sabato 20 agosto 2011

Giù le mani dal 25 Aprile-1°Maggio-2 Giugno. Pagani invita ad aderire all'appello dell'ANPI per il mantenimento delle festività civili

"Il Governo Berlusconi non ha mai riconosciuto il valore fondante del 25 aprile e oggi approfitta della crisi finanziaria per cercare di cancellare questa data dal calendario civile". È la dichiarazione di Alberto Pagani, segretario provinciale del Partito democratico di Ravenna, a proposito dei contenuti della manovra finanziaria che intende cancellare le festività civili di 25 Aprile, 1° Maggio e 2 Giugno spostandole alla domenica.

"Con la scusa del risparmio – continua Pagani – si procede nella direzione di voler cancellare quelle che sono state le tappe più significative della recente storia d'Italia, della riconquista della democrazia, delle lotte partigiane dopo la buia parentesi della dittatura fascista e delle leggi razziali. Per queste ragioni invitiamo tutti i cittadini di sostenere l’appello dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia, ndr)". Invito che viene rivolto anche agli imprenditori, "in quanto questa decisione può avere notevoli ripercussioni su un turismo già in crisi perché la perdita dei ponti primaverili vorrà dire anche minore occupazione, minori redditi, maggiori esposizioni bancarie delle aziende che vedranno contrarre la stagionalità al solo periodo delle festività scolastiche".

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