LE PROPOSTE DEL PD PER UNA PIU’ EFFICACE RISPOSTA ALLE ESIGENZE DELLE IMPRESE.
“Il decreto ‘anticrisi’ non contiene elementi sufficienti ad affrontare la gravità della situazione. Il nostro giudizio è quindi fortemente critico e per questo abbiamo presentato alla Camera le nostre proposte per correggerlo e migliorarlo”.
Lo hanno affermato i capigruppo del PD nelle Commissioni Bilancio e Finanze, Pierpaolo Baretta e Alberto Fluvi.
Gli emendamenti del PD si concentrano su tre principali temi:
1. CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI
Proponiamo di allargare i beni oggetto di beneficio, previsti dalle norme sulla detassazione degli utili reinvestiti, ad altri tipi di investimenti, compresi gli strumenti per il risparmio energetico e quelli legati all’innovazione. Lo strumento da usare è quello del credito di imposta. Soluzione che ha anche il vantaggio di essere sfruttabile già per il 2009 e non dal 2010 come nella proposta di governo. Infine, proponiamo che la norma non sia diretta solo al reddito da impresa ma a tutto il lavoro autonomo.
2. ACCELERAZIONE DEI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Per i crediti relativi al periodo fino al 31 dicembre 2008, proponiamo di estendere alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di pagare il 30% dei debiti in deroga al patto di stabilità interno. E’ sbagliato, infatti, limitare le misure alla sola amministrazione dello Stato. Proponiamo inoltre di dare ai fornitori, da parte della stessa PA, la certificazione del credito. Certificazione utile a ottenere liquidità con la cessione del credito attraverso le banche o la Cassa Depositi e Presitit (in convenzione con il ministero dell’Economia). Per il futuro, proponiamo di semplificare norme che, così come sono, rischiano di paralizzare ancora più gravemente la situazione.
Gli emendamenti del PD si concentrano su tre principali temi:
1. CREDITO D’IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI
Proponiamo di allargare i beni oggetto di beneficio, previsti dalle norme sulla detassazione degli utili reinvestiti, ad altri tipi di investimenti, compresi gli strumenti per il risparmio energetico e quelli legati all’innovazione. Lo strumento da usare è quello del credito di imposta. Soluzione che ha anche il vantaggio di essere sfruttabile già per il 2009 e non dal 2010 come nella proposta di governo. Infine, proponiamo che la norma non sia diretta solo al reddito da impresa ma a tutto il lavoro autonomo.
2. ACCELERAZIONE DEI PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Per i crediti relativi al periodo fino al 31 dicembre 2008, proponiamo di estendere alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di pagare il 30% dei debiti in deroga al patto di stabilità interno. E’ sbagliato, infatti, limitare le misure alla sola amministrazione dello Stato. Proponiamo inoltre di dare ai fornitori, da parte della stessa PA, la certificazione del credito. Certificazione utile a ottenere liquidità con la cessione del credito attraverso le banche o la Cassa Depositi e Presitit (in convenzione con il ministero dell’Economia). Per il futuro, proponiamo di semplificare norme che, così come sono, rischiano di paralizzare ancora più gravemente la situazione.
3. FAVORIRE IL CREDITO DELLE BANCHE ALLE IMPRESE
Proponiamo un fondo presso la gestione separata della Cassa Depositi e Prestiti di 4 miliardi per il 2009-2010 destinato alla prestazione di garanzie alle banche su finanziamenti a medio e lungo termine, anche garantiti dai Con.fidi, concessi dalle banche alle piccole e medie imprese, per favorire le operazioni di consolidamento a medio termine dei debiti a breve e la sospensione dei pagamenti per i prestiti già concessi.
“E’ comunque difficile – hanno concluso Baretta e Fluvi - avviare il confronto in commissione se il governo confermerà le notizie sulle modalità dello scudo fiscale e quando addirittura il presidente della Camera, quindi fonte più che autorevole, spiega che sul provvedimento verrà messa con tutta probabilità la fiducia”.
PD Casola Valsenio
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