venerdì 10 marzo 2017

Disoccupazione, dato migliore dal 2013

Secondo l’Istat, crescono gli occupati al Nord, in calo al Sud

Il quarto trimestre 2016 presenta un nuovo aumento dell’occupazione. L’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (espresso dalle ore lavorate di Contabilità Nazionale) registra aumenti dello 0,4% su base congiunturale e dell’1,6% in termini tendenziali. E’ quanto emerge dai dati Istat.

Inoltre, il tasso di disoccupazione nel 2016 (11,7%) è il più basso dal 2013.

L’occupazione, stimata dall’indagine sulle forze di lavoro, è pari, al netto degli effetti stagionali, a 22 milioni 827 mila persone, in aumento rispetto al trimestre precedente (+0,1%, 32 mila), dopo la stabilità nel terzo trimestre. Il tasso di occupazione sale al 57,4% (+0,1 punti percentuali), sintesi di una lieve flessione per i 15-34enni (-0,1 punti), della stabilità per i 35-49enni, e di una crescita per i 50-64enni (+0,4 punti).

L’aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato della ripresa del lavoro indipendente (+28 mila, 0,5%), della ulteriore crescita dei dipendenti a termine (+22 mila, 0,9%) e della lieve diminuzione del lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato (-17 mila, -0,1%). L’aumento dell’occupazione riguarda entrambi i generi, è concentrata nel Centro-Nord (+76 mila, 0,5%) a fronte di una diminuzione nel Mezzogiorno (-43 mila, -0,7%).

Nelle imprese dell’industria e dei servizi le posizioni lavorative dipendenti sono aumentate dello 0,6% su base congiunturale e del 2,6% su base annua; nel totale il monte ore lavorate è cresciuto dell’1,0% rispetto al trimestre precedente e del 4,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente e le ore lavorate pro capite sono rispettivamente aumentate dello 0,2% e dello 0,9%. Contemporaneamente le ore di cassa integrazione (Cig) sono scese da 14,8 a 11,6 per mille ore lavorate.

tasso disoccupazioneLa mappa del tasso di disoccupazione per provincia evidenzia il divario tra Nord e Sud. Un Italia divisa in due con le provincie settentrionali quasi tutte con un tasso di disoccupazione tra il 3,7% e il 9,9%, mentre al Sud non vi sono provincie con un tasso di disoccupazione inferiore al 10%. In Calabria, Puglia e Sicilia nessuna provincia sta sotto il 16,1% e in molte il dato è compreso tra il 22,3% e il 28,3%, al contrario nel Nordest nessuna provincia ha un tasso di disoccupazione superiore al 9,9%.

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