mercoledì 31 agosto 2011

Il Governo mantiene il patto con gli evasori ma rompe quello con gli onesti che pagano le tasse

La giustizia di Arcore e di Bellerio è dunque la seguente: non si può rompere il patto con gli evasori fiscali e gli esportatori illeciti di capitali, ma lo si può rompere con chi è stato tanto fesso da servire il Paese facendo il militare o da studiare e poi riscattare di tasca propria la laurea. Dopo il patto di Arcore, i conti della manovra del governo tornano ancora di meno e le ingiustizie pesano ancora di più.

Penati rinuncia alla prescrizione

La lettera di Filippo Penati (ex Sindaco di Sesto San Giovanni) con la quale comunica di volere rinunciare alla prescrizione:

Sono completamente estraneo ai fatti che mi vengono contestati. L’ho già ripetuto tante volte ma anche oggi voglio ripartire da qui. Non ho avuto in passato,e non ho oggi, conti all’estero o tesorinascosti. Non ho preso denaro da imprenditori e non sono mai stato il tramite dei finanziamenti illegali ai partiti a cui sono stato iscritto.
Sono cresciuto, e con la mia famiglia ho vissuto, dove sono nato. Ciò che possiedo è il frutto del lascito di mio padre, morto 12 anni fa, e del mio lavoro.
Sono cresciuto in un contesto sociale popolare, dove i valori e l’etica del lavoro erano e sono fondamentali. Non mi sono mai discostato da quello stile di vita sobrio e concreto e da quel modo di pensare, per cui, prima di ogni altra cosa devi sempre, chiederti se hai fatto fino in fondo il tuo dovere. 

Sulla vicenda Penati, dichiarazione dei Segretari PD della Romagna

I Segretari PD dei territori e delle province romagnole (Alberto Pagani di Ravenna, Fabrizio Castellari di Imola, Daniele Zoffoli di Cesena, Marco di Maio di Forli, Marco Agosta coordinatore dell'Esecutivo provinciale di Rimini e Emma Petitti segretario comunale di Rimini) hanno sottoscritto questa dichiarazione...

Si sta passando ogni limite: la manovra è peggio di prima

Dopo il vertice di Arcore la manovra, secondo il segretario del PD Pier Luigi Bersani, «non solo non è migliorata, ma è peggiorata nel senso dell'equità e nel senso della tenuta dei conti, perché i conti non tornano».
Tuttavia, ha precisato il leader del PD, per capire come è cambiata la manovra «bisogna essere dei rabdomanti perché non abbiamo visto nessun emendamento, quindi sto anch'io a quello che ho letto sui giornali. Si è veramente passato il limite. Mi è stato detto che andare a prendere i soldi da chi li ha portati illecitamente all'estero sarebbe stata la rottura di un patto, mentre invece rompere il patto con chi ha fatto il militare servendo il paese o con chi coi soldi suoi si è riscattato la laurea andrebbe bene. È un concetto di giustizia che fa rabbrividire», conclude il segretario del PD.

mercoledì 24 agosto 2011

No alla soppressione delle feste civili

In pochi giorni la mobilitazione lanciata da Roberto Balzani (Univ. di Bologna, Sindaco di Forlì), Thomas Casadei (Univ. di Modena e Reggio Emilia), Sauro Mattarelli (Pres. Fondazione A. Oriani, Ravenna), Maurizio Ridolfi (Univ. della Tuscia, Viterbo) contro la soppressione delle feste civili decisa dal Governo ha raccolto più di cinquemila firme. La mobilitazione durerà fino a quando il Governo non ritirerà la propria decisione. Nel frattempo vogliamo arrivare alla soglia simbolica delle 10mila firme.
Invitiamo tutti coloro che non lo avessero fatto ad unirsi alla protesta e a segnalare la petizione a tutti i propri contatti.
Per firmare la petizione cliccare qui:
http://soppressionefestecivili.blogspot.com/

4 settembre, a Monte Battaglia nel nome della pace

Si svolgerà domenica 4 settembre la tradizionale manifestazione a Monte Battaglia, in ricordo dei combattimenti tragici e sanguinosi del settembre/ottobre 1944 - durante il passaggio del fronte della seconda guerra mondiale - tra reparti Alleati (americani e britannici) e partigiani della 36ma Brigata Garibaldi, contro reparti dell'occupante esercito tedesco.

Il 30 agosto si riunisce il Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Casola Valsenio si riunirà martedì 30 agosto, alle ore 21.00 in Municipio.
Tra i principali argomenti:
- L'aggiornamento del piano triennale e annuale delle opere pubbliche;
- La convenzione per la conduzione in forma associata del servizio di Segreteria;
- Il rinnovo della convenzione per la gestione in forma associata del servizio di macellazione d'urgenza;
- La realizzazione di un nuovo impianto fotovoltaico.

Casola avrà solo 5 consiglieri comunali. Ma cosa c'entra con i costi della politica?!

Una delle tante vergogne di questa destra allo sbando! Tra le norme introdotte nella manovra di tagli e tasse approvata dal Governo c'è anche l'ulteriore riduzione degli organi della rappresentanza democratica nei Comuni e negli enti locali.
L'effetto economico di questa decisione è pressoché nullo ma è la dimostrazione di come questi signori non sappiano distinguere tra privilegi e costi della politica, tra costi della cosiddetta "casta" e costo - necessario! - della democrazia e della partecipazione democratica.
E la decisione che hanno preso sulla composizione del Consiglio comunale nei Comuni con meno di 3.000 abitanti colpisce proprio la partecipazione democratica.

martedì 23 agosto 2011

Manovra anticrisi: le proposte alternative del PD dimostrano che si può affrontare l'emergenza facendo pagare chi non paga mai e sostenendo ripresa e lavoro


La Manovra di Ferragosto è inadeguata, fortemente iniqua sul piano sociale e poco credibile rispetto alla sfida che il Paese ha di fronte: il riavvio dello sviluppo, la promozione del lavoro, l’abbattimento del debito pubblico.
Per una corretta valutazione economica e politica, il Decreto del governo va collocato nella scia delle manovre precedenti, in particolare della manovra di metà luglio scorso e della manovra dell’autunno 2010.

lunedì 22 agosto 2011

Primi effetti della manovra: nei sondaggi il PdL crolla al 22% e la Lega Nord al 7%

Terremoto politico-elettorale sul centrodestra. La manovra anti-crisi del governo ha inciso pesantemente sul Popolo della Libertà e sulla Lega. Ad affermarlo è il presidente dell'istituto di sondaggi SWG, Roberto Weber. "Gli italiani - spiega il decano dei sondaggisti - non hanno capito quasi nulla. Hanno sentito tante cose contraddittorie e sono rimasti colpiti dalla dichiarazioni di Montezemolo, secondo il quale l'esecutivo avrebbe dovuto tassare 'noi ricchi'. Non solo. Sulle pensioni c'è una netta divaricazione all'interno della maggioranza. Una coalizione che non tiene insieme l'interesse generale e che la pagherà pesantemente".

sabato 20 agosto 2011

Il governo è allo sbando. Il PD traduce in emendamenti la sua “contromanovra”. Martedì la presentazione al Senato e alle forze sociali

Nel governo e nella maggioranza c'è sbandamento totale. La prossima settimana rischia di aprirsi in un'incertezza pericolosa. In attesa che martedì la manovra inizi il suo iter nella commissione del Senato, continuano a rincorrersi, tra annunci e smentite, proposte di modifica al pacchetto di misure da 45,5 miliardi varato dal Governo in pieno Ferragosto. L'ultima ipotesi per fare cassa e alleggerire i tagli agli enti locali sembra quella della dismissione di caserme e altri immobili di Stato. Per Pier Luigi Bersani è una "incredibile Babele'". "Per quel che ci riguarda - annuncia Bersani - noi stiamo traducendo in emendamenti il nostro piano e martedì prossimo lo presenteremo all'opinione pubblica e alle forze sociali".
"Numeri alla mano -continua Bersani - il piano del PD consente di mantenere i saldi, di dare uno stimolo all'economia e di caricare in modo equo il peso della manovra superando il prelievo Irpef e i gravi tagli ai servizi locali. Arriveremo dunque al confronto in Parlamento con le idee chiare e con soluzioni vere e praticabili. Per amor di patria - conclude il segretario democratico - la maggioranza metta rapidamente un qualche rimedio all'incredibile Babele di questi giorni".

Giù le mani dal 25 Aprile-1°Maggio-2 Giugno. Pagani invita ad aderire all'appello dell'ANPI per il mantenimento delle festività civili

"Il Governo Berlusconi non ha mai riconosciuto il valore fondante del 25 aprile e oggi approfitta della crisi finanziaria per cercare di cancellare questa data dal calendario civile". È la dichiarazione di Alberto Pagani, segretario provinciale del Partito democratico di Ravenna, a proposito dei contenuti della manovra finanziaria che intende cancellare le festività civili di 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno spostandole alla domenica.

venerdì 19 agosto 2011

Quanto ci costa l’evasione (…e quanto ci costa il malgoverno della destra)

Ovvero, gli effetti devastanti delle decisioni della destra quando nel 2008 smantellò i provvedimenti anti-evasione del ministro Visco

L’evasione fiscale non sente la crisi. Stando ai dati diffusi dalle principali fonti statistiche (Istat, Ocse, Banca d’Italia), l’Italia resta il paradiso per gli evasori, confermandosi un inferno fiscale per chi paga le tasse.

Tutti i condoni di PdL e Lega Nord: da quello "tombale" a Mondadori

Fiscali, edilizi, tombali, integrativi o a scudo, pendenti o potenziali: quello dei condoni è per il governo Berlusconi il record della vergogna ma a ben guardare anche il primato della fantasia (applicata alla vergogna). Insomma, come trovare il modo per sanare le ignobili imprese dell’abuso e dell’evasione con invenzioni anche lessicali degne di un cruciverba.
Il governo Berlusconi-Tremonti- Bossi ha letteralmente massacrato la legislatura 2001-2006 con le sanatorie più varie, conosciute o meno.

Crisi: UE presenterà proposta di Tobin Tax a ottobre

Il celebre economista James Tobin,
premio Nobel per l'economia nel 1981
La UE presenterà il proprio progetto di Tobin Tax a ottobre. La Commissione Europea, ha detto la portavoce Christina Arigho, "sta preparando una proposta legislativa per una tassa sulle transazioni finanziarie. Il lavoro è stato avviato. La proposta sarà presentata a ottobre o, in ogni caso, prima della prossima riunione del G20" in programma a inizio novembre. La portavoce ha anche ricordato che "la questione è stata dibattuta nell'ambito del G20 negli ultimi anni. La prossima riunione si terrà a Cannes ed è molto importante che la Ue possa mettere una proposta sul tavolo". Fonti comunitarie hanno sottolineato che l'imposta "sarà molto bassa" e "ad ampio raggio" per quanto riguarda le transazioni tassate. Inoltre, riguarderà tutti i 27 Paesi dell'Unione e non soltanto i 17 dell'Eurozona per evitare "discrepanze". L'esecutivo comunitario si attende dall'imposta una significativa entrata in diversi miliardi di euro.
Anche il Partito Democratico, per voce del segretario Pier Luigi Bersani, rilanciando le proposte del PD per le modifiche alla manovra finanziaria ha ribadito la necessità di un'imposta sui patrimoni e dell'introduzione della tobin tax ''anche con un'aliquota bassa'' perché "é giusto che paghi anche la finanza che è causa dello tsunami finanziario".
Ma cosa è la Tobin tax? E qual è la proposta di Francia e Germania di cui si sta discutendo?

mercoledì 17 agosto 2011

Il 25 Aprile ...e il 1° Maggio e il 2 Giugno, non si possono spostare

di Alessandro Pace, professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università «La Sapienza» di Roma.
(La Repubblica, 17 agosto 2011)

Era proprio necessario che tra le misure anti-crisi venisse previsto di spostare alla domenica successiva la celebrazione della sconfitta del fascismo, della nascita della Repubblica e di quel lavoro che la Costituzione pone a fondamento dell'Italia?
Mi chiedo ancora: Barack Obama o qualsiasi altro leader americano penserebbe mai, come misura anti-crisi, di poter spostare alla domenica successiva la celebrazione del "giorno dell'Indipendenza" (4 luglio) o "del giorno del Ringraziamento" (ultimo giovedì del mese di novembre)?
Non mi chiedo, invece, cosa succederebbe in Francia dinanzi alla solo ventilata idea di spostare la celebrazione della presa della Bastiglia al 16 o al 17 luglio. È infatti scontato che ciò determinerebbe una intransigente opposizione da destra come da sinistra, perché il 14 luglio è il "14 luglio": una data e, insieme, un simbolo che sta alla Francia come il 25 aprile sta all'Italia.

sabato 13 agosto 2011

Paghi chi non paga mai


La manovra del governo PdL-Lega Nord è sbagliata, depressiva, poco credibile e ingiusta. Scarica il costo del rientro dal deficit pubblico sui ceti popolari e sugli onesti che pagano le tasse. E’ inoltre un intervento destinato a deprimere l’economia invece di rilanciarla e non prevede nulla di significativo per la crescita.
Il Partito Democratico ha presentato oggi una contro-manovra in 7 punti per offrire al paese un’alternativa credibile, più efficiente, più giusta – deve pagare chi non ha pagato mai! - in modo che l’Italia possa voltare pagina e riprendere il suo cammino di crescita.
Sulla base di questi primi ed altri elementi di proposta dal 20 agosto in poi, una volta esaminato il testo presentato dal Consiglio dei ministri, il PD si rivolgerà alle forze sociali e alle opposizioni per aprire un confronto volto a perfezionare una più compiuta proposta alternativa agli interventi del governo, a presentare gli emendamenti in Parlamento ed a sollecitare il sostegno dell’opinione pubblica per il cambiamento della manovra.

Leggi e diffondi la contromanovra del PD 
Scarica il testo della manovra del Governo

venerdì 12 agosto 2011

La crisi non l’hanno provocata loro? Mah! …certamente l’hanno assecondata e aggravata.

Alcuni dati. Nel 2008, prima del ritorno della destra al governo, Prodi e Padoa Schioppa avevano messo sotto controllo la spesa corrente, avevano ridotto il rapporto debito/PIL al 104%. Dopo tre anni di governo della destra, quel rapporto è balzato al 120% con un debito pubblico che ha raggiunto il livello record di 1900 miliardi di euro! C’era un avanzo primario del 3%, è stato azzerato!
E i primi atti del Governo della destra (PdL-Lega Nord), nel 2008, quando la crisi internazionale già iniziava a manifestarsi, quali sono stati? Proviamo a ricordarli.

Al via il secondo fine settimana con i "Racconti Dimenticati"

"Il Resto del Carlino" e, sotto, "La Voce" del 12 agosto 2011






Bersani: 'Crisi, servono decisioni immediate. Al Governo non deve tremare il polso'

"Al cuore della crisi c'è la questione politica. Non dovevamo arrivare a questo punto. Adesso al governo non tremi il polso. Cosa aspettiamo? Non dobbiamo essere allarmati, siamo un grande paese e ne verremo fuori; ma preoccupazione e decisione, questo sì. Le nostre idee: riduzione della spesa pubblica, a partire dal numero dei parlamentari; liberalizzazioni e lotta all'evasione fiscale: chi ha di piu' deve dare di più". Così Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, in sede di commissioni congiunte alla Camera, dopo le comunicazioni del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti sulla crisi finanziaria.

L'intervento di Bersani nel sito di youdem.tv

giovedì 11 agosto 2011

Ferragosto a Casola Valsenio con David Riondino, Ivano Marescotti e tanti altri appuntamenti dedicati ai racconti e alle favole

Ivano Marescotti, domenica 14.8 al Cardello
Venerdì 12 agosto inizia il secondo weekend dedicato ai Racconti dimenticati.
Fra gli ospiti di riguardo David Riondino che sabato 13 agosto alle ore 21.00 in piazza Sasdelli presenta la sua ultima produzione rivolta al pubblico delle famiglie “Favole al telefono”, di Gianni Rodari, e Ivano Marescotti che domenica 14 agosto alle ore 21.00 nella verde cornice del Parco del Cardello metterà in scena “Italiani!”, il suo contributo ai 150 anni dell’Unità d’Italia.
Nello stesso fine settimana saranno a Casola Valsenio il drammaturgo scrittore Francesco Niccolini conosciuto nel settore teatrale per aver collaborato a tutti gli spettacoli di Marco Paolini. Venerdì 12 agosto e sabato 13 agosto dalle ore 15.30-19.30 nel parco del Cardello terrà il workshop ”Scrivere fiabe per il teatro”.
Nella serata di venerdì 12 agosto – nella cornice del Mercatino serale delle Erbe nelle vie centrali di Casola Valsenio - la compagnia Arteatro porterà l’esperienza del Teatro Kamishibai in forma di spettacolo e di laboratorio. Nella stessa serata, in via della Sorgente alle ore 21.00, Luca Ronga presenterà “Pulcinella e l’organetto” e alle ore 21.30, nel palco di piazza Sasdelli, Dante Cigarini rappresenterà lo spettacolo “Ventriloqui Quo Qua”
David Riondino, sabato 13.8 in piazza Sasdelli
Da segnalare la “passeggiata odorosa” nella notte di luna piena di sabato 13 agosto al Giardino delle Erbe (alle ore 23.00, al termine dello spettacolo di Davide Riondino) e i workshop di yoga per raccontare le favole (venerdì 12, sabato 13 e domenica 14, ore 17.30 e 18.30) al Giardino delle Erbe, tenuti dalla danzatrice Francesca Proia e dall’attore Danilo Conti.
La direzione artistica di “Casola… è una Favola” è del Teatro del Drago, in collaborazione con il Comune di Casola Valsenio.

Per maggiori informazioni: Teatro del Drago
Tel 0544.483461 Fax 0544.483460, www.teatrodeldrago.it; info@teatrodeldrago.it

Guarda il video dedicato alla Festa dei Racconti Dimenicati - Casola è una favola 2011

martedì 9 agosto 2011

Il PD indica le cinque priorità per rispondere alla grave crisi finanziaria. E' urgente una svolta nella guida della politica nazionale

Lettera di Pier Luigi Bersani a "Il Sole 24 ore"

Gentile direttore,
il mondo intero sta attraversando una crisi grave. Sono coinvolti gli Usa, l'Europa e anche i nuovi Paesi industrializzati. Non possiamo dimenticare tuttavia che noi abbiamo problemi strutturali con i quali l'Italia non fa' i conti ormai da tempo.
Partiamo da un punto di analisi, finalmente dopo tre anni! Il nostro problema non è solo di conti pubblici. Il nostro problema è nell'economia reale: recuperare produttività e crescita, rimontare una contrazione del Pil senza paragoni nella storia economica del Paese e senza paragoni in Europa, leggere fino in fondo il significato strutturale dell'andamento della bilancia commerciale.
Da lì si parte con le cose da fare. Per noi, ci sono cinque cose da fare prima di ogni altra.
1. Riforma della Pubblica amministrazione con obiettivi di semplificazione, di risparmio, di efficienza su un arco di temi che va dalle istituzioni alle strutture amministrative, alle autorizzazioni, alle società pubbliche fino alla giustizia civile, passando per i costi della politica.
2. Riforma fiscale con obiettivi stringenti di recupero dell'evasione e di spostamento del carico dalla produzione alla rendita.
3. Liberalizzazioni, con una dozzina di misure capaci di tagliare incrostazioni e favorire lo sviluppo delle attività economiche.
4. Politiche industriali orientate alle reti, alla tecnologia e alla ricerca, all'efficienza energetica, alla dimensione d'impresa, indirizzandole in particolare alle risorse potenziali del Sud.
5. Correzione della manovra economica, fermo il vincolo del pareggio, riducendo iniquità e spinta recessiva, riselezionando sia i tagli di spesa sia il carico fiscale con misure immediate di anticipazione della riforma del fisco, con opportune dismissioni e con ragionevoli interventi sul patto di stabilità e sui pagamenti.
Sui primi quattro punti il Partito democratico ha idee e proposte specifiche da confrontare con chiunque fosse interessato sul serio a discutere. Sul quinto punto stiamo lavorando.
Le principali cose da fare, come si vede, richiedono tempo, credibilità e un clima di convinto sforzo comune. Lo ripeto: al di là di qualche intervento-tampone o tattico (controllo del fabbisogno che pagheremo l'anno prossimo! interventi sul mercato per provare a sostenere i titoli e poco altro) tutto quello che si può fare richiede tempo e credibilità.
Da dove possono venire dunque tempo e credibilità se non da una visibile svolta politica, cioè da una discontinuità che non venga percepita come gattopardesca? Se per salvare l'Italia bastasse attaccare la nostra ruota al carro di oggi, lo faremmo. Pensiamo che non sia così.
È questo il senso della nostra richiesta di un cambiamento di Governo. Non lo chiediamo certo per gli interessi nostri! Lo chiediamo cercando di guardare le cose con gli stessi occhi di chi ci guarda in Italia e nel mondo. Se c'è un gesto. di consapevolezza di chi governa, se c'è un passo indietro, noi siamo pronti a prenderci la responsabilità di uno sforzo comune. Chi pensa (per conformismo politico o egoismo sociale o nell'illusione chela stabilità coincida con la palude) che si possa andare avanti così fino al 2013, Si carica di una drammatica responsabilità. Piuttosto di questa illusione, sarebbe meglio il voto anticipato come impegno a una ripartenza su basi nuove, programmi nuovi e nuove energie. Questo è il nostro giudizio essendo in ogni caso pronti a portare nella sede parlamentare le nostre proposte oltre che nel confronto con le parti sociali. Siamo sempre pronti ad inchinare al tricolore la nostra bandiera.
Non è obbligatorio condividere questo nostro giudizio.
Si chiede tuttavia anche ai nostri avversari o ai nostri antipatizzanti di prenderne buona nota, a futura memoria, così come si sarebbe dovuto fare delle tante cose inascoltate che abbiamo detto in questi anni.

lunedì 8 agosto 2011

In 200 alla tombola in favore dell'AMACI

Come tradizione, nella serata successiva alla conclusione della Festa Democratica, nello stand del ristorante si è svolta la tombola a favore dell'AMACI, l'associazione dei famigliari dei bambini affetti da malattie congenite collegata alla clinica pediatrica "Gozzadini" di Bologna.
Alla serata - che si svolge grazie alla collaborazione del Centro Sociale "Le Colonne" e della Pizzeria Incontro che mette a disposizione l'intero montepremi - hanno partecipato circa 200 persone con un incasso di € 2.126, 90 che sarà interamente versato all'AMACI.
Nel suo intervento di saluto, il Sindaco Nicola Iseppi ha sottolineato il valore sociale dell'iniziativa voluta dal compianto Giacomo Mogardi, che si era particolarmente distinto nell'attività di sostegno dell'associazione.

domenica 7 agosto 2011

Si è conclusa la Festa Democratica di Casola Valsenio...

7 agosto 2011, il concerto del Corpo Bandistico "G. Venturi"
Sono state 9 serate segnate da una significativa partecipazione, di casolani e non casolani. In tanti sono venuti al ristorante "Altiero Spinelli", al Bar dei Mille, ad assistere agli spettacoli. Un ringraziamento sincero a tutti, e ai militanti e attivisti che hanno lavorato all'organizzazione della Festa e a quelli che da domani cominceranno il lavoro di smontaggio della Festa.
L'appuntamento per tutti è per lunedì 8 agosto, alle ore 20.30 sotto il tendone del ristorante per la tradizionale tombola di beneficenza a favore dell'AMACI, che si svolge con la collaborazione del Centro Auser "Le Colonne".

Il podestà forestiero

Quanti strali sono stati scagliati contro i mercati e contro l'Europa da membri del governo e della classe politica italiana (di Mario Monti)

I mercati, l'Europa. Quanti strali sono stati scagliati contro i mercati e contro l'Europa da membri del governo e della classe politica italiana! «Europeista» è un aggettivo usato sempre meno. «Mercatista», brillante neologismo, ha una connotazione spregiativa. Eppure dobbiamo ai mercati, con tutti i loro eccessi distorsivi, e soprattutto all'Europa, con tutte le sue debolezze, se il governo ha finalmente aperto gli occhi e deciso almeno alcune delle misure necessarie.
La sequenza iniziata ai primi di luglio con l'allarme delle agenzie di rating e proseguita con la manovra, il dibattito parlamentare, la riunione con le parti sociali, la reazione negativa dei mercati e infine la conferenza stampa di venerdì, deve essere stata pesante per il presidente Berlusconi e per il ministro Tremonti. Essi sono stati costretti a modificare posizioni che avevano sostenuto a lungo, in modo disinvolto l'uno e molto puntiglioso l'altro, e a prendere decisioni non scaturite dai loro convincimenti ma dettate dai mercati e dall'Europa.
Il governo e la maggioranza, dopo avere rivendicato la propria autonoma capacità di risolvere i problemi del Paese, dopo avere rifiutato l'ipotesi di un impegno comune con altre forze politiche per cercare di risollevare un'Italia in crisi e sfiduciata, hanno accettato in questi ultimi giorni, nella sostanza, un «governo tecnico». Le forme sono salve. I ministri restano in carica. La primazia della politica è intatta. Ma le decisioni principali sono state prese da un «governo tecnico sopranazionale» e, si potrebbe aggiungere, «mercatista», con sedi sparse tra Bruxelles, Francoforte, Berlino, Londra e New York.
Come europeista, e dato che riconosco l'utile funzione svolta dai mercati (purché sottoposti a una rigorosa disciplina da poteri pubblici imparziali), vedo tutti i vantaggi di certi «vincoli esterni», soprattutto per un Paese che, quando si governa da sé, è poco incline a guardare all'interesse dei giovani e delle future generazioni. Ma vedo anche, in una precipitosa soluzione eterodiretta come quella dei giorni scorsi, quattro inconvenienti.
(...continua)

sabato 6 agosto 2011

Il debito degli USA comincia a fare paura. S&P abbassa il rating per la prima volta nella storia

Per la prima volta nella storia, il debito sovrano degli Stati Uniti subisce un abbassamento del rating ad opera di Standard & Poor's. La valutazione AAA è stata abbassata di un gradino, a AA+, con un outlook che rimane negativo. La prospettiva di stabilizzazione e sostenibilità del debito pubblico americano - secondo l'agenzia di rating Standard & Poor's - non lascia intendere spiragli di luce.  La decisione è arrivata per "i rischi politici" che derivano dall'insufficienza degli interventi sul debito. "Il piano di risanamento - scrive S&P - non è adeguato a quanto sarebbe necessario per stabilizzare nel medio-termine il debito. L'efficacia, la stabilità e la prevedibilità della politica americana si è indebolita in un momento" in cui le sfide fiscali ed economiche aumentano. Un altro taglio, spiega ancora l'agenzia, potrebbe maturare nell'arco dei prossimi 12 o 18 mesi in mancanza di "correzioni solide". Una decisione senza precedenti. È la prima volta nella Storia che gli Usa si vedono ridurre il grado di affidabilità da una delle tre principali agenzie di rating, affidabilità che ora è inferiore a quello della Germania, della Francia o del Canada. Secondo gli analisti, la decisione di Standard & Poor's potrebbe avere un effetto più psicologico che pratico. Moody's e Fitch hanno mantenuto il rating di tripla A per gli Stati Uniti e il downgrade di una sola agenzia è più gestibile. Ma il taglio del rating potrebbe avere ripercussioni su aziende e Stati a rischio downgrade, per i quali i costi di finanziamento potrebbero salire. La maggiore preoccupazione è verificare se la decisione avrà un impatto sull'appetito degli investitori esteri per il debito americano. Nel 1945 i creditori esteri detenevano solo l'1% del debito americano, ora ne controllano il 46%. Di questi, la Cina - il maggior paese creditore degli Stati Uniti - aveva accolto con freddezza l'adozione del piano per evitare il default Usa, denunciando il protrarsi del problema dell'enorme debito sovrano. "I giorni in cui lo zio Sam, piegato dai debiti, poteva facilmente dilapidare quantità infinite di prestiti stranieri sono ormai contati", si legge nel comunicato di Nuova Cina. La cancellazione della tripla A per gli Stati Uniti è "un ammonimento", scrive Nuova Cina nel suo severo giudizio sullo stato delle finanze americano. L'agenzia di rating cinese Dagong, che non ha la stessa credibilità delle sue concorrenti anglossassoni, ha anch'essa abbassato il suo giudizio da A+ ad A con una prospettiva negativa.
(Fonte La Repubblica)

venerdì 5 agosto 2011

Il PD in spiaggia il 6 e 7 agosto. Per la ripresa, per il lavoro e anche in difesa dell'ortofrutticoltura romagnola

 Il 6 e 7 agosto oltre 500 tra volontari, amministratori e parlamentari del PD daranno vita ad una campagna di informazione che, con banchetti, volantini e braccioli, spiegherà ai cittadini le proposte del PD per restare a galla nonostante la manovra del Governo.
Alla mobilitazione sulla manovra si affianca l’impegno del PD nel richiamare l’attenzione sull’emergenza del comparto ortofrutticolo della Regione. Sulle spiagge saranno distribuite casette di pesche e nettarine e (a sinistra) una cartolina per denunciare il disinteresse del governo verso l’agricoltura italiana e illustrare le proposte del PD per salvare il settore.
La mobilitazione proseguirà per tutto il mese di agosto nelle Feste Democratiche dove, unitamente alla campagna sulla manovra, verrà promossa una raccolta di firme sulle proposte del PD per ridurre i costi della politica dal titolo “Per una politica sobria e trasparente”.
Il Segretario del PD dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che ha così sintetizzato le motivazioni della mobilitazione: ”La nostra politica non va in vacanza. Vanno benissimo i social network e il web, ma una grande forza popolare deve guardare le persone direttamente negli occhi per dire cosa propone per il paese. Anche perché non basta criticare il Governo; ai cittadini, sia al mare che in montagna, il PD spiegherà le proprie proposte: dalla riforma del mercato del lavoro, alle liberalizzazioni; dalla lotta all’evasione fiscale, alla green economy e all’innalzamento delle aliquote per le rendite finanziarie; fino all’alleggerimento del Patto di Stabilità per i Comuni virtuosi, come intendiamo fare con il Patto di stabilità Regionale”.

giovedì 4 agosto 2011

Fino a domenica 7 agosto grandi appuntamenti alla Festa Democratica di Casola Valsenio

Si avvia il gran finale della Festa Democratica 2011 - la 4° Festa del Partito Democratico di Casola Valsenio - che sino ad oggi ha visto una elevatissima affluenza di pubblico nel ristorante Altiero Spinelli, nell'area spettacoli Bar dei Mille, e nei vari momenti e spazi di intrattenimento organizzati nell'ambito della Festa. Tortelli e cappelletti fatti a mano, fritto di pesce, spaghetti ai frutti di mare, stinco al forno, carne alla griglia, medaglioni - cucinati con cura e dedizione dai volontari della Festa - sono stati i piatti più distribuiti nel ristorante. Ma anche il bar, con i diversi e vari spettacoli musicali, ha visto una buonissima presenza di pubblico. Giovani e meno giovani, famiglie con bambini, casolani e "forestieri"...in tantissimi hanno partecipato sino ad oggi alla nostra Festa.

E via fino a domenica 7 agosto, per altre tre sere, con il nostro ricco e prelibato menù del ristorante, e con gli spettacoli  musicali:
- Venerdì 5 agosto: Piano bar con Renato, aperto al contributo canoro di chi si vorrà esibire;
- Sabato 6 agosto: lo show degli emergenti TRIGLICERIDI;
- Domenica 7 agosto: gran concerto di chiusura del corpo bandistico G. Venturi.
Pertecipate ancora numerosi!

martedì 2 agosto 2011

Podistica Festa Democratica 2011. Fra i tanti partecipanti è l’imolese Roberto Pelliconi ad aggiudicarsi la gara

Il vincitore Roberto Pelliconi attraversa il fiume Senio
Erano 414 iscritti, donne e uomini, ragazzi e adulti, che hanno partecipato lunedì 1 agosto alla gara podistica organizzata nell’ambito della Festa Democratica 2011 e inserita nel calendario UISP. La gara competitiva è stata vinta dall’imolese Roberto Pelliconi (a sinistra, nella foto, mentre attraversa il guado sul fiume Senio per risalire in Via Cardinal Soglia), che ha staccato il gruppo degli inseguitori nella salita del “Macello” completando il percorso in solitudine. Al termine della gara è stata effettuata la premiazione dei podisti – coordinata dall’organizzatore Bruno Mazzotti - nel Parco Sandro Pertini , area della Festa e punto di arrivo della manifestazione sportiva (sotto un momento della premiazione).  La serata è poi continuata con il concerto della Roaring Emily Jazz Band nell’area spettacoli e con un elevato afflusso nel ristorante della Festa.
Bruno Mazzotti durante la premiazione

Pesche e nettarine. L'Assessore Rabboni: "Ora tocca al ministro assumere l'iniziativa"

Soddisfazione per “le importanti novità degli ultimi giorni” e la richiesta al Governo di “convocare urgentemente le parti per affrontare insieme la crisi” che sta attraversando in queste settimane il comparto delle pesche e delle nettarine. “Ora non ci sono più alibi, tocca al ministro assumere l’iniziativa”, sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni. “Nelle ultime ore - spiega - sono intervenute due importanti novità: da un lato l’Unione europea ha annunciato che a settembre saranno adottate misure, con effetto retroattivo al 19 luglio, per aumentare a 26,90 euro ogni 100 kg il prezzo delle pesche e nettarine ritirate dal mercato per usi energetici (biogas) o a destinazione alcolica. L’altra novità è che ieri tutte le associazioni italiane (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri) hanno sottoscritto un documento unitario sugli interventi da attivare per contrastare la crisi del comparto”.
L’assessore Rabboni esprime “soddisfazione perché sono state accolte alcune nostre richieste e legittime aspettative. Le Regioni - sottolinea - già la scorsa settimana hanno chiesto con voce unitaria l’intervento del Governo, ora anche il mondo agricolo si è espresso e l’Ue ha dato questo primo parziale segnale di attenzione. Manca solo il Ministero che non può pensare di cavarsela con una modesta promozione sulle spiagge affidata alle Capitanerie di Porto. Bisogna muoversi urgentemente, convocando le parti interessate per coordinare gli interventi”.
Nel dettaglio l’assessore Rabboni spiega che è necessario “utilizzare tutte le potenzialità offerte della Ue per il ritiro dal mercato dell’invenduto e per anticipare il ritiro del prodotto da destinare all’industria di trasformazione; convocare la grande distribuzione per un accordo a favore della commercializzazione del prodotto italiano di qualità a prezzi calmierati per il consumatore e minimamente remunerativi per il produttore; coinvolgere quel 70% di produzione italiana che non è organizzata nelle Organizzazioni di Prodotto; avviare un piano di settore che incentivi l’innovazione varietale e produttiva nelle aree in cui si registrano le maggiori difficoltà, l’aggregazione della commercializzazione e un migliore utilizzo dei fondi europei di settore, nonché la costituzione di fondi mutualistici e assicurativi in grado di compensare la perdita di redditi in caso di future crisi di mercato".
Al ministro, infine, l’assessore chiede “di non delegare funzionari alle riunioni Ue. E’ indispensabile - conclude - che sia presente personalmente e che faccia sentire tutto il peso del principale Paese ortofrutticolo europeo”.

Bersani: “Il Paese sente la paura e i mercati chiedono una svolta. Votiamo subito come in Spagna”

Intervista a Pier Luigi Bersani (Goffredo De Marchis - la Repubblica)

Segretario Bersani, dopo un nuovo lunedì nero quali sono i reali pericoli per l´Italia?
«Io vedo rischi profondi e di sistema. La bufera di ieri non cesserà nelle prossime settimane. Sono segnali drammatici ed evidenti».
Il solito pessimismo dell´opposizione?
«Il primo che mi dà del catastrofista mi arrabbio. Siamo nei guai seri. È ora di accorgersene. Anzi, l´ora era arrivata già da un po´. Che il Paese sarebbe finito nel mirino della speculazione si sapeva e così è stato. Ci siamo messi nei pasticci per una politica economica che è partita da un´analisi totalmente sbagliata del momento. La situazione di eccezionale gravità è stata velata con il populismo dei cieli azzurri e delle ronde. Ma per quale motivo emerge la sfiducia dei mercati e del mondo verso di noi? Solo per il problema del debito pubblico?».
Beh, è un problema enorme.
«Siamo d´accordo. Ma non basta. Da tre anni il Pd dice che l´Italia ha anche altri punti deboli. Almeno tre. Il primo è la crescita. Nella crisi abbiamo perso 6 punti di Pil, nessun altro ha fatto peggio. E mentre gli altri quella contrazione l´hanno già superata, noi ne riguadagniamo 2 scarsi. Abbiamo un problema strutturale che va affrontato. Il secondo tema è quello della produttività. Che non si lega solo alle relazioni sociali e all´organizzazione del lavoro. Abbiamo l´esigenza di riforme più profonde. Il terzo punto è la difficoltà dei conti pubblici. Il governo ha pensato di risolverla trasformando la spesa di investimenti in spesa corrente e mangiandosi tutto l´avanzo primario che aveva lasciato l´esecutivo precedente. Sono state fatte manovre senza qualità».
La crisi economica però non l´hanno provocata né Berlusconi né Tremonti.
«La crisi non è colpa del governo, certo. Ma, perbacco, loro l´hanno aggravata e ora lasciano il Paese disarmato. Per tre anni ci hanno detto che stavamo meglio degli altri. Adesso invece scopriamo che, da Wall Street alla Fiom, tutto il mondo si fa una domanda facile facile. Come faremo a pagare un debito così alto con una crescita e una produttività tanto basse? La prova che c´è qualcosa di più profondo del nostro buco di bilancio viene dall´assalto alle banche. Sono sane, sono state prudenti con i derivati, non hanno avuto bisogno del salvagente eppure finiscono sotto attacco. Perché? Perché le imprese sono in difficoltà e le nostre banche sono legate alle imprese, soprattutto a quelle piccole. Le aziende hanno poco lavoro, nessuna liquidità e stanno andando largamente in sofferenza. Io sento in giro una vera paura sul futuro».
Qual è la soluzione?
«La Spagna almeno una mossa l´ha fatta».
Si riferisce alle elezioni anticipate?
«Esattamente. E non lo dico per un interesse di bottega ma per un´analisi obiettiva della situazione. Di fronte a una novità di questo tipo i mercati capirebbero che ci stiamo occupando di dare una svolta».
Cancelliamo l´ipotesi di un governo transitorio?
«O si va a votare subito o si trova lo spazio di una soluzione transitoria in netta discontinuità con il passato. Dopo questo lunedì, Berlusconi dovrebbe andare al Quirinale e rimettere il mandato nelle mani del presidente Napolitano».
Nel Pd ci può essere la tentazione di un esecutivo ponte per non accollarsi il carico della crisi?
«Nessuna persona dotata di buon senso può augurarsi di ereditare una situazione del genere. Detto questo, un partito esiste in quanto si mostra utile al Paese. Siamo nei guai e chi pensa di potere dare un mano non deve tirarsi indietro».
In questo senso è apprezzabile il segnale che viene dalle forze sociali?
«Lo è. Chiedono un cambiamento perché si sono rese conto che non ce la facciamo. Chiedono discontinuità».
Cioè la testa di Berlusconi.
«Se il vocabolario ha ancora un significato non so cos´altro voglia dire discontinuità. E non è solo questione di persone, ma di politiche concrete. A cominciare da un pacchetto di riforme chiare: fisco, liberalizzazioni, giustizia civile».
Il centrodestra userà contro di voi lo spauracchio della patrimoniale, lo sa?
«Sia chiaro: da questo tunnel non si esce con una tassa sola o con una riforma sola. Quando parlo di riforma fiscale sicuramente penso a un principio generale: chi ha di più deve dare di più. Seguendo due criteri: misure serie di lotta all´evasione e riequilibrio della tassazione sulle rendite da patrimonio e da finanza».
E la patrimoniale?
«Consideriamo più produttive le nostre proposte rispetto alle ipotesi di una tantum. Ma va rispettato il principio di una maggiore uguaglianza. Finora abbiamo visto manovre dove chi ha di meno paga di più. Non solo è ingiusto. È anche recessivo».
Governo transitorio vuol dire governo tecnico? Cioè: mai premier Maroni, Tremonti, Alfano o Pisanu?
«Non vedo questa distinzione tra tecnico e politico. Comunque un governo ha bisogno del sostegno convinto del Parlamento. L´iniziativa è affidata al capo dello Stato e per quello che ci riguarda deve segnare una rottura con il passato. Altrimenti qual è il messaggio al mondo? Sarebbe incomprensibile, il gattopardo non funziona quando la situazione è questa. Dunque i protagonisti che ci hanno portato fin qui li vedo fuori da un governo simile. Non abbiamo mai avuto nella nostra storia 6 punti di recessione. La paura si affronta guardando in avanti».
Se questa è l´analisi, ciò che Berlusconi dirà alla Camera conta poco.
«Le ultime due volte che ha parlato di economia non ha mai pronunciato la parola lavoro. Mi aspetto almeno una presa d´atto, sempre che domani sia ancora lì. Se c´è almeno un´analisi condivisa sono disposto a mordermi la lingua e a non fare eccessive polemiche. La mia preoccupazione è troppo grande. Ma la verità è che da tre anni non riusciamo nemmeno a discutere».