“Un anno fa di questi tempi ad accompagnare la prima vostra legge
di bilancio era stata un lunga litania di alibi per il poco tempo a
disposizione. Oggi non avete scuse. È una manovra pienamente figlia
vostra e si vede. Eccome. È figlia dell’arroganza con cui vi siete chiusi a
ogni tipo di confronto con decreti e fiducie”. La
segretaria del Partito democratico Elly Schlein alla
Camera dei deputati apre così la dichiarazione di voto del Pd alla legge di
bilancio. Una legge di bilancio arrivata, come al solito, sul filo di lana,
malgrado le promesse e le assicurazioni di una maggioranza che si professa
unita, ma che unita non è, e porta in Aula una manovra figlia delle sue
divisioni, “più profonde di quanto volete dare a vedere”, rincara Schlein:
“basta pensare alla vicenda del superbonus, ora,
dopo il danno aggiungete la beffa di creare disparità all’interno dei condomini“.
Ed ancora, “è una manovra che fa male al Paese e
infligge un colpo letale ai servizi pubblici. Mance e mancette in una logica di
scambi al ribasso imbarazzante. Ci abbiamo dovuto pensare
noi a mettere a disposizione 40 milioni per il contrasto alla violenza di
genere. Vi avevamo chiesto di unire le vostre risorse, non lo avete fatto, vi
siete tenuti i soldi per le vostre mance e avete preferito finanziare campi da
golf che la lotta alla violenza contro le donne. La manovra è figlia del vostro
identitario disinteresse per le fasce più deboli”.
Nè
può passare sotto silenzio come “il primo governo guidato da una donna
fa ogni giorno scelte contro le donne”. Nelle parole della
segretaria dem non c’è nessuna incertezza al riguardo: “noi non pensiamo che la
massima aspirazione di una donna sia quella di essere madre e non pensiamo che
il contributo delle donne alla società si misuri sul numero dei figli e delle
figlie. L’ambizione di tante deve essere quella di diventare Rita Levi
Montalcini e non vedere voi che tagliate fondi alla ricerca”.
“Avete detto no, non solo a noi ma a quei tre milioni e
mezzo di lavoratrici e lavoratori che aspettano una legge che dica che sotto i
9 euro è sfruttamento e non è lavoro“, ha continuato Schlein.
“Sul salario minimo – ha aggiunto replicando al capogruppo leghista Riccardo
Molinari, che aveva toccato il tema nel suo intervento – la pregherei di
prendersi la briga di leggersi la delega che avete scritto: non parla di contratti
sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative ma dei contratti
più applicati. State aprendo la strada ai contratti pirata”.
Per le “pesanti conseguenze” che la legge di bilancio non mancherà
di avere sul Paese, la segretaria dem promette “non permetteremo che passi in
cavalleria. Faremo lotta dentro questo Parlamento e fuori e ci faremo carico
noi, dall’opposizione, del lavoro che voi non fate perché troppo impegnati a
spartirvi posizioni di potere dentro la Rai o le società
partecipate”. Elly Schlein, in Aula alla Camera, conclude così la dichiarazione
di voto del Pd sulla manovra. “Noi teniamo davvero a questo Paese e a
migliorare – rivendica – la vita di chi soffre. Noi ai giovani vogliamo vedere
rimesso in mano il futuro e non il fucile“.
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