lunedì 30 novembre 2009

L'art. 2 della Costituzione della Repubblica Italiana


PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

venerdì 27 novembre 2009

giovedì 26 novembre 2009

La Voce del Padrone


Berlusconi: "Il PdL decide tutto a maggioranza. Chi non è d'accordo è fuori!"

NOTE CASOLANE - Sabato 28 novembre 2009, si ricorda il 65° della liberazione di Casola



Il 29 novembre 1944 è per Casola Valsenio il giorno della liberazione. Quel giorno di 65 anni fa entrò a Casola una cinquantina di militari della Divisione Indiana dell'8^ Armata Inglese.
Nel luogo dove è stata collocata la lapide a ricordo di quel giorno e di quei militari - in Via Cardinal Soglia - sabato 28 novembre, alle ore 10.30 verrà deposta una corona d'alloro.
La cerimonia sarà preceduta, alle ore 10,00, dall'inaugurazione della mostra documentaria: "1919 - 1948: 30 anni di storia italiana, dalla fine della 1^ guerra mondiale alla Costituzione"organizzata dalla sezione ANPI “G. Baffé” di Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno. (La mostra resterà aperta fino al 5 dicembre dal lunedì al sabato dalle ore 9,00 alle 13,00).

Quei giorni di novembre 1944...
Nella notte tra il 26 e il 27 novembre – scrivono Beppe Sangiorgi e Amilcare Mattioli nel libro, pubblicato dall’ANPI casolana nel 1994, “La Resistenza sui monti di Casola” – i pochi carri armati e autoblindo tedeschi rimasti in linea, i reparti someggiati e le truppe di fanteria abbandonano le loro posizioni e attraverso il paese si ritirano sui Gessi.
L’operazione è condotta con molta cautela e organizzazione, tanto che neppure gli avamposti alleati di accorgono dell’esodo che viene attuato.
In paese e lungo le principali vie di comunicazione rimangono però alcune pattuglie di guastatori che nel corso del 27 minano tutti i pozzi di acqua potabile, il palazzo municipale, il ponte della Soglia, la strada del Vignozzo e anche molti campi verso Zattaglia. Purtroppo nessun tentativo di disinnescare le mine è realisticamente pensabile, perché nella zona non sono presenti forze antifasciste organizzate e armate a tal punto da poter sopraffare le pattuglie tedesche che sorvegliano attentamente i luoghi minati.
Prima dell’alba del giorno 28 novembre una serie di esplosioni distrugge il Municipio, il ponte della Soglia, i pozzi di acqua potabile del paese e nel corso della giornata sono distrutti anche il ponte del Cardello e dei Monteroni, dopo di che anche le retroguardie tedesche raggiungono i ripari dei Gessi.
Il 28 novembre 1944 al posto del grande Municipio c’era un cumulo di macerie. Non c’era più l’archivio storico del Comune, con i registri e le carte comunali tra cui la documentazione del periodo in cui Casola esercitava giurisdizione sui territori della Valle del Santerno. Si salvarono solo i registri dello stato civile e poche altre carte, grazie all’iniziativa di Luigia Menni, Romeo Sagrini, Guido Ricciarelli.
E ancora il 28 novembre gli Alleati, che avevano il loro comando alle Cortine nella valle del Cestina, continuarono a cannoneggiare il paese.
Alcuni ex partigiani e patrioti casolani – Giovanni Tabanelli, Imerio Turicchia, Antonio Benericetti e Ermanno Bassani – la mattina del 29 novembre decidono allora di raggiungere il comando alleato per fare cessare l’inutile bombardamento.
Il tiro dei cannoni fu quindi alzato verso i gessi – dove si erano appostati i tedeschi – e ci si accordò per fare entrare una pattuglia alleata in paese.
Partimmo dalle Cortine con circa 50 indiani al comando di un capitano pure indiano e – racconta Giovanni Tabanelli - io li precedevo mentre Bassani stava in coda. (…) La notizia del nostro arrivo in paese si propagò in un baleno e già nel piazzale della chiesa si era radunata una piccola folla. Malgrado i miei avvertimenti i casolani si fecero pericolosamente vicini tanto che i soldati indiani li allontanarono gridando e puntando le armi, anche se in effetti intorno c’erano solo donne, vecchi e bambini.
Finalmente potemmo proseguire lungo la strada del muraglione fino alla Piazza Oriani: i soldati procedevano guardinghi ai lati della strada con le armi puntate verso le finestre e riparandosi dietro gli angoli e le colonne dei portici mentre i bambini, al centro della strada, gridavano e facevano segno che non c’era pericolo, che i tedeschi se n’erano andati.
Una volta constatato che il paese era sgombro da forze nemiche, il capitano si acquartierò nel Palazzo Unganìa. I rapporti con la popolazione civile si erano intanto fatti più cordiali e dopo il rancio prese corpo un piccolo commercio di sigarette, cioccolato e altri generi che mancavano da molti giorni in paese. Non furono però tollerati assembramenti e gli indiani non lasciarono cadere del tutto una certa aria di sospetto. (…)
A sera la compagnia indiana abbandonò il paese e fece ritorno al Comando ripercorrendo la strada del mattino e portando con sé due tedeschi che si erano dati prigionieri ad Aurelio Ricciarelli nei pressi del paese e che questi aveva rinchiuso in uno stalletto.
Qualche giorno dopo il comando alleato prese definitivamente sede a Casola.”
Casola era libera, ma la guerra non era ancora finita.
Ci sarebbero stati ancora lunghi mesi di sofferenze, privazioni e lutti, fino alla fine del conflitto e al ritorno della pace e della democrazia nella primavera del 1945.

mercoledì 25 novembre 2009

Un viaggio dentro la crisi.

La crisi bisogna affrontarla. Ma bisogna soprattutto guardare in faccia gli studenti, i giovani, le famiglie, i lavoratori, che ogni giorno sono costretti a fare i conti, con questa crisi. Ci hanno ripetuto che stava e sta andando tutto bene, che era ed è solo un risvolto psicologico, questa crisi. La finanziaria è vuota, scarna; le promesse sono rimaste tali e sono aumentati solo i tagli. Dimentichiamo, sono aumentate anche le proposte di legge per bloccare i processi di Sivlio Berlusconi. Ma l’Italia, quella vera, è un’altra. Quella che non si occupa di come bloccare i processi, e non si preoccupa di paralizzare l’intero parlamento per risolvere i problemi di una sola persona. Dentro la crisi ci sono tante storie e tanti viaggi diversi. Ne raccontiamo uno, consapevoli che purtroppo molti altri avvengono quotidianamente. Anche per loro organizzeremo iniziative e scenderemo in piazza in dicembre, perché vogliamo preoccuparci di problemi veri e di persone vere. Le balle e le barzellette le lasciamo a Silvio Berlusconi e ai suoi devoti sudditi.
Leggi questa storia…

Lunedì 30 novembre, ore 18.00 nella Sala Bigari del Municipio di Faenza

Un altro bel regalo del Governo: spariti i 103 milioni necessari ai Comuni per pagare i libri degli alunni della scuola elementare


Il governo ha azzerato lo stanziamento di risorse, allocato sul bilancio del Ministero dell’Interno guidato da Roberto Maroni, utilizzato dai Comuni per garantire la gratuità dei libri di testo agli alunni della scuola elementare e agli studenti meno abbianti di medie e superiori. Si tratta di 103 milioni di euro, rifinanziati l’ultima volta dal governo Prodi per il triennio 2007 - 2009.
Ma nella legge di bilancio 2010, in discussione alla Camera, i soldi non ci sono.
«Un bel regalo di Natale per la scuola pubblica e per le famiglie», commenta con ironia Manuela Ghizzoni, capogruppo PD in Commissione cultura di Montecitorio. Eppure l’obbligo della gratuità per le elementari è previsto dalla legge del lontano 1964, tuttora vigente, così come non è stata abrogata la norma del Governo D'Alema che ha esteso il beneficio ai ragazzi delle medie e delle superiori.
Oggi il Governo annuncia che per tappare questo buco attingerà risorse dal magico scudo fiscale, che sarebbe più opportuno chiamare scudo spaziale, per l'ampiezza degli interventi che dovrà coprire: se questo intervento non ci sarà dovranno essere i Comuni, con altre entrate(?!), a far fronte a questa spesa.
È questo il federalismo che hanno in mente il PdL e la Lega Nord?

lunedì 23 novembre 2009

Con Berlusconi ci sono sempre i problemi suoi, mai i problemi nostri.

Il PD lancia la mobilitazione nazionale "1000 piazze per l'alternativa": due giorni, l'11 e il 12 dicembre, per presentare le proposte su lavoro, scuola, salute, giustizia, ambiente, riforme. All'insegna dell'alternativa di governo, da costruire con il popolo delle primarie.

La Segreteria del Circolo casolano del PD deciderà nei prossimi giorni le iniziative che, nell'occasione, verranno organizzate a Casola. Su questo e altri argomenti, è prevista inoltre la riunione del Comitato direttivo del Circolo nella serata del 10 dicembre.

L'art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana


PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

domenica 22 novembre 2009

Non finisce qui!


La Regione Emilia-Romagna sta studiando il ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto che privatizza i servizi idrici e i servizi pubblici locali

La Regione scende in difesa del modello emiliano-romagnolo di gestione della fornitura di acqua e del ciclo rifiuti. Contro il decreto Ronchi, passato con voto di fiducia alla Camera, l’ufficio legale della Regione è al lavoro per studiare un ricorso alla Corte Costituzionale.
E anche se l’attenzione è concentrata sulla “privatizzazione” del ciclo idrico, l’allarme è forte se non maggiore sul ciclo rifiuti. In altre parole, i soggetti privati possono certo operare nella raccolta rifiuti ma tariffe e attività devono rimanere sotto lo stretto controllo delle istituzioni pubbliche.
Anche le Organizzazioni sindacali chiedono garanzie sull’impegno della Regione per mantenere il controllo pubblico dei servizi idrico e rifiuti. E’ forte infatti la preoccupazione sugli effetti del decreto Ronchi sulle norme regionali dell’Emilia-Romagna che affidano una forte responsabilità alle istituzioni pubbliche nella definizione della tariffa di riferimento e nel controllo (sanzioni comprese) sui gestori dei servizi ambientali. Quelle norme rischiano di sparire!
In particolare oggi, grazie al sistema di regolamentazione esistente in Emilia-Romagna, non è possibile far rientrare nelle tariffe costi incontrollati; inoltre c’è l’obbligo di reimpiego dei proventi delle tariffe per il miglioramento del servizio stesso.
Sui servizi idrici, inoltre, il DDL Ronchi, non solo taglia fuori gli enti locali dal controllo sulla fornitura e sulle tariffe, ma obbliga le società quotate in borsa come Hera, a “riequilibrare” la distribuzione delle quote in favore dei privati. Così gli enti locali, tra cui il nostro, che oggi controllano il 59% di Hera devono scendere al 40% entro il 30.6.2013 e al 30% entro il 2015. Per farlo i Comuni e i loro Consorzi (nel caso nostro ConAMI) dovranno vendere una parte delle proprie azioni, in tempi prefissati, con una chiara alterazione della concorrenza e del mercato (…mercato!?!) che porterà presumibilmente a una svalutazione delle stesse azioni, e dunque a un danno economico per i soci pubblici, ma anche privati.

Ormai nel PdL sono ...tutti contro tutti


"Il ministro Tremonti esercita un potere di veto sulle iniziative di tutti i ministri. Un blocco cieco, cupo, conservatore, indistinto". Lo afferma il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta secondo cui finchè c'era la crisi "il rigore conservatore" di Tremonti "ha funzionato" ma ora, sottolinea, "bisogna cambiare passo".
Intervistato dal Corriere della Sera (22.11.09), Brunetta spiega che tutti i ministri la pensano come lui. "Tutti soffrono per il potere di veto di Tremonti", afferma. "Il Tesoro - aggiunge - esercita un egemonismo leonino, opaco, autoreferenziale. Una iattura. E lo dico convinto di interpretare lo spirito dell'intero governo».
Poco dopo arriva la replica di Paolo Bonaiuti, portavoce del premier: "La linea di Tremonti è quella di Berlusconi".
Fino a quando?

La Scienza antidoto contro la guerra

Facciamo due conti. La portaerei italiana Cavour è costata 1.400 miliardi di euro: con quei soldi in Italia si costruiscono 4000 asili nido. Per un sottomarino classe Virginia ci vogliono 2,7 miliardi di dollari, quanto un anno di cure per 7,5 milioni di donne africane sieropositive. Andiamo avanti? Mantenere le armi del mondo costa ogni giorno 4 miliardi dollari: significa che ogni 24 ore (guardate l'orologio) bruciamo l'equivalente dei programmi Oms di controllo della malaria, malattia che provoca un milione di morti ogni anno.
Sono queste le cifre che scienziati e premi Nobel hanno snocciolato ieri a Milano nel corso di “Science for peace”, la conferenza mondiale organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi. (...)

sabato 21 novembre 2009

Superamento del bicameralismo perfetto e diminuzione del numero dei parlamentari: già presentata in Senato la proposta del PD


Un’opposizione che sia alternativa di governo e non solo cane da guardia. L’aveva promessa Pier Luigi Bersani la notte della sua elezione a segretario del Partito Democratico. La stanno mettendo nero su bianco la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro e il suo vice Luigi Zanda. Porta la loro firma infatti la proposta di legge che pone fine al bicameralismo perfetto e riduce sensibilmente il numero di deputati e senatori.
L’obbiettivo dei democratici è quello di trasformare una proposta unilaterale in una mozione bipartisan, condivisa da tutti gli schieramenti politici, non solo per darle maggiore spessore e quindi più concrete possibilità di diventare legge, ma anche per ribadire definitivamente che “le riforme non si fanno a colpi di ariete e con voto di maggioranza”.

Cosa cambia? Nel dettaglio il testo presentato dai senatori PD prevede la riduzione dei deputati da 630 a 506 e dei senatori da 315 a 212; la fine del bicameralismo perfetto e la trasformazione del Senato in Senato delle regioni; la ridefinizione delle competenze tra Camera politica e Senato delle Regioni. Senza contare che l’approvazione del nuovo assetto comporterebbe la preparazione di una legge elettorale da adattare al nuovo Senato.
"C'e' un impulso del Pd sul tema delle riforme vere che mostra di dare qualche frutto. Si dimostra – afferma il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani - che quando si parla di superamento del bicameralismo, riduzione del numero di parlamentari e di una riforma della Costituzione che non ne tocchi lo spirito e le parti fondamentali, noi siamo pronti non solo a discutere ma a far valere le proposte che abbiamo già presentato con la mozione firmata da Finocchiaro e Zanda".

Il flop della social card


A 12 mesi dal suo lancio – era partita ufficialmente l’1 dicembre 2008 - la carta acquisti (social card) ha raggiunto meno della metà dei "bisognosi" previsti dal ministero dell'Economia: 627.000 le richieste accolte e solo 450.000 i beneficiari attuali, di fronte a una previsione governativa di 1.300.000 persone.
La causa? Requisiti troppo stretti e procedure farraginose.
La carta acquisti è come un normale bancomat, utilizzabile "per il sostegno della spesa alimentare, sanitaria e il pagamento delle bollette della luce e del gas". Vale 40 euro al mese, caricati bimestralmente.
Gran parte delle carte sono andate al Sud Italia, con la Sicilia a farla da campione. Alcune regioni sono state fortemente penalizzate. In Veneto su 180.000 pensionati con limiti di reddito sotto i seimila euro, a gennaio erano state rilasciate solo 12.000 carte, contro le 100.000 attivate in Campania (dove i pensionati aventi diritto sarebbero 140.000).
Uno strumento caritatevole come la social card si è dunque dimostrato inefficace, per i numeri che si attestano sotto al 50% delle previsioni, e oneroso, perché la carta ha degli assurdi e alti costi di gestione.
Anche questo l’avevamo detto!

venerdì 20 novembre 2009

Da lunedì prossimo, ogni lunedì, pubblicheremo un articolo della Costituzione della Repubblica Italiana


Un articolo ogni settimana, per 54 settimane, ché tanti sono gli articoli contenuti nei Principi fondamentali e nella Parte I, quella dedicata a “Diritti e Doveri dei Cittadini”.

E’ importante conoscerla, la Costituzione. E’ importante riflettere sui suoi contenuti, sui principi e sui valori che sono a fondamento delle istituzioni democratiche e della convivenza civile.
La Costituzione è, deve essere, il punto di riferimento di ogni gruppo politico, di ogni associazione, di ogni comunità, di ogni individuo, senza distinzione politica, religiosa, di sesso, etnica o sociale.
E’ l’ispirazione dell’agire pubblico, per il miglioramento delle condizioni di vita, di benessere economico, di evoluzione sociale, di crescita civile e culturale dell’intera società.

Il Presidente Napolitano racconta i Principi Fondamentali della Costituzione
(da "La rinascita del Parlamento. Dalla Liberazione alla Costituzione", a cura della Fondazione Camera dei Deputati)

Quando "i nostri figli hanno troppi amici neri"!


C'era una volta - in Italia - la difesa della razza, una rivista che attraverso la ripetizione martellante di stereotipi razzisti fornì un pretesto a coloro che tra il 1938 e il 1943 scelsero di non vedere, o di non preoccuparsi di ciò che stava accadendo sotto i loro occhi, fra cui le avvilenti e raccapriccianti leggi razziali emanate dal ragime fascista. Una pagine indelebile della nostra storia, che ancora evoca tristezza e vergonga.
C'è oggi - a Coccaglio, comune bresciano - l' operazione White Christmas (Bianco Natale): "I nostri figli hanno troppi amici neri", ammoniscono i genitori (...)

giovedì 19 novembre 2009

Peccato. Salta la candidatura di D'Alema a Mr PESC.

Non sarà Massimo D'Alema a guidare la diplomazia dell'Ue. Per la carica di Alto rappresentante per la politica estera il Partito socialista europeo ha scelto la britannica Catherine Ashton, commissaria europea al Commercio, unica tra i candidati che non aveva alle spalle un passato da ministro degli Esteri. "Gli otto capi di governo socialisti si sono incontrati e hanno deciso all'unanimità di sostenere Catherine Ashton", ha riferito uno dei partecipanti alla riunione di Bruxelles. Successivamente il portavoce di Londra ha confermato che il primo ministro Gordon Brown ha accettato di non candidare Tony Blair alla presidenza del Consiglio europeo e di appoggiare la nomina di Ashton. La laburista Ashton, 53 anni, baronessa di Upholland, era stata sin dall'inizio una delle candidature "rosa" più quotate. Nell'esecutivo Barroso era entrata nell'ottobre del 2008 con il rimpasto che l'aveva vista sostituire Peter Mandelson, entrato nel governo Brown. E' una grande esperta del Trattato di Lisbona, essendo stata lei a seguirne l'iter alla Camera dei Lord, e di Welfare ma non di politica estera.

Due piccoli imprevisti e due figuracce (...di PdL e Lega Nord)


Nonostante l’ “espropriazione”, chi pensava che il voto sul decreto che privatizza i servizi idrici sarebbe stato facile …come bere un bicchier d’acqua, ha dovuto fare i conti con due “piccoli imprevisti”.
In primo luogo il Partito Democratico che, presente in aula per il 95%, si è schierato compatto e ha mandato sotto la maggioranza ben quattro volte, ottenendo l’approvazione di altrettanti ordini del giorno e la resa “definitiva e incondizionata” del ministro Ronchi. Messo alle strette, infatti, l’ideatore del decreto ha dovuto interrompere le votazioni e accogliere passivamente gli altri odg, trasformandoli in raccomandazioni e regalando al PD la sua 32esima vittoria sul governo.
Un episodio che ha aggiunto pepe al clima non proprio disteso che aleggia nella maggioranza e che ha monopolizzato l’attenzione di chi era in transatlantico. Il capogruppo PdL Cicchitto era fuori di se, continuava a ripetere ai suoi: “Così non si va avanti”. Cinque parole che sono un monito per quei ministri che una volta erano amici, compagni di squadra e d’avventura e che oggi fanno a gara di assenza costringendo lui, Cicchitto, all’ennesima figuraccia.

Ma le figuracce non sono un’esclusiva del PdL. Il secondo boccone amaro riguarda la Lega Nord che ieri, fra gli scranni di Montecitorio, ha lasciato la faccia e la credibilità.
Il partito del "popolo del nord” si è allineato al diktat del governo e ha votato la stessa legge che per mesi aveva criticato, rivendicando l’acqua come risorsa pubblica. La coerenza è andata a farsi un bagno in nome della poltrona, motivo per cui è toccato al patron del carroccio, Umberto Bossi, alzare la voce e richiamare all’ordine i pochi tormentati dal senso di colpa: “Non si muore per una legge, ma si muore se cade il governo”. Insomma, anche per il leghista duro e puro, l’importante è partecipare. Il come è del tutto secondario…

OCSE: Italia in ginocchio. Allarme disoccupazione.


Debito e deficit sempre più fuori controllo in Italia, ma a pesare sull'economia c'è anche l'aumento della disoccupazione. Secondo l'Outlook economico dell'Ocse, pubblicato stamane, il tasso di disoccupazione in Italia salirà infatti nel 2009 al 7,6% dal 6,8% del 2008, mentre nel 2010 raggiungerà l'8,5% e nel 2011 l'8,7%. Il debito pubblico dell'Italia salirà di 10 punti percentuali quest'anno al 115% del Pil e nel 2011 arriverà al 120% del Pil. Il rapporto deficit Pil si attesterà al 5,5% nel 2009, al 5,4% nel 2010 e al 5,1% nel 2011.
"A causa dell'alto debito pubblico - si legge nel rapporto - l'Italia non ha introdotto stimoli su larga scala. Nonostante ciò, a causa dell'indebolimento ciclico delle entrate, il deficit supera il 5% e il debito salirà al 120% del Pil nel 2011". E ancora "L'introduzione dello scudo fiscale per il rimpatrio dei fondi dall'estero dovrebbe essere visto dai contribuenti come una misura straordinaria, con un impegno alla trasparenza per quanto riguarda lo scambio di informazioni recentemente raggiunto. In caso contrario i contribuenti potrebbero concludere che saranno possibili altri condoni". (leggi tutto)

mercoledì 18 novembre 2009

Battisti, dal Brasile sì all'estradizione dell'ex terrorista


I reati per cui è stato condannato non sono di natura politica, quindi è stato sbagliato considerarlo un rifugiato.
Con questa motivazione - 5 voti a favore, 4 contrari - il Tribunale supremo federale del Brasile ha autorizzato l'estradizione dell'ex terrorista condannato in contumacia in Italia all'ergastolo per quattro diversi omicidi. Ancora da decidere se la parola finale spetti a Lula.
Applausi nell'Aula di Montecitorio.

Qualcuno inizia ad aprire gli occhi!


La notizia non sono gli scontri e gli insulti nella maggioranza di governo. Questo oramai è un dato di fatto quotidiano! La notizia è invece che all'interno della maggioranza qualcuno sta aprendo gli occhi, abbandonando la demagogia e la propaganda, e dando il giusto nome alle parole e ai fatti. Stavolta a far salire la temperatura è stata la presentazione del disegno di legge che attribuisce il diritto di voto alle elezioni comunali e circoscrizionali ai cittadini extracomunitari residenti in Italia da almeno cinque anni. Una proposta bipartisan sottoscritta da esponenti di tutti i gruppi parlamentari (Lega Nord esclusa). Ha detto Flavia Perina, deputata PDL, "Questo è uno schema da demolire: su questioni così fondamentali e che hanno una rilevanza nazionale importantissima non è possibile usare certi schemi. Se noi del centrodestra continuiamo a seguire logiche xenofobe (capito bene?!) non facciamo l'interesse nazionale". E' invece Umberto Bossi a dar voce all'ira del Carroccio: "Gli immigrati devono essere mandati a casa loro, non c'è lavoro neanche per noi".
Parole che Gianfranco Fini bolla così: "E' una battuta liquidatoria, un anatema, ma non risolve il problema. Gli immigrati in Italia oggi sono quattro milioni, ma il fenomeno è destinato ad aumentare. Tocca quindi alla politica mettere in campo politiche di lunga durata. Non farlo significa di accendere delle mine sul cammino della nostra società".
Finalmente - anche dentro la maggioranza - qualcuno inizia a capire che di fronte ai problemi veri la propaganda subdola e spicciola non paga, ma è solo un boomerang. Non avevamo visto male (e lo diciamo per la terza volta!!!), qualche mese fa, a Casola Valsenio. Troppo facile confondere le acque e nascondersi nel localismo "scolorito" per non affrontare i veri nodi politici. Troppo facile!!!

Per fare passare la privatizzazione dell'acqua devono ricorrere ancora una volta al voto di fiducia


Ancora una volta la Camera è stata espropriata dalla possibilità di discutere e modificare i provvedimenti del governo

Ancora una volta il Parlamento viene espropriato del suo ruolo. La Camera dei deputati ha votato la fiducia al Governo sul decreto “salva- infrazioni” che contiene la riforma dei servizi pubblici locali, compresa la gestione dell’acqua. Hanno votato 590 deputati (su 630) e il governo ha ottenuto 320 sì, contro i 270 no dell'opposizione.
Entro due anni potrebbe essere venduto tutto il comparto idrico pubblico per essere affidato a privati, o per essere ceduto a società miste nelle quali l’eventuale partecipazione pubblica dovrà risultare minoritaria (non più del 30%).
Le motivazioni di urgenza addotte dal Governo sono assolutamente pretestuose. Il provvedimento tocca un aspetto fondamentale della vita dei cittadini e delle comunità locali e su questo il dibattito parlamentare è indispensabile per evitare che gli affari e gli interessi di pochi prevalgano sulla necessità di tutti.
Anche la Lega Nord, che si era detta contraria al provvedimento, ha votato la fiducia. Alla faccia del federalismo e del potere di decisione delle comunità locali.
La Lega Nord – afferma Stefano Bonaccini, Segretario regionale del PD – ha firmato e avallato, ancora una volta con un decreto e un voto di fiducia, un dispositivo che di fatto impedirà il controllo pubblico sui criteri d’uso e sul prezzo, oltre che sulla salvaguardia, dell’acqua. Piuttosto – precisa – il Governo dovrebbe preoccuparsi del rifacimento delle reti idriche e degli acquedotti, che in varie parti d’Italia versano in condizioni precarie e disperdono un bene prezioso, oltre che ingenti somme di denaro”.
Ciò che in Emilia-Romagna, invece, con il governo pubblico e la gestione dei servizi idrici attraverso società a maggioranza pubblica, è stato possibile garantire, con reti e impianti all’avanguardia e costi tra i più bassi d’Italia.

Tavola rotonda del PD sull'agricoltura collinare e montana


Agricoltura, risorsa insostituibile per Casola Valsenio”, è il titolo della tavola rotonda che si svolgerà mercoledì 18 novembre alle ore 18.30 nella sede del PD (Piazza Oriani 11).
A discutere della situazione e delle prospettive dell’agricoltura casolana e delle aree collinari e montane, saranno l’Assessore all’agricoltura della Provincia di Ravenna, Libero Asioli e alcuni agricoltori casolani: Graziano Caroli (che interviene anche nella sua veste di Assessore all’agricoltura del Comune di Casola Valsenio), Stefania Malavolti, Mauro Rontini, Stefano Quarneti e Raffaele Piancastelli.
Il confronto sarà moderato da Giacomo Giacometti e Riccardo Isola.
Il resoconto della tavola rotonda verrà pubblicato nelle pagine centrali del prossimo numero de “I Democratici per Casola”, che in dicembre verrà recapitato alle famiglie casolane.

martedì 17 novembre 2009

Fiducia: il premier al 45%, governo giù. L'effetto Bersani fa decollare il Pd


Silvio Berlusconi frena la caduta anche se resta ai minimi storici, ma il suo governo ricomincia a precipitare. L'effetto Bersani fa volare il Pd. Il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it sulla fiducia mostra, per il mese in corso, un quadro solo parzialmente in movimento: il premier è fermo al 45% di ottobre, mentre il suo governo perde altri 2 punti e arriva al 40%: un dato al di sotto del quale c'è il baratro.

lunedì 16 novembre 2009

La "riforma delle istituzioni" che vogliamo


Oggi si è riunita a Roma la nuova Direzione del PD, eletta dall'Assemblea nazionale del 7 novembre scorso.
Il Segretario Pier Luigi Bersani, nella sua relazione, ha ribadito le proposte del PD per la riforma delle istituzioni:
- Riduzione del numero dei parlamentari;
- Istituzione del Senato federale;
- Una legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere di scegliere i parlamentari.

Si vuole il confronto con l'opposizione? Si parta da queste proposte. Dica, la destra, se è d'accordo.

sabato 14 novembre 2009

Internet per tutti? Sarà per un'altra volta, il governo cancella i fondi per la banda larga


Sono mesi che il governo ha stanziato circa 800 milioni per finanziare la copertura della Banda Larga sul territorio italiano. Un progetto ambizioso, già iniziato durante il governo Prodi, con l'obiettivo di promuovere l'utilizzo di Internet e della Rete e di sconfiggere il cosiddetto “divario digitale”.
Ma dopo diverse promesse e dichiarazioni di facciata fatte dal ministro Scajola e dal vice ministro Romani, la realizzazione della Banda Larga è ancora lontana dal traguardo.
E’ assurdo dire che questo investimento verrà rinviato a dopo la crisi. Perché serve esattamente in questi mesi di crisi e non dopo. L'obiettivo proposto e presentato dal PD rimane quello di garantire a tutti gli italiani un accesso a banda larga di almeno 2 megabyte entro il 2011.
La questione è tanto più urgente e importante per noi, per le aree interne, collinari e montane, dove il superamento del divario digitale, più che altrove, è fattore di sviluppo e …di giustizia.
Il Comune di Casola Valsenio, con Brisighella e Riolo, ha concordato con la Provincia di destinare una quota dei fondi FAS a cofinanziare – insieme a soggetti privati – un progetto di diffusione della Banda larga con il sistema Wi Fi. Ma, come non bastasse, il Governo di centrodestra tiene bloccati anche quei fondi.

Vasco Errani candidato del PD alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna


La candidatura è stata approvata all'unanimità dall'Assemblea regionale del Partito riunita a Bologna nella mattinata di sabato 14 novembre.
Presentando la proposta, il Segretario regionale Stefano Bonaccini (nella foto, con Vasco Errani), ha espresso un giudizio positivo sul lavoro svolto dal Presidente della Regione e ne ha riconosciuto “la capacità e l'autorevolezza necessarie per guidare l'alleanza di centrosinistra nelle prossime elezioni regionali”. Intervenendo, il Presidente Errani ha parlato dell'Emilia-Romagna come “anima del cambiamento per l'intero Paese”.
Per saperne di più, collegati al sito del PD dell'Emilia-Romagna.

Lavoro, ricerca, sicurezza: nulla. In vendita i beni della mafia. Il Governo è ai ferri corti!

«Questa finanziaria corrisponde al nulla, e anche il nulla ha un suo senso». Anna Finocchiaro in Aula fotografa lo stato della politica economica italiana al momento del primo sì alla manovra a palazzo Madama. Nessuna promessa mantenuta: né sulle tasse, né per gli alluvionati di Messina, né per i ricercatori dell’Università, né per la sicurezza e la giustizia. Eppure quel testo non è affatto una scatola vuota. Anzi, È il concentrato di una serie di mine vaganti, con effetti disastrosi per il Paese, dalle politiche sulla Difesa, a quelle anti (anti?) mafia. Un testo inefficace e pericoloso, costruito a suon di emendamenti (l’ultimo, l’omnibus del relatore, limato fino a ieri mattina) senza una strategia. Ma i veri giochi pericolosi si fanno sugli immobili. Quelli della Difesa, che vengono sottratti al Demanio e affidati alla neo-costituita Difesa Spa. E quelli confiscati alla mafia. L’emendamento del relatore apre la strada alla vendita degli immobili confiscati alle organizzazioni criminali. Il ricavato sarà distribuito per il 50% al ministero dell'Interno per la tutela sicurezza pubblica e per il restante 50% al ministero della Giustizia per il potenziamernto degli uffici giudiziari.Una disposizione molto grave. A denunciarlo è don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera. «Con questo emendamento viene di fatto tradito l'impegno assunto con il milione di cittadini che nel 1996 firmarono la proposta per la legge sull'uso sociale dei beni confiscati alla mafia e la loro restituzione alla collettività - dichiara don Ciotti - È un tragico errore vendere i beni correndo di fatto il rischio di restituirli alle organizzazioni criminali, capaci di mettere in campo ingegnosi sistemi di intermediari e prestanome e già pronte per riacquistarli, come ci risulta da molteplici segnali arrivati dai territori più esposti all'influenza dei clan».
E sale la tensione nella maggioranza di Governo. Lite e paroli forti tra Brunetta e Tremonti.



giovedì 12 novembre 2009

...e se lo dice pure lui!


Il disegno di legge sul processo breve presentato dalla maggioranza di centrodestra al Senato non piace all’opposizione. Ma non piace neppure ad Antonio Baldassarre, ex presidente della Corte costituzionale, ex presidente Rai in quota centrodestra e candidato sindaco del centrodestra a Terni nel giugno scorso (nell'immagine il logo della sua lista), secondo cui il provvedimento sarebbe «incostituzionale» e «imbarazzante».
Baldassarre, dicendosi «desolato innanzitutto come cittadino», spiega che il provvedimento viola il principio di uguaglianza soprattutto perchè si applica a «reati gravissimi, come quelli di corruzione e concussione» mentre tra quelli esclusi ce ne sono alcuni «lievi». «Non è una cosa seria,visto che stiamo parlando di leggi e non di regali».

Se lo dice lui!...


Taormina: ddl vergognoso, criminale e ridicolo

Il disegno di legge sul processo breve è «vergognoso, criminale, criminogeno e ridicolo». Lo sostiene l'avvocato Carlo Taormina, che parla di «Stato di diritto ormai saltato» e «imbecillità giuridica senza precedenti». Il provvedimento, secondo l'ex sottosegretario all'Interno del Governo Berlusconi, «è vergognoso perché per vietare il giudizio su di un imputato se ne vietano centomila, con danno morale e patrimoniale delle vittime dei reati. È criminale perché implica l'utilizzazione dello strumento legislativo per fini personali ed integra un attentato alla Costituzione sotto il profilo della vanificazione della giurisdizione.
È criminogeno perché, essendo materialmente impossibile celebrare un processo di primo grado in due anni, il disegno di legge è una licenza a delinquere, soprattutto per i delitti che attentano alla sicurezza di ogni giorno dei cittadini.
È ridicolo perché chiaramente ritorsivo rispetto alla caduta del Lodo Alfano, è fatto presentare al Senato perché in Consiglio dei Ministri siede l'unico interessato a sopprimere la giurisdizione, dopo averlo però concordato con la maggioranza, attraverso una blindatura che rende una buffonata il ruolo del Senato e della Camera, sul modello di una autentica dittatura».
«Il diretto interessato al disegno di legge
- avverte Taormina - stia attento perché l'imbecillità dei consigli, per l'ennesima volta, si tradurrà in altra legge ad personam inutile. Invito la Magistratura, per la quale nutro odio profondo, a vanificare l'iniziativa considerando ordinatorio il termine dei due anni. Invito i cittadini onesti a rivoltare i tavoli di questa politica che, proprio ad opera del centro-destra, sta distruggendo lo Stato e i diritti garantiti dalla Costituzione, per far uscire dai guai qualche potente».

Cos'è il "processo breve"?


Cominciamo col dire che circa un anno fa il PD ha presentato al Ministro della Giustizia, Alfano, un pacchetto di provvedimenti sulla Giustizia, per il quale aveva garantito una risposta che il PD sta ancora aspettando.
"Abbiamo proposte già depositate sulla riforma del codice penale, sul processo civile, sull`efficienza del sistema giudiziario, sia in termini operativi che procedurali - ha affermato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani - e siamo pronti a presentare nuove proposte sulla giustizia amministrativa. Non accettiamo che ci si dica che il PD non ha proposte in materia. E` il governo che fin qui non le ha fatte vedere".
Ora, dopo la bocciatura del cosiddetto “lodo Alfano”, che avrebbe messo Berlusconi al riparo dei processi in cui è coinvolto (…e che non c’entrano nulla con la sua attività politica e istituzionale, ma riguardano presunti reati commessi in attività economiche e imprenditoriali), si cercano altre soluzioni.
Ci hanno provato con la “prescrizione breve” (cioè accorciare i termini oltre i quali il reato viene prescritto, cancellato), ma Fini - e l’opposizione parlamentare - lo hanno impedito: sarebbe stata una vera e propria amnistia strisciante per decine di migliaia di processi.
Ci riprovano adesso con il “processo breve”.
“I processi – dicono dal PdL – sono troppo lunghi. Bisogna concluderli entro tempi certi, non più di 6 anni per i tre gradi di giudizio”.
Giusto, ma la proposta del PdL parte …dalla fine, e non dall’inizio. E l’inizio, ovvero le soluzioni che possono garantire una maggiore celerità dei processi, sono anche le risorse, i mezzi, le strutture, che consentirebbero alla Giustizia di funzionare celermente. Ma quelle stesse risorse, mezzi e strutture sono negate dal Governo!
Se passasse la norma annunciata dal PdL, salterebbero i processi a carico di persone incensurate che – nei tre gradi di giudizio - superassero la durata di 6 anni (…e ci sono avvocati specializzati nell’allungamento dei tempi!).
Servono alcuni esempi? Eccoli. Salterebbero i processi a carico del Petrolchimico di Marghera, quello dell’Eternit in corso a Torino per le centinaia di morti di amianto. O, ancora, il processo Cirio-Parmalat.
In tutti questi casi – afferma l’on. Felice Casson, del PD - è impossibile chiudere il processo in 6 anni perché ci sono indagini estremamente complesse dal punto di vista investigativo e scientifico, proprio perché è necessario accertare le responsabilità, se queste ci sono. Per non parlare poi dei processi ancora più complessi, come quelli che riguardano la criminalità organizzata, il terrorismo, la bancarotta fraudolenta. Ci sono perizie valutarie e bancarie che richiedono a volte oltre un anno: vuol dire che in questo modo si brucia già metà del tempo”.
Il PD chiede e propone una riforma della giustizia che serva ai cittadini e non a proteggere i potenti.

Il "fattore B"


Italia, novembre 2009: crescono a dismisura le ore di CIG, chiudono e sono a rischio di chiusura centinaia di imprese, la redditività dell’agricoltura è ai minimi termini, tanti lavoratori, soprattutto giovani, perdono il lavoro senza alcuna garanzia o sostegno, manca una strategia di rilancio economico, mancano sostegni alla ricerca, non abbiamo un piano energetico (…le centrali nucleari fra 20 anni!), non c’è alcuna strategia per lo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili, non esiste una politica per la casa e per il recupero del patrimonio edilizio degradato. E mentre frane e dissesti continuano a fare vittime, non si fa nulla per dare all’Italia un piano di prevenzione del dissesto idrogeologico.
E il governo di cosa si occupa? Qual è la priorità, per la quale si trova una corsia preferenziale nelle aule parlamentari? E’ il “processo breve”, l’ultima trovata degli azzeccagarbugli del PdL per salvare il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dai processi e dalle vicende giudiziarie in cui è coinvolto. E se non dovesse bastare, sono pronti a reintrodurre l'immunità parlamentare, abolita nel 1993.
Ecco, questo è l’effetto del “fattore B”: un danno grave per il Paese, per la possibilità di risolvere i problemi reali dei cittadini, delle famiglie, delle imprese.

A cena con gli autori: Alessandro Baricco, Cristiano Cavina e "I frutti dimenticati"


Un evento tanto atteso quanto imperdibile è quello che si terrà GIOVEDI' 3 DICEMBRE (anziché mercoledì 2 dicembre, come inizialmente previsto) a Casola Valsenio.
A partire dalle ore 20.00

, nella sala Don Elviro Guidani, in via Roma 80, il giovane scrittore casolano Cristiano Cavina e Alessandro Baricco (nella foto), autore di capolavori del calibro di Oceano mare, Seta, Emmaus, parteciperanno ad una "cena con l’Autore" dal sapore inedito e particolare. Nell'occasione verrà presentato l'ultimo libro di Cristiano Cavina, "I frutti dimenticati".
La serata è organizzata dalla pizzeria Il Farro in collaborazione con il ristorante Fava, Cantine dei Colli Romagnoli, Coop. Montana Valle Senio e Caffè Poli.
Per partecipare è necessaria la prenotazione (tel. 0546 76007 / 0546 73908).

Non solo Stefano Cucchi, le tante morti sospette delle carceri italiane.

Il centro studi Ristretti orizzonti, che da anni si occupa della questione carceraria con precisione e competenza, presenta un quadro da dittatura sudamericana. «Morti per “infarto” con la testa spaccata, per “suicidio” con ematomi e contusioni in varie parti del corpo. Quello che non è possibile vedere, ma a volte emerge dalle perizie mediche (quando vengono disposte e poi è dato conoscerne l’esito), sono costole spezzate, milze e fegati “spappolati”, lesioni ed emorragie interne. Questo è quanto emerge dalle cronache, dalle perizie, dalle fotografie (quando ci arrivano) e questo è quanto ci limitiamo a testimoniare». Un rapporto mette insieme trenta casi di morti dalle dubbie circostanze avvenuti dal 2002 a oggi. (leggi il reportage...)

Quando il futuro è sempre più sbiadito...

La "tassa" sulla speranza di vita che ridurrà la pensione dei giovani.
Alla fine, tirate le somme, il baratro che divide giovani e meno giovani non fa che allargarsi ulteriormente, con i primi costretti a pagare, oltre alle conseguenze della propria precarietà lavorativa, anche quelle della crescente speranza di vita. Su cui sta per abbattersi, silenziosa e implacabile, la nuova tassa occulta. (leggi...)

martedì 10 novembre 2009

1989/2009, commenti e ricordi sul 20° anniversario della caduta del muro di Berlino


9 novembre 1989 - 9 novembre 2009, 20 anni fa cadeva il muro di Berlino, cadeva il simbolo della divisione della Germania e dell'Europa in blocchi politici, economici e militari contrapposti, finiva l'epoca della guerra fredda, arrivava al suo epilogo la vicenda storica e politica dei regimi dittatoriali a guida comunista che l'Unione societica aveva imposto nei paesi dell'Europa orientale e centrale dopo la fine della 2° Guerra mondiale con la vittoria degli eserciti alleati (USA, Gran Bretagna, Francia e URSS) sul nazi-fascismo.
Abbiamo raccolto, su quella data e su quegli avvenimenti, alcuni ricordi e commenti. Pubblichiamo i primi che ci sono pervenuti, ai quali - ci auguriamo - ne seguiranno altri:
- Massimo Barzaglia
- Giacomo Giacometti
- Valentina Sagrini
- Riccardo Isola
- Alessandro Righini

lunedì 9 novembre 2009

In ricordo di Benigno Zaccagnini, un intenso programma di iniziative


Giovedì 12 novembre, ore 20.30 - Teatro Opera S.Teresa - Ravenna
Presentazione del libro "Dialoghi con Zaccagnini"- Edizioni STUDIUM
Introdurrà il Presidente della Provincia Francesco Giangrandi, saranno presenti Guido Bodrato, Bruno Tabacci. Domenico Rosati, Fabrizio Matteucci, concluderà l'Arcivescovo Mons.Verucchi.

Venerdì 13 novembre, ore 14 - Cimitero di Ravenna
Preghiera sulla tomba di Benigno Zaccagnini.

Venerdì 13 novembre, ore 15 - Teatro Rasi - Ravenna
Convegno "Riflessioni su Zac"
Con gli interventi di Guido Bodrato, Massimo D'Alema, Bruno Tabacci, Pier Luigi Bersani, Dario Franceschini e di Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso, Mons. Ersilio Tonini.

Venerdì 13 novembre, ore 19 - Basilica di S.Maria in Porto - Ravenna
Concelebrazione dei Vescovi della Romagna, presieduta da Mons.Giuseppe Verucchi.

USA: sì storico della Camera alla riforma sanitaria di Obama


Decisione storica da parte della Camera degli Stati Uniti: i deputati americani hanno detto sì alla riforma del sistema sanitario. La Camera, in una rara seduta di sabato conclusasi a notte fonda (8 novembre), ha votato a favore della riforma fortemente voluta dal presidente, Barack Obama. Il testo è passato nonostante l'opposizione compatta di tutti i deputati repubblicani tranne uno e di un certo numero di deputati democratici moderati: 220 i voti a favore, 215 i contrari.
Affinchè la riforma diventi legge, tuttavia, è necessario che si esprima anche il Senato, dove la maggioranza democratica non è affatto data per scontata. Nello stesso tempo, però, il sì della Camera rappresenta una vittoria politica di straordinaria portata per l'amministrazione Obama. Lo stesso presidente, infatti, nell'imminenza del voto si è recato al Congresso per esortare i deputati ad esprimersi a favore della riforma. E in una dichiarazione successiva ha parlato di «momento storico» per gli Stati Uniti. Le stesse parole sono state usate dalla speaker della Camera, Nancy Pelosi: «Oggi - ha detto - è una giornata storica per l'America. I nostri pensieri vanno al senatore Ted Kennedy, che era solito definire la riforma sanitaria come il grande lavoro incompiuto del nostro Paese».
La riforma prevede l'assistenza sanitaria nei confronti di 36 milioni di cittadini americani che attualmente non godono di alcuna copertura. Inoltre prevede in un arco di dieci anni di arrivare a coprire il 96% della popolazione, per un ammontare complessivo di 1.200 miliardi di dollari. Il testo introduce poi una serie di norme restrittive per le compagnie assicurative rispetto al sistema attuale. Non solo prevede di introdurre nel mercato la tanto contestata public option, l'opzione pubblica voluta dal governo per calmierare il mercato, ma contiene regole nuove come per esempio l'obbligo da parte dei datori di lavoro di assicurare i loro dipendenti; oppure il divieto nei confronti delle compagnie di assicurazione di negare a clienti la copertura sulla base delle cosiddette «condizioni mediche preesistenti», oppure di alzare in misura significativa il prezzo delle polizze nei confronti delle persone più anziane.

domenica 8 novembre 2009

Rosy Bindi presidente dell'Assemblea del PD: “La vostra fiducia mi onora”


Forse per scaramanzia ma, come è ovvio, questa non era l'occasione su cui preparare un intervento”. Così Rosy Bindi ha introdotto il suo primo discorso da presidente dell'Assemblea del PD non appena eletta.
Il mio ringraziamento va innanzi tutto a Pier Luigi Bersani e a tutti voi per la fiducia che mi onora e che, come potete vedere, mi ha commossa”.
Il mio primo saluto – ha continuato la Bindi – va al primo e vero presidente di questa Assemblea: Romano Prodi. Saluto coloro che hanno reso possibile questa giornata, tutti gli iscritti e le persone che hanno partecipato alle Primarie. Il nostro popolo che per la terza volta è andato a votare, ci ha dato fiducia e si aspetta da noi un contributo per il Paese”.
Come ha detto più volte Bersani durante la campagna elettorale, non siamo il partito di un uomo solo al comando. Per questo aiutiamoci per i prossimi 4 anni senza cadere mai nella tentazione di non partecipare all'Assemblea perché convinti che le decisioni si prendono altrove. Questo sarà il mio compito: fare in modo che l'Assemblea sia l'espressione della classe dirigente del partito”.
Un grazie – ha concluso la neo presidente dell'Assemblea – va alle donne. È un onore per me che sia una donna, espressione della fatica e del genio delle donne, ricevere la vostra fiducia. Grazie e buon lavoro”.

Assemblea Nazionale PD: Bersani proclamato segretario


Costruire il partito, preparare l'alternativa: sono questi gli obiettivi essenziali richiamati nell'intervento del neo Segretario del PD, Pier Luigi Bersani.

Sapremo rinverdire gli ideali che ci hanno portati alla politica ricavando da lì energia e generosità. Perché in fondo la sostanza sta proprio qui. Un Partito giovane ci chiede di essere giovani nel cuore”. (leggi l'intervento integrale...)

venerdì 6 novembre 2009

Energy Service Company, un seminario degli Ecologisti Democratici sull’esperienza di “Senio Energia”


Martedì 10 novembre alle ore 20,30 si svolgerà, presso la sede dell’ Unione Provinciale del PD in Via della Lirica 11 a Ravenna, un seminario sulle modalità di costituzione e l’attività delle ESCO.
L’incontro - si legge in una nota degli Ecologisti Democratici di Ravenna - a cui parteciperà il Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi e il Direttore della ESCO "Senio Energia", Dino Tartagni, è molto importante, sia perchè concretizza la richiesta di molti di avere momenti di approfondimento su tematiche specifiche al fine di rafforzare l'iniziativa degli ecolgisti democraticisui temi ambientali, sia perchè le ESCO (Energy Service Company, società finalizzate al risparmio energetico e alla diffusione delle energie rinnovabili) costituiscono uno strumento molto importante per poter passare, negli Enti Pubblici, dalla fase delle sperimentazioni occasionali ad una azione sistematica ed importante per contribuire all’ attuazione del Protocollo di Kyoto e delle politiche Europee in materia di risparmio energetico, efficienza energetica ed uso delle energie rinnovabili.

MURO DI BERLINO: gli U2 infiammano la folla davanti alla Porta di Brandeburgo

Spettacolare mini concerto degli U2 ieri sera davanti alla Porta di Brandeburgo, primo assaggio delle celebrazioni per il ventennale della caduta del Muro di Berlino. La band irlandese ha suonato sei canzoni come parte dello show organizzato da Mtv per gli Europe Music Awards.
I 10 mila biglietti gratuiti per assistere al concerto erano andati esauriti nei giorni scorsi nel giro di poche ore. Gli U2, che sono tornati a Berlino dopo che nel 1990 avevano scelto la capitale tedesca per registrare il loro album ''Achtung Baby'', hanno suonato ''One'' (guarda il video), ''Sunday Bloody Sunday'', ''Magnificent'', ''Beautiful Day'', ''Vertigo'', ''Moment of Surrender'' ed una versione del classico di Bob Marley ''Get Up, Stand Up'', con un testo rivisto per l'occasione.
La musica - quindi - come primo e principale veicolo nelle celebrazioni del ventennale della caduta del muro di Berlino.
E la musica degli U2 l'avevamo scelta anche noi per l'inizio della campagna elettorale della lista Uniti per Casola, con il celebre brano Where the Streets Have No Name. Disse Bono a proposito di questo brano: "Una storia interessante che mi raccontarono una volta è che a Belfast, a seconda della via dove qualcuno abita, si può stabilire non solo la sua religione ma anche quanti soldi guadagna. Addirittura a seconda del lato della strada dove vive, perchè più si risale la collina più le case sono costose. Puoi quasi dire quanto guadagna uno dal nome della strada dove abita e su quale lato della strada ha la casa. Questo mi disse qualcosa, e così cominciai a scrivere di un posto dove le vie non hanno nome..."

La scuola della Gelmini non è uguale per tutti.

Niente sostegno ai disabili, le associazioni minacciano: "Lasciamo la Consulta".
La scuola della Gelmini non è uguale per tutti. A Olbia-Tempio uno studente autistico liceale rischia di perdere l’anno perché - come denuncia la sua mamma - gli sono state assegnate solo sei ore di assistenza scolastica la settimana. La Fish e la Fand, due tra le più grosse federazioni che fanno parte della Consulta ministeriale dell’Osservatorio sull’integrazione, minacciano di lasciare la Consulta. (leggi ...)

giovedì 5 novembre 2009

Il Senato approva un emendamento PD contro la privatizzazione dell’acqua


Un emendamento approvato dal Senato all'articolo sulla privatizzazione delle ex municipalizzate nel decreto sulle infrazioni UE sottrae il settore idrico alle nuove norme.
E' quanto dice in una nota il senatore e capogruppo del Partito Democratico in commissione Industria, Filippo Bubbico, primo firmatario dell'emendamento approvato: "Grazie a un emendamento del PD è stata scongiurata la privatizzazione dell'acqua, bene indispensabile, di primaria importanza per tutti i cittadini", dice Bubbico.
"Inserire una riforma tanto importante per i cittadini qual è quella dei servizi pubblici locali nel DL obblighi comunitari ha significato non solo privare il Parlamento della possibilità di un esame approfondito del provvedimento ma creare una riforma pasticciata che non tiene conto delle specificità di ciascun servizio pubblico. L'emendamento del PDha il merito di scongiurare questa eventualità poiché la sua approvazione consente al servizio idrico di restare saldamente nella titolarità e nel governo delle amministrazione pubbliche, tanto da soddisfare i principi del pieno controllo pubblico sulla qualità, l'accessibilità e il prezzo del servizio per gli utenti", dice la nota.

NOTE CASOLANE - Benigno Zaccagnini e il suo rapporto con Casola

di Giacomo Giacometti

Ricorre in questi giorni il 20° anniversario della morte di Benigno Zaccagnini.
Il politico ravennate fu fin dalla Assemblea Costituente e per lungo tempo deputato e senatore della provincia di Ravenna e protagonista di una fase esaltante ed allo stesso tempo drammatica della nostra storia nazionale.
Andando col pensiero a lui non si può non ricordare la stagione della sua segreteria della Democrazia Cristiana, la segreteria del rinnovamento del Partito, che sollevò in noi un particolare entusiasmo ma soprattutto ci fece tornare il gusto di fare politica.

mercoledì 4 novembre 2009

Appunto! Vuoi vedere che la sicurezza non è di destra?

Abbiamo riferito di come il bilancio della regolamentazione delle ronde "fai da te" è stato fallimentare (e noi l'avevamo previsto mesi addietro). Ma non basta. Sul tema della sicurezza la Lega Nord è pronta a sostenere le opposizioni, che vogliono destinare più fondi alle forze dell'ordine per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità. Ha dichiarato il ministro dell'interno Roberto Maroni "se dall'opposizione arriveranno proposte per dare più soldi alla polizia, la Lega è pronta a sostenerle"(...)

Ronde: chi le ha viste? Quando la demagogia fa i conti con la realtà!


Ronde, chi le ha viste? A circa tre mesi dal decreto Maroni che ha messo in regola i "volontari per la sicurezza", le richieste di iscrizione alle Prefetture locali sono vicine allo zero.
L'avevamo detto e ribadito che le ronde "fai da te" erano esclusivamete una boutade elettorale, come gran parte delle provocatorie ed esilaranti esternazioni della Lega Nord. Ma quando la demagogia diventa legge, allora sì che emergono i controsensi e l'evidente impossibilità di governare a colpi di spot elettorali. E' proprio questo il punto. Abbiamo un governo - fortemente influenzato dalla Lega Nord - che emana provvedimenti al solo fine di aumentare il consenso elettorale, gettando sotto il tappeto i veri problemi del paese. "Non ci risultano in effetti molte richieste dal territorio", conferma Giuseppe Forlani, presidente del sindacato dei Prefetti, mentre i sindacati di polizia già festeggiano il flop annunciato. (leggi l'articolo...)

martedì 3 novembre 2009

In ricordo di Benigno Zaccagni, a 20 anni dalla scomparsa


Il Partito Democratico casolano, a vent’anni dalla scomparsa, ricorda l’uomo onesto, il valoroso partigiano, il politico leale e lungimirante.

lunedì 2 novembre 2009

La responsabilità della politica. Primo impegno il lavoro


Quella di domenica sera, 1 novembre 2009, è stata la prima partecipazione televisiva da segretario del PD.
Pier Luigi Bersani
, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa (l'intera puntata si può riguardare sul sito della Rai), ha parlato di lavoro, dell'addio di Francesco Rutelli al Pd, del dopo primarie, di alleanze politiche, della riforma della giustizia e del caso Marrazzo.