roma.
La crisi segna un passaggio d'epoca – ha dichiarato nella sua relazione introduttiva Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecodem –, è la crisi di un modello di sviluppo basato su mercati finanziari senza regole, indebitamento economico e ambientale, crescenti disuguaglianze. Chi pensa che passata la nottata si potrà ricominciare come prima si sbaglia. La rotta giusta per uscire dalla crisi è verso un green new deal, in Europa e nel mondo. La crescita di una nuova economia ecologica, più efficiente nell'uso delle materie e dell'energia, per uno sviluppo ecologicamente sostenibile. Una nuova rivoluzione industriale e tecnologica incentrata sulla green economy ed al tempo stesso una nuova idea di benessere, più sobria e intelligente”.
L'economia verde – ha continuato –, l'unica che sta crescendo anche dentro la crisi, è uno dei pilastri su cui ricostruire l'Italia. Il nostro paese può avere grandi potenzialità se sa incrociare la modernizzazione ecologica del sistema manifatturiero (il secondo in Europa dopo la Germania) sul patrimonio di civiltà, bellezza, creatività e sulle vocazioni di territori ad alta qualità ambientale che fanno la forza del Made in Italy. E' questa la via italiana alla green economy."
Le dieci proposte avanzate dagli Ecodem rappresentano progetti e proposte concrete per la cosiddetta "fase due", per la ripresa dell'economia e per creare lavoro.
Eccole in sintesi:

domenica 24 aprile 2011

Via l’eternit! I tetti della Saint Gobain saranno coperti da 17.000 mq di pannelli fotovoltaici.

Da sx: l'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli, il sindaco di Casola Valsenio Nicola Iseppi, l'ad del gruppo Saint-Gobain Gianni Scotti e il direttore generale di Gyproc Saint-Gobain Gaetano Terrasini
A partire dall'inizio di maggio Bryo SpA inizierà i lavori di costruzione di un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento Saint Gobain Gyproc PPC Italia di Casola Valsenio (Ravenna), sostituendo l'attuale copertura in eternit (cemento-amianto). La superficie coperta disponibile dello stabilimento è di circa 17mila mq (quasi 4 campi di calcio) sulla quale verrà realizzato l'impianto fotovoltaico (si calcola di installare 7.656 pannelli solari).
L’impianto di Casola Valsenio produrrà 967 MWh/anno di energia pulita e permetterà di risparmiare 241,75 TEP ovvero 514.444 chili di CO2 all'anno, si svilupperà su tutte le principali coperture del sito per una potenza installata di circa 1 MWp.
"Bryo finanzia l'intervento, lo realizza e gestirà l'impianto e la sua manutenzione per i prossimi venti anni, a fronte dei proventi del conto energia. L'intero intervento, dallo smaltimento dell'eternit alla realizzazione dell'impianto fotovoltaico ha un costo di 3,6 milioni di euro, tutto a carico di Bryo", ha spiegato Stefano Manara, amministratore delegato di Bryo, società con sede a Imola, composta con quote paritarie del 25% dal consorzio pubblico Con.Ami e dalle cooperative Sacmi, Cti e Cefla.
I tetti dello stabilimento Saint Gobain Gyproc PPC Italia di Casola Valsenio
La realizzazione dell'impianto avrà una durata di circa 4 mesi e porterà sul territorio 10 mila ore uomo di lavoro.
Saranno installati pannelli di tipo innovativo, costruiti con la tecnologia Film sottile Cis (Copper/Rame Indium/Indio Selenium/Selenio) dalla Saint-Gobain Solar. Si tratta quindi di pannelli fotovoltaici che non utilizzano il silicio come materiale sensibile alla luce solare, ma il "Diseleniuro di Rame e Indio" (CuInSe2), in grado di fornire un migliore rendimento.
Come sottolineano i vertici Saint–Gobain, l’intervento nello stabilimento produttivo di Gyproc Saint-Gobain a Casola Valsenio (in provincia di Ravenna) rappresenta il primo passo di un progetto più ampio e articolato, che prevede una prima analisi per favorire la riconversione dei tetti dei siti produttivi Saint-Gobain in Italia.
L'intervento che sta per partire a Casola Valsenio rientra in una sorta di "pacchetto completo" che Bryo spa propone a diverse aziende, che prevede, attraverso la collaborazione di un società specializzata in bonifiche, la sostituzione del tetto in eternit-amianto con una copertura metallica presso-piegata dove, con appositi fissaggi, vi saranno posizionati dei pannelli fotovoltaici. Un simile intervento è già stato realizzato con pieno successo da Bryo sul tetto bonificato da eternit di uno stabilimento 3Elle di Imola.
Lo stabilimento Saint Gobain Gyproc PPC Italia di Casola Valsenio
"Per il Comune di Casola Valsenio - ha detto il sindaco Nicola Iseppi - questo investimento rappresenta un segnale importante per la vitalità dello stabilimento Saint-Gobain, soprattutto in questo delicato momento dell'economia. Si tratta di un investimento che porterà importanti benefici ambientali che si andranno a sommare all'azione già intrapresa da qualche anno dall'amministrazione comunale sulle energie rinnovabili attraverso Senio Energia. E' un grande piacere poter assistere alle scelte comuni del pubblico e del privato, segno di una comunità viva, forte e intraprendente".

giovedì 21 aprile 2011

La Regione non molla la presa e propone modifiche al "Decreto Romani", meglio noto come "Decreto Ammazza Rinnovabili": bisogna difendere imprese, lavoro e ricerca nel settore delle energie rinnovabili

"Non si passa dal troppo al nulla", la Regione fa una serie di proposte al Governo per modificare il decreto "Romani" sul fotovoltaico. Riduzione graduale degli incentivi fino al 31 dicembre 2012; contenimento delle tariffe entro il 20% a fine 2012, ed entro il 10% per il 2011; niente tetti rigidi alla produzione. Rispetto alla definizione di piccoli impianti, inoltre, l'Emilia-Romagna vorrebbe sostituire la taglia fissata di 200 kilowatt con un megawatt, e ricomprendere nella definizione di piccoli impianti anche quelli sugli edifici e quelli integrati con caratteristiche innovative.

Lo scrive oggi l'assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico Gian Carlo Muzzarelli.
L'Emilia-Romagna, infatti, condivide le critiche del mondo del fotovoltaico al "decreto rinnovabili" sugli incentivi.
"Sono errori gravi, perché proprio il settore dell'energia pulita è uno di quelli in maggiore crescita che sta offrendo più prospettive occupazionali", rimarca Muzzarelli. Gli operatori del settore "devono potere investire, sapendo di contare su norme certe, incentivi chiari e istituzioni credibili: tutte cose che oggi il decreto rinnovabili non assicura", sottolinea l'assessore. Il quale, poi, ribadisce le perplessità espresse già in Conferenza delle Regioni, in particolare sui tetti rigidi alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all'impossibilita' di predisporre seri piani di investimento. "La politica degli incentivi non può passare dal troppo al nulla - aggiunge poi Muzzarelli - la riduzione delle tariffe incentivanti è troppo veloce". Si arriva infatti a una riduzione superiore al 20% entro il 2011 con progressione mensile, "che evidentemente comporta una estrema difficoltà a redigere piani di investimento con la necessaria certezza sui dati economico-finanziari". Senza modifiche, conclude Muzzarelli, "non potrà esserci condivisione del decreto".

mercoledì 20 aprile 2011

Il governo fa dietro front sul nucleare. Serve una nuova strategia energetica che punti decisamente sulle energie rinnovabili

di Nicola Iseppi (Sindaco di Casola Valsenio)

Ora il Governo annuncia di rinunciare al nucleare. Non ammetterà mai che fa tutto questo per indebolire il referendum di giugno! Bene, allora che si ribadisca con chiarezza che la rinuncia al programma nucleare deve essere il risultato di una chiara, ponderata e lucida analisi dei rischi e dei costi del nucleare. Una tecnologia vecchia, costosa, pericolosa e incapace di dare risposta ai problemi energetici dell’Italia.
Questa vicenda, triste e penosa, rende evidente l'incapacità e la faccia tosta di questo Governo che fino a un mese fa si affannava a ribadire l’intangibilità della scelta nucleare, a deplorare le reazioni emotive scatenate dall’incidente alla centrale nucleare giapponese, a giurare sull’assoluta sicurezza del “nuovo” nucleare italiano. L’Italia, dicevano, non può farne a meno. Tutti schierati nella trincea dell’estrema difesa del nucleare, da Berlusconi, a Romani, alla Prestigiacomo, e giù in fondo fino al nostro Piolanti!
Abbiamo il diritto di ricevere spiegazioni e abbiamo il dovere di chiedere, esigere una nuova politica energetica, fatta di investimenti in ricerca, tecnologia, impianti, per lo sfruttamento delle energie rinnovabili, secondo un programma nazionale costruito insieme alle Regioni e ai Comuni. Proprio come quella che la Regione Emilia-Romagna ha appena presentato: 140 milioni di euro in 3 anni per lo sviluppo della green economy. Noi abbiamo l’orgoglio di avere lavorato con coerenza per una prospettiva diversa da quella nucleare e per un futuro fatto di energie rinnovabili, a Casola Valsenio, in Provincia di Ravenna e in Emilia-Romagna.
Qualcuno ha detto che le prossime elezioni amministrative avranno un valore politico nazionale. Allora è bene ribadire che c’è un’Italia differente da quella del Governo Berlusconi-Bossi-Tremonti. C’è un’Italia che pensa al futuro, che fa della politica lo strumento per guidare e orientare il cambiamento. Le nostre Amministrazioni, la Regione Emilia-Romagna ne sono un esempio, ed è questa Italia che va premiata e sostenuta con il voto amministrativo.
Un voto che deve dare un segnale, per un Italia che assomigli di più a Casola Valsenio, alla Provincia di Ravenna, all’Emilia-Romagna.

Il governo è allo sbando. Ritira il "programma nucleare" per sabotare il referendum. Questo dimostra che quel programma era indecente. Per il PD il futuro energetico del Paese è nello sviluppo delle rinnovabili

Ora bisogna vigilare perché il Governo delle balle non torni sui suoi passi. Intanto i lavoratori del fotovoltaico sono in sciopero e con loro sono le imprese del settore, penalizzate dall'assurdo decreto Romani, che toglie gli incentivi alle rinnovabili

Il titolo delle modifiche presentate ieri al Senato dal governo sul programma nucleare è chiaro: «Abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari». Il testo un po’ meno: «Al fine di acquisire ulteriori evidenze scientifiche sui profili relativi alla sicurezza nucleare, tenendo conto dello sviluppo tecnologico e delle decisioni che saranno assunte a livello di Unione europea, non si procede alla definizione e attuazione del programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare».
“Il governo fugge dal suo stesso piano” ha detto ieri Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, rivendicando le ragioni del PD, che ha denunciato da tempo l’indecenza del progetto del ritorno al nucleare del governo, e puntando ancora una volta il dito contro l’incapacità e la confusione continua del governo della destra. Nello stesso tempo, il PD e gli altri partiti dell’opposizione che si apprestavano a lanciare la campagna per i sì al referendum, hanno lanciato l’allarme sui risvolti avvelenati della decisione del governo che toglie di mezzo il nucleare, ma lascia la porta aperta ad una eventuale decisione successiva, dopo che sono stati scavalcati i referendum. «Berlusconi ha cancellato il nucleare, che costituiva il 50 per cento del suo programma, perché temeva che il referendum abrogativo potesse avere un effetto trainante sul quello sul legittimo impedimento» ha detto Massimo D’Alema.  

Oggi intanto si svolgerà la protesta dei lavoratori del settore fotovoltaico a causa del pericoloso fermo di ogni attività provocato dal governo con il blocco del decreto sugli incentivi, che dovevano essere rivisti ma che ancora non sono stati indicati dal governo provocando così un’incertezza che rischia di bruciare un settore dove, nonostante la crisi, sono cresciuti attività e occupazione. “Oggi saremo con convinzione alle manifestazioni indette dai lavoratori e dalle imprese del settore del fotovoltaico” ha scritto sull’Unità Stella Bianchi della segreteria nazionale del PD, annunciando che oggi, dalle 15,10, il segretario Pier Luigi Bersani in Parlamento “chiederà conto al governo di quanto intende fare per riparare ai danni compiuti”.

domenica 10 aprile 2011

Sì alle energie rinnovabili, no al nucleare, vogliamo Casola "comunità solare": firma la petizione del PD casolano per il SI AL REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO. Appuntamento in piazza Oriani, domenica 10 aprile (ore 10/12)

Il PD casolano, a partire da domenica 3 aprile (ore 10.00 in Piazza Oriani) promuove una petizione popolare a sostegno delle energie rinnovabili, contro il ritorno al nucleare e a sostegno della politica ambientale e energetica del Comune di Casola Valsenio e della Giunta Iseppi, e a favore del SI' all'abrogazione del programma nucleare del governo nel referendum popolare del 12 e 13 giugno.
Questo il testo della petizione popolare:

"Il futuro della nostra Comunità, come il futuro dell’Italia è nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica, in uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Anche per questo, siamo contrari al ritorno in Italia del nucleare, perché è pericoloso, costoso, dannoso e inutile.
Noi sottoscritt,i cittadini e cittadine di Casola Valsenio,
sosteniamo e incoraggiamo
la politica energetica e ambientale del Comune di Casola Valsenio, fatta di impianti fotovoltaici, centrale a cippato per riscaldare la scuola, certificazione EMAS, sviluppo della raccolta differenziata, efficenza energetica degli edifici, costituzione della ESCo "Senio Energia", adesione al "Patto dei Sindaci" promosso dall'Unione europea;
condividiamo
la scelta del Consiglio comunale di Casola Valsenio (27.11.2010) di dichiarare il nostro paese “comunità solare” e quindi non disponibile ad ospitare impianti di produzione, di lavorazione o di smaltimento riconducibili alla tecnologia nucleare ma invece impegnato a sviluppare, così come previsto dal Piano energetico regionale, azioni concrete di implementazione di energie rinnovabili e di risparmio ed efficienza energetica.
Anche per questo il 12 e 13 giugno al referendum, VOTEREMO SI’ ALL’ABROGAZIONE DEL PROGRAMMA NUCLEARE DEL GOVERNO BERLUSCONI.

giovedì 7 aprile 2011

Fotovoltaico e Green Economy, le imprese della Provincia di Ravenna chiedono certezze

Anche il Tavolo delle Associazioni Imprenditoriali della Provincia di Ravenna leva la propria voce preoccupata contro il decreto Romani e in difesa degli incentivi al fotovoltaico e alle energie rinnovabili. Il Documento sul fotovoltaico e green economy, le aziende chiedono certezze rivolto al Governo, è stato inviato al Prefetto, ai parlamentari della Provincia, al Presidente e ai Sindaci della Provincia. L’auspicio del Tavolo, nelle parole del suo coordinatore Graziano Parenti, è che si “eviti il blocco delle attività e degli investimenti, per giungere a soluzioni di cui possano beneficiare le imprese e l’intero Paese”:
(Leggi il documento)

venerdì 25 marzo 2011

Il Consiglio comunale casolano difende le energie rinnovabili. Approvato l'odg proposto da Uniti per Casola contro il Decreto Romani.

Cristiano Albonetti, capogruppo "Uniti per Casola"
Nella seduta del 24 marzo, il Consiglio comunale di Casola Valsenio ha approvato - con il voto favorevole dei consiglieri di centrosinistra e l'astensione del centrodestra (...che chiedeva di rinviare la discussione) l' ordine del giorno in difesa delle fonti energetiche rinnovabili e contro il Decreto Romani che riduce gli incentivi e penalizza un settore decisivo per la ripresa economica.
In particolare il documento - presentato dal capogruppo di Uniti per Casola, Cristiano Albonetti - invita il Sindaco e la Giunta comunale a:
• esprimere una netta contrarietà alle linee di nuova regolamentazione del comparto (delle energie rinnovabili - ndr) presentate dal Ministro dello Sviluppo Economico e che comportano, di fatto, un immediato e totale fermo al settore;
• in subordine, di richiedere al Ministero dello Sviluppo Economico di confermare il quadro normativo presente a tutto il 2011 ponendo come ineludibile il principio che tutti i progetti partiti debbano poter essere conclusi quand’anche questo dovesse avvenire nel 2012;
• chiedere al Governo di non lasciare nell’incertezza il settore del fotovoltaico sino al 30 aprile e quindi di anticipare l’emanazione del previsto decreto ministeriale per la determinazione del nuovo sistema di incentivazione, senza imporre tetti limitanti allo sviluppo del mercato, garantendo certezze nel tempo agli investimenti e riconoscendo un adeguato valore degli incentivi.
• richiedere al Governo di rispettare le prerogative degli Enti locali restituendo loro la potestà di individuare criteri edilizi per il risparmio energetico più avanzati di quelli individuati dal decreto legislativo in questione;
• richiedere al più presto una Conferenza nazionale per l’energia che veda un forte coinvolgimento delle Regioni e del sistema degli enti locali.

mercoledì 16 marzo 2011

La Camera ha approvato la mozione del PD sulle rinnovabili! Ora il Governo deve cambiare strada

"Oggi non ha vinto solo il PD, è una vittoria di tutti i cittadini del nostro Paese". E' con queste parole che Alessandro Bratti commenta l'approvazione alla Camera dei Deputati della mozione promossa dal PD (primo firmatario Dario Franceschini) per la modifica del testo del "decreto Romani" in materia di energie rinnovabili. "Il PD ha mantenuto gli impegni assunti, anche in Emilia-Romagna, con imprese e cittadini - prosegue il responsabile Ambiente ed Energia del PD dell'Emilia-Romagna- e ha costretto il governo a ritornare sui propri passi". La mozione prevede che il governo si impegni nella salvaguardia degli investimenti avviati sulla base del precedente quadro normativo di incentivazione e nell'adozione del un nuovo conto energia. "Ci aspettiamo ora una risposta adeguata - conclude Bratti -, già a partire dal tavolo tra il ministro per lo Sviluppo Economico Romani e le aziende del settore delle rinnovabili, in programma la prossima settimana. Vigileremo nei prossimi giorni affinchè il governo rispetti gli impegni presi, in caso contrario siamo pronti a riprendere la nostra battaglia".

martedì 15 marzo 2011

Inaugurata la caldaia a cippato della scuola. Il futuro di Casola è nelle energie rinnovabili

Dal 22 dicembre 2010 la scuola di Casola è riscaldata con un moderno e sicuro impianto a legna (cippato). Questa è la strada da seguire: energia pulita, sicura e rinnovabile.
Oggi, alla presenza del Sindaco Nicola Iseppi e della Giunta comunale, dell'Assessore regionale Tiberio Rabboni, dell'Assessore provinciale Libero Asioli, delle autorità civili e religiose, dei rappresentanti delle forze sociali ed economiche, delle ditte dei progettisiti e della società "Senio Energia" che l' hanno realizzata, è stata inaugurata la caldaia a legno cippato. Nella foto accanto, sono riconoscibili, da sinistra, il Sindaco di Castel Bolognese Daniele Bambi, l'ing. Marco Campoli che si è occupato del progetto strutturale, il Sindaco di Casola Valsenio Nicola Iseppi, l'Assessore regionale Tiberio Rabboni, l'Assessore provinciale Libero Asioli, il progettista dell'impianto Andrea Montuschi, Massimo Stefanelli del Servizio provinciale agricoltura, l'amministratore delegato di Senio Energia Dino Tartagni, il Vice Sindaco di Casola Valsenio e Assessore all'agricoltura Graziano Caroli.
Durante l'inaugurazione è stato possibile visitare l'impianto, le cui caratteristiche tecniche sono descritte in una serie di cartelli illustrativi (foto sotto).

Alunni in visita alla caldaia a cippato
L'area esterna dell'impianto con (a sx) l'ingresso del deposito del cippato
Il serbatoio del cippato
Andrea Turrini, insieme a Don Euterio, mentre descrive le caratteristiche dell'impianto

Rubbia: "L'errore nucleare. Il futuro è nel sole"

Il Premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia
Pubblichiamo due "illuminanti" interviste al premio Nobel Carlo Rubia, una del 2008 quando dal Governo Prodi venne nominato nominato presidente di una task-force per la promozione e la diffusione delle nuove fonti rinnovabili, "con particolare riferimento - come si legge nel decreto del ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio - al solare termodinamico a concentrazione" e quando il Ministro alle attività produttive, Pier Luigi Bersani approvò un piano nazionale per avviare anche in Italia questa rivoluzione energetica e un'altra del 2009, quando al governo, proprio dalla metà di quel 2008 non c'era più il centrosinistra ma la destra berlusconiana e di quel piano si era persa ogni traccia.
Il solare termodinamico è un progetto affascinante, a cui il premio Nobel si è dedicato intensamente in questi ultimi anni, che si richiama agli specchi ustori di Archimede per catturare l'energia infinita del sole, come lo specchio concavo usato tuttora per accendere la fiaccola olimpica.
Nell'intervista del 2009 il Premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia affermava chiaramente che è "inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare risultati". Quale allora, la strada da percorrere? "Quella del solare termodinamico" rispondeva. "Spagna, Germania e Usa l'hanno capito. E noi..."

INTERVISTE A CARLO RUBBIA
30 marzo 2008_Nè petrolio nè carbone. Soltanto il sole può darci energia
29 novembre 2009_L'errore nucleare. Il futuro è nel sole

Il PD mantiene le promesse. Presentata alla Camera la mozione in difesa delle energie rinnovabili

Mercoledì 16 marzo sarà discusso alla Camera dei Deputati il testo della mozione, proposta dal Partito Democratico, nel quale si chiede al governo di modificare il testo del "decreto Romani" per quanto riguarda incentivi e regolamentazioni in materia di energie rinnovabili.
"Il PD ha mantenuto la promessa fatta ai cittadini e alle aziende del settore della Green economy" commenta l'on. Alessandro Bratti, responsabile Ambiente ed Energia del PD dell'Emilia-Romagna e firmatario del provvedimento. Nel testo, si accenna infatti alla necessità di "non lasciare nell'incertezza il settore delle energie rinnovabili" e a "fare salvi gli investimenti, ristabilendo un orizzonte di certezza sull'ammontare degli incentivi di cui beneficiano le imprese e che assicurano il rimborso dei finanziamenti bancari".
"Avevamo detto che ci saremmo battuti in tutte le sedi contro questo decreto ed è quello che stiamo facendo" prosegue Bratti. "Dal tavolo promosso la scorsa settimana dalla Regione Emilia-Romagna sono emerse precise richieste di chiarimento da parte delle tante aziende che si troveranno in grave difficoltà se i contenuti del decreto non dovessero mutare. Questa è la risposta del PD - conclude - ad un decreto che rischia di abbattersi come una mannaia sui cittadini e sulle economie locali del nostro Paese. Quella della Lega Nord, nonostante la tanto sbandierata attenzione nei confronti dei territori, non è pervenuta".