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martedì 1 marzo 2022

Domenica 27 febbraio, casolani in piazza per dire no all'aggressione dell'Ucraina, no alla guerra scatenata dalla Russia di Putin

      


In centinaia, hanno risposto domenica 27 febbraio all’appello del Comune e dell’associazionismo di Casola Valsenio, tra cui il Circolo PD di Casola Valsenio, per dire no all'aggressione dell'Ucraina, no alla guerra scatenata dalla Russia di Putin, per esprimere solidarietà e vicinanza alle cittadine e ai cittadini ucraini che vivono e lavorano a Casola, al popolo dell’Ucraina, alle vittime innocenti di un conflitto inaccettabile e ripugnante.

Al termine del corteo, che si è svolto lungo le vie del centro storico, hanno preso la parola il Sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi Alessio Malavolti, la signora Lyudmila in rappresentanza della comunità ucraina di Casola, l’Arciprete Don Euterio Spoglianti, il Sindaco di Casola Valsenio Giorgio Sagrini.

Anche come PD di Casola Valsenio vogliamo esprimere sincera gratitudine alla comunità casolana per la straordinaria partecipazione: avanti insieme, per la pace, contro la guerra, per una Europa Unita presidio di libertà e democrazia.

domenica 20 febbraio 2022

Invito alla videoconferenza “L’Europa e la crisi russo-ucraina: cosa sta accadendo e quali sono le prospettive?”

 

Agli iscritti e alle iscritte del PD di Casola Valsenio

“L’Europa e la crisi russo-ucraina: cosa sta accadendo e quali sono le prospettive?”, questo è il titolo dell’iniziativa che si terrà mercoledì 23 febbraio alle ore 21.00 in diretta sulla piattaforma Zoom. 

Introduzione:
Lia Montalti, Coordinatrice del Progetto Europa Emilia-Romagna del Pd

Interventi:
Luigi Tosiani, segretario del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna
Alessandro Alfieri, Senatore – Segretario della Commissione Affari Esteri
Alberto Pagani, Deputato – Commissione Difesa e membro della delegazione parlamentare presso la NATO

Per seguire l’iniziativa siete invitati/e nella sede PD, piazza Oriani 11, dove ci collegheremo, con il videoproiettore.


domenica 4 aprile 2021

Globalizzare pace, diritti e libertà


La Pasqua evoca sempre parole di pace, fraternità, solidarietà, valori indispensabili per un mondo che voglia vivere nei diritti, nella libertà, nella convivenza. Tuttavia non possiamo ignorare quanti conflitti, discriminazioni e intolleranze affliggono popoli e nazioni. E troppe volte assistiamo impotenti al prevalere delle armi, della violenza, dell'oppressione quando nessun conflitto può trovare soluzione con la prevaricazione, là dove invece l'unica via è affidarsi alla ragione, al dialogo, al negoziato. Far prevalere questa strada è primaria responsabilità di chi guida istituzioni sovranazionali e Stati nazionali. Ma c'è anche un dovere di agire delle opinioni pubbliche e della società civile. In un mondo globale, è tempo di globalizzare non solo mercati, scambi e monete, ma anche pace, diritti e libertà.

martedì 22 luglio 2014

Medio Oriente, quella guerra ci riguarda. Serve l'impegno di tutti, dell'Italia e dell'Europa per fare vincere la pace

"Sono sempre più drammatiche, giorno dopo giorno, le notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il bilancio della guerra scoppiata tra Israele e le milizie di Hamas a Gaza, è sempre più pesante. Oltre 500 morti tra i palestinesi e 18 tra i soldati israeliani (13  nella battaglia di Shajaya che è un quartiere di Gaza City). Verrebbe da ragionare sul concetto di “guerra asimmetrica”. Ma non è tempo di ragionamenti (o non solo). Dovrebbe essere il tempo dell’azione (politica, diplomatica, della più pressante moral suasion per fermare un massacro di dimensioni assurde). Abbiamo letto tutti le analisi di chi conosce e studia quel conflitto da anni, a volte da decenni. L’offensiva israeliana non si ferma e Hamas prosegue nella sua linea.

giovedì 27 giugno 2013

Il PD e l'altra idea di "difesa"

Trasparenza. Centralità del Parlamento. Ancoraggio all’Europa. Un'indagine approfondita che leghi la questione F-35 ad una visione strategica di un nuovo modello di difesa. Il governo non potrà in alcun modo compiere passi per acquistare F35 senza il via libera del Parlamento.