Il segretario reggente risponde alla richiesta di incontro sollevata da Dario Franceschini e Andrea Orlando
Trovare una sede di confronto per discutere la linea del Pd, prima dell’apertura delle consultazioni al Quirinale. E’ quanto hanno chiesto Dario Franceschini e Andrea Orlando, intervenuti nella mattinata del 29 marzo all’assemblea del gruppo Dem alla Camera, convocata per stabilire la linea sulla votazione dell’ufficio di presidenza.
Su proposta del capogruppo Graziano Delrio, i deputati democratici hanno approvato le candidature di Ettore Rosato (come vicepresidente) e di Rosa Maria Di Giorgi e Alessia Morani come questore e segretaria.
Il segretario reggente Maurizio Martina, aprendo la discussione, ha ribadito la linea dell'”opposizione”, garantendo che ci saranno spazi di “riflessione”, nel segno di “unità e collegialità”. Su questo, ha rivendicato, “dalla direzione in poi abbiamo costruito punti di tenuta unitaria che non sono banali”.
Però in questa fase serve un confronto nel merito di alcune questioni, hanno sottolineato Orlando e Franceschini, che in mattinata hanno parlato a lungo in Transatlantico.
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venerdì 30 marzo 2018
Orlando: “Il dialogo con i 5 Stelle è doveroso ma nessuna alleanza è possibile"
“Mi preoccupa il dialogo con il Paese, che non si costruisce solo con un posizionamento tattico”
“Non basta dire ‘tocca a loro’. Prendere atto delle distanze che separano la nostra visione politica e istituzionale da quella delle forze premiate dal voto non equivale a esprimere una linea politica”.
E’ questo che pensa il ministro della Giustizia Andrea Orlando in un’intervista al Corriere della Sera in merito alla linea del Pd sulla formazione del nuovo Governo.
Secondo Orlando “il quadro emerso dalle urne non ci consente di realizzare il nostro progetto da soli o in alleanza. Questo non ci esime dall’indicare le nostre priorità. Proporre un’agenda sociale al Paese, altrimenti la nostra posizione sarà subalterna e chiusa nel palazzo”.
Come fare opposizione?
sabato 16 settembre 2017
Andrea Orlando lancia Dems: “Senza di noi il PD non esiste”
Il dibattito si è concentrato su due temi forti: Ius soli e legge elettorale
Sembrano tutti d’accordo, almeno su un punto: uniti si vince.
Il grande lavoro da fare è quello di concentrarsi nel riconoscere le cose che li accomunano e non (solo) quelle che dividono. Lo dice chiaramente Andrea Orlando al lancio ufficiale della sua associazione Dems, al centro congressi Alibert a Roma, dal titolo “Un nuovo centro sinistra per unire l’Italia“. Iniziativa aperta a chi, come Giuliano Pisapia, punta tutto sulla forza di un nuovo centrosinistra e ormai lo sostiene da mesi.
Sembrano tutti d’accordo, almeno su un punto: uniti si vince.
Il grande lavoro da fare è quello di concentrarsi nel riconoscere le cose che li accomunano e non (solo) quelle che dividono. Lo dice chiaramente Andrea Orlando al lancio ufficiale della sua associazione Dems, al centro congressi Alibert a Roma, dal titolo “Un nuovo centro sinistra per unire l’Italia“. Iniziativa aperta a chi, come Giuliano Pisapia, punta tutto sulla forza di un nuovo centrosinistra e ormai lo sostiene da mesi.
domenica 9 aprile 2017
9 aprile. La Convenzione nazionale PD dà il via alla campagna per le Primarie del 30 aprile
La Convenzione nazionale PD che si è riunita a Roma il 9 aprile, chiude ufficialmente la prima fase del congresso PD e lancia la corsa alle primarie. Si tratta del terzo atto del congresso dopo la votazione nei circoli e le convenzioni provinciali. Le votazioni nei circoli hanno stabilito i rapporti di forza tra i candidati e certificato che tutti hanno raggiunto il 5% per partecipare alle primarie.
In apertura della Convenzione su proposta del Presidente dell’Assemblea (Matteo Orfini) è stata costituita e messa ai voti una Presidenza, con il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori e con la presenza di un rappresentante per ciascuna candidatura. Subito dopo sono stati comunicati ufficialmente i risultati delle votazioni nei circoli, determinando i tre sfidanti alle primarie, che saranno Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.
A seguire, si sono alternati alla tribuna della Convenzione i tre candidati (Michele Emiliano è intervenuto in collegamento video, dall'ospedale dove è ricoverato per un infortunio occorsogli nei giorni scorsi), che hanno esposto le linee programmatiche che intendono portare avanti. Un passaggio evidenziato anche dal simbolo scelto per l’appuntamento con i gazebo, il 30 aprile, e comparso oggi all’Ergife: le sagome stilizzate di tre elettori in fila formano una ideale matita tricolore.
In apertura della Convenzione su proposta del Presidente dell’Assemblea (Matteo Orfini) è stata costituita e messa ai voti una Presidenza, con il compito di assicurare il corretto svolgimento dei lavori e con la presenza di un rappresentante per ciascuna candidatura. Subito dopo sono stati comunicati ufficialmente i risultati delle votazioni nei circoli, determinando i tre sfidanti alle primarie, che saranno Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.
A seguire, si sono alternati alla tribuna della Convenzione i tre candidati (Michele Emiliano è intervenuto in collegamento video, dall'ospedale dove è ricoverato per un infortunio occorsogli nei giorni scorsi), che hanno esposto le linee programmatiche che intendono portare avanti. Un passaggio evidenziato anche dal simbolo scelto per l’appuntamento con i gazebo, il 30 aprile, e comparso oggi all’Ergife: le sagome stilizzate di tre elettori in fila formano una ideale matita tricolore.
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sabato 8 aprile 2017
Primarie PD 30 aprile - A Napoli, Conferenza programmatica di Andrea Orlando: “Lanceremo idee non fiamme”
Si svolge a Napoli, alla Mostra d'Oltremare, la Conferenza programmatica organizzata dalla Mozione di Andrea Orlando, candidato a Segretario nel Congresso del PD
Si è aperta a Napoli con un minuto di silenzio la conferenza programmatica di Andrea Orlando, candidato alla segreteria nazionale del PD. Nella sala della Mostra d’Oltremare durante il minuto di raccoglimento è stata proiettata una foto di una piccola siriana per ricordare la strage di bambini del 4 aprile.
Si è aperta a Napoli con un minuto di silenzio la conferenza programmatica di Andrea Orlando, candidato alla segreteria nazionale del PD. Nella sala della Mostra d’Oltremare durante il minuto di raccoglimento è stata proiettata una foto di una piccola siriana per ricordare la strage di bambini del 4 aprile.
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martedì 21 marzo 2017
Il partito pensante di Renzi, la Bad Godesberg orlandiana e la web democrazia di Emiliano. Le mozioni a confronto
Per chi non ha voglia di leggere tutte le mozioni dei candidati a Segretario nazionale PD, ecco qui le sintesi
A poco più di un mese dalle primarie che eleggeranno il nuovo segretario del PD il clima del congresso appare lontano. Ed è questo il segno di un tempo che va veloce e che non digerisce più i periodi lunghi della politica e forse nemmeno documenti monstre che rischiano di disperdere l’attenzione in un fiume di parole.
Al tempo delle serie tv e di Netflix c’è chi certamente continua a leggere Proust (e fa anche bene) ma per chi invece non va oltre il racconto breve o per chi semplicemente non ha la passione e la pazienza di approfondire le tre mozioni congressuali - quella di Renzi ,’Avanti, insieme’, quella di Orlando, ‘Unire l’Italia, unire il PD’, 26 pagine e quella di Emiliano, ‘L’Italia è il nostro partito’, 20 pagine - eccole qui, divise per titoli. O, se volete, per tweet.
A poco più di un mese dalle primarie che eleggeranno il nuovo segretario del PD il clima del congresso appare lontano. Ed è questo il segno di un tempo che va veloce e che non digerisce più i periodi lunghi della politica e forse nemmeno documenti monstre che rischiano di disperdere l’attenzione in un fiume di parole.
Al tempo delle serie tv e di Netflix c’è chi certamente continua a leggere Proust (e fa anche bene) ma per chi invece non va oltre il racconto breve o per chi semplicemente non ha la passione e la pazienza di approfondire le tre mozioni congressuali - quella di Renzi ,’Avanti, insieme’, quella di Orlando, ‘Unire l’Italia, unire il PD’, 26 pagine e quella di Emiliano, ‘L’Italia è il nostro partito’, 20 pagine - eccole qui, divise per titoli. O, se volete, per tweet.
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mercoledì 15 marzo 2017
Congresso PD 2017. Il percorso che porterà alle Primarie del 30 aprile per l'elezione del Segretario nazionale PD
Pubblichiamo di seguito i LINK PER PARTECIPARE AL CONGRESSO NAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO, che si concluderà con le PRIMARIE DEL 30 APRILE per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale del PD:
I candidati
La Commissione Congresso
Il Regolamento per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale
Le delibere della Commissione nazionale Congresso 2017
La modulistica per il Congresso
Il calendario del Congresso
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mercoledì 8 marzo 2017
Ecco la mozione congressuale con la quale Andrea Orlando si candida a Segretario del PD
Con la consegna delle firme e l’ufficializzazione delle candidature inizia realmente il Congresso. Tre sono i candidati che ambiscono alla segreteria, Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.
Pubblichiamo la lettera di presentazione della mozione di Andrea Orlando.
Care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni,
Quello che vi propongo è di ridurre le distanze. Quelle economiche, sociali, culturali. E anche le distanze tra di noi. Non è semplice perché viviamo in un mondo lacerato, in una società divisa e alla fine queste divisioni si sono proiettate anche su di noi. In un tempo nel quale il Presidente della Cina comunista fa l’elogio della globalizzazione e il Presidente degli Stati Uniti si pone alla testa dei suoi detrattori non ci sono ricette semplici e non basteranno slogan efficaci. Io avanzo alcune proposte e un percorso per costruirne insieme altre. Sì, perché vorrei che questi giorni che ci separano dal congresso siano anche l’occasione per far crescere dal basso un progetto, coinvolgendo quella parte del Paese che può guardare a noi e riconoscersi. L’Italia è un Paese bellissimo, l’abbiamo detto tante volte, ma è anche un Paese che continua a soffrire. Ha grandi risorse inespresse, il nostro lavoro è farle uscire allo scoperto, mobilitandole verso una riscossa civile e sociale. E questa riscossa può avvenire soltanto con i piedi ben piantati in Europa. “Se costruiremo soltanto amministrazioni comuni, senza una volontà politica superiore, rischieremo che l’Europa appaia senza calore, senza vita ideale”. Tenendo a mente queste parole di Alcide De Gasperi, vorrei che il nostro sguardo fosse costantemente rivolto all’Europa, non solo perché là si collocano le nostre radici, ma soprattutto perché là sta il nostro avvenire, la dimensione minima per combattere l’ingiustizia e difendere la pace.
Pubblichiamo la lettera di presentazione della mozione di Andrea Orlando.
Care amiche e cari amici, care compagne e cari compagni,
Quello che vi propongo è di ridurre le distanze. Quelle economiche, sociali, culturali. E anche le distanze tra di noi. Non è semplice perché viviamo in un mondo lacerato, in una società divisa e alla fine queste divisioni si sono proiettate anche su di noi. In un tempo nel quale il Presidente della Cina comunista fa l’elogio della globalizzazione e il Presidente degli Stati Uniti si pone alla testa dei suoi detrattori non ci sono ricette semplici e non basteranno slogan efficaci. Io avanzo alcune proposte e un percorso per costruirne insieme altre. Sì, perché vorrei che questi giorni che ci separano dal congresso siano anche l’occasione per far crescere dal basso un progetto, coinvolgendo quella parte del Paese che può guardare a noi e riconoscersi. L’Italia è un Paese bellissimo, l’abbiamo detto tante volte, ma è anche un Paese che continua a soffrire. Ha grandi risorse inespresse, il nostro lavoro è farle uscire allo scoperto, mobilitandole verso una riscossa civile e sociale. E questa riscossa può avvenire soltanto con i piedi ben piantati in Europa. “Se costruiremo soltanto amministrazioni comuni, senza una volontà politica superiore, rischieremo che l’Europa appaia senza calore, senza vita ideale”. Tenendo a mente queste parole di Alcide De Gasperi, vorrei che il nostro sguardo fosse costantemente rivolto all’Europa, non solo perché là si collocano le nostre radici, ma soprattutto perché là sta il nostro avvenire, la dimensione minima per combattere l’ingiustizia e difendere la pace.
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