“Avanti, insieme!”. E’ questo il titolo della mozione depositata da Matteo Renzi, in ticket con Maurizio Martina, per la candidatura alla leadership del PD.
Si sviluppa in 8 punti e immagina un partito “pensante” che metta più politica in Europa e abbia al centro la crescita, il lavoro e l’innovazione. “Per favorire la stabilizzazione dei giovani – si legge nella mozione – dobbiamo concentrare gli incentivi sui giovani: un giovane dovrebbe aver diritto ai primi 3 anni di contratto a tempo indeterminato totalmente decontribuiti.
In questo modo diamo a tutti un’opportunità di stabilizzazione. Per lavoratori e settori particolarmente colpiti da crisi e globalizzazione, va pensata una forma di sostegno al reddito come integrazione alla Naspi, per periodi stabiliti e condizionati a programmi di riqualificazione formativa e di ricollocazione definiti di intesa fra le parti sociali. Per i lavoratori autonomi, che non usufruiscono della Naspi, deve essere realizzato un ammortizzatore che li sostenga e permetta loro di raggiungere il reddito minimale”.
Quanto all’UE, la mozione propone che, “nelle prossime elezioni europee, la scelta del candidato del PSE alla Presidenza avvenga attraverso primarie aperte tra i cittadini dell’Unione, sulla base di una rosa di candidati selezionati a livello di Partito”.
Così la mozione Renzi nel capitolo dedicato all’Europa. “Per molti cittadini – si legge nel testo – oggi l’Unione Europea è diventata un problema più che una soluzione. Per ribaltare questa percezione, serve una convergenza che faccia perno sulle tre più grandi democrazie dell’Eurozona, su un modello originale che concili integrazione e democrazia. Un modello che distingua nettamente una zona di integrazione politica da un’area di semplice cooperazione economica, che rafforzi la legittimazione democratica del Presidente della Commissione, fino a giungere alla sua elezione diretta da parte di tutti i cittadini europei. E’ necessario intervenire per ridurre l’area delle decisioni intergovernative e costruire un modello con due livelli di governo distinti, uno federale e uno rinviato alla responsabilità degli Stati, singoli o in forma associata nel Consiglio europeo”.
“Occorre – prosegue la mozione – dare risposte immediate agli obiettivi di crescita e inclusione sociale, togliendo gli investimenti in sicurezza, ricerca e cultura dalle regole di bilancio. Dobbiamo dare vita a una Schengen della difesa, partendo dal nucleo dei grandi paesi fondatori e individuando alcuni obiettivi concreti, tra cui rafforzare la collaborazione e la cooperazione, investire in una dimensione europea di integrazione dell’industria della difesa europea”.
Clicca qui, per scaricare la mozione congressuale di Matteo Renzi
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