lunedì 30 agosto 2010

L'art. 41 della Costituzione della Repubblica Italiana


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 41
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.

domenica 29 agosto 2010

L'Italia non è un paese per giovani


In Italia per famiglia e maternità si spende l'1,2% del prodotto interno lordo, uno dei livelli più bassi, insieme a Spagna e Portogallo, rispetto al resto d'Europa dove si spende decisamente di più (2,1% nella Ue a 15 e 2,0% nella Ue a 27). La spesa per invalidità, vecchiaia e superstiti è invece la più elevata (17,1%) che negli altri Paesi: la media dei 15 è pari infatti al 14% e quella dei 27 è del 13,7%. Non solo, ma la quota di spesa per queste voci è pari nel nostro Paese al 67,1% del totale prestazioni, contro il 54% della media dei 15 Paesi. Per quanto riguarda poi la quota di spesa nell'ambito di tutte le prestazioni di protezione sociale, l'Italia tra i 27 Paesi europei precede solo la Polonia: nel nostro Paese la quota per la famiglia e la maternità, nell'ambito della spesa per welfare, pesa il 4,7% (in Polonia il 4,5%). Ma la media complessiva dei Paesi europei è dell'8%. Se poi si guarda alle voci del Bilancio dello Stato, e in particolare a quelle delle prestazioni di protezione sociale, emerge che nel 2009 la spesa pubblica per assegni familiari è scesa a 6,390 miliardi di euro dai 6,675 del 2008 (-4,3%). In calo anche la spesa per l'indennità di maternità, che è in un'unica voce di bilancio assieme all'indennità di malattia e per infortuni: la riduzione delle uscite è stata nel 2009 del 2,5% rispetto al 2008.

venerdì 27 agosto 2010

La Grande Festa Provinciale del PD


Questa sera è iniziata, come ogni anno al Pala De Andrè di Ravenna, la Grande Festa 2010, la festa del Partito Democratico della provincia di Ravenna, che propone un ricco programma fino a lunedì 13 settembre. Il programma della festa, gli spettacoli, i dibattiti, gli incontri con gli autori e altre informazioni sono consultabili nel sito del PD Ravenna.

Germania: si rafforza la liberta' di stampa


Il governo tedesco ha approvato un ddl volto a proteggere maggiormente i giornalisti dall'azione giudiziaria e a rafforzare la libertà di stampa. I giornalisti non saranno più perseguibili in caso di concorso nella pubblicazione di materiale riservato ottenuto da terzi. Per il ddl, solo la persona che passa le informazioni ai media -cioé la fonte del giornalista- può essere perseguita. Attualmente la legge punisce con 5 anni sia chi passa le informazioni riservate sia i giornalisti che le ricevono.
Un provvedimento legislativo che va nella direzione opposta della “legge bavaglio” proposta dalla destra italiana e dal padrone/editore Berlusconi, che limita non solo le intercettazioni ma il diritto dei giornalisti a informare e il dovere di forze dell'ordine e magistrati di indagare e perseguire i reati. Contro la “legge bavaglio” è stata forte e decisa, in parlamento e nella società, l’opposizione del Partito Democratico.

Canti e preghiere per sopravvivere. Prime immagini dei minatori intrappolati


Diffuse in Cile le prime immagini dei 33 minatori bloccati a 700 metri di profondità. La tv pubblica Tvn ha trasmesso brevi frammenti di un video, la cui versione integrale dura 45 minuti ed era stata già mostrata ai familiari. Le immagini sono state filmate da una microcamera arrivata sottoterra tramite una sonda. I minatori sono apparsi in discrete condizioni. Nel rifugio in cui si trovano la temperatura si aggira sui 32 gradi. «Qui ci siamo organizzati bene», ha detto uno degli uomini intrappolati, a torso nudo e con la barba incolta, mostrando una cassetta di pronto soccorso dotata di alcol, medicinali, deodorante e dentifricio. Inquadrati anche l'angolo in cui i lavoratori pregano e quello in cui si lavano, la mensa e persino un tavolo da gioco. I minatori hanno salutato tutti, in particolare i familiari e quelli che sono al lavoro per liberarli e per aiutarli, e alla fine hanno cantato l'inno nazionale. «Il minatore di oggi è un minatore del quale potete andare fieri», ha detto uno di loro.
I lavoratori sono stati informati che per scavare un pozzo che permetta di riportarli in superficie occorreranno da uno a quattro mesi. Domenica o lunedì arriveranno in Cile quattro esperti della Nasa: dovranno consigliare i soccorritori sulle tecniche di sopravvivenza in spazi limitati per lunghi periodi. Ieri frattanto il giudice del tribunale di Copiapò (la località dove si trova la miniera) ha ordinato il congelamento di 1,8 milioni di dollari della società San Esteban, proprietaria della miniera San Josè. Il magistrato ha accettato la richiesta di un avvocato che rappresenta 26 delle 33 famiglie degli operai. Il gruppo minerario ha dichiarato nei giorni scorsi di essere sull'orlo del fallimento a causa dell'incidente e di non poter più pagare gli stipendi ai minatori

giovedì 26 agosto 2010

"Nuovo Ulivo e un'Alleanza democratica per sconfiggere Silvio Berlusconi"


La svolta di Bersani: è ora di suonare le nostre campane. Occorre l'impegno univoco di tutte le forze progressiste. Il consenso per il Cavaliere è ancora largo ma il rapporto tra promesse e realtà è sempre più labile.
(Leggi la lettera del segretario del PD al direttore de "la Repubblica")

mercoledì 25 agosto 2010

A proposito di corruzione e "questione morale"


di Giacomo Giacometti

Qualche giorno fa ho pagato una contravvenzione per avere dimenticato di rinnovare la patente di guida scaduta da qualche mese. L'ho fatto, ovviamente, a malincuore rammaricandomi per la sbadataggine che ogni tanto mi crea di questi fastidi.
Mentre venivo sanzionato ho potuto constatare quasi con piacere la fermezza, la professionalità e la cortesia dei Vigili Urbani di Casola e Riolo ed ho provato una sensazione di sicurezza.
Ed ognuno sa quanto ci sia bisogno di un servizio stradale efficiente.
Tuttavia non è di questo che voglio scrivere.
Mi interessa invece fare alcune considerazioni raccontando le reazioni che mi sono arrivate quando ho detto dell'infortunio capitatomi.
(...la continuazione dell'articolo è sul sito de "Lo Spekkietto")

Terremerse: vergognose le strumentalizzazioni della destra


"E' semplicemente vergognoso che si usi la vicenda di Terremerse, per far campagna denigratoria contro il presidente della Regione, Vasco Errani e contro il centrosinistra". Lo dice la deputata del PD Sandra Zampa, a proposito dell'inchiesta Terremerse, secondo la quale é "ancora più squallido che si esercitino in tal senso coloro che, in casa propria, avrebbero non da chiedere le dimissioni di qualche leader ma la sua uscita definitiva dalla scena politica".
Ed "é ancora più sorprendente - prosegue la parlamentare Democratica - che vi partecipino anche esponenti di quel partito che si chiamava AN, per il cui ex leader, Fini, sottoposto a una campagna denigratoria e accusatoria, e' stato chiesto giustamente rispetto". Ma il rispetto, manda a dire Zampa, "non va a corrente alternata: per qualcuno sì e per altri no. Dovrebbe tornare, una volta per sempre, a ridar dignità alla politica". I magistrati, incalza la deputata, "facciano il loro lavoro, i politici il proprio, che é ben diverso". Zampa, infine, esprime "solidarietà" e "stima" a Errani: "Ha detto che non si farà intimidire. E noi con lui".
Uguale solidarietà é espressa dalla consigliera regionale dei Verdi, Gabriella Meo: "Vorrei ricordare agli esponenti del centrodestra, impegnati a ricoprire di fango l'amministrazione regionale, che il presidente Errani per primo ha consegnato in Procura e ha messo a disposizione dei consiglieri regionali tutta la documentazione relativa al caso". E a chi chiede una convocazione urgente del Consiglio regionale Meo ricorda "che l'Assemblea ha già ampiamente discusso in aula sulla vicenda e che da allora non é emerso alcun fatto nuovo". Dunque, conclude Meo, "lasciamo che la magistratura, del cui operato ho piena fiducia, faccia chiarezza sulla legittimita' degli atti della Regione".

Vicenda “Terremerse”, trasparenza e legittimità nei comportamenti della Regione

Ho presentato di mia iniziativa una relazione alla Procura quando la vicenda fu sollevata lo scorso anno da “Il Giornale” e abbiamo messo a disposizione per la discussione nell’Assemblea regionale quella relazione e gli atti amministrativi. Il mio atteggiamento non cambia”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, commenta la vicenda relativa al finanziamento della coop. “Terremerse”, rispetto alla quale (anche se non vi sono conferme ufficiali), la Procura della Repubblica di Bologna avrebbe posto sotto inchiesta Giovanni Errani, fratello del Presidente, fino a qualche mese fa a capo della cooperativa.
Ho piena fiducia nella Magistratura – ha affermato il presidente Errani – e sono certo della legittimità degli atti della Regione assunti senza alcun condizionamento, così come avvenuto per tutti gli altri soggetti imprenditoriali che abbiano beneficiato di finanziamenti comunitari”.
Prendo atto – ha concluso Errani – che c’è chi intende strumentalizzare politicamente l’indagine che, al contrario, è bene faccia il proprio corso. Ciò non mi sorprende e certamente non mi intimidisce, essendo assolutamente sicuro dell’onestà mia e dell’amministrazione. L’ho detto alcuni mesi fa in Assemblea e ovviamente lo riconfermo oggi”.

Leggi, nel sito della Regione Emilia-Romagna, la ricostruzione della vicenda.

martedì 24 agosto 2010

«Scrivo al mio Paese e vi dico cosa farei»


La lettera di Walter Veltroni al Corriere della Sera

"Rischiamo che questa monarchia livida sia sostituita da una pura difesa dell'esistente. Si va incontro a suggestioni di democrazia autoritaria del sistema russo o cinese". (continua...)

lunedì 23 agosto 2010

L'art. 40 della Costituzione della Repubblica Italiana


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 40
Il diritto di sciopero si esercita nell'ambito delle leggi che lo regolano.

giovedì 19 agosto 2010

Nuovo affondo dei finiani di "Farefuturo": «Il berlusconismo è editti, slogan e killeraggio. E' una vergogna non averlo capito prima»


«Adesso è cambiato tutto e niente sarà più come prima. Perchè nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida integralmente con le sue espressioni più appariscenti e drammaticamente caricaturali. Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare scientificamente l'avversario e magari distruggerlo. Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non si nutra di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario. Ma tanto non ci proveranno nemmeno, a convincerci». Lo scrive il direttore Filippo Rossi su Ffwebmagazine, periodico online della Fondazione Farefuturo, vicina alle posizioni del Presidente della Camera Gianfranco Fini.
«Eravamo convinti - spiega Rossi - che fosse un semplice dibattito politico, il confronto tra due idee di centrodestra. Eravamo convinti che si trattasse di un normale dialogo tra idee diverse, opzioni diverse, leadership complementari. Eravamo sinceramente convinti che tutto potesse scorrere tranquillamente nei canali della democrazia interna a un partito. Era una sicurezza che derivava da una certezza cresciuta negli anni: Berlusconi non era il Caimano descritto dagli antiberlusconiani di professione; Berlusconi era un leader atipico ma liberale; Berlusconi non era uno da "editti bulgari"; certo, Berlusconi aveva tante questioni personali e aziendali (quante se ne potrebbero elencare) ma era comunque un leader con un sogno, una lucida follia; Berlusconi, insomma, non era come lo descrivevano i suoi nemici. Ed è in base a queste certezze che lo abbiamo difeso per anni, sperando nella sua capacità di spiccare il volo e diventare un grande politico, uno statista».
Così, continua l'articolo, «il pensiero corre agli eventi passati, all'editto contro Enzo Biagi, contro Daniele Luttazzi, contro Michele Santoro. Il pensiero corre ai sensi di colpa per non aver capito prima, per non aver saputo e voluto alzare la testa. E oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea. Oggi ha ragione chi dice: perchè non ci avete pensato prima? Non c'è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Una vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore». Insomma - prosegue - adesso «è molto, molto di più di una questione politica. È una questione di civiltà. Di democrazia. E di libertà. Questioni forse più grandi di noi, che impongono una scelta difficile. Intendiamoci, tutto questo poi non impedisce la «politica», non impedisce di assumersi la responsabilità di trovare accordi per governare il paese. Si parla d'altro. Si parla di qualcosa di più. Perchè quello che abbiamo visto in questi ultimi tempi, tra documenti di espulsione e attacchi sguaiati alle istituzioni che sembrano concepite come proprietà privata e non come bene pubblico, relazioni internazionali di dubbio gusto e killeraggi mediatici, per non parlare delle questioni etiche trasformate in propaganda di partito, ecco, tutto questo dimostra che c'è una distanza culturale prima di tutto. E che la scelta a questo punto - conclude Rossi - è se stare o meno dalla parte di una politica che si possa dire davvero laica e liberale».

Il 12 settembre, manifestazione di chiusura della Festa Democratica di Torino con Bersani

lunedì 16 agosto 2010

L'art. 39 della Costituzione della Repubblica Italiana


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 39
L'organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

domenica 15 agosto 2010

Un anno di opposizione alla Camera


Scarica l'almanacco di 12 mesi con la cronaca dell’ opposizione del PD alla Camera.
Prepariamo giorni migliori anche in Parlamento, per affermare e diffondere un’altra idea dell’Italia.

sabato 14 agosto 2010

Ecco le parole di Napolitano che hanno fatto arrabbiare Silvio Berlusconi e il PdL


«Certo, si è aperto un serio conflitto politico dentro la coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2008 e quindi dentro la maggioranza di governo. Non posso, naturalmente, entrare nel merito di quel conflitto né esprimere valutazioni o previsioni circa la sua possibile composizione.
Le mie responsabilità istituzionali entreranno in giuoco solo quando risultasse in Parlamento che la maggioranza si è dissolta e quindi si aprisse una crisi di governo.
Compirò in tal caso tutti i passi che la Costituzione e la prassi ad essa ispiratasi chiaramente dettano. Sarebbe bene che esponenti politici di qualsiasi parte non dessero indicazioni in proposito senza averne titolo e in modo sbrigativo e strumentale».

(dall'intervista al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, pubblicata su l'Unità del 13 agosto 2010)

Il Presidente Napolitano: "Si fermi la campagna dei veleni"


Nell’intervista a Giorgio Napolitano raccolta per l'Unità da Marcella Ciarnelli nel giorno del rientro dalla breve vacanza a Stromboli, il Capo dello Stato parla costantemente di “interesse del Paese”: è questa la stella polare di tutto il suo ragionamento sia che dica della crisi politica attuale, degli attacchi mediatici al presidente della Camera, delle ipotesi di elezioni anticipate. Un Paese in cui si manifestano timidi segni di ripresa economica, da incoraggiare e rafforzare, dice.
Dunque si domanda: un vuoto politico e un durissimo scontro elettorale che conseguenze avrebbero, oggi, per l’Italia? Il Presidente chiede che si abbassino i toni, che le campagne dei veleni cessino: quando l’oggetto dell’aggressione è un’alta carica dello Stato si mette a rischio la vita istituzionale del Paese. Bisogna fare, sostiene dunque, uno sforzo di «responsabile ponderazione» tra le esigenze della politica e quelle degli istituti che sono l’architrave su cui poggia la democrazia. A precisa domanda su Fini insiste: nessun contrasto politico dovrebbe mettere a repentaglio la vita delle istituzioni. «E’ una campagna gravemente destabilizzante, è ora che finisca» perchè, conclude, l’Italia ha bisogno di risposte ai propri problemi e non di “rese dei conti”.
Qualche parola infine sulle elezioni anticipate ed eventuali altre soluzioni ad una altrettanto
eventuale crisi di governo: Napolitano ricorda che le sue responsabilità entrerebbero in gioco solo se la maggioranza risultasse dissolta in Parlamento e se, dunque, si aprisse una crisi. Sarà suo compito - se questo dovesse accadere - verificare il da farsi. Suo e non di altri, non prima di allora. «Sarebbe bene che esponenti politici di qualsiasi parte non dessero indicazioni in proposito senza averne titolo e in modo sbrigativo e strumentale ». Parole molto chiare che danno lo
stop alla ridda di ipotesi, suggerimenti e in qualche caso minacce - la minaccia delle urne, si è letto a proposito delle intenzioni di alcuni - che da giorni riempiono le pagine dei giornali e il dibattito politico. Un richiamo fermissimo alla ragione, al rispetto delle regole democratiche, dei confini entro il quale lo scontro politico può e deve svolgersi, nei toni e nelle forme, persino. Un richiamo al bene dell’Italia, soprattutto: l’interesse collettivo al di sopra degli interessi di parte.

giovedì 12 agosto 2010

Berlusconi venga in Parlamento


Di fronte al "tutti contro tutti" che negli ultimi giorni ha scosso la maggioranza e ai roboanti quanto inutili richiami all'ordine di Bossi e Berlusconi, Pier Luigi Bersani non ha dubbi: "Fanno la voce grossa perché non sanno che pesci prendere. Possiamo aiutarli con qualche precisazione: non permetteremo che Berlusconi riduca l'Italia al paese delle banane. In Italia abbiamo le istituzioni. Pretendiamo dunque, dopo due anni, la sua presenza in Parlamento e pretendiamo di sentirgli dire che cosa intenda fare in questo indecoroso marasma che lui stesso ha provocato e alimentato".
Ipotizzando una crisi di governo, il segretario democratico precisa che in tal caso "la parola passerebbe al capo dello Stato e al Parlamento secondo un percorso costituzionale in cui ognuno dice la sua, ma nessuno può dettare il compito agli altri. Il 'golpista' è chi nega questo e non chi lo afferma!".
Se l'ormai fragile 'predellino' del centrodestra cedesse del tutto, ha ammonito Bersani, "le elezioni sarebbero inevitabili, e per giunta con questa vergognosa legge elettorale. Noi ci rivolgeremmo alle forze del centrosinistra e dell'opposizione per una strategia comune di cui siamo già pronti a proporre e a discutere le basi politiche e programmatiche".
Sia chiaro sin d'ora a tutti, ha aggiunto il segretario del PD, "che le elezioni anticipate certificherebbero il fallimento di una gestione politica e di governo, monocratica e personalistica, esposta all'illegalità e al disprezzo delle regole, socialmente disastrosa e incapace di parlare al futuro del paese".
Una nuova fase deve avere, ha concluso Bersani, "i caratteri di una riscossa democratica, civica e morale, e i contenuti di una politica economica e sociale finalmente fatta di equità e di crescita. Berlusconi può inventarsi i sondaggi estivi che vuole. Quando si arriverà al dunque, si accorgerà che la gente è stanca di rincorrere i problemi suoi e che di favole non vuole più sentirne".

mercoledì 11 agosto 2010

Si è chiusa con un buon risultato la terza Festa Democratica


di Massimo Barzaglia (Segretario PD Casola Valsenio)


La Festa Democratica 2010 ha segnato un bel risultato, ripagando l’impegno e il sacrificio degli oltre cento volontari che ne hanno permesso l’organizzazione e il funzionamento.
L’intento che c’eravamo prefissati nell’organizzare questo evento era realizzare una festa di popolo, che rievocasse uno spirito di condivisione collettiva e un carattere popolare. Caratteristiche, crediamo, che devono sempre essere motivo e caratteristica del nostro agire politico.
Moltissime persone hanno partecipato alla festa, più dell’anno scorso, nonostante l’incertezza del meteo abbia condizionato le ultime giornate.
Oltre 3.000 persone hanno gustato le specialità del ristorante, che ha registrato un incremento d’incassi del 6% rispetto all’anno precedente. Gli intrattenimenti musicali hanno riscosso apprezzamento dal pubblico del Bar del Popolo, perché vari nel genere, e soprattutto per avere dato l’opportunità di esibirsi ai migliori musicisti e gruppi musicali del nostro paese. I laboratori artistici poi, hanno contribuito a dare un positivo dinamismo alla festa, coinvolgendo molti bambini particolarmente attratti dagli artisti (soprattutto donne) che li hanno animati. Anche la gara podistica e i tornei di calcino e di maraffa, ospitati nel tendone del Bar del Popolo, hanno visto un’importante partecipazione. Abbiamo inoltre parlato di politica, delle nostre idee e dei problemi che pensiamo sia giusto affrontare. Alberto Pagani - ospite nella serata di lunedì 2 agosto - si è intrattenuto sino a tarda sera per discutere con i militanti del partito, dopo la chiusura della cucina. La sera successiva Stefano Bonaccini, segretario regionale del PD, ha affrontato pubblicamente alcuni temi di forte attualità, dalla crisi di Governo alle proposte del PD per l’Italia. La politica significa anche misurarsi con gesti concreti. L’incasso raccolto dall’offerta libera (€ 504) sarà totalmente donato alle scuole di Casola Valsenio. La tombola di beneficenza, il cui incasso sarà devoluto all’AMACI, ha visto la presenza di 200 persone per un incasso di oltre 2.000 €.
A fronte di questo noi siamo soddisfatti e contenti del buon esito della festa.
Con l’occasione voglio ringraziare i volontari e i militanti del PD che hanno dedicato il loro tempo libero per la buona riuscita della manifestazione.


martedì 10 agosto 2010

In tanti alla tombola della Festa Democratica in favore dell'AMACI


Nella serata di lunedì 9 agosto, la Festa Democratica ha ospitato la Tombola a favore dell'AMACI (l'Associazione Onlus di Genitori e Amici della Chirurgia Pediatrica del “Gozzadini” di Bologna e dell’Ospedale Maggiore di Bologna, nata per affiancare l'equipe medica e la Struttura Sanitaria Pubblica che si prendono cura dei bambini affetti da malattie congenite).
Alla Tombola - resa possibile grazie all'apporto della Pizzeria Incontro di Casola Valsenio e della famiglia Mogardi, e alla collaborazione del Centro sociale "Le Colonne" - hanno partecipato 200 persone che hanno contribuito al successo della serata con la raccolta di 2.022 euro.
L'intero incasso è stato versato all'AMACI.

Quote latte: Gozi, "Italia nell’illegalità per colpa della Lega"


Dichiarazione di Sandro Gozi (Responsabile politiche comunitarie del PD)


"Ancora una volta il governo, a causa delle sue divisioni e soprattutto dei diktat imposti dalla trota leghista, spinge l’Italia nell’illegalità comunitaria e ci espone al discredito internazionale. Ai produttori che hanno rispettato le regole e ai contribuenti italiani, cui spetterà di mettere i soldi per non toccare gli ingiusti privilegi di chi ha barato, non resta dunque che rassegnarsi. Il governo ha deciso che le loro ragioni non hanno alcun peso. La Lega Nord è riuscita insomma a mungere a dovere la mucca del contribuente italiano".

lunedì 9 agosto 2010

L'art. 38 della Costituzione della Repubblica Italiana


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.

domenica 8 agosto 2010

Il Governo è alla frutta! E il PD porta pesche e volantini in spiaggia per raccontare le sue proposte economiche e per l'alternativa


E' stato un successo l'iniziativa del PD dell'Emilia-Romagna di andare nelle spiagge della costa ferrarese e romagnola, per distribuire volantini con le proposte per una diversa manovra economica e per l'alternativa alla destra e a un governo ormai ...alla frutta.
Con i volantini, in migliaia di sportine di tela con la scritta "Prepariamo giorni migliori per l'Italia", sono stati distribuiti alcuni quintali di pesche romagnole.
I banchetti e punti informativi del PD erano ovunque e a Cesenatico i militanti del PD sono arrivati in spiaggia con i pedalò. Gli attivisti del PD, molti dei quali Giovani Democratici, indossavano una canotta rossa di "salvataggio" che riportava anch'essa lo slogan "Prepariamo giorni migliori per l'Italia".
Nella tarda mattinata il cielo della riviera è stato sorvolato da un aereo che trascinava un lungo striscione con la scritta "No tagli, No bavagli".

Fini: "Bene le indagini sulla casa a Montecarlo". E aggiunge: "Sulla legalità non cambio linea"


Ogni giorno che passa la distanza tra Fini e i "finiani" con l'attuale maggioranza si fa più ampia. A partire dall'argomento cruciale "legalità, magistrati e giustizia".
La nota diramata oggi da Giancarlo Fini sulla casa di Montecarlo su cui Giornale e Libero lo hanno attaccato non fa che confermarlo. Il Presidente della Camera dichiara che chi spera che cambi linea sulla trasparenza e sulla legalità «si rassegni». E chiarisce: «Bene che la magistratura indaghi sulla casa Montecarlo. A differenza di altri non ho l'abitudine di strillare contro i magistrati comunisti». L'allusione è palese. E fornisce la sua versione dei fatti.

venerdì 6 agosto 2010

...Se lo dice lui!?


"Io non so cosa sia esattamente il berlusconismo. Sento però il respiro affannoso delle cose vecchie che muoiono, con tutti i rischi che questo comporta".

L'affermazione è di Beppe Pisanu, ex ministro dell’Interno del Governo Berlusconi (6 agosto 2010).

7 e 8 agosto: il PD nelle spiagge emiliano.romagnole, per l'alternativa


Sabato 7 e domenica 8 agosto il Partito Democratico dell'Emilia-Romagna promuove una campagna di mobilitazione contro i tagli della manovra finanziaria e per informare i cittadini sulle idee e le proposte per la ripresa del Paese e per l'alternativa.

La campagna avrà luogo in diverse località turistiche della riviera adriatica, a dimostrazione che, come ha dichiarato il Segretario regionale Stefano Bonaccini, "il PD non va in vacanza ma è presente per denunciare l'operato di un governo lontano dai cittadini". "Un governo - aggiunge - che sta perdendo i pezzi e si dimostra, ogni giorno di più, incapace di attuare una politica in grado di affrontare la crisi economica e rilanciare la crescita del nostro Paese. Il PD è in campo, anche nel mese di agosto, con le sue proposte e i suoi progetti per un'Italia più equa, in cui sviluppo e servizi crescano di pari passo".
Dai Lidi ferraresi a Rimini, passando per le spiagge dei lidi Ravennati, di Cervia e di Cesenatico, il PD proporrà una serie di iniziative, incontri e banchetti per distribuire i materiali e i gadget della campagna. Tutti gli appuntamenti in programma si svolgeranno grazie all'impegno di centinaia di volontari e volontarie del partito e dei Giovani Democratici che indosseranno canotte con la scritta "SALVATAGGIO - prepariamo giorni migliori per l'Italia". Non solo, un aereo con uno striscione recante lo slogan "NO TAGLI NO BAVAGLI" sorvolerà l'intero litorale nella giornata di domenica.
Questo l'elenco delle iniziative in programma:
Sabato 7 agosto, in provincia di Ferrara, banchetti nelle spiagge a Porto Garibaldi, Lido degli Estensi e Lido di Spina, in quest'ultima località, presso il Bagno Granchio, a partire da metà mattina e fino al pomeriggio, sarà organizzato un torneo di beach volley targato PD. Ogni squadra avrà un nome che si riferirà ad alcune proposte e punti fermi del partito. Sempre sabato 7 agosto, appuntamento a Rimini in piazza Cavour, dalle ore 8.30 alle 13; a Riccione, banchetto in piazzale Roma dalle 9.30 alle 12; a Misano, banchetto presso il Conad statale 16, dalle 9.30 alle 12; a Cattolica, in via Cabral dalle ore 9.30 alle 12 e a Bellaria-Igea Marina, volantinaggio in spiaggia, durante tutta la mattinata.

Domenica 8 agosto, sarà invece la volta dei Lidi ravennati: dalle 9 alle 12.30, appuntamento a Lido Adriano, piazza Antonio Vivaldi; Punta Marina, piazza Saffi; Marina di Ravenna, piazza Adriatica; Porto Corsini, Parcheggio diga; Marina Romea, piazza Italia; Casal Borsetti, via del Mare e mercato domenicale in via Casal Borsetti e Lido di Dante, via Matelda. A Cervia, dalle 9.30 alle 12.30 e la sera, dalle 21.30 alle 23, il PD sarà presente in viale Roma, viale Milazzo e viale De Amicis; negli stessi orari, una serie di iniziative sono in programma a Milano Marittima in via Forlì, a Pinarella in viale Emilia e a Tagliata in viale Sicilia. Sempre domenica 8 agosto, sul litorale cesenate, a Cesenatico, nel corso della mattinata, dieci pedalò, navigheranno lungo la costa, distribuendo ai bagnanti le pesche nettarine della Romagna, oltre ai materiali della campagna di mobilitazione. A Gatteo Mare e San Mauro Mare, saranno organizzati alcuni gazebo.

"Liberiamoci di Berlusconi e iniziamo una nuova fase"


Intervista di Pier Luigi Bersani a "La Repubblica"

Non si tratta solo di mandare a casa un governo. Dobbiamo superare una fase lunga sedici anni, non due. Dobbiamo liberarci di Berlusconi. Per questo non vado troppo per il sottile e mi rivolgo a tutti. Se è vero che rischia la democrazia, se la posta in gioco è quella, ognuno si assuma le proprie responsabilità. Accorciamo le distanze tra i partiti che vogliono archiviare questa stagione ed evitiamo veti reciproci.
Pier Luigi Bersani

...Se lo dice lei!?


"Il PdL è oggi più che mai relegato a logiche di brame personali e affaristiche di uomini che hanno pensato esclusivamente a se stessi, che hanno creato scatole politiche cinesi per assicurarsi il proprio domani".

Lo ha affermato Barbara Contini, ex governatore di Nassirya ed ex senatrice PdL (4 agosto 2010).

giovedì 5 agosto 2010

La maggioranza non c'è: solo in 299 si fidano di Caliendo


La Camera ha respinto la mozione di sfiducia contro il sottosegretario Giacomo Caliendo, sotto inchiesta per la loggia P3.
299 voti contrari da PdL e Lega, 229 a favore da PD e IdV, 75 astensioni da FLI, UDC e API. Un banco di prova che dimostra come il governo non abbia più la maggioranza uscita dalle elezioni.
I 299 voti raccolti dalla "maggioranza" sono ben al di sotto dei 316 di cui dovrebbe disporre. “299 è meno di 316, parlano i numeri. La matematica è più forte della politica - commenta Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera - In Parlamento c'è una maggioranza residuale che dovrà conquistarsi i voti volta per volta”.
Ieri alla Camera, di fronte alla mozione presentata dal PD e dall’IdV, è andata in scena la crisi dell’ex PDL con urla tra i deputati rimasti con Berlusconi e quelli di FLI che hanno seguito Gianfranco Fini, il nervosismo dei leghisti e l‘inedita arringa di un ministro della Giustizia in favore del suo sottosegretario, alla faccia del garantismo che rispetta la separazione dei poteri tra esecutivo e magistratura, tutta all’insegna della contestazione alle indagini in corso.
E' sempre più urgente, per il bene del Paese, lasciarsi alle spalle il berlusconismo e aprire una nuova fase politica. Il voto di ieri dice che non bisogna perdere tempo.

mercoledì 4 agosto 2010

Tanta gente alla Festa Democratica


La Festa Democratica di Casola Valsenio, è al giro di boa. Le prime quattro serate hanno visto una significativa presenza di pubblico, al ristorante (nella foto), al bar "del popolo", ad assistere agli spettacoli, con tanti bambini che hanno animato lo spazio "Creattivo" e i laboratori.
Alla gara podistica, che si è svolta lungo il nuovo tracciato che sale fin verso il Giardino delle Erbe per scendere al parco fluviale, hanno partecipato 354 persone.
Molti anche i volontari, donne e uomini, giovani e meno giovani, che assicurano lo svolgimento della Festa. A loro ha rivolto il ringraziamento del partito il Segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini, che ha parlato dal palco della Festa ieri sera, prima del concerto della Roaring Emily Jazz Band.
Bonaccini ha affrontato i temi dell'attualità politica, con la crisi di fatto del governo Berlusconi, dopo la scissione del PdL, e la richiesta del PD di un governo di transizione che chiuda la pagina triste e dannosa del berlusconismo, affronti le emergenze della crisi economica e della disoccupazione e prepari nuove elezioni.
Con lui il Segretario del Circolo casolano del PD, Massimo Barzaglia che, prima del discorso, lo ha accompagnato a salutare i volontari della Festa.

lunedì 2 agosto 2010

Governo al capolinea

  • Il 30% dei giovani è senza lavoro.
  • Al Sud una persona su tre è a rischio povertà.
  • Persi quasi un milione di posti di lavoro.
  • La crisi fa chiudere 30 imprese al giorno.
All'ombra del potere berlusconiano si è creato un sistema di cricche e di corruzione ai danni della Pubblica Amministrazione.

Il PdL dichiara fallimento.

Dopo lo strappo tra Fini e Berlusconi, il Partito Democratico chiede al Presidente del Consiglio
di riferire in Parlamento.

L'Italia ha bisogno di lasciarsi alle spalle Berlusconi.

Le cronache consiliari del 29 luglio 2010


Sul sito del Gruppo consiliare "Uniti per Casola" sono riportate le cronache del Consiglio comunale che si è riunito il 29 luglio u.s.
Le note sono curate dal Consigliere comunale Matteo Mogardi.

"Non negare la verità dietro al segreto di Stato”


Pier Luigi Bersani scrive al Presidente dell’Associazione delle Vittime della Strage di Bologna del 1980: "Sorvegliare la democrazia che può sempre ammalarsi". A Bologna Bersani e la delegazione PD. Fiano: "L'assenza del governo è un oltraggio alla memoria"

Alle commemorazioni del trentennale della strage della stazione di Bologna ha preso parte una delegazione del PD, guidata da Francesca Puglisi, della segreteria nazionale, con i parlamentari democratici eletti a Bologna.
A rappresentare il governo, invece, solo il Prefetto. Questa assenza, dichiara Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza del Partito Democratico, "È un oltraggio alla memoria dei morti e alla tenacia dei vivi che da trent’anni chiedono una verità definitiva."


Al Presidente dell’Associazione delle Vittime della Strage di Bologna del 1980.

Caro Bolognesi, Nessuno di noi potrà mai dimenticare la terribile mattina del 2 agosto del 1980 quando, alle 10.25, scoppiò una bomba nella stazione di Bologna che provocò la morte e il ferimento di tanti innocenti e gettò nel lutto l’Italia intera. Dopo tanti anni di indagini, tra reticenze e depistaggi, la magistratura arrivò a condannare, con sentenza definitiva, gli esecutori materiali della strage. Da parte nostra, nel 30° anniversario della strage, vogliamo garantire il nostro impegno affinché possa emergere tutta la verità, perché adesso ne abbiamo solo degli spezzoni. Le sentenze ci sono, ma cosa ci sia stato alle spalle di questa strage e delle altre che hanno colpito il nostro paese è ancora un punto da indagare e non risolto. A 30 anni di distanza i mandanti sono ancora sconosciuti e questo è inaccettabile. L’Italia è un paese civile e la verità non può esser negata dietro agli umilianti silenzi del segreto di Stato. Nel 2007 il Parlamento italiano ha approvato una legge proprio su segreto di stato e si attendono ancora, per la definitiva applicazione, le indicazioni della Commissione Granata . Vi è, tra le proposte anche quella di prolungarne la durata in casi definiti, il che comporterebbe una modifica negativa della legge vigente. Noi siamo contrari a modificare la legge sul segreto di Stato e, per questa ragione, i Parlamentari del Pd hanno presentato numerose interrogazioni al governo. Nella mia responsabilità di Segretario del Pd voglio assicurarti il nostro sostegno nel chiedere che il termine dei 30 anni di segretezza venga rispettato e che tutti i documenti vengano resi pubblici, a partire dal prossimo anno. Vi è, inoltre un altro aspetto importante della vicenda, ossia i riconoscimenti previdenziali per le vittime del terrorismo. Nel 2004 è stata approvata una legge, voluta da tutti, ma che non viene ancora integralmente applicata. Non è accettabile che chi condannato a portare sul proprio corpo e per tutta la vita i segni della violenza terroristica non possa avvalersi di ciò che gli è riconosciuto per legge o che lo possa fare in maniera anche solo parziale. Un’offesa per le vittime e per tutti gli Italiani. Anche qui deve essere messa in campo ogni iniziativa affinché questa inaccettabile storia abbia termine. In questi lunghi 30 anni che ci separano dal 2 agosto del 1980, la gente e le istituzioni ci sono sempre state. Questo dimostra quanto sia forte la volontà di non dimenticare, come avevamo promesso allora. Non dimenticare e sorvegliare la nostra democrazia, che può sempre ammalarsi. Di sicuro furono passaggi drammatici per il nostro paese, che potevano forse preludere ad un cambio di regime. Per questa ragione è così importante andare a vedere come furono mossi i fili. La democrazia italiana alla fine ha retto, ma fa male pensare che sotto ci sia il sangue di molti innocenti. Quello che è importante, però è avere la certezza che lo Stato continui a cercare la verità; le cittadine e i cittadini italiani, e prima di ogni altro i familiari delle vittime, ne hanno diritto!

Pier Luigi Bersani

Per non dimenticare, Bologna 2 agosto 1980-2010


Lunedì 2 agosto, in occasione del 30° anniversario della strage alla stazione di Bologna, nella quale persero la vita 85 persone e 200 rimasero ferite, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e degli enti che aderiscono alla manifestazione, ha incontrato l´Associazione familiari vittime della strage alla stazione di Bologna. “Dobbiamo spiegare ai giovani che cosa è successo” dice Errani “trasmettere loro la memoria di quegli anni terribili perché solo così sarà possibile far crescere la cultura della convivenza pacifica, della partecipazione, dell’esercizio dei diritti nella legalità costituzionale”. Silenzio totale da sottofondo alla lettura dei nomi delle 85 vittime della strage di Bologna fatta da Rossella Zuffa e Camilla Andreini, due ragazze nate nel 1980. Applausi al corteo, molto partecipato. ''In questo paese esiste un grumo cancerogeno che ha attraversato 30 anni di storia italiana'', ha detto dal palco Paolo Bolognesi, presidente associazione dei parenti delle vittime. Nessun esponente del Governo ha partecipato alla manifestazione.

L'art. 37 della Costituzione della Repubblica Italiana


TITOLO III
RAPPORTI ECONOMICI

Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.