FINO A 250 EURO AL MESE E MAGGIORAZIONE PER I FIGLI DISABILI
L'assegno
unico è robusto, equo, semplice, universale, continuo
- Per contrastare la
denatalità.
- Per favorire la genitorialità e
sostenere le famiglie.
- Per ridurre le
diseguaglianze e la povertà minorile
- Per rinforzare la previdenza,
i consumi, la crescita
- Per dare una speranza al
Paese.
La legge approvata dal Parlamento ha l’obiettivo di riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale, al fine di favorire la natalità e sostenere la genitorialità.
Il testo base
sul quale ha lavorato la Commissione Affari sociali è quello presentato dal
Partito Democratico, a prima firma Delrio.
Questo testo
rappresenta una delle due colonne delle iniziative legislative a favore della
famiglia, l’altra è rappresentata dal Family Act, che si concentrerà in misura
maggiore sui servizi alle famiglie.
L’assegno
unico è destinato a sostituire le detrazioni fiscali e gli assegni familiari
per figli a carico, nonché le altre misure di sostegno alla natalità
attualmente previste.
L’assegno mensile è riconosciuto per ciascun figlio a carico ed è corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età.
È maggiorato
a partire dal terzo figlio.
Dai diciotto
ai ventuno anni, l’importo
dell’assegno è inferiore a quello per i minorenni ed è concesso soltanto a
determinate condizioni, ad esempio se il giovane frequenta un corso di laurea o
un tirocinio oppure svolge il servizio civile universale.
Per
favorirne l’autonomia, l’assegno può essere corrisposto direttamente al
figlio maggiorenne.
Ai figli con disabilità spetta un assegno maggiorato, rispetto agli importi riconosciuti ai figli minorenni e maggiorenni, in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento, secondo le condizione di disabilità. L’assegno ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età.
L’assegno unico e universale è concesso oltre che attraverso una erogazione mensile di denaro anche in forma di credito di imposta.
Un
organismo, aperto alla partecipazione delle associazioni a tutela della
famiglia maggiormente rappresentative, avrà il compito di monitorare
l’attuazione e verificare l’impatto dell’assegno.
SONO TRE GLI AGGETTIVI che sintetizzano questa proposta:
·
Semplice, perché
finalmente si mette fine alla variegata e confusa giungla di sussidi, bonus e
assegni.
·
Equa, perché
modulata sulle soglie dell’ISEE, è destinata a tutti a prescindere dalla
condizione lavorativa.
·
E infine continuativa,
perché è una misura strutturale, che inizia a decorrere dal settimo mese di
gravidanza fino a ventuno anni.
Una riforma epocale, paragonabile alla riforma agraria nel secondo dopoguerra o all’istituzione del Servizio sanitario nazionale nel 1978.
Una riforma
coerente con gli indirizzi della Costituzione italiana, che è orientata nella
tutela della promozione della famiglia, della natalità e, in modo particolare,
delle famiglie numerose.
UNA BREVE CRONISTORIA PER FARE CHIAREZZA
Come è
facilmente evincibile dalle foto dei documenti allegati tutti riscontrabili sul
sito di Governo e Senato:
- La
proposta di Legge fu presentata nel 2014 al Senato a prima firma Stefano
Lepri (PD) al Senato, A.S. 1473 del 30 aprile 2014 appunto;
- Fu ripresentata
nel 2018, migliorata nel testo, a prima firma Delrio (capogruppo PD) e seconda
Lepri (Pd) con l’A.C. 687 il 4 giugno 2018;
- Il 19
ottobre 2019 il testo viene presentato alla Leopolda;
- Il 9
ottobre 2019 viene presentato l’A.C. 2155 a prima firma Gelmini ed il 11
novembre 2019 viene presentato l’A.C. 2249 a prima firma Locatelli, che vengono
assorbiti nella discussione del disegno di Legge A.C. 687 che rimane il Testo
base su cui si è discusso e lavorato;
- L’11
giugno 2020 il Governo approva il Family Act che contiene anche l’assegno unico
universale, ma questo provvedimento camminerà sul testo dell’A.C. 687 che a
giorni sarà approvato in prima lettura alla Camera;
- Il 21
luglio 2020 il testo viene approvato alla Camera e trasmesso al Senato il 23
luglio 2020 ed incardinato come A.S. 1892 a cui viene abbinato anche l’A.S. 472
che era stato presentato al Senato il 4 giugno 2018;
- La legge
di Bilancio 2021 stanzia le risorse con cui attuare la misura dell’ASSEGNO
UNICO E UNIVERSALE;
- il 30
marzo 2021 il Senato approva in via definitiva il provvedimento;
- Il primo luglio entrerà in vigore.