sabato 26 febbraio 2011

Camusso: «I soldi del premier tassati al 12%. Perché sui nostri stipendi tasse al 30%?»

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Giustizia fiscale e sociale: l'ha chiesta la leader CGIL Susanna Camusso durante il comizio nel corso del quale ha chiesto le dimissioni di Silvio Berlusconi. «Ieri - ha sottolineato Camusso - il presidente del Consiglio ha ricevuto le cedole delle sue aziende e le ha distribuite alla sua famiglia, questo è legittimo; ma perché quei soldi sono tassati al 12% e le nostre retribuzioni al 30%? Chi è ricco continua ad arricchirsi mentre chi è povero continua a impoverirsi».
Riguardo al decreto 'mille proroghe', Camusso ha detto che «per garantire le quote latte a qualche allevatore leghista si tolgono le risorse per curare chi è malato di tumore». 
Intanto, ha continuato la segretaria nazionale della CGIL, «dal Consiglio dei ministri viene la necessità di mettere mano alla giustizia: processo breve, lotta alle intercettazioni, immunità, che hanno a che fare con la condizione personale del presidente del Consiglio». «Ma non c'è solo uno che difende sè stesso - ha rilevato - c'è un governo che dice che si deve abolire la libertà di stampa», mentre «la criminalità organizzata influisce sul governo e sull'economia». «L'idea è mettere il bavaglio al Paese - ha concluso - ma non ci imbavaglieranno, perchè parliamo della vita concreta delle persone».

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