venerdì 31 marzo 2017

Giovedì 6 aprile, riunione del Comitato direttivo PD

Giovedì 6 aprile, alle ore 21, nella sede di Piazza A. Oriani 11 è convocata la riunione allargata del Comitato direttivo del PD, con il seguente ordine del giorno:
-    DATA, LUOGO, ALLESTIMENTO E PROGRAMMA della 70^ FESTA DE L’UNITA’ di Casola Valsenio;
-    Assetto e tempi per il rinnovo degli organi politici del Circolo (Segretario e Comitato direttivo)
-    Varie ed eventuali.

                                                                      

 ***
Si ricorda che:
- la sede PD è aperta il sabato mattina – ore 10/12 – per il rinnovo del tesseramento 2017 al PD;
- per donare il 2x1000 dell’IRPEF al PD, è sufficiente scrivere M20 nella dichiarazione dei redditi.

giovedì 30 marzo 2017

Minori non accompagnati: finalmente una legge per proteggerli. L’Italia apripista in Europa

L’Italia è il primo Paese a varare una legge del genere, che guarda loro innanzitutto come minori
La Camera dei Deputati ha approvato, a larghissima maggioranza, la proposta di legge “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”: 374 voti favorevoli e 13 contrari. La riforma complessiva del sistema di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati è quindi legge.
E’ una legge che segna una svolta, perchè guarda ai minori stranieri non accompagnati prima di tutto per il loro essere bambini e adolescenti. Questo viene prima di ogni altra cosa. E’ la prima legge del genere in Europa e l’auspicio è che l’Italia possa diventare pioniere e modello, contagiando altri Paesi. E’ una legge non solo attesa ma anche sostenuta e addirittura promossa dalle tante associazioni che in questi anni sono state in prima linea nell’accogliere i tanti ragazzini che arrivano soli sulle nostre coste: un fenomeno che inizialmente era una novità e un’eccezione ma che ormai è diventato un flusso importante.

La Madia vi porta in tribunale: amici del Fatto, vi farà bene

La bufala sulla laurea della ministra è stata smontata

Per il secondo giorno consecutivo – forse perché le meravigliose inchieste di Henry John Henry Woodcock segnano il passo e non ci sono altri cassonetti della spazzatura da perquisire – il Fatto prende di mira Marianna Madia, colpevole – secondo il Fatto – di aver copiato la sua tesi di dottorato all’Imt di Lucca.
“Madia ministra Copia&Incolla – spara a tutta pagina il giornale di Travaglio – non spiega il plagio e minaccia”. A che cosa si riferisce questo titolo? Ieri il Fatto aveva sostenuto che nella tesi di dottorato della ministra ci sono “oltre 4000 parole prese da lavori altrui senza citazioni chiare che rendessero evidente la provenienza del contributo”. Vero? Falso?
La Madia ha replicato pubblicando su Facebook la sua tesi di dottorato e sostenendo che non ci sono “anomalie” perché “ogni fonte utilizzata è stata correttamente citata in bibliografia”.
Per saperne di più, può essere utile leggere anche le dichiarazioni del direttore dell’Imt, Pietro Pietrini, al Corriere (non al Fatto) di oggi: “Le accuse sono infondate e nulla tolgono alla grande qualità di un lavoro finito su due riviste internazionali, in particolare sul Cambridge Journal of Economics”. Pietrini non nasconde che “un’ingenuità la Madia l’ha commessa”, perché “in una piccola parte dei casi le fonti non sono indicate nel testo ma nella bibliografia”.
Ma si tratta di “un dettaglio” e di “una prassi comune all’epoca” (la tesi è del 2008).

Sabato 1 e domenica 2 aprile: 72° Anniversario della Liberazione

Come ogni anno i comuni di Casola Valsenio e Riolo Terme, congiuntamente all’Associazione Nazionale Reduci della “Friuli”, con la collaborazione della Divisione “Friuli” e del 66° Reggimento Aeromobile “Trieste”, organizzano diverse cerimonie per ricordare la Liberazione e per onorare la memoria di quanti hanno sacrificato la loro vita combattendo in quei lunghi mesi di 72 anni fa.

Si parte sabato 1 aprile a Riolo Terme con una deposizione di corone di alloro alla Chiesina dei Caduti, alla Stele della Resistenza, al Parco Scattini, alla Lapide Quota 92, all'Abbazia e Monumento ai Portaferiti. Sarà presente un picchetto del 66° Reggimento Trieste. Il ritrovo per la cerimonia è fissato alle ore 9.30, presso la Chiesina dei Caduti, in Viale delle Rimembranze.

Domenica 2 aprile ci si sposta a Zattaglia (Casola Valsenio), dove alle ore 10.00 si terrà la cerimonia al Sacrario dei Caduti della “Friuli” in collaborazione con Associazione Nazionale Reduci della  “Friuli”, la Divisione “Friuli” e 66° Reggimento Aeromobile “Trieste”. Qui dopo la deposizione di corone di alloro seguirà la Santa Messa. Alla cerimonia parteciperà il Corpo Bandistico "G. Venturi" di Casola Valsenio.

mercoledì 29 marzo 2017

Congresso nazionale PD. Il voto nel Circolo di Casola Valsenio

La riunione degli iscritti del Circolo PD di Casola Valsenio, che si è svolta nella serata del 28 marzo nella sede del Circolo, si è aperta con la presentazione delle mozioni congressuali: Andrea Piazza per Andrea Orlando e Marino Fiorentini per Matteo Renzi. Per la mozione di Michele Emiliano è stato letto un testo di presentazione. Dopo un'ampia discussione si è proceduto al voto che ha dato questo risultato:
Andrea Orlando, voti 8; 
Michele Emiliano, voti 1; 
Matteo Renzi, voti 22.

martedì 28 marzo 2017

Martedì 28 marzo, riunione degli iscritti di Casola per il congresso nazionale PD

Tra il 20 marzo e il 2 aprile 2017, in tutta Italia si terranno le riunioni degli iscritti nei Circoli PD, per discutere le linee politiche dei candidati a Segretario nazionale PD e selezionare tra questi - con voto diretto e segreto - chi verrà ammesso alle elezioni primarie del 30 aprile
In quell'occasione gli iscritti e gli elettori del PD nei seggi allestiti in tutta Italia, potranno eleggere il Segretario e l'Assemblea nazionale del PD, che rimaranno in carica nei prossimi 4 anni.

lunedì 27 marzo 2017

Europa: la dichiarazione di Roma 25 marzo 2017

Il testo della dichiarazione dei leader dei 27 Stati membri e del Consiglio europeo, del Parlamento europeo e della Commissione europea, sottoscritta a Roma il 25 marzo 2017, nel 60° anniversario dei "Trattati di Roma" che diedero il via al processo di integrazione e di unità europea.

Noi, i leader dei 27 Stati membri e delle istituzioni dell’UE, siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dall’Unione europea: la costruzione dell’unità europea è un’impresa coraggiosa e lungimirante. Sessanta anni fa, superando la tragedia di due conflitti mondiali, abbiamo deciso di unirci e di ricostruire il continente dalle sue ceneri. Abbiamo creato un’Unione unica, dotata di istituzioni comuni e di forti valori, una comunità di pace, libertà, democrazia, fondata sui diritti umani e lo stato di diritto, una grande potenza economica che può vantare livelli senza pari di protezione sociale e welfare.

Mercoledì 29 marzo 2017 si riunisce il Consiglio Comunale

Mercoledì 29 marzo alle ore 21,00 è convocata l'adunanza del Consiglio Comunale che si terrà nella Sala Consigliare della Residenza Municipale con il seguente ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Sindaco e della Giunta comunale
2. Risposta ad interrogazioni
3. Presentazione di interrogazioni in aula
4. Approvazione verbali seduta del 14/12/2016
(Rel. Sindaco – Servizio AA.GG. Cultura e Sport)
5. Società E-Distribuzione SpA (già Enel Distribuzione) - Costruzione linea elettrica a 15kv, in cavo aereo e sotterraneo per il collegamento della cabina Baffadi alla cabina Peschiera  - pratica ENEL ZORA /0977 - Variante al PRG vigente con dichiarazione di pubblica utilità ed apposizione di vincolo espropriativo - Indirizzi per l'approvazione.
(Rel. Assessore Nati – SUE Riolo Terme e Casola Valsenio)
6. Atto di indirizzo per l'adozione da parte dell'Unione della Romagna Faentina del regolamento per la gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.
(Rel. Assessore Unibosi – Servizio AA.GG. Cultura e Sport)

giovedì 23 marzo 2017

Riolo Terme, il centrosinistra sostiene la ricandidatura a Sindaco di Alfonso Nicolardi

Mercoledì 22 marzo presso la sala del consiglio Comunale, il Sindaco di Riolo Terme, Alfonso Nicolardi ha ufficialmente annunciato la sua ricandidatura alle elezioni comunali 2017. La lista civica che lo sostiene si chiamerà "Centrosinistra per Riolo Terme".
La coalizione sarà formata da esponenti del Partito Democratico, del Partito Socialista e dell'Italia dei Valori, e da tutti coloro si riconosceranno in questo progetto.
Le caratteristiche di dialogo, ascolto e responsabilità che hanno accompagnato tutto lo scorso mandato e che per il Sindaco sono il fondamento di una città e di una società coesa, che cerca di migliorarsi sempre,  si arricchiscono dell’esperienza dei cinque anni trascorsi.

mercoledì 22 marzo 2017

Gran Fondo Cassani, il sindaco di Casola Valsenio protesta contro gli organizzatori

Dopo le lamentele di alcuni residenti attorno alla piazza di Faenza per una parte, immaginiamo piccola, del popolo della Gran Fondo Cassani, che ha regalato un pessimo spettacolo lasciando i vicoli come vespasiani all'aperto, anche i casolani pongono l'accento su alcuni disagi che hanno patito per l'attraversamento delle migliaia di appassionati della due ruote.

Per loro parla, anzi scrive il primo cittadino, Nicola Iseppi, in un post sul suo profilo 'social' per commentare quanto accaduto. La cosa ha raccolto moltissimi 'like', ieri mattina avevano abbondantemente superato i cento, e tra questi anche quelli di amministratori di Faenza oltre ovviamente a residenti delle colline. Il sindaco Iseppi nel suo post intitolato "Gran Fondo, raduni e gare ciclistiche" scrive: “Nel regolamento della Gran Fondo Davide Cassani che è passata per le nostre strade viene specificato che la manifestazione non è competitiva, le strade sono aperte al traffico".

martedì 21 marzo 2017

Il partito pensante di Renzi, la Bad Godesberg orlandiana e la web democrazia di Emiliano. Le mozioni a confronto

Per chi non ha voglia di leggere tutte le mozioni dei candidati a Segretario nazionale PD, ecco qui le sintesi

A poco più di un mese dalle primarie che eleggeranno il nuovo segretario del PD il clima del congresso appare lontano. Ed è questo il segno di un tempo che va veloce e che non digerisce più i periodi lunghi della politica e forse nemmeno documenti monstre che rischiano di disperdere l’attenzione in un fiume di parole.
Al tempo delle serie tv e di Netflix c’è chi certamente continua a leggere Proust (e fa anche bene) ma per chi invece non va oltre il racconto breve o per chi semplicemente non ha la passione e la pazienza di approfondire le tre mozioni congressuali - quella di Renzi ,’Avanti, insieme’, quella di Orlando, ‘Unire l’Italia, unire il PD’, 26 pagine e quella di Emiliano,L’Italia è il nostro partito’, 20 pagine - eccole qui, divise per titoli. O, se volete, per tweet.

venerdì 17 marzo 2017

“Avanti, insieme!”, la mozione congressuale di Matteo Renzi

Avanti, insieme!”. E’ questo il titolo della mozione depositata da Matteo Renzi, in ticket con Maurizio Martina, per la candidatura alla leadership del PD.
Si sviluppa in 8 punti e immagina un partito “pensante” che metta più politica in Europa e abbia al centro la crescita, il lavoro e l’innovazione. “Per favorire la stabilizzazione dei giovani – si legge nella mozione – dobbiamo concentrare gli incentivi sui giovani: un giovane dovrebbe aver diritto ai primi 3 anni di contratto a tempo indeterminato totalmente decontribuiti.
In questo modo diamo a tutti un’opportunità di stabilizzazione. Per lavoratori e settori particolarmente colpiti da crisi e globalizzazione, va pensata una forma di sostegno al reddito come integrazione alla Naspi, per periodi stabiliti e condizionati a programmi di riqualificazione formativa e di ricollocazione definiti di intesa fra le parti sociali. Per i lavoratori autonomi, che non usufruiscono della Naspi, deve essere realizzato un ammortizzatore che li sostenga e permetta loro di raggiungere il reddito minimale”.
Quanto all’UE, la mozione propone che, “nelle prossime elezioni europee, la scelta del candidato del PSE alla Presidenza avvenga attraverso primarie aperte tra i cittadini dell’Unione, sulla base di una rosa di candidati selezionati a livello di Partito”.

mercoledì 15 marzo 2017

Congresso PD 2017. Il percorso che porterà alle Primarie del 30 aprile per l'elezione del Segretario nazionale PD


Pubblichiamo di seguito i LINK PER PARTECIPARE AL CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO, che si concluderà con le PRIMARIE DEL 30 APRILE per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale del PD: 
I candidati
La Commissione Congresso
Il Regolamento per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale
Le delibere della Commissione nazionale Congresso 2017
La modulistica per il Congresso
Il calendario del Congresso

Venerdì 17 marzo, riunione del Comitato direttivo in preparazione del Congresso PD

Il Comitato Direttivo del PD di Casola Valsenio, si riunisce VENERDÌ 17 MARZO alle ore 20.30, nella sede del Circolo, in piazza Alfredo Oriani 11, per fissare la convocazione dell'Assemblea degli iscritti ed elettori del PD di Casola Valsenio per la discussione delle mozioni e la votazione dei candidati a Segretario nazionale PD.
Si valuteranno inoltre le dimissioni di Marco Unibosi da Segretario del Circolo e tempi e modalità per l'elezione del nuovo Segretario.
Si deciderà inoltre la prossima pubblicazione del periodico del Circolo, “I Democratici per Casola” e la convocazione della riunione per l'organizzazione della Festa de l'Unità 2017.

venerdì 10 marzo 2017

Miracoli a 5Stelle: bastano 20 voti per diventare il candidato sindaco a Monza

Doride Falduto è la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle a Monza. È stata scelta nei giorni scorsi dopo le primarie online che hanno visto partecipare ben 66 votanti, un grande successo di democrazia diretta.
La Falduto ha vinto con 20 voti, davanti a Danilo Giovanni Sindoni (17), Gino Lammendola (8), Cruciano Nasca (8), Aurelio Camporeale (6), Paolo Piazza (6) e Michele De Carlo (1).
L’operazione è stata gestita direttamente dallo staff di Beppe Grillo che ha deciso solo un paio di settimane fa che l’individuazione dell’aspirante primo cittadino sarebbe avvenuta per via telematica e non durante le serate già programmate dai militanti locali. E loro senza fiatare si sono adeguati.
Falduto ha 37 anni ed è un praticante avvocato in uno studio di Milano. Il suo curriculum racconta di una esperienza anche come archivista alla biblioteca di Milano-Bicocca e un’altra come consulente di Poste Italiane. Amante degli sport, pratica sub e pilates e le piace anche ballare il tango.

Sfiderà il sindaco uscente Roberto Scanagatti (centrosinistra), Dario Allevi (centrodestra), Pier Franco Maffé (lista civica), Paolo Piffer (CivicaMente), Manuela Ponti (Popolo della Famiglia).

Disoccupazione, dato migliore dal 2013

Secondo l’Istat, crescono gli occupati al Nord, in calo al Sud

Il quarto trimestre 2016 presenta un nuovo aumento dell’occupazione. L’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) registra aumenti dello 0,4% su base congiunturale e dell’1,6% in termini tendenziali. E’ quanto emerge dai dati Istat.

Inoltre, il tasso di disoccupazione nel 2016 (11,7%) è il più basso dal 2013.

L’occupazione, stimata dall’indagine sulle forze di lavoro, è pari, al netto degli effetti stagionali, a 22 milioni 827 mila persone, in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,1%, 32 mila), dopo la stabilità nel terzo trimestre. Il tasso di occupazione sale al 57,4% (+0,1 punti percentuali), sintesi di una lieve flessione per i 15-34enni (-0,1 punti), della stabilità per i 35-49enni, e di una crescita per i 50-64enni (+0,4 punti).

Approvata la legge sulla #povertà. Un passo avanti per venire incontro alle famiglie in difficoltà. Impegno sociale priorità del Governo

Via libera definitivo del Senato al disegno di legge delega per il contrasto della povertà che introduce il reddito di inclusione.

L'Aula di Palazzo Madama ha approvato il ddl - che aveva ottenuto il disco verde della Camera a luglio scorso - con 138 sì, 71 no e 21 astenuti. Il M5S, è bene saperlo, ha votato contro!
Con il "sì" finale del Parlamento il testo diventa legge: la palla passa di nuovo al governo, con il ministro Giuliano Poletti che ha promesso tempi rapidi per l'unico decreto di attuazione necessario.

Il reddito di inclusione, figlio della sperimentazione regionale del Sia e prossimo strumento accentratore delle varie iniziative di lotta alla povertà, prevede una dotazione di 1,6 miliardi, che il ministro Poletti - a colloquio con Repubblica – ha innalzato a quota 2 miliardi "considerando anche le risorse europee".

giovedì 9 marzo 2017

“Per la prima volta una misura strutturale di contrasto alla povertà”

Il commento di Roberto Rossini, presidente delle Acli e portavoce dell’Alleanza contro la povertà, sulle misure sul reddito di inclusione approvate oggi dal parlamento (...con il voto contrario del M5S!!!)

“Quello di oggi è certamente un risultato molto importante: per la prima volta in Italia c’è una misura strutturale di contrasto alla povertà”. Così il presidente delle Acli, Roberto Rossini, commenta a Unità.tv le misure sul reddito di inclusione approvate oggi.

Il via libera del Senato di stamane delega il governo a definire gli strumenti necessari ad aiutare le famiglie più bisognose e arriva in un momento storico in cui il disagio sembra aumentare in maniera inarrestabile. Il grido d’allarme che arriva dall’Istat parla chiaro: nel 2015 il numero delle famiglie in condizioni di povertà è quasi raddoppiato rispetto a 10 anni prima, arrivando a 1.582.000, pari al 6,1% del totale.

“Il provvedimento di oggi rappresenta la cornice che disegnerà il piano di lotta alla povertà, una cornice che ora bisognerà riempire”, spiega Rossini riferendosi ai decreti attuativi che adesso il governo si appresta a scrivere. Rossini è anche portavoce dell’Alleanza contro le povertà – l’associazione che raccoglie 37 organizzazioni nazionali (tra Comuni, Regioni, terzo settore e sindacati) – che a inizio anno ha lanciato un forte appello al governo e al Parlamento affinché venisse approvata la delega sul reddito di inclusione. “Abbiamo apprezzato l’impegno dell’esecutivo – dice – e il fatto che sia stata considerata una priorità”.

Ecco la mozione congressuale di Michele Emiliano

Michele Emiliano
Con la consegna delle firme e l’ufficializzazione delle candidature inizia realmente il Congresso. Tre sono i candidati che ambiscono alla segreteria, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Qui pubblichiamo le premesse alla mozione di Michele EmilianoL’Italia è il nostro partito”.
Siamo il Partito Democratico nato per attuare i principi della Costituzione su cui si fonda la nostra Repubblica. Siamo il partito erede della Resistenza, del movimento operaio, dello Statuto dei lavoratori, di un patrimonio di storie e valori che hanno unito una comunità. Noi siamo nati per attuare quei principi e quegli ideali democratici di uguaglianza e di giustizia sociale, che i nostri padri e le nostre madri costituenti, con passione civile e lungimiranza, hanno voluto assegnare alla parte I della Carta e di cui l’articolo 3 rappresenta la più alta tensione ideale, morale, culturale e politica.

mercoledì 8 marzo 2017

Il PD incontra la Giunta: il 9 marzo, si parlerà del piano degli investimenti del Comune


Alternanza scuola-lavoro: il 36,1% degli studenti delle superiori ha svolto un periodo in azienda

Al centro di polemiche e contestazioni, la legge 107/2005 chiamata “Buona scuola” ha però intanto prodotto un risultato a mio avviso positivo grazie all'introduzione dell'alternanza scuola-lavoro: se è vero che abbiamo un problema grave di disoccupazione giovanile, credo che legare maggiormente il percorso di studi alle attività lavorative sia una scelta sensata. I recenti dati forniti dal ministero dell'Istruzione ci dicono che, nello scorso anno scolastico, il 36,1% degli studenti degli ultimi anni delle superiori ha svolto periodi di formazione in azienda. 
Guardando le ripartizioni si tratta di circa il 50% degli studenti degli istituti tecnici, di circa il 60% di quelli dei professionali, e di poco meno del 20% per i licei.

Ecco la sintesi della mozione congressuale di Matteo Renzi

Con la consegna delle firme e l’ufficializzazione delle candidature inizia realmente il Congresso. Tre sono i candidati che ambiscono alla segreteria, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. In questi giorni dibattiti, iniziative e discussioni nei circoli comporranno le mozioni congressuali in base alle quali gli elettori PD il 30 aprile sceglieranno il prossimo segretario tramite le primarie.

Matteo Renzi attraverso la sua enews ha voluto pubblicare la sintesi delle linee programmatiche della sua mozione congressuale che verrà presentata il prossimo 10 marzo al Lingotto di Torino.

La democrazia dovrebbe essere il sistema che, meglio di qualunque altro, permette a una comunità di determinare il corso della propria esistenza. Ma da alcuni anni è cresciuto in tutt’Europa, e anche al di là, il numero dei cittadini che hanno la sensazione di aver perso il controllo sul proprio destino, di essere in balia di forze incontrollabili che riducono la possibilità di ciascuno di influire sulle circostanze della propria vita.

In alcuni casi si tratta di una preoccupazione di carattere economico, ma spesso questo sentimento di insicurezza va anche al di là, e investe la sfera della cultura, dell’identità e dello stile di vita. Abbiamo la sensazione che il mondo cambi vorticosamente intorno a noi e che i nostri strumenti per influenzarne il corso siano sempre più fragili e invecchiati. La politica tradizionale – e le forze progressiste in modo particolare – hanno tardato a dare una risposta a queste preoccupazioni. Poco a poco, il pragmatismo si è così trasformato in fatalismo, agli occhi di una fascia crescente dell’opinione pubblica occidentale.

Ecco la mozione congressuale con la quale Andrea Orlando si candida a Segretario del PD

Con la consegna delle firme e l’ufficializzazione delle candidature inizia realmente il Congresso. Tre sono i candidati che ambiscono alla segreteria, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Pubblichiamo la lettera di presentazione della mozione di Andrea Orlando.

Care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni,

Quello che vi propongo è di ridurre le distanze. Quelle economiche, sociali, culturali. E anche le distanze tra di noi. Non è semplice perché viviamo in un mondo lacerato, in una società divisa e alla fine queste divisioni si sono proiettate anche su di noi. In un tempo nel quale il Presidente della Cina comunista fa l’elogio della globalizzazione e il Presidente degli Stati Uniti si pone alla testa dei suoi detrattori non ci sono ricette semplici e non basteranno slogan efficaci. Io avanzo alcune proposte e un percorso per costruirne insieme altre. Sì, perché vorrei che questi giorni che ci separano dal congresso siano anche l’occasione per far crescere dal basso un progetto, coinvolgendo quella parte del Paese che può guardare a noi e riconoscersi. L’Italia è un Paese bellissimo, l’abbiamo detto tante volte, ma è anche un Paese che continua a soffrire. Ha grandi risorse inespresse, il nostro lavoro è farle uscire allo scoperto, mobilitandole verso una riscossa civile e sociale. E questa riscossa può avvenire soltanto con i piedi ben piantati in Europa. “Se costruiremo soltanto amministrazioni comuni, senza una volontà politica superiore, rischieremo che l’Europa appaia senza calore, senza vita ideale”. Tenendo a mente queste parole di Alcide De Gasperi, vorrei che il nostro sguardo fosse costantemente rivolto all’Europa, non solo perché là si collocano le nostre radici, ma soprattutto perché là sta il nostro avvenire, la dimensione minima per combattere l’ingiustizia e difendere la pace.

Eurofurbetti, Lara Comi ha assunto la madre, e due grilline…

Lara Comi, europarlamentare di Forza Italia
Nello scoop di Repubblica sugli “eurofurbetti” che hanno in vario modo eluso le regole di Bruxelles spuntano anche nomi di europarlamentari italiani.
Quello più noto, soprattutto per le innumerevoli apparizioni televisive, è quello di Lara Comi, Forza Italia. Secondo Repubblica, la Comi dal 2009 al 2010 avrebbe assunto la madre come assistente locale (le regole europee vietano che si assumano parenti): “Per non incappare in guai più seri – scrive il quotidiano diretto da Calabresi – Comi a fine 2015 ha accettato di restituire l’importo alle casse di Strasburgo”. Si tratta di 126mila euro.
Compaiono anche due europarlamentari del M5S, Daniela Aiuto e Laura Agea.
La Aiuto chiese il rimborso per “studi” che però sono risultati copiati da Wikipedia. Mentre la Agea avrebbe avuto un assistente che però svolge l’attività di imprenditore: come faceva a conciliare le due cose?

martedì 7 marzo 2017

Festa dell'8 marzo. In piazza Oriani e nella sede del PD


Ma adesso io: iniziative per la Festa della Donna. Il 10 marzo Josefa Idem incontrerà gli alunni della scuola media di Casola

L'Unione della Romagna Faentina, in collaborazione con Sos Donna e Servizio Fenice, promuove un nutrito calendario di eventi che vedrà coinvolti tutti i Comuni dell'Unione. Anche a Casola Valsenio sono in programma due importanti appuntamenti.
Venerdì 10 marzo alla scuola media “Alfredo Oriani”, alle ore 9.30 si terrà l'incontro “La donna nello sport e in politica”. Nell'occasione gli studenti della scuola incontreranno la Senatrice, ex Ministra e Medaglia olimpica, Josefa Idem.
Domenica 12 marzo nella Sala Nolasco Biagi, alle ore 20.30 ci sarà “Figlia, Moglie, Madre... Donna!”, un incontro con Liliana Vivoli, storica ed esperta archivista, sui tanti ruoli della donna nella società odierna.

Da Travaglio a Belpietro, notizie-bufala che non stanno trovando riscontri


Alfredo Romeo
Carmine Fotia (l'Unità, 6 marzo 2017)

Consip, ecco gli “scoop” manettari afflosciati come sufflè

Quello del giornalista manettaro è un bel mestiere: scrivi su un giornale o addirittura lo dirigi, hai un partito trasversale di riferimento in parlamento che va dal M5S alla Lega a un pezzo della sinistra estrema, vendi un sacco di libri, sei onnipresente in tv e ti senti onnipotente (con il contorno ridicolo di qualche piccolo imitatore).

Con certe procure hai un filo diretto tanto da trasformare, è accaduto anche questo, degli interrogatori in teoria coperti dal segreto istruttorio in semi-dirette in streaming. Certo, magari talvolta può capitari qualche incidente di percorso, puoi sputtanare qualcuno che poi risulterà innocente. Se è un povero cristo o un politico non di prima fila, solitamente te ne freghi. Se si tratta invece di un potente che può farti male il discorso cambia.

È accaduto a Marco Travaglio che, lo si apprende da un’intercettazione dell’imprenditore Alfredo Romeo, arrestato per il caso Consip, è stato costretto a un’intervista riparatrice perché si era “dimenticato” di scrivere che nel processo di Napoli sugli appalti pubblici era stato assolto in Cassazione, quindi in via definitiva, citando solo le due condanne nei precedenti gradi di giudizio.

Cose che capitano? Ovviamente. Succede spesso che, per evitare querele e danni economici, ci si accordi per interviste di questo tipo. Tuttavia, permetteteci di sottoporvi qualche domanda che rivela un nuovo volto di Travaglio, che si trasforma da rottwailer ammazzacorrotti in un dolce e gentile agnellino (l’intervista del maggio 2015 è rintracciabile sul sito alfredoromeo.it).

domenica 5 marzo 2017

Un’inchiesta che fa acqua da tutte le parti

Carmine Fotia (l'Unità, 5 marzo 2017)

Perché la sinistra deve fermare questa barbarie illiberale

Il mestiere dello Sciacallo è ben descritto in un film americano del 2014 (Lo Sciacallo-Nightcrawler) in cui il protagonista è un piccolo ladruncolo che un giorno ha un’illuminazione: si procura una videocamera e comincia a filmare le scene più cruente di incidenti e sparatorie per venderle ai network televisivi i quali ovviamente sono ben felici di poter mandare in onda materiale che fa salire l’audience.

Lo Sciacallo non si ferma davanti a nulla, fino a mandare a morte il suo più stretto collaboratore pur di rubare l’immagine del suo assassinio. Non ha alcuna etica se non quella del proprio interesse.

Di questi tempi, attorno al caso Consip, si aggirano branchi di Sciacalli, e sia chiaro che non mi riferisco assolutamente a Gianni Cuperlo il quale ha espresso un’opinione circa il ministro Lotti che è più o meno condivisibile (non la condivide per esempio Andrea Orlando che è il suo candidato alla segreteria) ma espressa, come sempre del resto, con lo stile misurato di un dirigente politico onesto e leale.

Sarebbe bene se pure l’altro concorrente, Michele Emiliano, coinvolto nell’inchiesta come testimone in quanto destinatario di un sms di Lotti che lo invitava a incontrare uno degli attuali indagati, chiarisse bene la sua posizione: c’era qualcosa di illecito in quel messaggio? E se sì perchè non lo ha denunciato subito? Se invece era del tutto legittimo, si impegni solennemente a togliere di mezzo le vicende giudiziarie dalle primarie del PD.

Mi riferisco a quanti, saltando su un’inchiesta dai molti risvolti quanto meno confusi, alimentano un clima mefitico e un assalto giustizialista con un obiettivo politico preciso: abbattere Matteo Renzi. Ma in gioco non è solo la leadership di Renzi, che se la dovrà riconquistare convincendo gli elettori delle primarie che lui sia ancora la scelta migliore. In gioco non è solo il futuro del PD ma, come ha sottolineato Emanuele Macaluso, la sottomissione della democrazia italiana alla deriva giustizialista.

Renzi scrive a Grillo: “Sciacallo, non ti fermi davanti a nulla”

L’ex premier risponde alle pesanti accuse rivoltegli dal leader del M5s a proposito dell’indagine a carico del papà Tiziano

Tu, caro Grillo, oggi hai fatto una cosa squallida: hai detto che io rottamo mio padre. Sei entrato nella dinamica più profonda e più intima – la dimensione umana tra padre e figlio – senza alcun rispetto. In modo violento”. Così Matteo Renzi sul suo blog. “In una trasmissione televisiva ieri ho spiegato la mia posizione, senza reticenze – prosegue Renzi -. Da uomo delle istituzioni ho detto che sto dalla parte dei giudici. Ho detto provocatoriamente che se mio padre fosse colpevole meriterebbe – proprio perché mio padre – il doppio della pena di un cittadino normale. E ho detto che spero si vada rapidamente a sentenza perché le sentenze le scrivono i giudici, non i blog e nemmeno i giornali. Per decidere chi è colpevole e chi no, fa fede solo il codice penale, codice che pure tu dovresti conoscere, caro Beppe Grillo”.

“Dire queste cose costa fatica quando è indagato tuo padre – sottolinea -. Ma è l’unico modo per rispettare le Istituzioni. Perché quando hai giurato sulla Costituzione, quando ti sei inchinato alla bandiera, quando hai cantato l’inno nazionale davanti a capi di stato stranieri rimani uomo delle Istituzioni anche se ti sei dimesso da tutto. Anziché apprezzare la serietà istituzionale tu hai cercato di violare persino la dimensione umana della famiglia. Non ti sei fermato davanti a nulla, strumentalizzando tutto”.

Qui il post integrale che Matteo Renzi ha pubblicato sul suo blog

Unione della Romagna Faentina: una nuova visione di comunità


Nella serata di lunedì 27 febbraio, su iniziativa del Circolo PD e del Gruppo consiliare "Centro e Sinistra, Uniti per Casola", si è svolto un incontro pubblico per presentare lo stato e le prospettive del processo di costruzione dell'Unione dei Comuni della Romagna Faentina, avviato nel 2012 con l'allargamento dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Faentino - formata dai Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme - ai Comuni della pianura, Faenza, Castel Bolognese e Solarolo.

In parte mosso dai provvedimenti legislativi che hanno imposto ai Comuni di minore dimensione demografica di conferire servizi e funzione all'Unione dei Comuni, il percorso di formazione dell'Unione della Romagna Faentina ha conosciuto una connotazione assolutamente innovativa nel momento in cui tutti i 6 Comuni che la compongono hanno deciso di darle una architettura istituzionale e organizzativa caratterizzata dal conferimento all'Unione delle funzioni e dei servizi di tutti i Comuni, senza differenze tra Comuni di minore e maggiore dimensione demografica.

La relazione introduttiva della serata - seguita dall'intervento sulla strutturazione e il funzionamento dell'Unione dei Comuni, svolta dal dott. Claudio Facchini - è stata svolta dal Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi.

Riportiamo di seguito la traccia del suo intervento, ricavato dalle diapositive che hanno accompagnato l'esposizione.

sabato 4 marzo 2017

Robot, tasse e futuro del lavoro

La proposta/provocazione lanciata da Bill Gates, fondatore di Microsoft, di tassare i robot ha alimentato un intenso dibattito tra economisti e politici sia in America che in Europa. Pubblichiamo una riflessione di Irene Tinagli (Deputato PD).

Il dibattito di questi giorni sul mondo dei robot ci apre una finestra sui progressi della robotica e dell’intelligenza artificiale e sulle loro implicazioni in futuro non lontano, ma imminente. Ma proprio questa imminenza, questa innovazione rapida e sorprendente, sta finendo per suscitare più paure che entusiasmi. Se persino un uomo di tecnologia come Bill Gates arriva ad ipotizzare una “tassa sui robot” per frenarne gli effetti disastrosi sui lavoratori, significa che siamo davvero di fronte qualcosa sui cui vale la pena riflettere.

La prima domanda da porsi è se davvero è necessario “frenare” l’innovazione, magari proprio con una tassa sulle innovazioni che distruggono lavoro (quindi non solo robot, perchè dovremmo ricordare a Gates quanti milioni di posti di lavoro sono stati sostituiti da altre innovazioni, a partire dai computer, dai software e dalle piattaforme informatiche).

Un questionario del PD, rivolto a elettori e iscritti, sulla politica e il governo locale e sull'Unione dei Comuni

Il Partito Democratico di Casola Valsenio, dopo la prima esperienza di tre anni fa, ripropone alle elettrici e agli elettori del PD un questionario attraverso il quale esprimere indicazioni, orientamenti, giudizi, sull’attività politica e amministrativa e sull'esperienza politico-istituzionale dell'Unione della Romagna Faentina, di cui Casola Valsenio fa parte e che sarà al centro dell'incontro pubblico che il PD e il Gruppo consiliare "Uniti per Casola" hanno organizzato per la serata di lunedì 27 febbraio alle ore 20,30 nella sala Nolasco Biagi della Biblioteca.

venerdì 3 marzo 2017

I veri numeri dopo due anni di Jobs Act

Marco Leonardi e Tommaso Nannicini (*)

Dall’introduzione del Jobs Act la variazione netta sul totale dei rapporti di lavoro subordinato è positiva per oltre 967 mila unità. Considerando i soli contratti a tempo indeterminato il saldo supera il milione.

Come da tradizione, la pubblicazione dei dati Inps sull’occupazione è un’occasione imperdibile per i professionisti delle strumentalizzazioni, sempre pronti a piegare i numeri alle proprie esigenze di parte. Per leggere in quei numeri, come molti stanno facendo in queste ore, un fallimento delle politiche occupazionali degli ultimi anni ci vuole una buona dose di fantasia. I dati Inps di oggi arrivano al dicembre 2016 e quindi chiudono il bilancio di due anni di Jobs Act, se prendiamo a riferimento il gennaio 2015 quando entrò in vigore la decontribuzione totale delle nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Per l’agenda futura dei riformisti


Enrico Morando



Dopo la pesante sconfitta di dicembre c’è smarrimento nel nostro campo riformista. Se vogliamo rilanciare la nostra iniziativa, c’è una sola cosa da fare: rimettere la nostra strategia in un rapporto di coerenza con la realtà, per capirla meglio e dare più efficacia alla nostra azione riformatrice. Il terreno su cui lavorare è innanzitutto quello della cultura politica della sinistra. Quella vecchia non fornisce più coordinate che ci consentano di capire e di agire. Quella nuova – che aveva animato la fase costituente del PD, a partire dal Lingotto – non è stata coltivata.
Lo smarrimento nasce da qui. Smarrimento di fronte all’enorme disordine che regna nel mondo. Un disordine pericoloso.
Siamo infatti nel pieno di un processo di trasformazione che ci ha colti largamente impreparati: la distruzione creatrice di Schumpeter – quella gigantesca ondata di innovazione che, combinando tra loro una serie di invenzioni tecniche nate contemporaneamente in campi diversi, “genera un salto sensazionale nella gamma di opportunità a disposizione del genere umano”-, ha da tempo assunto a proprio contesto non la dimensione nazionale, ma quella globale.

giovedì 2 marzo 2017

12 marzo: la Festa del "Tartufo Primaverile" a Casola Valsenio

C'è chi sostiene che in primavera e in estate il tartufo sia un prodotto fuori stagione. Non si potrà trovare il tuber magnatum pico, altrimenti detto 'tartufo bianco pregiato', ma questo non significa che non si possano trovare altri tuberi certamente meno conosciuti e (...a torto!) meno blasonati ma altrettanto prelibati e interessanti dei tartufi autunnali. Su iniziativa della Pro Loco e dell'Amministrazione comunale, Casola Valsenio dedica una festa al Tartufo Primaverile, la cosiddetta "Marzòla", una vera e propria prelibatezza del nostro territorio, da conoscere, apprezzare e promuovere.
La Festa si svolgerà domenica 12 marzo 2017, in piazza Luigi Sasdelli, nel centro storico di Casola Valsenio. Ma prima della Festa, dal 5 al 12 marzo, i ristoranti casolani dedicheranno il loro menu al tartufo primaverile.

Vediamo nel dettaglio il programma della Festa.

mercoledì 1 marzo 2017

Vitalizi, Richetti: “Proposta M5S non ne taglia nemmeno uno, basta propaganda”

Il deputato PD, Matteo Richetti, chiarisce la differenza tra la proposta M5S e quella del Partito democratico: “Io sono per la chiarezza, sia chiaro che se si approva la proposta M5S, e per me la possiamo approvare, non si taglia alcun vitalizio”
“Finiamola con la fase della propaganda. Da troppo tempo su questo tema discutiamo senza produrre niente”. Il deputato dem Matteo Richetti chiarisce a Montecitorio la differenza tra la proposta M5S e quella del Partito democratico sui vitalizi.
“La differenza è questa – mette in evidenza Richetti – il M5S ha presentato una delibera in ufficio di presidenza che non cambia nulla rispetto a chi sta percependo il vitalizio. Il giorno dopo che è stata approvata, chi prende il vitalizio per un giorno in Parlamento continua a prenderlo. La proposta di legge che ho presentato io, e che ha bisogno di una maggioranza per essere approvata, prevede che tutti i vitalizi, passati, presenti e futuri, vivranno della logica contributiva, cioè tanto hai versato, tanto ricevi indicizzato. Quindi c’è un ricalcolo per chi lo sta percependo”.
“Con la proposta fatta in ufficio di presidenza” dal M5S “tutti i vitalizi che stiamo erogando non vengono toccati. Io sono per la chiarezza: sia chiaro che se si approva questo, e per me lo possiamo approvare, non si taglia un vitalizio. Pensavo che l’obiettivo comune fosse eliminare un privilegio che è odioso per tutti gli italiani”

Nessuna demagogia. Un reddito di solidarietà universalistico e sostenibile è possibile


Stefano Bonaccini e Elisabetta Gualmini

Abbiamo letto con attenzione il corsivo di Dario Di Vico (*) sul reddito di cittadinanza e non ci è sfuggito l’invito forte e chiaro ad amministratori e policy maker decisi a sperimentarlo in qualche forma ad evitare qualsiasi demagogia e a chiarire subito, non una, ma dieci, cento volte, la sostenibilità di questi strumenti rispetto a conti pubblici sempre più malconci e traballanti.
Gli appelli alla cautela sono condivisibili. Chi come noi si trova ad amministrare una regione grande e complessa come l’Emilia Romagna sa bene che c’è poco da scherzare, che è finito il tempo di fare promesse gigantesche mantenute solo in parte e che la nostra credibilità deriva dalla concretezza e dall’efficacia delle misure proposte.

Quale legge per il fine vita?


Donata Lenzi (Deputato PD)
Il recente caso della morte in Svizzera di Fabiano Antoniani “Dj Fabo” ha riportato di attualità il dibattito sulla morte assistita e sulle proposte di legge in discussione in Parlamento sul “fine vita”. Prima di morire ha fatto scalpore la denuncia di Fabiano verso I politici italiani di indifferenza verso i malati, costretti all’esilio… per morire. E si sono anche moltiplicati gli appelli per introdurre norme attese da anni per l’eutanasia legale.

In realtà da un anno è avviata in parlamento la discussione su una proposta di legge che si chiama “consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento” in linguaggio comune biotestamento. Pensando a persone come Fabiano si sente soprattutto l’obbligo morale di portare a termine tale legge di cui sono relatrice (la cosiddetta legge sul fine vita). Anche se fosse stata già in vigore Fabiano avrebbe dovuto comunque emigrare, lui aveva chiesto l’eutanasia che è e resterà vietata. Ma questa legge lo riguarda. Riguarda tutti noi, sani e malati e, meglio, avrebbe riguardato anche lui.