venerdì 31 luglio 2009

Gli stranieri e la casa


Giacomo Giacometti, Vice Sindaco di Casola Valsenio e Assessore ai Servizi sociali, dal 1999 al 2009, commenta - sul sito de "Lo Spekkietto" il dibattito che si è svolto in Consiglio comunale il 29 luglio scorso, sull'ordine del giorno sul Fondo per l'affitto, presentato da Paolo Giorgi per il Gruppo PdL/Lega Nord/UdC/Indipendenti e sulla controproposta presentata dal Gruppo "Uniti per Casola".

"Poche sere fà assistevo ai lavori del Consiglio Comunale di Casola. Mi interessava in particolare seguire la discussione sulla interpellanza presentata dal Gruppo di minoramza (PDL,LEGA;UDC;INDIPENDENTI) sul tema "contributo sull'affitto e diritto degli immigrati di averlo". Ero interessato a capire se l'argomento portato in consiglio riguardasse la gestione passata di quelle risorse nella situazione casolana da me seguita per anni : chissà se ho commesso qualche irregolarita' mi chiedevo.
Era invece sostanzialmente la riproposizione di quella parte del programma elettorale della Lista Piolanti che vuole subordinare la concessione di diritti sulla casa non tanto e non solo al bisogno vero, ma alla residenza quinquennale nel Comune.
Ho assistito ad una argomentata discussione fra le parti che vedeva in campo il Consigliere Albonetti-capogruppo della maggioranza ed il Capogruppo della minoranza Fabio Piolanti... (continua)

Bersani: "Che fine hanno fatto le risorse per il Sud?"


Intervista a Bersani sul decreto anti-crisi: "Avevamo lasciato risorse organizzate e certe per il Mezzogiorno, che sono state disperse. Va subito ripristinato il credito d'imposta per gli investimenti"

(immagini del 28 luglio 2009 - Agenzia Vista).



Il Consiglio della Comunità Montana approva l'ordine del giorno sul Fondo nazionale della montagna e sui fondi FAS


Il Consiglio della Comunità Montana, il 30 luglio scorso, ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Governo il versamento delle annualità arretrate del Fondo Nazionale della Montagna e per l'attivazione del Fondi Fas, necessari al finanziamento di importanti investimenti decisi dagli enti locali in accordo con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali.
Il testo - modificato e integrato con l'apporto della minoranza - è stato approvato con il voto favorevole dei Consiglieri del Gruppo di Centrosinistra e del Consigliere del Gruppo "Tradizione e Futuro" (Stefano Bertozzi), e il voto contrario del Consigliere del Gruppo di "Forza Italia" (Vincenzo Galassini).
Galassini ha motivato il voto contrario con la non condivisione delle scelte di investimento fatte e annunciate dalle amministrazioni locali.
Il testo dell'ordine del giorno è disponibile sul sito della Comunità Montana.

mercoledì 29 luglio 2009

Scricchiolii


Il governo è alle prese con le spinte autonomiste al Nord e al Sud e con le polemiche interne ed esterne al PdL. Di fronte all'incapacità di affrontare la crisi economica, le tensioni aumentano e gli scricchiolii pure.
(...per approfondire)

Passa alla Camera il dl anticrisi. Franceschini: "La recessione è colpa anche di questo governo incapace".



Disco verde della Camera al DL anticrisi, dopo l’imposizione del voto di fiducia e del maxiemendamento. Frettoloso e confuso il lavoro del governo, che cede alle pressioni dell’opposizione e perde per strada pezzi del suo provvedimento.

Ennesima pagina nera di un parlamento zittito.
Per il segretario del PD, Dario Franceschini il voto di oggi è “un'altra pagina nera di questo Parlamento, ormai brutalizzato dal governo. Il copione e' sempre lo stesso: il consiglio dei ministri approva in bianco un decreto, che poi viene pubblicato dopo 6-7 giorni; poi alla Camera comincia la discussione ma si sa già che arriverà un maxiemendamento che umilia l'opposizione e il lavoro delle commissioni. Nella fretta nel maxi-emendamento ci si mette tutto e il contrario di tutto, come per la regolarizzazione delle badanti o per la norma vergognosa sulla restituzione delle tasse dei terremotati aquilani".

Un governo incapace di affrontare la crisi.
Franceschini dedica gran parte del suo discorso alla crisi economica: “Come ha detto bene Bersani (ndr - nel suo intervento alla Camera del 24 luglio) il governo ha avuto una gestione surreale della crisi. Prima l'avete negata, poi avete detto che è alle nostre spalle, poi che tutto è come prima anzi meglio di prima fino alla vergogna di trasformarla in un fatto psicologico. Un'affermazione che è un insulto in faccia a chi vive nella paura di perdere il posto di lavoro, in faccia a chi sente sulla pelle quanto è dura la crisi. La verità è che l'Italia è in recessione. All'origine c'è la crisi globale ma anche la vostra incapacità di affrontarla dall'inizio. C'è la verità degli annunci e delle promesse televisive e poi la verità degli atti parlamentari ma il giudizio è negli atti parlamentari che sono pieni di misure promesse, negate, rilanciate”.

Effetto Berlusconi.
In maniera impietosa il segretario PD elenca al governo i “successi” raggiunti finora: “Ecco il vostro primo anno di governo – commenta ironico - cala il Pil, calano le entrate fiscali, cala la produzione, calano i prestiti alle Pmi, calano i consumi, cala la crescita del potere d'acquisto dei salari, calano gli invetsimenti pubblici. Ma c'è anche qualcosa che cresce: il debito, la spesa pubblica, la pressione fiscale, la disoccupazione. Non sono numeri dell'opposizione, ma di Bankitalia".

Tagliati fuori.
Dopo oltre un anno di tagli al Sud e dirottamento dei fondi Fas, il governo si rende conto che forse così facendo si è cresciuto la serpe in seno e annuncia imponenti piani di finanziamento, ma Franceschni replica: “Per il meridione non c'è nulla e ora cercate di coprire con annunci dopo un anno in cui avete usato i Fas per coprire di tutto, vi accorgete solo ora del Sud perché vi minacciano di fare un partito in casa".

Evasori premiati.
Dulcis in fundo, il segretario dei democratici si scaglia contro la norma che permette agli evasori che abbiano portato all’estero i propri capitale, di farli rientrare pagando un minuscola multa-condono: "Anziché combattere l'evasione fiscale – ha accusato Franceschini - sbattete il condono in faccia a chi ha rispettato le regole e la legge. Fate un condono senza chiamarlo per nome. Un condono anonimo che preclude ogni accertamento fiscale è un lavaggio di denaro di cui non si vuole conoscere la provenienza".

Il PdL casolano vede “vecchio PCI” ovunque…


Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Giorgio Sagrini:

Mi chiama in causa, Fabio Piolanti, sul blog del PdL casolano. Dice che sono “uno che non va tanto per il sottile quando c'è di mezzo il partito”. Non so a cosa si riferisca ma certamente non è un complimento. Me ne farò una ragione, anche se in privato e per iscritto, mi aveva manifestato lusinghieri apprezzamenti e attestazioni di stima. Evidentemente è il suo stile: si dice in privato ciò che si nega in pubblico.
Ma tutto ciò poco importa, se non fosse che, anche in questa occasione, l’esponente del PdL e capogruppo consiliare di PdL/Lega Nord/UdC/Indipendenti, continua a riproporre un’analisi della politica casolana che vede ovunque uomini del vecchio PCI, i togliattiani, la sinistra tradizionale, descritti come pervasivi, invasivi, manipolatori…

Una presenza che, secondo questa analisi, attraversa le vicende politiche casolane con un’immutabile continuità, che sopravvive a ogni mutamento, a ogni processo di (finto) cambiamento. E, ovviamente, chi non proviene dal PCI e ha aderito al PD, come molti cattolici o donne e uomini che provengono da esperienze politiche diverse dal PCI, sono solo degli utili idioti - per usare la definizione di Giovannino Guareschi - che, più o meno consapevolmente, si sono messi al servizio del vecchio PCI.
Evidentemente, solo così, costruendosi un avversario potente e inossidabile quanto irreale e inesistente, riesce a spiegarsi l’insuccesso elettorale del 6 e 7 giugno: 400 voti persi dal centrodestra in poche ore!
Chi vota centro destra alle europee e poi vota Iseppi per il Comune – afferma l’esponente del PdL nel dialogo online intercorso con Giacomo Giacometti sulle pagine del sito de Lo Spekkietto - manda un segnale che può essere letto in moltissimi modi, ma soprattutto esprime il desiderio di conservare lo status esistente e di non affidare Casola a chi avrebbe potuto fare troppo e troppo in fretta in direzioni non compatibili con gli interessi consolidati. Altro che immigrati! Altro che volontariato. Qui parliamo di soldi, caro Giacomo. E quelli, come mi insegni, non hanno colore”.
E come no!? I casolani sono degli sprovveduti, sono persone manipolabili, che si vendono. Purtroppo per Piolanti, non è così.
L’infondatezza di questa analisi è palese e si spiega con il rifiuto di riconoscere la novità politica rappresentata dallo sviluppo dell’esperienza dell’Ulivo, dalla nascita dall’alleanza di centrosinistra nel 1999 e dalla costituzione nel 2007 del Partito Democratico.
A questa novità politica, io e il mio amico e compagno di viaggio, il cattolico e popolare Giacomo Giacometti - oggi, io e lui, entrambi "democratici" -, abbiamo cercato di contribuire rafforzando l’esperienza unitaria e la capacità di governo dell’alleanza di “Uniti per Casola” e il ruolo sempre più rilevante che in essa ha svolto il PD.
Non ci sono più “giunte di sinistra”: quell’esperienza – che pure considero positiva - è finita nel 1990. Ci sono giunte di centrosinistra, che dopo l’incubazione del 1995/99, hanno ottenuto il consenso maggioritario dei casolani nel 1999, nel 2004 e nel 2009.
E non c’è più il PCI, non c’è più la DC, né il PSI.
Nel campo politico del centrosinistra c’è un nuovo partito, il PD, certo non l’unico di questo campo, ma certamente il principale, con una sua identità, una sua idea del governo e della società, che non è possibile restringere nel recinto dell’esperienza socialdemocratica.
Basti vedere il contributo decisivo del PD nel dare vita, nel nuovo Parlamento europeo, a un raggruppamento politico che per la prima volta unisce i riformisti e i progressisti di ispirazione democratica, socialista e ambientalista.
Si vuole così contribuire a dare vita a un nuovo soggetto politico, in Europa come in Italia, che vada oltre la tradizione socialdemocratica e dei diversi riformismi che hanno segnato la storia del ‘900.
Di questo, del futuro del PD e della società italiana e europea, ma anche delle prospettive politiche locali, discuteremo in settembre a Casola, come in tutti i Circoli democratici d’Italia. Ci confronteremo e voteremo per eleggere il nuovo Segretario nazionale e per dare al PD la capacità e la forza di proporsi come alternativa alla destra e al berlusconismo.
A Casola abbiamo lavorato, tutti i democratici che provengono da precedenti esperienze politiche come quelli che hanno iniziato nel PD la propria esperienza politica, per un reale ricambio, per avviare una nuova fase del governo e della politica locale.
I casolani – ha affermato il Sindaco Iseppi nel suo discorso di insediamento - hanno confermato la fiducia al centro-sinistra, ma hanno anche dato un voto molto positivo all’ amministrazione uscente e alla proposta di rinnovamento e serietà di quella entrante. Continuità e cambiamento sono state infatti le parole chiave della nostra proposta programmatica e della composizione della lista”.
Il PdL casolano fatica ad accettarlo e a comprenderlo.
Ma c’è un'altra possibile lettura dell’insuccesso del centrodestra che, in questo caso, non attiene ai meriti degli avversari ma ai demeriti propri, per esempio l’adeguatezza e la credibilità delle candidature in campo e dei programmi proposti.
Un accenno in tal senso, il capogruppo di PdL/Lega Nord/UdC/Indipendenti lo ha fatto nel suo primo intervento in Consiglio comunale. Anche questo è un elemento di riflessione che meriterebbe maggiori approfondimenti.
Ad ogni buon conto, ognuno faccia la sua partita, giochi il proprio ruolo: il PD non ha alcun timore a raccogliere la sfida e ha tutto l’interesse a misurarsi con una opposizione seria, rigorosa e propositiva.
Ma un consiglio mi sento di darlo, a Fabio Piolanti: raccolga l’invito di quel lettore del suo blog, eviti – se può – di cadere nella sindrome del complotto, e consideri gli avversari per quello che sono e non secondo rappresentazioni di comodo.
Si tranquillizzi. Non c’è nessun complotto, non c’è nessun “vecchio PCI” all’opera…
E come potrebbe? Nel Consiglio comunale eletto il 6 e 7 giugno scorso è lui l’unico ad avere avuto in tasca la tessera del PCI.

Casola Valsenio, 28 luglio 2009

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5 agosto 2009

Ho letto con interesse le considerazioni di Fabio Piolanti e, senza alcun astio, continuo a pensare che la sua analisi sia, nel contempo, caricaturale e di comodo.
Per quel che riguarda il riferimento ai voti persi dal PdL, c'è stata da parte mia una evidente inesattezza: il dato che volevo far rilevare era il significativo allargamento della distanza tra i due schieramenti, di centrosinistra e di centrodestra, nel voto per il Sindaco (con il centrodestra sotto di 400 voti rispetto al centrosinistra) rispetto al voto delle europee, quando la differenza era di soli 60/70 voti.
Constato, infine, che viene criticata - ripetutamente - la condotta tenuta negli anni scorsi da parte di chi, in Consiglio comunale, ha rappresentanto l'opposizione. Non è affar mio e la discussione riguarda tutto il centrodestra. Noto tuttavia che loro, almeno, ci hanno messo la faccia e non si sono nascosti dietro l'anonimato, come fanno alcuni che oggi li criticano.
Grazie per l'ospitalità.

Giorgio Sagrini


domenica 26 luglio 2009

Presentate le candidature a Segretario nazionale del PD


Sono state presentate quattro mozioni congressuali congiuntamente alle candidature a Segretario nazionale. Vi invitiamo a leggerle e a discuterle su Pdnetwork.
Questo elenco deve essere ancora ufficializzato dal Comitato per il congresso.
Nell’ordine sono state presentate le seguenti candidature: Pier Luigi Bersani con duemila firme, Dario Franceschini con duemila firme, Ignazio Marino con duemila firme e
Amerigo Rutigliano con 1.542 firme.
Come prevede il regolamento, la Commissione nazionale per il congresso procederà alla verifica delle firme richieste, tra 1.500 e duemila iscritti, e di tutti i requisiti previsti. A conclusione di questa verifica, la Commissione procederà all’ammissione dei candidati all’elezione del 25 ottobre.
La segreteria della Commissione non ha potuto accogliere la domanda di Raffaele Calabretta in quanto sprovvisto delle firme e dei requisiti richiesti.

Per scaricare i testi delle mozioni presentate, clicca su http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/84175/idee_a_confronto

La 14.ma ai pensionati? Merito del Governo Prodi


E’ in pagamento in questi giorni la quattordicesima mensilità erogata annualmente ai pensionati che percepiscono un assegno mensile fino a circa 700 euro. Si tratta di 3 milioni e 426.000 persone che percepiranno un importo medio di 380 euro una tantum per un onere complessivo di 1 miliardo 305 milioni di euro.
Loro non lo dicono, ma questo risultato è il frutto del protocollo del 2007, voluto dal governo Prodi.

A proposito di democrazia: le regole del PdL per eleggere il Presidente


Lo Statuto del PD prevede che l'elezione del Segretario nazionale e dei Segretari regionali avvenga in due diverse fasi: una prima fase, riservata agli iscritti, nelle riunioni di Circolo, per selezionare le candidature, e una seconda fase - aperta a tutti gli elettori del PD - per votare chi, tra i candidati selezionati dagli iscritti, debba diventare Segretario. A ogni candidatura corrisponde una "piattaforma" politica e programmatica, che viene proposta alla discussione e al giudizio degli iscritti.

In ognuno di questi passaggi è garantita la segretezza del voto. E' successo il 14 ottobre 2007 e accadrà altrettanto il 25 ottobre 2009.
Nel PD lo Statuto stabilisce che tutte le cariche siano contendibili, e quando vi siano più candidati si deve procedere con un voto a scrutinio segreto tra gli scritti o, più spesso, tra gli elettori.
Ma quali sono le regole per l'elezione del Segretario (Presidente) e dei candidati alle cariche istituzionali nel PdL (Popolo della Libertà)?
Abbiamo consultato lo Statuto del nuovo partito del centrodestra:
"Il Presidente nazionale del Popolo della Libertà - si legge nello Statuto - è eletto dal Congresso nazionale con apposita votazione, anche per alzata di mano, secondo le modalità che verranno individuate nel Regolamento congressuale".
E per le altre cariche istituzionali, come si arriva - nel PdL - a decidere le candidature?
Per le elezioni nazionali e europee, dice lo Statuto, "Le candidature sono stabilite dal Presidente nazionale d’intesa con l’Ufficio di Presidenza, e formalizzate dai Coordinatori.
Stessa cosa per le elezioni regionali: "La candidatura a Presidente di Regione è stabilita dal Presidente nazionale d’intesa con l’Ufficio di Presidenza, sentito il Coordinatore regionale, ed è formalizzata dai Coordinatori. Allo stesso modo si procede per le candidature nelle liste per la quota maggioritaria".
In conclusione, nel PD sono previsti ampi spazi di partecipazione e decisione a iscritti e elettori (…ma si può sempre fare meglio!), nel PdL invece, decide il Presidente nazionale.
Quello stesso Presidente, Silvio Berlusconi, eletto nel congresso fondativo del PdL né con voto segreto né con voto per alzata di mano, ma per acclamazione.
Per lui bastano gli applausi!


E' iniziato il percorso che si concluderà il 25 ottobre con l'elezione del Segretario nazionale del PD


E’ formalmente partito, anche in Emilia-Romagna, il percorso che porterà al voto del 25 ottobre 2009 per l’elezione del Segretario nazionale e del Segretario regionale del PD.
In tutte le Unioni provinciali/territoriali del PD dell’Emilia-Romagna, le Commissioni di Garanzia hanno certificato le rispettive Anagrafi degli iscritti, dove sono registrati i nominativi di coloro che hanno aderito al PD nel periodo 2008/09 e fino alla data del 21 luglio 2009:
Piacenza, 2.789; Parma, 8.728; Reggio Emilia 18.760; Modena 22.397; Bologna, 35.992; Imola, 6.562; Ferrara, 11.619; Ravenna, 14.611; Forlì, 7.013; Cesena, 5.155; Rimini, 6.554; TOTALE EMILIA-ROMAGNA, 140.180.
Appena completata la presentazione delle candidature a Segretario nazionale (entro il 22 luglio) e a Segretario regionale (entro il 31 luglio), la Commissione regionale e le Commissioni provinciali – già costituite in tutte le strutture territoriali del PD – avvieranno il lavoro di preparazione delle diverse fasi del percorso congressuale.
In particolare, le Commissioni cureranno la diffusione, tra tutti gli aderenti al PD registrati nell’Anagrafe degli iscritti, delle piattaforme politiche e programmatiche dei diversi candidati e assicureranno la presenza di un
proprio rappresentante in tutte le riunioni di Circolo (in Emilia-Romagna i Circoli territoriali del PD sono 650) che si svolgeranno durante il mese di settembre.
Le riunioni di Circolo, dove verranno illustrate e discusse le proposte dei diversi candidati, si concluderanno con un voto a scrutinio segreto sui candidati a Segretario nazionale e a Segretario regionale.
Il voto dei Circoli ha lo scopo di selezionare le candidature (non più di tre) che verranno proposte al voto degli elettori del PD il 25 ottobre, per eleggere il Segretario nazionale e il Segretario regionale.
Il 25 ottobre si voterà anche per eleggere l’Assemblea nazionale (composta da 1000 persone, 84 delle quali elette in Emilia-Romagna) e l’Assemblea regionale del PD (composta da 268 persone, corrispondenti a 1 ogni 10.000 voti PD nelle elezioni politiche del 2008 e 1 ogni 1.000 iscritti registrati nell’Anagrafe).
La partecipazione al voto del 25 ottobre è aperta agli elettori già registrati nell’Albo degli elettori del PD e a coloro che si presenteranno nel seggio che fa riferimento al proprio luogo di residenza e faranno richiesta di registrazione nell’Albo degli elettori del PD.
Il numero e la dislocazione dei seggi elettorali del 25 ottobre 2009 verrà stabilito dalle Commissioni provinciali, secondo criteri che favoriscano la più ampia partecipazione al voto.


venerdì 24 luglio 2009

Il futuro è nelle energie rinnovabili, anche a Casola Valsenio


La maggioranza di centrodestra, con il DDL Sviluppo approvato al Senato il 9 luglio, ha riaperto la possibilità di investire nella costruzione di centrali nucleari in Italia.
E' una scelta superata, pericolosa e poco lungimirante.
Alcuni dati, su cui riflettere.
Le pale installate nel 2008 in Europa forniscono l'elettricità equivalente a quella prodotta da 3 centrali nucleari da 1000 megawatt.
L'eolico presente in Italia dà la stessa energia di una centrale nucleare. Da qui al 2020 l'elettricità prodotta in Italia dalle centrali nucleari sarà zero, mentre quella delle centrali eoliche previste per quella data equivarra' a oltre 4 centrali nucleari da 1000 megawatt.
Il futuro non è nelle centrali nucleari ma nelle energie rinnovabili.
E' quanto sosterremo con un ordine del giorno del Gruppo "Uniti per Casola" che verrà sottoposto al voto del Consiglio comunale di Casola Valsenio, il prossimo 29 luglio, e che esprime condivisione con la scelta dell'Amministrazione casolana di investire nelle fonti energetiche rinnovabili.

Il Governo imbavaglia il Parlamento: 23° voto di fiducia in un anno


Il PdL casolano dice di avere, rispetto a noi, un'altra concezione della democrazia e della strasparenza!
Non abbiamo dubbi: basta vedere come si comportano e come trattano il Parlamento con il contino ricorso a voti di fiducia.
Sul
decreto anticrisi è la 23.ma volta che accade!
Anche questa volta la maggioranza di centrodestra si è affidata ad un maxi emendamento, procedura che, oltre a esasperare le opposizioni, sembra non piacere neanche al solito Gianfranco Fini, che ha auspicato “un attento e rigoroso esame”. Una richiesta che tuttavia risulta fiacca e sulla quale Antonello Soro - il capogruppo PD - puntualizza: “Noi non ci stiamo e non basta che lei ribadisca che così non va bene", ha aggiunto rivolto a Fini, "così non va bene e così non si deve procedere”.

Ma di cosa parla il decreto anticrisi?

- Evasori protetti con lo “scudo”.
Passa il contestatissimo scudo fiscale, che per gli evasori di lunga data avrà lo stesso effetto di un’affettuosa pacca sulla spalla. A chi ha truffato lo Stato portando all’estero capitali ingenti ed evitando così imposte pesanti, il governo chiede il rientro in Italia e un’aliquota dell’1% l’anno , la metà del rendimento lordo presunto del 2%, per i cinque anni precedenti il rimpatrio. E per non fare torto a nessuno, il decreto estende le stesse agevolazioni anche a case, automobili e yacht all’interno dell’Unione Europea. Tutto questo dimenticandosi delle buone intenzioni pubblicizzate in campagna elettorale quando Giulio Tremonti prometteva lo stop ai condoni.

- La crisi? La pagano i terremotati.
La magnanimità nei confronti degli evasori lascia lo spazio ad una lucida indifferenza quando si parla dei terremotati de l’Aquila. Come previsto, le promesse di Berlusconi si concretizzano in un “nulla di fatto” o meglio in un “fatto coi piedi”. Da gennaio 2010 gli abruzzesi pagheranno le tasse per intero, senza potersi avvalere delle agevolazioni che il governo Prodi concesse agli sfollati di Umbria e Marche. Si stima che gli aquilani arriveranno a pagare circa 513 milioni di euro, oltre un quarto del decreto anticrisi.

- Ponte sullo stretto, forse.
Il ponte sullo stretto di Messina, il fiore all'occhiello delle grandi opere berlusconiane, potrebbe farsi come non farsi. A decidere sarà il ministro Giulio Tremonti, al quale il decreto ricollega la discrezionalità riguardo ai "vincoli di finanza pubblici". In altre parole se non ci saranno le condizioni non verranno stanziati soldi per il 2009.

- Poltrone a tempo indeterminato.
Nel decreto fa capolino una norma eliminata dal Parlamemento solo qualche mese fa, quella sulla rottamazione forzata dei dipendenti statali che abbiano maturato oltre 40 anni di contributi. L'ennesima violenza e prevaricazione sulla volontà parlamentare avrebbe potuto, almeno per una volta, produrre un effetto positivo, imponendo la pensione ai "poltronissimi" di tutte le categorie. Effetto assolutamente evitato dal Governo che salva dalla super-rottamazione i primari, i magistrati e i docenti universitari.

- Un governo a briglie sciolte, stop i controlli.
Mani libere per la maggioranza che come ogni mago che si rispetti nel dl dà vita al suo gioco di prestigio preferito: spariscono gli articoli sulla Corte dei Conti, il controllo parlamentare sul bilancio e l'obbligatorietà dell'azione disciplinare nei confronti di un magistrato contabile in caso di segnalazione arrivata dal presidente della corte stessa.

- Banche, salta la stretta. Niente stretta alle Banche a partire dalla cancellazione delle novità sul massimo scoperto e sulle modifidche unilaterali dei contratti bancari per l'adeguamento dei tassi.

Come si può vedere per la crisi si fa ben poco... Tanto, come dice Berlusconi, la crisi è solo un problema psicologico.




martedì 21 luglio 2009

L'Associazione Calcio Casola Valsenio presenta la stagione sportiva 2009/10


Segnaliamo con piacere l’iniziativa – promossa dall’associazione calcio Casola Valsenio – che si svolgerà giovedì 30 luglio alle ore 21 in Piazza Sasdelli. Durante la serata saranno presentate le principali iniziative e scelte messe in atto per la stagione sportiva 2009/2010, fra cui la presentazione dell’organico della prima squadra e del settore giovanile, la campagna soci, la presentazione del sito internet e la linea di merchandising.

Abbiamo già più volte sottolineato quanto riteniamo prezioso il ruolo aggregativo ed educativo svolto da questa associazione, evidenziato anche nel programma elettorale della lista Uniti per Casola.
Il Partito Democratico – con l’occasione – augura i migliori auguri al Presidente Simone Visani e a tutta l’associazione per l'avvio della prossima stagione calcistica.

A destra il manifesto pubblicitario della serata.



Festa Democratica 2009 Casola Valsenio: I Giovani e la politica protagonisti

Comunicato stampa,
Casola Valsenio, 21 luglio 2009.
Saranno “I giovani e la politica” i protagonisti del dibattito politico che animerà la Festa Democratica 2009 di Casola Valsenio, nella serata di martedì 4 agosto dalle ore 21 nello spazio dibattiti della festa, che si svolgerà all’interno del Parco Sandro Pertini di Casola Valsenio. Durante la serata si parlerà del rapporto tra i giovani, la politica e l’organizzazione giovanile del Partito Democratico, tra presente e prospettive future.

Si alterneranno gli interventi di Matteo Mogardi (consigliere comunale e responsabile dei Giovani Democratici di Casola Valsenio), Federica Degli Esposti (segretario Provinciale dei Giovani Democratici) e Riccardo Ricci Petitoni (segretario regionale dei Giovani Democratici).
La moderatrice della serata sarà Simona Sangiorgi, della segreteria provinciale del PD.

PD Casola Valsenio

L'augurio del sindaco Nicola Iseppi al nuovo arciprete Don Euterio Spoglianti

I Democratici di Casola Valsenio si uniscono al saluto e all'augurio che il Sindaco Nicola Iseppi, esponente del PD casolano eletto Sindaco a capo della coalizione Uniti per Casola, ha rivolto pubblicamente a Don Euterio Spoglianti, nuovo Arciprete di Casola Valsenio.
"Apprendo con grande soddisfazione che S.E. Mons. Ghirelli, vescovo della diocesi di Imola, la nominerà arciprete di Casola Valsenio. Desidero farle pervenire le felicitazioni personalmente ed a nome della giunta, del consiglio comunale e di tutta l’amministrazione.Con la sua nomina si realizza un desiderio a più riprese espresso dalla comunità casolana che, avendola conosciuta ed apprezzata nelle occasioni del servizio svolto in questo periodo dopo la scomparsa dell'arciprete Mons. Menetti, aveva auspicato che il Vescovo stabilizzasse la sua presenza a Casola. L' ufficializzazione della sua nomina sarà l'occasione per incontrarla assieme a tutta la popolazione ed esprimerle anche pubblicamente l'augurio di un proficuo lavoro.Facciamo ambedue noviziato – conclude Iseppi - in ruoli di responsabilità a favore della nostra gente ed insieme e, nella distinzione e nell'autonomia dei ruoli, dovremo cercare la collaborazione per il bene della nostra comunità".

giovedì 16 luglio 2009

IL “DECRETO ANTICRISI” DEL GOVERNO E’ INSUFFICIENTE!

LE PROPOSTE DEL PD PER UNA PIU’ EFFICACE RISPOSTA ALLE ESIGENZE DELLE IMPRESE.

“Il decreto ‘anticrisi’ non contiene elementi sufficienti ad affrontare la gravità della situazione. Il nostro giudizio è quindi fortemente critico e per questo abbiamo presentato alla Camera le nostre proposte per correggerlo e migliorarlo”.
Lo hanno affermato i capigruppo del PD nelle Commissioni Bilancio e Finanze, Pierpaolo Baretta e Alberto Fluvi.
Gli emendamenti del PD si concentrano su tre principali temi:

1. CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI
Proponiamo di allargare i beni oggetto di beneficio, previsti dalle norme sulla detassazione degli utili reinvestiti, ad altri tipi di investimenti, compresi gli strumenti per il risparmio energetico e quelli legati all’innovazione. Lo strumento da usare è quello del credito di imposta. Soluzione che ha anche il vantaggio di essere sfruttabile già per il 2009 e non dal 2010 come nella proposta di governo. Infine, proponiamo che la norma non sia diretta solo al reddito da impresa ma a tutto il lavoro autonomo.

2. ACCELERAZIONE DEI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Per i crediti relativi al periodo fino al 31 dicembre 2008, proponiamo di estendere alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di pagare il 30% dei debiti in deroga al patto di stabilità interno. E’ sbagliato, infatti, limitare le misure alla sola amministrazione dello Stato. Proponiamo inoltre di dare ai fornitori, da parte della stessa PA, la certificazione del credito. Certificazione utile a ottenere liquidità con la cessione del credito attraverso le banche o la Cassa Depositi e Presitit (in convenzione con il ministero dell’Economia). Per il futuro, proponiamo di semplificare norme che, così come sono, rischiano di paralizzare ancora più gravemente la situazione.

3. FAVORIRE IL CREDITO DELLE BANCHE ALLE IMPRESE
Proponiamo un fondo presso la gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti di 4 miliardi per il 2009-2010 destinato alla prestazione di garanzie alle banche su finanziamenti a medio e lungo termine, anche garantiti dai Con.fidi, concessi dalle banche alle piccole e medie imprese, per favorire le operazioni di consolidamento a medio termine dei debiti a breve e la sospensione dei pagamenti per i prestiti già concessi.

“E’ comunque difficile – hanno concluso Baretta e Fluvi - avviare il confronto in commissione se il governo confermerà le notizie sulle modalità dello scudo fiscale e quando addirittura il presidente della Camera, quindi fonte più che autorevole, spiega che sul provvedimento verrà messa con tutta probabilità la fiducia”.
PD Casola Valsenio

martedì 14 luglio 2009

Governo Berlusconi: si riparte con la propaganda sull’energia nucleare

E’ una scelta sbagliata, pericolosa e antieconomica.
Nonostante quanto sbandierato dal Governo Berlusconi, riaprire la possibilità in Italia, di investire nella costruzione di centrali atomiche, è la scelta più sbagliata che il nostro paese possa intraprendere per risolvere i suoi problemi energetici.
Oltre all’errore di perseguire la scelta nucleare è inaccettabile l’idea del Governo di scorciatoie che passino per la militarizzazione delle aree, tagliando di fatto la necessaria via della concertazione con i territori e con le Regioni che non fossero disponibili ad ospitare gli impianti nucleari e i siti di stoccaggio.
E’ un approccio insopportabile e lontano da quanto si fa in qualunque paese occidentale e rischia di condurci in un vicolo cieco.
Siamo favorevoli che l’Italia sia protagonista nella ricerca di un nucleare di quarta generazione che diminuisce i rischi, la produzione di scorie, rompe la catena della proliferazione nucleare. In questo campo, l’Italia ha tutte le condizioni per dire la sua.
Ma è noto a tutti che questo nucleare oggi non esiste e pensare di costruire centrali di vecchia generazione nel nostro Paese è completamente sbagliato e anti-economico.
Così com’è oggi, il nucleare è una scelta che sottrae risorse, sia pubbliche che private, aa altri obiettivi quanto mai urgenti.

In particolare, il Partito Democratico sostiene la necessità e l’urgenza di scelte chiare e coerenti, e di forti investimenti per:
- efficienza energetica;
- sviluppo delle fonti rinnovabili, a cominciare dal solare e dall’eolico
- promuovere l'innovazione tecnologica.
Serve un programma nazionale, una vera e propria strategia per l’”economia verde”, che in tempi enormemente più brevi consentirebbe di
- abbattere le emissioni che alimentano i mutamenti climatici;
- ridurre sensibilmente la nostra dipendenza energetica dall'importazione di petrolio;
- accrescere la competitività delle nostre imprese;
- alleggerire le bollette a carico delle famiglie.

Per parte nostra, ribadiamo la volontà – a livello locale – di sostenere i programmi del Comune di Casola Valsenio per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili: pale eoliche, pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, produzione di calore con il cippato prodotto localmente.

Questa è la vera frontiera dell'innovazione in campo energetico, una frontiera che rappresenta un'opportunità tanto più grande in questa fase di crisi economica.




Circolo di Casola Valsenio