lunedì 31 maggio 2010

L'art. 28 della Costituzione della Repubblica Italiana


PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI

Art. 28
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

venerdì 28 maggio 2010

Ormai completata la realizzazione del collegamento ciclopedonale tra Via Roma e la piscina


E' ormai pronta la pista ciclopedonale - compresa tra il Consorzio agrario e la proprietà Lasi - che collega Via Roma e l'area della piscina comunale. Con questo intervento (3° stralcio del progetto complessivo) si completa la sistemazione della viabilità e dell'asssetto urbano dell'area della piscina.
L'intervento ha comportato inoltre la demolizione – sul lato di via Roma – del deposito delle bombole del gas e la realizzazione della fermata autobus con la pensilina in legno.

Il Comune di Casola dice no alla soppressione del tempo prolungato nella scuola media di Casola


La scure della Gelmini si abbatte anche sulla scuola casolana. Il Sindaco Nicola Iseppi e l'Assessore alla pubblica istruzione, Milena Barzaglia, hanno preso carta e penna per esprimere "netta contrarietà" alla decisione ministeriale, tramite l'Ufficio scolastico provinciale, di sopprimere il tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado di Casola Valsenio (la scuola media).
Nella lettera, indirizzata al Ministro della pubblica istruzione e all'Ufficio scolastico provinciale, il Sindaco e l'Assessore dopo avere rilevato che "le politiche di bilancio, le manovre finanziarie, non possono mortificare la scuola, che invece deve continuare ad essere uno spazio dedicato alla crescita intellettuale e culturale dei ragazzi" e sollecitato un incontro con l’Ufficio scolastico provinciale, chiedono "di ritirare la decisione assunta, e ripristinare il “tempo prolungato” nella Scuola secondaria di primo grado di Casola Valsenio".
Il PD casolano approva e sostiene l'iniziativa dell'Amministrazione comunale, e non mancherà di far sentire la propria voce dentro e fuori il Consiglio comunale, per il diritto all'istruzione e per una scuola di qualità.

Il 31 maggio è stata proclamata dal PD "giornata nazionale di mobilitazione per la scuola": sarà l'occasione per rinnovare l'impegno e la presenza del PD al fianco degli insegnanti, delle famiglie e degli alunni.

giovedì 27 maggio 2010

Installata la chiusura automatica dei cancelli nel cimitero di Casola


Prevista nel programma delle opere pubbliche del 2010, è stata installata l'automatizzazione dei cancelli del cimitero del capoluogo (spesa prevista € 5.300). A questo intervento ne seguiranno a breve degli altri, anch'essi inseriti nel programma delle opere pubbliche del Comune di Casola Valsenio, tra cui l’ampliamento e nuovi loculi nel cimitero di Baffadi (€ 75.000) e nuovi loculi a Zattaglia e altre manutenzione cimiteriali (€ 35.000).

Giovedì 27 maggio, sede PD Casola Valsenio: I colori e la percezione dell'Emilia - Romagna


martedì 25 maggio 2010

Dopo l'Assemblea nazionale del PD: i documenti e le proposte approvate


Sotto il titolo "Prepariamo giorni migliori per l'Italia", il 21 e 22 maggio scorso si sono riuniti a Roma i 1000 delegati dell'Assemblea nazionale del Partito Democratico, eletta nelle primarie dell'ottobre 2009.
L'assemblea, aperta dalla relazione del Segretario nazionale Pier Luigi Bersani, ha approvato i documenti proposti alla discussione, sulla base di un lavoro di approfondiimento che si è svolto nelle diverse Commissioni:
LAVORO (Sviluppo, lavoro, welfare: le proposte del Pd per il “diritto unico” del lavoro)
GIUSTIZIA (Il programma fondamentale del Partito democratico per la giustizia si chiama Costituzione repubblicana)
RIFORME ISTITUZIONALI (Linee per la modernizzazione e la riforma democratica dell’ordinamento costituzionale)
UNIVERSITA' E RICERCA: una visione per l’Italia, le proposte del Pd
GREEN ECONOMY E ENERGIA
EUROPA (Dalla crisi si esce con più Europa).

La favola è finita!


Il ministro Tremonti ha finalmente messo in tavola le carte della manovra economica 2011-2012 e ammesso una volta per tutte che tutte le favole sulla ripresa, il benessere e la solidità del Belpaese erano, e tuttora sono, parole al vento lanciate più per il consenso che per senso di responsabilità. Sì, la favola è finita ed è arrivato il momento che Berlusconi la smetta con la fantasia economica, le leggi ad personam e affronti seriamente la crisi con misure strutturali che garantiscano la ripresa.
Questa non è una finanziaria qualsiasi. Dobbiamo gestirla tutti insieme – ha dichiarato il ministro del Tesoro – perché non sarà una passeggiata”. E ci voleva tanto a capirlo. Per due anni il governo ha negato l'esistenza della crisi stessa e non ha avanzato alcuna politica per contrastare quello che non ha mai avuto il coraggio di ammettere. Oggi Tremonti recita il mea culpa e si ricorda che non sarà una passeggiata?
Pier Luigi Bersani ha duramente criticato l'atteggiamento e le parole di Tremonti: “Ci hanno raccontato che i conti erano in equilibrio, invece non è vero niente. La Grecia non c'entra nulla: è un problema nostro. E non vedo riforme. Questa è una manovra depressiva, è solo un giro di specchi. Non si affronta nulla di strutturale, tagli indiscriminati e nessuna crescita”.
Dello stesso parere anche Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, preoccupato per le profonde ripercussioni che la misura da 24 miliardi avrà sugli enti locali: “è una manovra insostenibile per le ricadute che avrà e per i servizi ai cittadini che le Regioni devono erogare”.
Oggi pomeriggio la manovra finanziaria passerà per il Consiglio dei ministri per poi arrivare al Senato già la prossima settimana. Il governo e la maggioranza fanno già quadrato per difendere i tagli che colpiranno principalmente la Sanità e le pensioni. Continuano a ripetere che non metteranno le mani nelle tasche degli italiani quando è chiaro che non vogliono toglierle dalle tasche degli italiani!

(...altre notizie sul sito nazionale del PD)

lunedì 24 maggio 2010

L'art. 27 della Costituzione della Repubblica Italiana


PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI


Art. 27

La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

sabato 22 maggio 2010

Prezzo della frutta: Rabboni chiede al Governo di promuovere un accordo nazionale con la grande distribuzione


La grave crisi dei prezzi che la scorsa estate ha colpito il comparto della frutta estiva , pesche e nettarine in testa, mettendo in forte difficoltà tante aziende agricole, di fatto costrette a produrre sottocosto, non deve ripetersi. E per questo l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, in attesa di un pacchetto complessivo di misure da condividere a livello comunitario, chiede al Governo di farsi promotore di un accordo tra mondo agricolo e grande distribuzione per limitare gli effetti negativi di possibili crisi di mercato, evitando in particolare eccessive disparità tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo. Un esempio al riguardo c’è già - spiega Rabboni in una lettera inviata oggi al ministro dell’agricoltura Giancarlo Galan - ed è l’accordo raggiunto in Francia nei giorni scorsi tra mondo agricolo e grande distribuzione “con l’autorevole mediazione del presidente Sarkozy”.
L’intesa francese, spiega Rabboni , prevede che “in caso di crisi di un determinato prodotto, la distribuzione non aumenti gli specifici margini lordi, mantenendoli allo stesso livello di incidenza percentuale media delle tre campagne precedenti”, con una tassazione aggiuntiva per i distributori con un volume d’affari superiore ai 100 milioni di euro che non sottoscriveranno tale accordo.
Le chiedo - scrive pertanto Rabboni a Galan – di farsi portavoce presso il Governo delle difficoltà incontrare dagli agricoltori nella difesa della redditività dei prodotti a più elevata deperibilità e maggiormente colpiti dalle crisi congiunturali, promuovendo anche in Italia provvedimenti simili a quelli francesi”. “Una situazione analoga a quella che ha caratterizzato le scorse annate – sottolinea infatti Rabboni – potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di un comparto di fondamentale importanza per l’economia nazionale”.

giovedì 20 maggio 2010

Prepariamo giorni migliori per l'Italia. 21 e 22 maggio Assemblea nazionale PD a Roma


Prepariamo giorni migliori per l'Italia” è lo slogan dell’ Assemblea nazionale del PD di venerdì 21 e sabato 22 maggio a Roma da cui partirà un percorso di confronto e dibattito con la mobilitazione dei circoli, dei forum e di tutti gli eletti del PD che si concluderà entro l'anno con la stesura delle dieci parole del programma del PD e la convocazione di 10 iniziative in altrettanti luoghi simbolici dell'unità dell'Italia, tra cui Bologna, Genova, Milano, Napoli e Torino.

(leggi la notizia sul sito nazionale del PD)

Venerdì 21 maggio, punto informativo del PD in piazza Oriani


Venerdì 21 maggio, il PD casolano sarà in piazza Oriani con un "punto informativo" per la diffusione di un volantino sulla manovra di 26 miliardi annunciata dal Governo per far fronte alla crisi economica e finanziaria. Il PD propone una forte azione di contrasto della corruzione e di lotta all'evasione fiscale.
Nel "punto informativo" si potranno ritirare inoltre le proposte su lavoro, giustizia, riforme istituzionali, scuola e università, green economy,... che il PD discuterà nell'Assemblea nazionale convocata a Roma il 21 e 22 maggio.

mercoledì 19 maggio 2010

PD:come vogliamo rivoluzionare le Università e pensionare i baroni


Partendo dalle due premesse che «la vera emergenza italiana è la ricerca» e che «le politiche dei governi di centrosinistra non sono esenti da colpe», la proposta sull’Università punta ad «una rivoluzione» che superi il gap di un Paese che ha «la classe accademica più anziana dell’Occidente». I dati parlano chiaro: il 26,6% dei quasi 20 mila professori ordinari ha più di 65 anni e il 54% dei docenti supera i 50 anni, contro il 41% della Francia e il 32% della Spagna. E quindi il pensionamento a 65 anni, che in linea di principio trova concorde la Gelmini, se fosse tramutato in legge, consentirebbe di destinare le risorse all’assunzione di nuovi docenti. «Sempre che sia eliminato il blocco del turn over, decisivo perché la proposta funzioni», spiega Marco Meloni del Pd, che con Chiara Carrozza ha messo a punto il dossier. «La finalità è abbassare di 10 anni l’età media dei docenti. Una proposta a costo zero, considerando che già oggi il 100% del Fondo di finanziamento ordinario, portato da 7 a 6 miliardi con gli ultimi tagli, è utilizzato per pagare gli stipendi». Chiara Carrozza, 45 anni, direttore della Scuola Sant’Anna di Pisa, uno dei luoghi di eccellenza dell’università italiana, e che con Marco Meloni ha messo insieme il documento sull’università del PD, afferma:“Questa proposta verrà accolta con molte critiche: Ma le proposte devono essere forti e scuotere, e provocare reazioni. Io credo profondamente nella necessità di uno choc generazionale. Qui in Italia si considera ragazza una donna di 35 anni. Non è così che si può andare avanti.Chi ha una vita professionale molto attiva può anche restare. le formule si trovano. Ma tutti gli altri è giusto che vadano in pensione. In una situazione di crisi non accetto che i sacrifici siano tutti e soltanto da parte dei giovani. Anche gli ultrasessantenni devono fare la loro parte

Sport casolano in festa il 22 e 23 maggio

martedì 18 maggio 2010

Una manovra da 27 miliardi? Chi dovrà pagare? Non i soliti! Si cominci invece con la lotta alla corruzione e il contrasto dell’evasione fiscale.


E anche nelle istituzioni si può dare il buon esempio, con la riduzione delle indennità e del numero dei parlamentari (il PD ha depositato una proposta in parlamento!), e evitando di fare nuove province e …nuove regioni.

Quanto vale Diego Anemone? Non lui o le sue società, ma il sistema che ha messo in piedi, fatto di relazioni in alto loco, appartamenti, assegni, favori ai potenti e appalti? 25 milioni, sembra, euro più euro meno. Parte di quali, parrebbe, all’estero. Quanto valgono, invece, le dimenticanze di un ministro come Claudio Scajola, i suoi non ricordo, i suoi «forse», per 180 metri quadri con vista Colosseo? Il valore catastale è stato già ampiamente verificato e documentato, ma quello sociale? Quello sulle spalle della comunità in termini di evasione, tasse mancate, economia bloccata? Non sono domande fuori luogo o pretestuose. La cricca di Anemone, con il suo sistema diffuso e ramificato, e i non ricordo di Scajola un costo sociale ce l’hanno. Alto, altissimo. Specie in un momento di crisi come questo. In un momento, cioè, in cui lo Stato chiede «sacrifici», come li ha definiti, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli, a tutti. Cioè i soliti noti.
Che poi, spesso, sono anche la parte del Paese che arranca per arrivare a fine mese. Costretta a rivedere anche i suoi consumi alimentari, quelli primari, peggiorandoli, per arrivare a fine mese. Una parte del Paese, sempre più vasta, che rassegnata contempla. E inerme guarda il governo muovere le leve per arginare la crisi, così dicono, e tagliare. Dimenticando quanto la cricca, le cricche d’Italia, costano. Quanto? La Corte dei Conti, nella sua ultima relazione, una stima ha provato a farla: 60 miliardi di euro. Due volte quello che Tremonti si appresta a chiedere agli italiani. 60 miliardi è il peso della corruzione per la comunità. È quello che costano i corrotti e i potenti che si fanno offrire soldi per il pagamento della casa. Ma non è il solo prezzo che gli onesti, che in Italia spesso sono identificati come fessi, pagano. Il nostro Paese è anche il regno dell’evasione fiscale. Uno sport nazionale, che non scuote le conoscenze dei più, anche perché praticato e tollerato da molti.

Quanto vale l’evasione in Italia? 120 miliardi dicono sindacati e forze dell’opposizione. Forse qualcosa di più. Secondo la KRLS Network of Business Ethics, che lo ha calcolato per conto della Contribuenti.it, «siamo nell’ordine dei 156 miliardi di euro l’anno». In crescita, tra l’altro: del 6,7 per cento nei primi quattro mesi dell’anno. Ma chi? Una larga fetta dell’evasione riguarda le società di capitali. Escluse le grandi imprese, è emerso che l’81% circa delle società di capitali italiane dichiara redditi negativi (53%) o meno di 10mila euro (28%). In pratica su 800mila società di capitali l’81% non versa le imposte. Una perdita per l’erario di 18 miliardi l’anno. Per le big company, invece, una su tre ha chiuso il bilancio in perdita e non pagando le tasse. In totale 31 miliardi in meno. 10 miliardi poi è quello che riguarda i lavoratori autonomi e le piccole imprese. Il resto è da ripartire tra economia criminale e lavoro sommerso. Il conto finale, come detto, è 160 miliardi. Ovvero 10 punti percentuali del prodotto interno lordo. Sei volte quanto la manovra di Tremonti. Sommati ai 60 della corruzione fanno 220 miliardi. Il valore dei furbi italiani. Incalcolabile.

Poi c'è il versante dei cosiddetti costi della politica. C'è chi propone di ridurre le indennità dei parlamentari. Si faccia. Il PD ha depositato da tempo la proposta di riduzione del numero dei parlamentari e di superamento del bicameralsimo. Si può votarla anche domattina. Cosa aspettano quelli del centrodestra?
C'è poi, chi - Lega Nord e PdL - propone di creare nuove province e nuove Regioni. Vogliono la Regione Romagna. A noi basta una sola regione, l'Emilia-Romagna, loro invece vogliono raddoppiare i costi.

Le conseguenze del lungo inverno continuano a farsi sentire: nuova frana in Val Céstina

lunedì 17 maggio 2010

L'art. 26 della Costituzione della Repubblica Italiana


PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI


Art. 26
L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.

domenica 16 maggio 2010

Il PD: "Green economy e qualità ambientale per innovare il futuro"



Le proposte del PD presentate in una conferenza stampa svoltasi a Bologna il 14 maggio.

L'on. Alessandro Bratti, Responsabile Ambiente del PD dell'Emilia-Romagna e Responsabile nazionale per le politiche relative alla gestione dei rifiuti, ha affermato che "parlare di Green Economy, in un momento di recessione economica come quello che stiamo attraversando, vuol dire provare a dare risposte alla crisi nella direzione di una modernizzazione ecologica, che può essere salutare sia per le imprese che si occupano direttamente di Green Economy che per le imprese tradizionali che vogliono ridurre il loro impatto ambientale". "Abbiamo presentato - ha proseguito - una serie di azioni da sottoporre alla Regione e da mettere in campo subito e che hanno tutte come principio ispiratore l'efficienza energetica". A partire da un netto no al nucleare, non per motivazioni ideologiche ma perché "la proposta del Governo in materia energetica, oltre ad allontanare l'Italia dal resto d'Europa, non sta in piedi: mancano le risorse, le tecnologie, il coinvolgimento delle Regioni, lo sviluppo di una logica di sistema e, soprattutto, non vi è terzietà dell'Agenzia per la sicurezza nucleare; cosa che suscita forti dubbi sul rapporto controllati/controllori".
Altro punto di frizione con il Governo è la gestione dell'emergenza Lambro. "La Regione è intervenuta efficacemente, riuscendo ad evitare un disastro con un intervento costato due milioni e mezzo ma, ad oggi, non ha ancora rivisto un euro".
Anche l' amministrazione del bacino del Po incontra le critiche dell'onorevole Bratti. "I 180 milioni destinati dal precedente governo al piano di recupero per il Po sono stati dirottati, anche con il voto della Lega, verso altri capitoli di spesa come il risanamento del buco dell'azienda sanitaria palermitana, poi fallita lo stesso."

Green Economy e qualità ambientale, per innovare il futuro
(
Scarica il documento del PD Emilia-Romagna)

sabato 15 maggio 2010

150° dell'Unità d'Italia... Una storia da raccontare e da conoscere. Uno spazio aperto per la discussione e la riflessione.


Era il 17 marzo 1861 quando il Parlamento italiano - riunito per la prima volta il 18 febbraio dello stesso anno - proclamò la costituzione del Regno d'Italia. Sono trascorsi da allora 150 anni. L'Italia e il mondo sono cambiati, con l'irruzione di nuove idee e movimenti politici, con profonde trasformazioni economiche e sociali, con gli sconvoglimenti drammatici di due guerre mondiali...
Ci misuriamo con vecchie e nuove contraddizioni, ci attendono sfide decisive per il futuro di ogni individuo e per il futuro della comunità nazionale.
L'Europa, il lavoro e la sua dignità, la lotta alla fame e all'ingiustizia, la sostenibilità dello sviluppo e la tutela dell'ambiente, la diffusione su scala globale della democrazia, la conquista di nuovi diritti di libertà. Tutto questo interroga il ruolo della politica, chiama in causa la funzione di una moderna forza della sinistra riformista come il PD, e delle forze democratiche nel mondo. E chiama in causa il rapporto con il passato, con la nostra storia, con la storia del nostro Paese.
L'anniversario del 150° dell'Unità d'Italia, della nascita dell'Italia moderna, può essere - vogliamo che sia - l'occasione per recuperare la conoscenza della storia, di ciò che preparò e rese possibile la costruzione dell'unità nazionale italiana. Lo faremo con la pubblicazione - settimana dopo settimana e fino al 17 marzo 2011 - della storia del Risorgimento italiano, dalla caduta di Napoleone, dal Congresso di Vienna del 1815, fino al 1861. E lo faremo ospitando i commenti, i contributi di chi vorrà dire la sua su quei fatti, sull'Italia e sugli italiani, sul passato di questo Paese e sul suo futuro, e sulle idee e sui principi da far vivere per dare un senso a questa unità.

LEGGI LA CRONOLOGIA DEL RISORGIMENTO ITALIANO (1815 - 1870)

(Scrivete a pdcasolavalsenio@blogspot.com)

Uguaglianza e libertà per tenere unito il nostro Paese


di Gianni Cuperlo

Ma un paese può finire? Può rompersi come un legno secco? Noi diciamo di no e a parole lo dicono tutti. Eppure nell’Italia di oggi la domanda non è assurda e riguarda il futuro di questo nostro paese. In fondo cosa tiene insieme una nazione? Lo Stato certo, nel senso delle sue istituzioni. E poi una cultura. E uno spirito di comunità, sentirsi parte di uno stesso destino. Tre elementi – istituzioni, cultura, comunità – impossibili da sciogliere. La crisi di uno può innescare spinte divaricanti, anche serie. Ma solo la crisi congiunta dei tre può condurre a una secessione. (...continua)

(nel disegno, l'Albero della Libertà)

venerdì 14 maggio 2010

17 maggio, Sindaci del PD in piazza: "Diamo ossigeno ai Comuni"


Giornata di mobilitazione per gli Enti Locali: Bersani in Piazza Nettuno a Bologna

Allentare i vincoli del patto di stabilità per sostenere gli investimenti, la coesione sociale e premiare i Comuni virtuosi; attuare il federalismo fiscale per accrescere l’autonomia finanziaria dei Comuni e la responsabilità degli amministratori; restituire ai Comuni l’ICI prima casa; sostenere i piccoli Comuni con l’aumento del Fondo per gli investimenti e il ripristino del Fondo nazionale della montagna; reintegrare il fondo per le politiche sociali.
Sono queste le proposte, le richieste, alla base della giornata di mobilitazione degli Enti Locali, promossa in tutta Italia dal Partito Democratico per lunedì 17 maggio e presentata con lo slogan "Sveglia! Diamo ossigeno ai comuni".
In Emilia-Romagna, l'appuntamento è a Bologna, in Piazza Nettuno, alle ore 16, per un incontro con gli amministratori del territorio emiliano-romagnolo.
Interverranno Pier Luigi Bersani, segretario nazionale del PD; Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna; Stefano Bonaccini, segretario regionale del PD; Davide Zoggia, responsabile Enti Locali del PD e i sindaci del territorio.
In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà in Sala Farnese a Palazzo d'Accursio, piazza Maggiore 1.

Anche il PD alla marcia della Pace "Perugia-Assisi"


E’ proprio vero: c’è troppa violenza in giro. La preoccupazione attorno alla quale questo 2010 il Tavolo della Pace sta orientando la storica marcia Perugia Assisi non può non coinvolgere anche il Partito democratico. Per questo – non è una novità ma l’impegno va costantemente rinnovato – anche quest’anno il Pd aderisce alla Marcia e moltissimi suoi esponenti percorreranno insieme a tante altre persone quella strada che simbolicamente Aldo Capitini volle, nel lontano 1961, trasformare nell’affermazione dei principi del pacifismo e della non violenza. All’epoca era la guerra fredda a scuotere le coscienze dei cittadini di buona volontà. Oggi ancora guerre e violenze ci chiamano alla mobilitazione. Guerre lontane geograficamente e violenze che percorrono anche la nostra società, che ci sono vicine. L’impegno del Partito democratico non può che essere con la Marcia Perugia Assisi. C’è troppa violenza, troppa indifferenza verso gli altri, verso i deboli: il Pd ha nel suo Dna, nelle sue culture politiche questi valori. Per questo saremo con voi”. Con queste parole Pier Luigi Bersani ha annunciato l’adesione del PD alla marcia Perugia Assisi di domenica 16 maggio.

Congresso provinciale: il PD casolano sostiene la rielezione di Alberto Pagani


In tutta la provincia sono in corso i Congressi di Circolo per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea provinciale del PD. Si completa così il rinnovo degli organi di direzione politica del PD iniziata con le primarie dell'ottobre scorso per l'elezione del Segretario nazionale e regionale.
A Casola la riunione degli iscritti si è svolta nella serata del 13 maggio, con la partecipazione di Alberto Pagani (al centro nella foto, con Giuliano Visani e Nicola Iseppi), che si è ricandidato alla carica di Segretario provinciale. La riunione è stata aperta dalla relazione di Massimo Barzagllia, Segretario del Circolo casolano. Nella votazione, a scrutinio segreto, Alberto Pagani ha raccolto la totalità dei voti favorevoli. Nella stessa votazione sono stati eletti a componenti dell'Assemblea provinciale, Cecilia Sabbatani e Riccardo Isola. Faranno parte inoltre dell'Assemblea, come componenti di diritto, il Segretario Massimo Barzaglia e il Sindaco Nicola Iseppi.

Infine, alcune note di presentazione del Segretario provinciale, Alberto Pagani:
È nato ad Alfonsine il 30 maggio del 1971. Laureato in Scienze Politiche, ora Docente a contratto di "Sociologia dell'organizzazione" presso l'Università degli Studi di Urbino.
Da tempo attivo all'interno del partito è stato Segretario DS di Alfonsine e di Lugo, paesi nei quali è anche stato consigliere comunale. A Lugo attualmente è anche Presidente del Consiglio Comunale. E' stato coordinatore provinciale della Segreteria Ds di Ravenna.
Eletto Coordinatore Provinciale provvisorio del Partito Democratico a novembre 2007, il 21 febbraio 2008 è stato riconfermato Coordinatore del PD.

mercoledì 12 maggio 2010

La Lega Nord parla d'altro! Parli di cose concrete... Nucleare a Caorso, sì o no? E sta dalla parte dei Comuni e del federalismo, o no?


Il segretario regionale del PD, Stefano Bonaccini, sfida il collega leghista Angelo Alessandri, che oggi ha illustrato il piano del Carroccio per la conquista (!!) dell'Emilia-Romagna. "Leggo che Alessandri vuole legittimamente tentare la scalata e governare l'Emilia-Romagna tra cinque anni. Ma noto anche come a forza di frequentare i salotti romani parli piu' di formule politologiche che di temi concreti", rileva Bonaccini. Infatti, "mentre Alessandri si prepara alla scalata ci dicano due cose: visto che Bersani ed Errani hanno detto 'no' a questo nucleare a Caorso, la Lega che a Caorso e nella Provincia di Piacenza governa, ci puo' dire se sono d'accordo sul ritorno al nucleare?".
Poi, prosegue Bonaccini, "visto che lunedì saremo in piazza a Bologna contro questo Governo che si riempie la bocca di federalismo e penalizza gli enti locali, ci può dire se vogliono allentare il Patto di stabilita', come chiedono amministratori, sindacati e imprenditori? Finora abbiamo sentito solo un assordante silenzio". La manifestazione di lunedì 17 maggio in Piazza Nettuno con il segretario nazionale Pier Luigi Bersani e il Presidente regionale Vasco Errani, annunciata dal PD dell'Emilia-Romagna subito dopo il voto per viale Aldo Moro, è parte di una mobilitazione nazionale che si svolgerà contemporaneamente in tutti i capoluoghi di Regione, con la partecipazione dei Sindaci e degli amministratori locali del PD, per rivendicare la modifica del "patto di stabilità", il federalismo fiscale, la completa restituzione dell'ICI, il ripristino del fondo sociale, risorse per i piccoli Comuni.

Nuove modalità di parcheggio in alcune vie del centro urbano


Nei giorni scorsi il Comune di Casola Valsenio ha provveduto all'installazione della segnaletica di divieto di sosta per ovviare ad alcune situazioni di criticità della viabilità urbana. Si tratta di una operazione che non elimina posti auto, ma cerca di dare ordine all’organizzazione delle auto in sosta in area pubblica.
Il primo intervento riguarda il campo da basket, di fianco alla palestra: è possibile parcheggiare solo nelle mattine di martedì e venerdì in coincidenza con i mercati settimanali.
Il secondo intervento ha interessato via Fondazza con l’esplicito divieto a parcheggiare nel tratto di strada compreso tra biblioteca e l'incrocio con Via Marconi. Si può parcheggiare solo sul lato della Biblioteca, dove sono delimitati gli spazi di sosta.
Il terzo intervento è nella parte alta di Via Domenico Neri, dove – diversamente da quanto accade adesso – si potrà parcheggiare solo su un lato (quello a valle) del tratto compreso tra l'incrocio con Via Cenni e l'innesto con Via Belfiore. Questa soluzione si è resa necessaria per consentire il libero transito a auto, camion e trattori.

Nessun atteggiamento ideologico. Sono concrete e pragmatiche le ragioni del NO del PD al nucleare.


"Sono valutazioni molto concrete e pragmatiche che ci portano a dire 'no' al ritorno al nucleare che il governo vuole imporre ai cittadini, motivazioni tutt'altro che ideologiche o antiscientifiche". Lo afferma in una nota Stella Bianchi, responsabile Ambiente del PD, secondo cui "il Governo vuole imporre una tecnologia vecchia e non ancora sperimentata, molto costosa e senza avere un chiaro piano per la sicurezza del nucleare e per la gestione delle scorie".
L'esponente del PD afferma quindi che "manca ancora un'azione seria per il decommissioning, per lo smantellamento delle centrali avviate in passato, che è ineludibile". Insomma, per Bianchi "è chiaro che il nucleare non aiuta l'autosufficienza energetica del paese". È per questo, sostiene, che "il Governo non ha il consenso dei cittadini sul suo piano". La strada da seguire, conclude, "è un'altra, ed è quella di efficienza energetica e rinnovabili".
"Trovo che si sia imbastita un'operazione che distrarrà il sistema dalle cose che dobbiamo fare. Vedremo se ho torto io". Mentre si fa strada l'ipotesi di ripristino della centrale nucleare di Caorso, il piacentino Pier Luigi Bersani, segretario del PD, boccia i progetti del governo. "Vi dico subito che quando fecero la centrale a Caorso, io non mi opposi assolutamente. Anzi lavorai assieme al mio partito per avere garanzie. Quindi la mia posizione non è ideologica sul nucleare", premette Bersani rispondendo indirettamente all'appello di un nutrito gruppo di intellettuali, scienziati, imprenditori, parlamentari a riconsiderare il no del PD al nucleare.
"Sto dicendo – spiega - che il piano presentato dal governo è velleitario, che non tiene conto di problemi come la dipendenza tecnologica, che stiamo mettendo il carro davanti ai buoi, che non abbiamo fatto il decommissioning del vecchio impianto, non abbiamo fatto il sito di superficie, che stiamo facendo procedure di localizzazione che non porteranno da nessuna parte, che non è detto che i prezzi siano più bassi".

martedì 11 maggio 2010

Elezione del Segretario provinciale del PD: giovedì 13 maggio l'assemblea del Circolo casolano del PD


Dopo l'elezione nell'ottobre scorso del Segretario nazionale e del Segretario regionale del PD, la fase del rinnovo degli organi di direzione politica del PD si completa con l'elezione dei Segretari provinciali, che coinciderà con l'elezione dell'Assemblea provinciale del partito. In provincia di Ravenna e nelle altre province della regione, gli iscritti di ogni Circolo si riuniranno in Congresso tra maggio e giugno per eleggere il Segretario provinciale e i propri delegati all'Assemblea provinciale, che rimarranno in carica 4 anni.
Il Congresso del Circolo casolano del PD si terrà giovedì 13 maggio, alle ore 20,30 nella sede di piazza Oriani, 11. La riunione sarà aperta dalla relazione del Segretario del Circolo casolano, Massimo Barzaglia. Dopo la nomina della presidenza del Congresso verranno presentate le linee politico-organizzative dei candidati alla carica di Segretario provinciale.
Il seggio per l'elezione del Segretario (il voto è a scrutinio segreto) e dei delegati all'Assemblea provinciale resterà aperto dalle ore 20,45 alle ore 22,15.
Possono votare gli iscritti del PD in regola con l’iscrizione per l’anno 2009 e i nuovi iscritti alla data del 13 Aprile 2010.
Si ricorda infine che durante la serata è possibile rinnovare la tessera 2010 al PD.

lunedì 10 maggio 2010

Centinaia di migliaia di Alpini hanno sfilato a Bergamo. Con loro anche un gruppo numeroso di Alpini casolani


Si è svolta a Bergamo, domenica 9 maggio, l'83.ma Adunata nazionale degli Alpini, che ha visto la partecipazione di centinaia di migliaia di alpini provenienti da tutta Italia e dall'estero. E' stata una partecipazione davvero imponente: le prime delegazioni hanno iniziato a sfilare per le vie di Bergamo alle ore 9.00 e l'ultima delegazione - quella della città ospite - ha potuto farlo solo 12 ore dopo! Tante bande, le rappresentanze dell'ANA impegnate nella protezione civile e nel volontariato, i labari dei gruppi ANA di tutta Italia e dell'estero, migliaia di bandiere tricolore nella sfilata e alle finestre e ai balconi della città. Negli striscioni che aprivano la sfilata delle diverse Sezioni provinciali si richiamava l'impegno civile e di solidarietà degli Alpini e l'attaccamento al valore dell'unità nazionale. L'affetto verso gli Alpini era testimoniato dagli applausi calorosi delle tante persone che hanno assistito alla sfilata e dalla presenza di tanti Sindaci e amministratori locali. Tra questi anche il Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi, che ha sfilato insieme agli Alpini casolani e della Sezione Bolognese-Romagnola.
(la notizia anche sul sito del gruppo consiliare "Uniti per Casola")

L'art. 25 della Costituzione della Repubblica Italiana


PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI


Art. 25

Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.

sabato 8 maggio 2010

9 maggio: celebrato a Casola Valsenio il Giorno dell'Europa


L’Amministrazione comunale di Casola Valsenio ha celebrato il “Giorno dell’Europa” regalando del materiale didattico e informativo sull'Unione Europea agli alunni delle classi della scuola secondaria di primo grado.

"L’iniziativa - ha dichiarato il Sindaco, Nicola Iseppi che ha incontrato gli alunni casolani - ha lo scopo di avvicinare i ragazzi ad una concezione politica e istituzionale più ampia, che li renda partecipi e protagonisti di un mondo profondamente cambiato in questi ultimi anni".
 "Le possibilità di studio, di lavoro, di vita si devono ora ricercare in una geografia diversa, più ampia. Gli stessi riferimenti politici, legali e istituzionali devono estendersi oltre i confini nazionali".

Il giorno europeo o festa dell'Europa si celebra il 9 maggio di ogni anno. Questa data ricorda la presentazione, da parte di Robert Schuman, del piano di cooperazione economica, redatto da Jean Monnet, avvenuta nel 1950.
 La data coincide inoltre con il giorno della fine della Seconda guerra mondiale.
Il Consiglio d'Europa ha celebrato il 5 maggio come "Giorno dell'Europa" fino dal 1964, ricordando la propria fondazione avvenuta il 5 maggio 1949. La Comunità Economica Europea adottò invece il 9 maggio come "Giorno dell'Europa" al summit di Milano nel 1985, in ricordo della proposta che Robert Schuman presentò il 9 maggio 1950 per la creazione di un nucleo economico europeo, a partire dalla messa in comune delle riserve di carbone e acciaio, come primo passo verso una futura Europa federale, indispensabile al mantenimento della pace. Questa proposta, nota come Dichiarazione Schuman, è l'inizio del processo d'integrazione europea.

Walter Veltroni al convegno della minoranza PD: «Non ci scinderemo mai noi che il Pd lo abbiamo fatto nascere, noi che nel Pd crediamo di più»


Walter Veltroni è tornato in campo. Dopo mesi di silenzio, raramente interrotto, l'ex-segretario rientra con decisione nel dibattito interno al Partito democratico e in un lungo intervento, tutto politico, davanti alla platea della minoranza riunita a Cortona, demolisce da un lato la linea Bersani e le strategie di alleanza dalemiane e rilancia, dall'altro, le basi del progetto dem: la vocazione maggioritaria del Lingotto, per intendersi.
Veltroni parla della linea Bersani, quella che ha vinto al congresso, come una linea che «oggi va vista sotto una luce nuova». La mozione del segretario si basava sull'alleanza con l'Udc e sul «partito pesante, con la 'p' maiuscola». Le regionali hanno bocciato l'alleanza con i centristi. Quanto al partito pesante è «un errore» per come è fatta oggi la società. E quindi è ora di cambiare registro. Questo non significa affatto scissione, anzi: «Non ci scinderemo mai noi che il Pd lo abbiamo fatto nascere, noi che nel Pd crediamo di più». Ma certo la rotta va cambiata, affrontando magari le questioni in «organismi dirigenti». (continua)

Elogio della politica e del Pvc


di Luigi Manconi

Pvc (sigla di PoliVinilCloruro) s.m. (chimica): Polivinilcloruro.
Dal vocabolario della lingua italiana, Zanichelli 2009


È ormai passata una settimana, ma i tempi di questa rubrica mi consentono di riprendere solo ora la vicenda che ha avuto come protagonista Pierluigi Bersani nel corso di "Anno zero" del 28 aprile. In effetti, è stato un grande momento di televisione (come Michele Santoro è in grado di offrire), ma anche l’efficacissima esemplificazione di un importante paradigma politico. Una premessa è, purtroppo, d’obbligo, in tempi così sospettosi e sospettabili: non sono amico di Bersani, non lo sento da mesi e mesi, e non saprei dire se sono o meno un “bersaniano”. Eppure penso che quel suo intervento costituisca in qualche modo una lezione di politica che va oltre i perimetri delle appartenenze partitiche e, peggio mi sento, correntizie. (continua)

Il PD ricorda l'opera e il sacrificio di Aldo Moro

venerdì 7 maggio 2010

Codice della strada: il PD ottiene il taglio dei privilegi per gli autisti delle auto blu e altre modifiche


Nel disegno di legge di riforma del codice della strada sono state approvate norme utili per i cittadini e per la sicurezza stradale. Molte di queste norme sono state proposte dal PD al Senato che ha lavorato sodo sul testo e senza alcuna pregiudiziale politica. Ma l'impianto generale del provvedimento non convince totalmente: nuovi oneri, nuovi divieti, nuovi obblighi. Lo Stato non è in grado di far rispettare quelli già esistenti e con questa riforma, se ne aggiungono di altri, che però sono destinati a restare inadempiuti.
Nel complesso, il Ddl che riforma il codice della strada sicuramente migliora il vecchio codice, ma mancano le risorse idonee a renderlo pienamente efficace. Queste importanti mancanze hanno impedito il voto favorevole del gruppo del PD al Senato sul decreto.
Il PD ha contribuito a ridisegnare il quadro normativo del Codice della strada attraverso diverse proposte che sono entrate a far parte del testo integrato... (continua)

Una manovra “correttiva” da 25 miliardi. Si annunciano nuovi tagli alla cieca


di Stefano Fassina (Responsabile economia e lavoro del PD)

La “tragedia greca” ha posto la situazione di finanza pubblica italiana in un quadro di vigile fiducia. È giusto, perché l'Italia ha “fondamentali” economici e sociali decisamente migliori dei PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). È un bene per tutti, soprattutto per i più vulnerabili, i disoccupati, i pensionati, non essere tra i Paesi a rischio.
Va riconosciuto che “G.T. 3°” è certamente la migliore versione di Giulio Tremonti sperimentata fino ad oggi a via XX Settembre.
Infatti, dobbiamo ricordare a quanti oggi celebrano le performance del nostro Ministro che, nelle due versioni precedenti, non aveva avuto altrettanta sensibilità per il bilancio pubblico.
Nella legislatura 2001-2006 aveva lasciato in eredità al Governo Prodi un’infrazione comunitaria per deficit eccessivo, un debito pubblico in risalita dopo 13 anni di calo e l’onere politico di un pesante aggiustamento finanziario da compiere. Dobbiamo anche ricordare che l’esecutivo Berlusconi a Maggio 2008 non si è insediato, come il povero Papandreou, ad Atene. A Palazzo Chigi ha trovato i conti pubblici in buon ordine e il debito riportato in discesa. Solo un dato, purtroppo tecnico, ma importante: un “avanzo primario strutturale” (indicatore corretto per gli effetti dell’andamento dell'economia) dell’1,9% che la prudenza del Ministro Tremonti ha comunque dimezzato. Insomma, se il Governo Berlusconi fosse ripartito da dove aveva lasciato il Paese nel 2006, oggi la nostra situazione sarebbe certamente molto, molto, più complicata.
Un minimo di onestà intellettuale da parte del centrodestra aiuterebbe a favorire il confronto costruttivo su difficili scelte economiche. In tale contesto, la novità della manovra preannunciata ieri (25 miliardi di euro) è l’inasprimento, di circa 7 miliardi di euro, della correzione necessaria a centrare gli obiettivi fissati nel 2008. Si inasprisce una medicina già molto amara. Ai consistenti tagli già attuati e previsti si aggiungeranno altri tagli.
Tagli alla cieca, tagli agli investimenti e alle prestazioni sociali per compensare l’incapacità di controllare la spesa per acquisto di beni e servizi e la scelta di allargare il campo dell’evasione fiscale. Soprattutto, tagli in assenza di una strategia per la crescita. Infatti, il Ministro Tremonti, pur nella sua versione evoluta, persevera in un grave errore di impostazione: confonde la variabile “vincolo” con la variabile “obiettivo”. Ha assunto il controllo della finanza pubblica come obiettivo della politica economica, mentre doveva essere il vincolo in relazione all’obiettivo della crescita e della coesione sociale. Obiettivi da perseguire attraverso un ventaglio di riforme per aggredire i nodi che da un quarto di secolo determinano la caduta della nostra produttività.
Non è un errore tecnico. È conseguenza di una cultura politica dominata dai sondaggi quotidiani, dalla sfiducia nell’Italia civile ed innovativa, da un minimalismo corporativo a salvaguardia di rendite e cieche convenienze di interessi di corto respiro. L’errore di Tremonti e del Governo, oltre che profondamente iniquo, è pericoloso perché senza crescita e coesione sociale non si stabilizza la finanza pubblica. Urge inversione di rotta.

Segretario Provinciale del PD: Alberto Pagani si ricandida


L’attuale segretario provinciale del PD di Ravenna, Alberto Pagani, si ricandida. Domani (sabato 8 maggio) illustrerà in una conferenza stampa il documento programmatico, i contenuti e i progetti legati alla propria candidatura a segretario. L'appuntamento è programmato alle 10 alla Federazione provinciale del PD Ravenna in viale della Lirica. La prossima settimana, poi, inizierà il percorso congressuale che coinvolgerà tutti i circoli PD della Provincia di Ravenna. A Casola Valsenio il congresso di circolo è fissato per giovedì 13 maggio, alle ore 20,30 nella sede locale del PD.

giovedì 6 maggio 2010

Il PD: "Scudo fiscale alla cricca del G8, il governo spieghi"


Il Partito Democratico attacca il governo anche su un altro fronte del caso-grandi appalti.
"La cricca degli appalti pubblici ha ricevuto sevizio completo dai ministri del governo Berlusconi. Il servizio finale è stato gentilmente offerto dal ministro Tremonti con il suo celebrato scudo-condono fiscale per i capitali illeciti trasferiti all'estero". Lo dice Stefano Fassina (nella foto), responsabile Economia e Lavoro della Segretaria del PD. "I milioni di euro ricavati da Balducci e Rinaldi dagli appalti truccati - aggiunge - sono stati ripuliti grazie al ministro Tremonti, attraverso il 'rimpatrio giuridico' ossia senza neppure dover riportare in Italia il bottino. Il ministro Tremonti riferisca al più presto in Parlamento e, davanti al Parlamento e ai cittadini italiani, si impegni a non fare più condoni". "Non si può andare avanti con una politica economica che premia i farabutti e i grandi evasori e penalizza chi lavora e chi fa impresa onestamente".

mercoledì 5 maggio 2010

Grecia nel caos, sciopero generale. Tre morti negli scontri in piazza. Paese allo sbando


Tre vittime in una banca ad Atene bruciata dai manifestanti, il popolo greco in piazza contro il piano di austerità. Sciopero dei giornali, stop al traffico aereo, ferroviario, marittimo e urbano. Chiusi ospedali, scuole, banche, uffici pubblici e negozi. Scontri ad Atene davanti al parlamento, la polizia risponde con pietre e bombe molotov. Altri edifici in fiamme. Gravi incidenti a Patrasso. Pasok: «Situazione drammatica». La Borsa perde il 5,3%.
(altre notizie sul sito de "l'Unità" e di "Europa")

Ciarrapico (PdL e "fascista"): indagato per truffa


L'imprenditore e senatore del PdL Giuseppe Ciarrapico (nella foto, mentre fa il saluto romano. Ha sempre rivendicato la sua fede "fascista") è stato indagato dalla Procura di Roma per truffa aggravata. Avrebbe avuto contributi per l'editoria pari a circa 20 milioni. Medesima cifra è stata posta sotto sequestro dai militari del Nucleo speciale di polizia valutaria di Guardia di finanza.
Oltre a lui sono indagati il figlio Tullio e altre cinque persone, prestanomi amministratori di fatto di società ricollegabili all'editore.
La procura parla di "gravi fatti di fraudolente percezioni di contributi all'editoria per importi complessivi pari a circa 20 milioni di euro dal 2002 al 2007 e per analoghi tentativi susseguitisi fino all'anno in corso, in danno dello Stato - presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento per l'informazione" da parte delle società editrici Nuova Editoriale Oggi srl e Editoriale Ciociaria Oggi srl.
(continua)

Inchiesta G8: si è dimesso il ministro Scajola (PdL)


Il ministro Claudio Scajola (PdL) si è dimesso e fa le prime ammissioni. Dice: "Non posso avere il sospetto di abitare una casa non pagata da me", una frase (o una situazione) ai confini del grottesco. Travolto dalla vicenda della compravendita, con presunti fondi neri, di una casa al Colosseo, il ministro dello Sviluppo economico ha rassegnato le dimissioni dal Governo. "Per difendermi", ha detto in conferenza stampa, "non posso continuare a fare il ministro come ho fatto in questi due anni".
Scajola aveva resistito fino all'ultimo, ma alla fine la sua posizione è diventata insostenibile, costringendolo ad anticipare il rientro dalla Tunisia e a convocare i giornalisti per annunciare il passo indietro. "Da dieci giorni sono vittima di una campagna mediatica senza precedenti", ha detto ancora. "Vivo una grande sofferenza".
L'ex ministro ha ribadito la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati, in particolare l'aver ricevuto denaro da imprenditori coinvolti nell'inchiesta sugli appalti del G8 per l'acquisto di un appartamento con vista sul Colosseo: "Non potrei mai abitare in una casa comprata con i soldi di altri", ha affermato. Per la prima volta in dieci giorni, Scajola ha però preso in considerazione l'ipotesi che gli assegni che gli vengono contestati siano effettivamente stati versati: "Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto", ha affermato. Il procuratore di Perugia, Federico Centrone, ha confermato che al momento Scajola non è indagato e che sarà ascoltato come persona informata dei fatti.

Francesco Storace (La Destra): condannato a 1 anno e mezzo per il “Laziogate”


L'ex governatore della Regione Lazio, Francesco Storace (leader de “La Destra”), è stato condannato ad 1 anno e sei mesi di reclusione, assieme ad altre sette persone, nell'ambito del processo nel cosiddetto Laziogate. Con 8 condanne, tra le quali qualle di Francesco Storace a un anno e 6 mesi e un'assoluzione, si è concluso il processo Laziogate. La sentenza è stata pronunciata dalla IV Sezione penale del Tribunale di Roma. La vicenda giudiziaria è quella relativa all’accesso, nel marzo del 2005, tramite i computer di Laziomatica, al sistema informatizzato dell'anagrafe capitolina per boicottare la partecipazione alla competizione elettorale regionale del Lazio, tramite la sottoscrizione di firme false, della lista “Alternativa Sociale” di Alessandra Mussolini.
Francesco Storace (...che da anni è su posizioni di acerrimo contrasto con Gianfranco Fini) con "La Destra", è alleato di Silvio Berlusconi e del PdL; Alessandra Mussolini è parlamentare del PdL.

Denis Verdini (PdL): indagato per corruzione sui progetti eolici in Sardegna


Denis Verdini, uno dei coordinatori nazionali del Pdl, è indagato dalla procura di Roma per corruzione nell'ambito dell'inchiesta riguardante un presunto comitato d'affari che si sarebbe occupato, in maniera illecita, di appalti pubblici, in particolare i progetti sull'eolico in Sardegna.
A Firenze, è stato perquisito il Credito Cooperativo Fiorentino, istituto bancario presieduto da Verdini. Gli investigatori inviati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli erano alla ricerca del passaggio di un certo numero di assegni dei quali gli inquirenti intendono accertare la provenienza e la destinazione. In procura c'è un grande riserbo sulla natura delle indagini in corso. Gli accertamenti su quello che si ritiene essere stato un giro di appoggi e di promesse per favorire alcuni imprenditori sono stati avviati nel 2008 nel quadro di un'altra indagine avviata dalla Direzione distrettuale antimafia. Oltre a Verdini sono indagati, tutti per concorso in corruzione, anche l'uomo d'affari Flavio Carboni, il costruttore Arcangelo Martino, il consigliere provinciale di Iglesias Pinello Cossu, il consigliere dell'Arpa di Sanremo Ignazio Farris, e un magistrato tributario, Pasquale Lombardi.

I Comuni dell'Emilia-Romagna primi in Italia per numero di giovani elette


Le giovani donne si fanno largo nella vita politica dell'Emilia-Romagna. Secondo il Rapporto "Cittalia" sui giovani amministratori italiani, che verrà presentato alla 2^ assemblea programmatica di Anci Giovane il 7 e 8 maggio a Taormina, è infatti questa la regione con il maggior numero di under 35 elette nei Comuni. Rappresentano oltre un terzo (36%) dei giovani amministratori regionali e circa il 31% delle amministratrici totali della regione, dati ben al di sopra delle medie nazionali che si attestano rispettivamente al 27 e al 28%.
Allargando l'analisi anche ai loro colleghi maschi, si scopre che su un totale di quasi 5.828 amministratori locali, gli under 35 rappresentano in tutta la regione il 23,6%. Di questi, il 60% e' stato eletto in Comuni con meno di 10 mila abitanti mentre oltre un terzo (32%) in centri dai 10 mila ai 60 mila abitanti.

Dati che confermano una rinnovata voglia di impegno politico da parte degli under 35 della regione, ancora più significativa nel caso dei piccoli comuni dove si registra la maggiore quota di giovani sindaci (molti del PD) alla guida delle amministrazioni locali.
Passando in rassegna le singole province, i dati dimostrano che è Bologna quella in cui figurano più giovani eletti (22,3%), seguita da Modena (19,7%) e Reggio Emilia (19,1%). Fanalino di coda rispetto all'indicatore è la provincia di Piacenza, con solo l'11% di giovani amministratori sul totale degli eletti comunali.
Il Rapporto Cittalia rileva, infine, livelli di istruzione tra i più elevati d'Italia per i giovani amministratori dell'Emilia Romagna. Il 94% dei giovani amministratori possiede infatti un titolo di studio superiore (circa il 10% in piu' rispetto agli over 35) mentre il 45% possiede una laurea.

Nucleare: la Regione Emilia-Romagna ricorre alla Consulta contro il decreto del Governo


La Regione Emilia-Romagna presenterà ricorso davanti alla Corte Costituzionale per le norme, varate dal Governo, sulle centrali nucleari in Italia.
La Giunta regionale, infatti, ha deciso di impugnare alcuni articoli del Decreto Legislativo 31 del 15 febbraio 2010 che, in attuazione della legge 99 del 2009 (già impugnata nel settembre scorso), stabilisce la "Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi".

martedì 4 maggio 2010

Ore 14,26, scossa di terremoto di magnitudo 3.1


Una scossa sismica e' stata lievemente avvertita dalla popolazione tra i comuni di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze, Castel del Rio , in provincia di Bologna. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico si é verificato alle ore 14,26 con magnitudo 3.1.
E' stata evacuata, in via del tutto precauzionale, una scuola elementare a Castel del Rio, epicentro della scossa di terremoto. La scossa é stata avvertita anche nei comuni limitrofi di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Fontanelice e Casola Valsenio.
Dalle verifiche che l'Agenzia regionale di Protezione civile ha immediatamente effettuato con i Vigili del Fuoco e i Sindaci dei comuni più vicini all'epicentro risulta che, al momento, non sono stati segnalati danni a persone o cose. Sono tutt'ora in corso ulteriori verifiche con le strutture tecniche competenti.

Acqua pubblica e gestione del ciclo idrico integrato: il referendum non basta


Il Partito Democratico si è opposto alle norme fatte approvare dal governo a colpi di fiducia e che spingono verso una privatizzazione forzata togliendo agli enti locali la possibilità di decidere e portando al rischio di monopoli privati nelle mani di poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai contesti territoriali in cui viene svolto il servizio; norme presentate sotto il titolo di obblighi comunitari quando in realtà non c'è alcun atto comunitario o sentenza europea che imponga di forzare l'ingresso dei privati nel servizio idrico integrato.

Il PD è contro il disegno di privatizzazione forzata imposto dal governo ed è vicino a quanti lo contrastano seguendo le diverse vie referendarie.

Combattere, anche con il referendum contro la privatizzazione forzata dell'acqua è una battaglia fondata ma lo strumento referendario da solo non basta, è inadeguato sia per la scarsa efficacia dimostrata negli ultimi anni (24 referendum persi su 24 negli ultimi 15 anni per mancato quorum) sia perché per sua natura abroga leggi senza definirne di nuove e più efficaci.
Il PD vuole formulare una proposta complessiva di gestione del servizio idrico integrato con un percorso di costruzione di un progetto di legge partecipato, che coinvolga amministratori locali e cittadini e che metta al centro la risorsa acqua per sua natura pubblica, da rendere disponibile a tutti e da preservare per le future generazioni.

(leggi le proposte e la posizione del PD)

Come al solito, ci danno …un tanto al litro


In Romagna, per indicare chi parla di un problema con approssimazione e pressapochismo si dice che “…ci dà un tanto al chilo”. In questo caso, trattandosi d’acqua, ci dà …un tanto al litro. Ma sempre di pressapochismo di tratta. In altre parole, l’ennesimo svarione. Si legge infatti sul sito del centrodestra casolano:

“Settembre - novembre 2009. I comuni della Provincia hanno deliberato la cessione delle reti di distribuzione dell’acqua ad Hera, votata a maggioranza dal PD a Rifondazione Comunisti, Comunisti Italiani facendo esattamente quello contro cui ora coltivano il dissenso”.

Non è vero: le reti idriche sono e resteranno di proprietà pubblica. Le reti cedute a Hera (la cui maggioranza è pubblica) sono quelle del gas e non dell’acqua.

E ancora, sempre sul sito del centrodestra, si afferma:

“Cessione delle Sorgenti e dei pozzi” Nove anni fa i medesimi soggetti che ora si indignano decisero la cessione delle sorgenti al Con. AMI di Imola, lo stesso organismo che nove anni dopo decide di investire una parte dei soldi di 23 Comuni nell’autodromo di Imola con una operazione speculativa e dai contorni assai poco chiari.

Non è vero: nessuno ha ceduto sorgenti e pozzi per il semplice fatto che Con.AMI e i Comuni sono la stessa cosa.
I 23 Comuni soci (tra cui Casola Valsenio) mantengono la proprietà del patrimonio (impianti, reti e società speciali) attraverso il Consorzio pubblico AMI, che agisce come strumento operativo e strategico degli Enti locali.

In particolare, la scelta del Comune di Casola Valsenio (tra la fine degli anni ’80 e gli inizi degli anni ‘90) di partecipare al Con.AMI – è bene segnalarlo ai distratti esponenti del centrodestra casolano – ha consentito di affrontare esigenze di innovazione, modernizzazione e di creazione d’infrastrutture (si pensi alla diffusione delle reti idriche in area rurale, alle fognature, alla depurazione, ecc.) e a realizzare standard di qualità come il Comune da solo non sarebbe mai riuscito a fare.
E tutto il patrimonio e le infrastrutture realizzate sono di proprietà pubblica.

lunedì 3 maggio 2010

Costituita la Consulta comunale dell'Agricoltura e Ambiente


Dopo quella del Turismo, si è insediata in Comune, a Casola Valsenio, la Consulta dell’agricoltura e dell’ambiente. Ne fanno parte i rappresentanti delle organizzazioni agricole, della caccia, della cooperazione e dei gruppi consiliari. Nella riunione di insediamento sono stati eletti gli organi della Consulta. Mirko Giacometti è il Presidente, che condividerà la responsabilità della Consulta con il Vice Presidente Marco Tronconi e con Stefania Malavolti, che si occuperà dell’attività di segreteria.
(altre notizie sul sito del Gruppo consiliare "Uniti per Casola").

GB/Sondaggio: Cameron sempre in testa con il 33% dei consensi


Secondo l'ultimo sondaggio realizzato dall'istituto demoscopico ICM per il quotidiano britannico The Guardian, i Tories di David Cameron sono sempre in testa nei consensi, in vista delle elezioni politiche che si terranno giovedì nel Regno Unito, con il 33 per cento (tre punti percentuali in meno rispetto al sondaggio ICM pubblicato ieri dal Sunday Telegraph).
I Conservatori non sono però ancora riusciti a persuadere la maggioranza degli elettori a votare per loro, sottolinea il Guardian, e le elezioni si preannunciano come una corsa a tre. Distanziati di appena cinque punti, seguono infatti al 28 per cento il Partito laburista del premier uscente Gordon Brown e il Liberaldemocratici di Nick Clegg, autentica rivelazione di questa campagna elettorale.
Stando al sondaggio, gli elettori britannici sono in grande maggioranza (il 70%) pronti per un cambiamento, mentre appena il 25 per cento dell'elettorato si dice convinto che è più importante salvaguardare la continuità, mantenendo i laburisti al governo.

L'art. 24 della Costituzione della Repubblica Italiana


PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

TITOLO I
RAPPORTI CIVILI


Art. 24
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.