domenica 30 novembre 2014

NOTE CASOLANE - 22 settembre 1944 – 10 aprile 1945 Cinque mesi sotto i bombardamenti

Da sinistra, Gildo Tagliaferri e il Dott. Rino Cenni, nell'ospedale Bottonelli
(PRIMA PARTE - dal 22 settembre al 30 novembre 1944)

I mesi dell’autunno e dell’inverno 1944 furono i mesi durante i quali la vallata e Casola Valsenio furono investiti dalla furia della guerra, dai dolori, dai patimenti e dalle tragedie che essa portò con sé.
Il fronte si fermò lungo la linea dei Gessi per alcuni mesi e fu proprio in questi luoghi che si risolsero le sorti della guerra. Per rievocare quegli avvenimenti proponiamo ai lettori del blog la straordinaria testimonianza di un “non combattente”, di un uomo di medicina, che più di altri conobbe e visse le sofferenze delle nostre popolazioni: il Dott. Gaspare Cenni, Rino come tutti lo chiamavano.
I brani che pubblichiamo sono tratti dal “Diario di condotta” che il Dott. Rino pubblicò nel 1965.

venerdì 28 novembre 2014

Lo scrittore casolano Cristiano Cavina intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta

Un casolano ospite nel "salotto storico" della televisione. Cristiano Cavina, scrittore e pizzaiolo di Casola Valsenio, è stato ospite nella puntata di "Porta a Porta" trasmessa su RaiUNO nella serata di giovedì 27 novembre.
Cristiano Cavina, autore del libro appena uscito "La pizza per autodidatti" durante la puntata è stato intervistato da Bruno Vespa sul tema dei benefici della dieta mediterranea e si è inoltre cimentato nella preparazione di alcune pizze tra cui una
a forma di cuore che è stata assaggiata dagli ospiti presenti in studio.
La puntata integrale è disponibile on-line sul sito della Rai,

Riccardo Isola
 - Ufficio Stampa Comune Casola Valsenio

Jobs Act: via libera della Camera con 316 sì


 Con 316 sì e 6 no, l'Aula della Camera ha approvato il Jobs Act, senza far ricorso al voto di fiducia. In 29 della minoranza PD lasciano l'aula. Il provvedimento torna adesso a palazzo Madama per il via libera definitivo

In un paese dove ogni giorno si perdono posti di lavoro a causa della grave crisi economica non si poteva non porre l’attenzione sulla questione fondamentale del lavoro.
Dalla convinzione che dal lavoro il nostro paese possa ripartire nasce il Jobs Act: una riforma che, per la prima volta, estende tutele vere a chi non ne ha mai avute.
Con l’introduzione del contratto a tempo indeterminato unico a tutele crescenti si vuole finalmente superare la foresta di contratti precari che in questi anni si sono purtroppo diffusi.
Ferie, maternità, indennità di malattia, scatti di carriera, indennità di disoccupazione non saranno più un miraggio per molti lavoratori precari ma diverranno diritti veri per tutti.
Una riforma che fin da subito stanzia 1,5 miliardi di euro a copertura delle maggiori tutele a cui si aggiungeranno 200 milioni nel 2015 e altri 200 milioni nel 2016.
Inoltre, in commissione Lavoro siamo riusciti a migliorare ulteriormente il Jobs Act con ben 37 importanti emendamenti. Fra i più significativi, la possibilità di reintegro nel caso di licenziamenti discriminatori, nulli e disciplinari.
L’obiettivo del Jobs Act è quindi migliorare la vita dei lavoratori partendo proprio da quelli più deboli, i precari, e creare le condizioni affinchè le aziende tornino ad investire e quindi ad assumere, finalmente, con un contratto a tempo indeterminato, reso economicamente più conveniente e quindi centrale.
Lavoro e solidarietà, questo è il Jobs Act.

La Camera approva: l'autoriciclaggio è reato!

La Camera ha approvato in prima lettura la proposta di legge che introduce disposizioni per il potenziamento della lotta all'evasione fiscale, nonché la nuova fattispecie del reato di "auto-riciclaggio". In base a questa nuova previsione, sarà punibile anche chi, avendo commesso, o concorso a commettere, un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale reato, e non più – come accade invece oggi – soltanto il terzo che fa da intermediario. La stessa proposta introduce anche una procedura per regolarizzare i capitali nascosti detenuti da cittadini e imprese italiani: la "collaborazione volontaria" (o voluntary disclosure). Va sottolineato che non si tratta di un condono. Non è una versione aggiornata degli scudi fiscali del passato ma si tratta di una procedura che sta dentro le migliori pratiche internazionali, (raccomandata dall'OCSE e adottata in altri importanti Paesi europei come la Germania, la Francia e la Gran Bretagna). Rispetto ai provvedimenti del passato non c'è anonimato e non si paga con una percentuale a forfait: il contribuente è tenuto comunque ad autodenunciarsi presso l'Agenzia delle entrate e, quindi, a pagare le imposte evase, gli interessi e le sanzioni (anche se queste ultime in forma ridotta).

Bonus Bebé: come funziona e chi può averlo


Abbiamo discusso a lungo del Jobs Act, lo abbiamo migliorato, anzi lo abbiamo riscritto. Oggi il PD può essere orgoglioso del lavoro che ha fatto.

Intervista di Giovanna Casadio a Matteo Orfini, Presidente dell'Assemblea nazionale PD (la Repubblica, 27 novembre 2014)

Orfini, nel PD stanno volando gli stracci?
«Non stanno volando gli stracci. Abbiamo avuto un passaggio molto delicato. Sapevamo che lo sarebbe stato. E lo abbiamo gestito bene, perché abbiamo discusso a lungo del Jobs Act, lo abbiamo migliorato, anzi lo abbiamo riscritto. Oggi il PD può essere orgoglioso del lavoro che ha fatto».

Però lei ha definito i dissidenti dem "primedonne in cerca di protagonismo": non è stato irrispettoso?
«La mancanza di rispetto è stata piuttosto la loro nei confronti di tutti quei parlamentari e quei dirigenti che hanno in questi mesi saputo ascoltarsi, discutere e migliorare un testo rimanendo al merito. La mancanza di rispetto è avere rotto l'unità del PD con un comportamento difforme da quello che tutti insieme avevamo deciso di avere in aula. Una scelta del genere non ha prodotto un disastro solo perché il 90% dei deputati democratici si sono comportati come tutti insieme avevamo deciso di fare».

Il PD ravennate elegge tre consiglieri in Regione: sono Mirco Bagnari, Manuela Rontini e Gianni Bessi

Mirco Bagnari
Manuela Rontini
Dei 29 consiglieri eletti dal PD nella nuova Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, 3 provengono alla nostra provincia. Si tratta di Mirco Bagnari (5.753 preferenze), Manuela Rontini (5.639), Gianni Bessi (5.186)


Gianni Bessi
Il Segretario provinciale del PD, Michele De Pascale ha dichiarato: "Stefano Bonaccini è il nuovo Presidente della Regione Emilia-Romagna. Una vittoria netta e travagliata allo stesso tempo che gli affida una responsabilità enorme sia dal punto di vista del Governo che della tenuta delle Istituzioni. Un'affluenza negativa era più che prevedibile ma il dato finale è stato ben al di sotto delle nostre aspettative. La Regione al voto praticamente da sola, le inchieste, l'effetto "vincitore annunciato" e le tensioni politiche sono solo alcune delle ragioni che hanno ulteriormente elevato la sfiducia dei cittadini verso Partiti e Istituzioni. L'analisi andrà ovviamente approfondita ma credo che il PD, partito di Governo da Roma a un numero ormai impressionante di Comuni e di Regioni, sin da subito, debba saper dimostrare di aver recepito l'ennesimo messaggio ed agire di conseguenza. Infine un grande ringraziamento a tutti i volontari e in particolare (in ordine di arrivo) a Mirco Bagnari, Manuela Rontini, Gianni Bessi e Ouidad Widy Bakkali per il lavoro straordinario, di passione e competenza che hanno messo in campo in questa campagna elettorale e che ha contribuito a fare del PD Ravennate il secondo più votato in Regione. Dai dati attuali sembra che ben tre di loro avranno l'onore e l'onere di rappresentarci in Regione e sono certo che sapranno svolgere questo incarico con grandissima qualità!"

CHI SONO I CONSIGLIERI DEL PD ELETTI IN PROVINCIA DI RAVENNA

martedì 25 novembre 2014

A che punto è la lotta contro la "vespa cinese" nei castagneti: un incontro pubblico a Casola Valsenio

Lunedì 1 dicembre, alle ore 15 nella sala Nolasco Biagi dela Biblioteca comunale, si terrà un interessante incontro pubblico per fare il punto sull'andamento e gli effetti della lotta biologica per la difesa fitosanitaria del castagno. All'incontro, che sarà aperto da Graziano Caroli, consigliere comunale con delega all'agricoltura del Comune di Casola Valsenio, interverranno:
- Romano Casamenti (Gal L'Altra Romagna);
- Fernando Zanna (Unione dei Comuni della Romagna Faentina);
- Antonio Venturi (Dirigente Assessorato agricoltura della Provincia di Ravenna)
Durante l'incontro si parlerà della situazione del controllo biologico del cinipide del castagno con alcuni interventi specifici:

lunedì 24 novembre 2014

Elezioni regionali: forte calo nell'affluenza anche a Casola. Al PD va il 57% dei voti validi e a Stefano Bonaccini il 62%

Il PD e il centrosinistra vincono con una netta maggioranza (nell'Assemblea legislativa vengono eletti 28 consiglieri del PD e 2 di SEL) e Stefano Bonaccini è il nuovo Presidente della Regione Emilia-Romagna, con il 50% dei consensi.
Ma il dato più evidente e clamoroso di queste elezioni regionali è il vero e proprio crollo della partecipazione al voto, precipitata al 37% a livello regionale (era stata il 69% nel 2010) e al 35,9% a Casola Valsenio.
Le ragioni di questo calo sono molteplici, ma la più rilevante non è la mancanza di 'traino' nazionale (votava solo la Regione Emilia-Romagna e la Regione Calabria) che pure ne ha ridotto l'interesse, e non è nemmeno la convinzione dell'esito scontato del voto che pure a molti ha fatto ritenere non indispensabile il proprio voto.

sabato 22 novembre 2014

Sabato 29 novembre, riunione del Consiglio comunale di Casola Valsenio

Il Consiglio comunale si riunirà sabato 29 novembre 2014, alle ore 10.00 nella sala consiliare del Municipio di Casola Valsenio.
Di seguito l'ordine del giorno della seduta:

venerdì 21 novembre 2014

Il 23 novembre, elezioni regionali per eleggere il Presidente e l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna

SI VOTA COSI'
  • Si vota domenica 23 novembre 2014 dalle ore 7 alle ore 23.
     
  • Si vota per eleggere il Presidente e i componenti dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

lunedì 17 novembre 2014

PAC e Programma Sviluppo Rurale: un incontro con De Castro e Bessi a Casola

MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014 - ORE 10,00
Sala Nolasco Biagi - Biblioteca Giuseppe Pittano

Via Cardinale Giovanni Soglia 26, Casola Valsenio

LA PAC E IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014/2020
NUOVE OPPORTUNITÀ PER L’AGRICOLTURA CASOLANA


INCONTRO PUBBLICO
con
On. Paolo DE CASTRO
Europarlamentare, ex Ministro delle Politiche Agricole e Alimentari
Gianni BESSI
Candidato PD Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

domenica 16 novembre 2014

NOTE CASOLANE - “Io c’ero!”. La liberazione di Casola raccontata dal partigiano Giovanni Tabanelli

In occasione del 70° anniversario della Liberazione (1944-2014) di Casola Valsenio, pubblichiamo un'intervista tratta da IL SENIO, (dicembre 1984 – n. 19) in occasione del 40° anniversario.

sabato 15 novembre 2014

Un'unica "Azenda di Servizi alla Persona" per i 6 Comuni della Romagna Faentina: partirà l'1 gennaio 2015

L' 1 gennaio 2015 la nuova Azienda unica di Servizi alla Persona (ASP) della Romagna Faentina – nata dalla fusione tra le due ASP del territorio - sarà una realtà. Il percorso che ha portato a questo traguardo è stato difficile e complicato, ma anche particolarmente partecipato. Numerosi sono stati gli incontri pubblici, con un forte impegno dei Comuni soci, degli Amministratori delle aziende e dei Comitati comunali. Da queste discussioni e confronti – importanti e approfonditi - è nato uno Statuto che vuole garantire e rafforzare i servizi mantenendo un fortissimo legame con chi vive e opera nei vari Comuni.

Elezioni regionali: presentazione pubblica dei candidati PD della provincia di Ravenna


L'Italicum può diventare legge. Mai più governi di "larghe intese"!

L'accordo raggiunto sulla nuova legge elettorale nella maggioranza di governo e condiviso da settori dell’opposizione migliora significativamente il testo uscito dalla Camera e configura l'Italicum come un originale e avanzato sistema elettorale, che affida agli elettori - anche facendo ricorso al voto di ballottaggio se nessuna lista supera il 40% dei voti - il diritto di decidere chi debba governare e chi, invece, debba stare l'opposizione, dando stabilità e omogeneità alla maggioranza e riconoscendo nel contempo piena rappresentanza anche alle formazioni minori.
Due aspetti, tra gli altri, ci preme sottolineare:



1)    Il sistema del “ballottaggio nazionale” introdotto da questa riforma elettorale, è la più efficace risposta al rischio delle maggioranze instabili e eterogenee ed è prevedibile che possa far scuola anche fuori dall’Italia. Se guardiamo allo scenario internazionale siamo di fronte a sistemi elettorali – quelli tradizionali – che non funzionano più da nessuna parte. Il sistema proporzionale con soglia di sbarramento utilizzato nel Nord Europa produce ‘larghe coalizioni’ ovunque o governi di minoranza debolissimi. Il sistema del collegio uninominale ha iniziato a funzionare male nel Regno Unito e da molto tempo non funziona più in Canada. Anche il doppio turno di collegio usato in Francia, con una distribuzione del voto non più bipolare -  con il Front National, il Partito socialista e l’UMP sostanzialmente allineati -  potrebbe non produrre più un governo omogeneo. E allora il sistema del “ballottaggio nazionale” è l’unico sistema che garantisce di avere governi che non siano minati dalla instabilità e dalla eterogeneità. Il premio alla lista che, arrivando primo, abbia superato il 40% - o che risultasse prima nel voto di ballottaggio tra le prime due liste, se nessuna al primo turno raggiunge e supera il 40% - è una cosa positiva e, in quel caso, il 3% di soglia minima di consenso per accedere al riparto dei seggi va bene perché non si tratta di concedere un potere di veto ma di riconoscere la possibilità di esercitare un diritto di tribuna, e questo è molto significativo. Diverso sarebbe il ragionamento se il premio fosse andato o andasse alla coalizione, esponendola – in tal caso – al ricatto o al potere di veto delle forze minori. Ma questo rischio è scongiurato.
2)    La seconda considerazione riguarda la scelta sugli eletti, che è una scelta di trasparenza e di forte relazione tra eletti e elettori, tra eletti e territori. Si introduce con la nuova legge elettorale un sistema in cui c’è una lista di 6 candidati in ognuno dei 100 collegi in cui è suddiviso il territorio nazionale (all’incirca uno per ogni area territoriale provinciale) dove 5 candidati sono sottoposti a voto di preferenza e uno solo, il capolista, è bloccato. Si realizza così un collegio plurinominale che, per il capolista, funziona con la logica del collegio uninominale e, per il resto delle candidature, con le preferenze.

martedì 11 novembre 2014

Riunione della Direzione nazionale PD mercoledì 12 novembre

Mercoledì 12 novembre alle ore 21, si riunisce, nella sede PD di  S. Andrea delle Fratte, la Direzione nazionale. I lavori saranno trasmessi in diretta streaming da youdem e sul sito nazionale del PD

Direzione nazionale  12 novembre 2014

La nuova legge elettorale si fa con chi ci sta!

"Le riforme si fanno con le forze che ci stanno. La maggioranza ha fatto una proposta, aperta ad altre convergenze e contributi. Le stagioni si aprono e si chiudono". Lo ha affermato Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD, al termine del vertice di maggioranza a svoltosi ieri sera a Palazzo Chigi e ribadito stamattina ad Agorà.
"Abbiamo raggiunto una intesa ampia nella maggioranza e, a partire dai prossimi giorni, ci confronteremo con le altre forze parlamentari a partire da Forza Italia - ha chiarito - in quanto crediamo che lo sbarramento del tre per cento possa trovare d'accordo anche altre forze politiche che siedono in Parlamento. Abbiamo sempre detto che le regole del gioco si scrivono tutti insieme ma crediamo anche che il confronto a un certo punto deve produrre delle decisioni e non può essere riproposto all'infinito".

venerdì 7 novembre 2014

Il nuovo libro di Cristiano Cavina, "La pizza per autodidatti"

Non l’ha scelto lui, il mestiere del pizzaiolo.
È stato un matrimonio combinato e all’inizio eran dolori: gli venivano le pizze con gli spigoli e niente discoteca il sabato sera.
Dopo vent’anni, con un forno e una pallina di impasto può fare quello che vuole, anche bendato. Sforna pizze buone e leggere come uno sbuffo di farina. Con quattro o cinque foglie di tarassaco e altrettante fette di pancetta. Con santoreggia e salame piccante, topinambur e salsiccia, squacquerone e rosmarino.
Alla Pizzeria Il Farro di Casola Valsenio, Cristiano è il ‘pizzaiolo quando c’è’. I giorni che non scarica la legna, magari va a Roma per lo Strega, o incontra Doris Lessing davanti a un buffet.
Questo libro è come la sua vita, unisce mondi che sembrano lontani, tra consigli preziosi sulla pizza e racconti esaltanti.
Ha il calore del suo sangue romagnolo, lo slancio delle sue avventure senza rete.
Ha il gusto del lavoro ben fatto.
E fa venire l’acquolina in bocca.

Per chi ama la pizza e chi la vuol fare.

Lo ‘Sblocca Italia’ in pillole

Con il decreto “Sblocca Italia” il Governo ha varato una serie di norme volte a rimettere in moto il settore produttivo del Paese, a sostegno della filiera imprenditoriale e per il rilancio della competitività e il sostegno alla crescita. Il made in Italy rimane, in linea con quanto già operato in precedenti interventi, il punto nodale delle azioni del Governo per esportare e attrarre investimenti in Italia, creando prodotto interno e occupazione.
Il provvedimento contiene una serie di disposizioni riguardanti le infrastrutture, l'edilizia, l'ambiente, l'energia, nonché misure destinate alle imprese e agli enti territoriali: si tratta di norme finalizzate al rilancio dell’economia - anche attraverso l’introduzione di misure di semplificazione burocratica - obiettivo il cui perseguimento è necessario nel momento di crisi che sta attraversando il Paese e che necessita di interventi di stimolo accompagnati da riforme strutturali.
Il nostro Paese ha estrema necessità di superare gli ostacoli che impediscono la realizzazione di investimenti utili per la ripresa dell'economia e dell'occupazione – da qui il nome «Sblocca Italia» –, ma questo obiettivo si raggiunge solo se, allo stesso tempo, vengono perseguiti, insieme alle reali ed innegabili esigenze di efficienza e tempestività, gli altrettanto fondamentali principi di legalità e trasparenza, nonché di salvaguardia ambientale e paesaggistica.

3 incontri pubblici di approfondimento e discussione

...nella sala Nolasco Biagi della Biblioteca G. Pittano (Via Card. Soglia - Casola Valsenio)

Si comincia sabato 8 novembre, alle ore 10, con "Nuova legge elettorale, riforme istituzionali e diritti civili", con l'intervento dell'on. Enzo Lattuca.

Il secondo appuntamento è previsto per lunedì 10 novembre, alle ore 20,30. Si parlerà di Jobs Act e di riforma del lavoro con l'on. Marco Di Maio.

Terzo e ultimo incontro, sabato 15 novembre, alle ore 10, su "La legge di stabilità e le riforme economiche". Interviene l'on Alberto Pagani.

martedì 4 novembre 2014

Anche nelle politiche sociali si cambia verso: la destra lo aveva abolito, il Governo Renzi incrementa fino a 400 milioni il Fondo per le non autosufficienze

L’impegno assunto dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi per le politiche sociali e la disabilità si concretizza oggi con la strutturazione del Fondo non autosufficienza nella legge di bilancio, la sua implementazione a 400 milioni, cifra più alta mai impegnata finora, e la decisione di un tavolo interministeriale per dare sostanza e azioni al fondo, per anni dimenticato.
I passi avanti in tema di non autosufficienza sono stati raggiunti oggi e definiti su input del Presidente dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, ha ricevuto infatti oggi a Palazzo Chigi i rappresentanti dell’associazione “Comitato 16 novembre” vicino ai malati di Sla; contemporaneamente, presso la sede di Via Veneto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni FISH e FAND. Gli incontri erano stati sollecitati dalle Associazioni per discutere della dotazione del Fondo per le non autosufficienze e, più in generale, sulle politiche per la disabilità.

domenica 2 novembre 2014

Istallato il nuovo impianto di riscaldamento a metano nella Sala "I Vecchi Magazzini"

Sono stati completati nei giorni scorsi i lavori di sostituzione e riqualificazione dell’impianto di riscaldamento del “Centro polivalente I Vecchi Magazzini” che consentiranno di dare piena fruibilità a un’importante spazio culturale sede della attività musicale e teatrali dell’Associazione “Teatro Sonoro”.
Eseguito dalla GTA s.n.c. di Giancarlo Turrini e C. di Casola Valsenio, l’intervento è consistito nell’installazione di un impianto a gas metano in sostituzione dell’impianto a gasolio ormai non più funzionante. Previsto nel Programma Triennale 2014-2016 delle opere pubbliche del Comune di Casola Valsenio, il nuovo impianto di riscaldamento è costato € 11.000,00, finanziati con avanzo di amministrazione (per € 10.000,00) e con contributo di costruzione (per € 1.000,00).

Filippo Taddei: "Serve lavoro non polemiche"

"Sul Jobs Act dal governo c'è la disponibilità a interventi migliorativi ma l'impianto deve restare"
 
Intervista di Fabrizio Forquet a Filippo Taddei, Responsabile Economia del PD (Il Sole 24 Ore, 30 ottobre 2014)
"Non son sono preoccupato dalle tensioni, ma dalla mancanza di chiarezza di un dibattito pubblico che rischia di non rendere quello che vogliamo fare». Che Filippo Taddei non sia a suo agio in uno scontro che ieri ha raggiunto (forse) il suo zenit lo vedi dalla fisiognomica. Quando gli parli, gli insulti che ieri hanno contrapposto il PD alla CGIL sembrano lontani chilometri.