La crisi bisogna affrontarla. Ma bisogna soprattutto guardare in faccia gli studenti, i giovani, le famiglie, i lavoratori, che ogni giorno sono costretti a fare i conti, con questa crisi. Ci hanno ripetuto che stava e sta andando tutto bene, che era ed è solo un risvolto psicologico, questa crisi. La finanziaria è vuota, scarna; le promesse sono rimaste tali e sono aumentati solo i tagli. Dimentichiamo, sono aumentate anche le proposte di legge per bloccare i processi di Sivlio Berlusconi. Ma l’Italia, quella vera, è un’altra. Quella che non si occupa di come bloccare i processi, e non si preoccupa di paralizzare l’intero parlamento per risolvere i problemi di una sola persona. Dentro la crisi ci sono tante storie e tanti viaggi diversi. Ne raccontiamo uno, consapevoli che purtroppo molti altri avvengono quotidianamente. Anche per loro organizzeremo iniziative e scenderemo in piazza in dicembre, perché vogliamo preoccuparci di problemi veri e di persone vere. Le balle e le barzellette le lasciamo a Silvio Berlusconi e ai suoi devoti sudditi.
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