mercoledì 11 maggio 2016

Unioni Civili. I nuovi diritti sono legge

Unioni civili e disciplina delle convivenze
Unioni civili. i nuovi diritti sono legge

Oggi è un bel giorno per il nostro Paese. Con l’approvazione definitiva del ddl sulle unioni civili, l’Italia si allinea alle democrazie europee più avanzate con una legge che dà più diritti, per troppo tempo disattesi, senza toglierne a nessuno”. Così Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito Democratico. "Una legge importante, che arriva dopo anni di fallimenti. Una nuova riforma finalmente portata a compimento, come tante altre in questa legislatura, per fare dell’Italia un Paese più inclusivo, moderno e giusto. Un esempio davvero limpido di una politica che ritrova la sua vocazione di strumento utile per la vita quotidiana e concreta dei cittadini.
Grazie a tutti quelli che ci hanno creduto, a tutti quelli che con tenacia vi hanno lavorato. Il PD è orgoglioso di essere stato protagonista di un passo in avanti significativo nella civiltà del nostro Paese
".

Da oggi l’Italia è più vicina alle democrazie occidentali”. Così il presidente dei senatori del PD Luigi Zanda sull’approvazione della legge sulle unioni civili. E aggiunge: “E’ una legge importantissima che riconosce diritti da decenni negati. È una legge che due milioni e mezzo di italiani aspettavano e che darà un prezioso contributo a compattare la società italiana. Qualunque discriminazione, anche di pochi, avvelena la convivenza civile e frena lo sviluppo compiuto di qualunque democrazia”. “Da oggi – conclude Zanda – riconoscendo i diritti teniamo uniti quei pezzi di società che non chiedono più diritti di altri, ma diritti uguali a quelli di tutti gli altri”.

Dopo 28 anni, finalmente, da oggi ci sarà una legge che riconosce i diritti delle coppie e non più solo degli individui, definendo una serie di diritti e di doveri che ci rimettono in pari anche con le richieste dell’Europa. Di fronte a questo traguardo storico è stato giusto mettere la fiducia, chiudere questa vicenda e regalare al Paese, finalmente, dopo quasi un anno di iter parlamentare, una legge sulle unioni civili”. Lo ha detto il senatore del PD Franco Mirabelli a Skytg24.
Con la legge approvata – ha continuato Mirabelli – si stabiliscono diritti e doveri per le coppie omosessuali e per le convivenze, con un riconoscimento importante prima inesistente. Per questo credo che ci sia da festeggiare”.

Finalmente i diritti: dopo trent’anni passati a discutere questo Parlamento ci riporta in Europa dando riconoscimento, dignità, diritti e doveri alle coppie omosessuali e colmando una lacuna di cui la politica è stata troppo a lungo responsabile. La legge approvata estende i diritti ed elimina discriminazioni, dunque contribuisce a rendere il nostro un Paese più unito”. Lo dichiara la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli, che aggiunge: “Da oggi, le coppie omosessuali potranno formare un’unione riconosciuta dallo Stato, avere diritti e doveri, accedere alla reversibilità della pensione e all’assistenza dell’altro, alla possibilità di assumere il cognome del partner. Un passo in avanti, una conquista per tanti di noi da anni impegnati su questo tema, ma anche une legge che offre una prospettiva verso la piena uguaglianza, grazie ai richiami agli articoli 2 e 3 della Costituzione e che interviene con coraggio sul tema della stepchild adoption certificando la bontà della giurisprudenza più recente che l’ha estesa alle coppie omosessuali”.
Sono orgogliosa – conclude Valeria Fedeli – di far parte di questo Parlamento e del lavoro fatto dal Partito Democratico in questi mesi: se l’Italia oggi è un Paese più civile si deve al nostro impegno, alla nostra capacità di discutere, alla coerenza che abbiamo mostrato sventando gli attacchi strumentali di coloro ai quali poco importava dei diritti. Con questo, però, il nostro impegno non finisce: oggi il mio primo pensiero va ai bambini figli di omosessuali, perché anch’essi, come i loro genitori, meritano di essere protetti da ogni forma di discriminazione. E meritano la certezza di una legge, non la dipendenza da un giudice: servono certezze ed una riforma profonda della legge sulle adozioni con l’obiettivo di dare ad ogni bambino una famiglia, non a ogni famiglia un bambino”.

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