mercoledì 31 maggio 2017

La disoccupazione cala, e non è un fulmine a ciel sereno

lavoro
Il miglioramento è il segno di una generale tendenza alla crescita

Il dato sulla disoccupazione italiana è ancora in doppia cifra ma continua a scendere in maniera sensibile. Lo dicono i numeri, che da mesi seguitano a fotografare un mercato del lavoro in netto miglioramento.
Lo conferma l’Istat, che diffonde un dato positivo che non si vedeva da anni.
Il tasso, secondo le stime dell’Istat, ad aprile è sceso all’11,1%: si tratta del livello più basso da quasi cinque anni, ossia dal settembre del 2012 quando la disoccupazione era al 10,9%. In un mese i disoccupati sono calati di 106 mila unità portando i senza lavoro sotto quota 3 milioni a 2 milioni 880mila.Ad aprile, comunica ancora l’istituto nazionale di statistica, il tasso di occupazione è salito al 57,9%, con un aumento di 0,2 punti percentuali su mese e di 0,7 punti su anno, il livello più alto da febbraio 2009. La stima degli occupati cresce dello 0,4% rispetto a marzo (+94 mila unità), dopo un semestre in cui l’occupazione è stata a tratti stabile o in lieve crescita. Su base annua si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,2% pari a +277 mila).


Un quadro che registra parole di soddisfazione da parte dell’esecutivo: “Premiate le scelte di questi anni. Fiducia nell’Italia e impegno che continua”, commenta su Twitter il premier Paolo Gentiloni. E il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sottolinea: “Questi dati sono la prova migliore dell’efficacia delle politiche per il lavoro portate avanti dal governo nel corso degli ultimi tre anni”. Da parte sua Matteo Renzi ribadisce: “Il Jobs act funziona”.
Peraltro, il miglioramento del mercato del lavoro avviene in un contorno macroeconomico positivo, nel quale tutte le variabili migliorano: il Pil va verso l’alto, il deficit scende, il debito è stabilizzato, l’avanzo primario gode di buona salute. Tutti dati oggettivi che fanno pensare che il paese si sia rimesso in carreggiata.
Sebbene però il dato di aprile diffuso dall’Istat sia molto positivo, è bene ricordare che si tratta di un dato congiunturale (cioè rilevato rispetto al mese precedente) che quindi può essere soggetto ad alcune oscillazioni: è “erratico” in termini scientifici – spiegano i tecnici. Non a caso da qualche tempo l’Istat pubblica anche la media mobile del trimestre, che dà maggiore solidità.
Esaminiamo allora l’occupazione su base annua: il risultato non cambia, anzi il trend positivo si rafforza. “C’è una crescita costante dell’occupazione – fa notare Poletti –  e gli occupati rispetto a un anno fa sono 277mila occupati in più”.
Se invece provassimo ad allargare lo sguardo a un orizzonte temporale ancora più lungo, da febbraio 2014 ad oggi, noteremmo come la dinamica rimanga ancora una volta positiva. A mettere in evidenza quest’ultimo aspetto è il consigliere economico di Palazzo Chigi Luigi Marattin che pubblica sui suoi profili social un grafico (fonte Istat) in cui tutte le variabili del mercato del lavoro migliorano.
Alcune, come la disoccupazione giovanile, anche di molto, visto che scende di circa 10 punti percentuali (dal 43% al 34%).
“Il fatto che avvenga nel momento in cui il Pil non sia cresciuto tantissimo – sottolinea Marattin – dimostra che le riforme sul mercato del lavoro stanno funzionando. È chiaro che la vera svolta si avrà quando il Pil comincerà a crescere in maniera più netta”.
Un fattore che inoltre fa ben sperare per i prossimi mesi, mette ancora in risalto il consigliere economico di Palazzo Chigi, è che “rispetto al passato, il miglioramento è meglio distribuito per classi d’età, cioè non esclusivamente concentrato sulla fascia over-55, come dimostrano anche i dati sul forte calo della disoccupazione giovanile”.

L’andamento in Europa
È da rilevare infine l’andamento della disoccupazione del Vecchio continente, anch’esso positivo: secondo Eurostat, nell’Eurozona in aprile il tasso è stato pari al 9,3% contro il 9,4% di marzo. E’ il livello minimo registrato dal marzo del 2009. Incoraggiante la situazione in Germania dove a maggio la disoccupazione è risultata ai minimi storici, dimostrando come il paese resti uno dei più forti in Europa dal punto di vista economico. Il tasso è calato al 5,7%, -0,1% rispetto ad aprile.

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