“L’Europa ha rischiato di implodere su una questione, l’immigrazione, che non è affatto un’emergenza. Si è fatto un lavoro che riporta l’orologio indietro di un anno”.
Non le manda a dire l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti che, in un’intervista a Repubblica giudica il vertice Ue di giovedì e venerdì scorsi “un fallimento”, perché “l’Italia era andata per suonare il piffero ed è tornata suonata, con un accordo minimale e fragilissimo. Doveva chiedere maggiore condivisione ed è tornata abdicando totalmente a questa richiesta, scambiando l’obbligatorietà con la volontarietà”.