martedì 11 novembre 2014

La nuova legge elettorale si fa con chi ci sta!

"Le riforme si fanno con le forze che ci stanno. La maggioranza ha fatto una proposta, aperta ad altre convergenze e contributi. Le stagioni si aprono e si chiudono". Lo ha affermato Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD, al termine del vertice di maggioranza a svoltosi ieri sera a Palazzo Chigi e ribadito stamattina ad Agorà.
"Abbiamo raggiunto una intesa ampia nella maggioranza e, a partire dai prossimi giorni, ci confronteremo con le altre forze parlamentari a partire da Forza Italia - ha chiarito - in quanto crediamo che lo sbarramento del tre per cento possa trovare d'accordo anche altre forze politiche che siedono in Parlamento. Abbiamo sempre detto che le regole del gioco si scrivono tutti insieme ma crediamo anche che il confronto a un certo punto deve produrre delle decisioni e non può essere riproposto all'infinito".

Il documento finale siglato al termine del vertice

Le forze politiche che sostengono il Governo si sono riunite lunedì 10 novembre a Palazzo Chigi. Alla luce della situazione del Paese e del quadro europeo i partecipanti alla riunione hanno condiviso l'urgenza di realizzare con determinazione le riforme che l'Italia attende da anni.

1) La maggioranza ritiene fondamentale che l'orizzonte temporale del governo sia unicamente quello della scadenza naturale della legislatura. Votare prima del 2018 sarebbe un errore e una sconfitta inaccettabile per tutti.

2) La legge elettorale, che si applica alla sola Camera dei deputati, dovrà essere approvata entro il dicembre 2014 al Senato e entro febbraio 2015 alla Camera.

La maggioranza condivide l'impianto dell'Italicum prevedendo l'innalzamento della soglia ai fini del successo al primo turno. Al di sotto del 40% si svolgerà il turno di ballottaggio.

Il premio di maggioranza assegnerà 340 deputati alla lista vincitrice.

I candidati saranno scelti con il metodo delle preferenze, a eccezione dei capilista individuati dalle forze politiche per ciascuna delle circoscrizioni che saranno almeno 75 e non più di 100. I capilista non saranno candidabili in più di dieci circoscrizioni.

Almeno il 40% dei capilista sarà rappresentativo di genere, come pure di genere sarà la seconda eventuale preferenza.

La soglia di sbarramento sarà del 3% e saranno evitati effetti distorsivi nella assegnazione dei seggi di ciascun partito.

3) La riforma costituzionale dovrà essere calendarizzata in aula alla Camera entro il 10 dicembre 2014 e approvata entro il gennaio 2015, per poi procedere alla nuova lettura al Senato nei due mesi successivi.

L'impianto approvato dal Senato l'8 agosto é condiviso e rappresenta il riferimento sostanziale della azione della maggioranza anche alla Camera, con possibili miglioramenti, ma senza stravolgimenti.

4) Le nuove regole del mercato del lavoro dovranno entrare in vigore il primo gennaio 2015 assieme agli effetti della legge di stabilità.

La maggioranza si sente impegnata perché il progetto dei mille giorni sia realizzato con determinazione e convinzione da tutti i partiti che sostengono l'esecutivo.


I partiti e gruppi parlamentari di:

Partito Democratico
Nuovo Centro Destra
Scelta Civica
Per l'Italia
Partito Socialista
Centro Democratico
Gruppo autonomie

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