giovedì 23 dicembre 2010

Asilo nido comunale: da gennaio 2011 una nuova gestione per salvaguardare e dare continuità al servizio

Dall’1 gennaio 2011 la gestione dell’Asilo nido sarà svolta dalla Cooperativa socio-educativa Zerocento, che già gestisce gli asili nido comunali di Riolo Terme, Castel Bolognese, Faenza, che già da anni opera a Casola con proprio personale in affiancamento al personale comunale impegnato nei servizi sociali ed educativi.
Alla gara, oltre alla Cooperativa Zerocento, sono state   invitate altre quattro cooperative socio-educative:"In Cammino", "Cadi", "PrimaBi" e "Sea Coop".
Le motivazioni della scelta e le condizioni della nuova gestione sono descritte dall’Assessore Milena Barzaglia.

Dare continuità alla funzione socio-educativa dell’asilo nido comunale, malgrado i tagli del Governo ai Comuni
“Nel programma presentato in occasione delle elezioni amministrative del 2009 – ha affermato l’Assessore Barzaglia - indicavamo la volontà di dare continuità al servizio socio-educativo dell’asilo nido comunale e, nello stesso tempo, di promuovere il rapporto con soggetti privati e con il privato sociale per la gestione di quei servizi e attività per i quali non fosse strategica la gestione diretta del Comune”.
“Nel bilancio di previsione 2010 poi – prosegue l’Assessore - abbiamo indicato la necessità di perseguire la razionalizzazione e il contenimento della spesa per la scuola della prima infanzia. Lo scopo non è solo quello di recuperare risorse ma - nel contesto degli equilibri e delle compatibilità di bilancio – realizzare condizioni di sostenibilità del servizio per assicurarne la continuità. Nella struttura sociale ed economica della comunità casolana, infatti, l’asilo nido (0/3 anni) assolve una fondamentale funzione sociale ed educativa e di supporto alle famiglie e alle madri lavoratrici.”.

Le diverse ipotesi di gestione considerate
“Partendo da queste premesse – ha osservato l’Assessore Barzaglia - abbiamo considerato diverse ipotesi di razionalizzazione e riorganizzazione. Abbiamo ricercato da subito il dialogo con il soggetto privato (Scuola per l’infanzia Santa Dorotea) che opera a Casola Valsenio, perseguendo un’idea di ripartizione e integrazione dei diversi servizi per l’infanzia che evitasse quelle duplicazioni che, prevedibilmente, sarà sempre più difficili sostenere. Dagli approfondimenti fatti, è risultato impossibile per il privato rinunciare al servizio di scuola materna per concentrarsi sul solo asilo nido. E anche l’assunzione della gestione dell’asilo nido comunale, sulla base di un “rapporto convenzionale”, è risultata economicamente non conveniente per il Comune”.  

La scelta dell’appalto del servizio
“Senza fare venire meno il rapporto di convenzione in essere con la Scuola per l’infanzia Santa Dorotea, che prevede tra l’altro la gestione congiunta del CREE, si è deciso di promuovere una gara pubblica, con l’invito rivolto a cinque cooperative sociali, per l’affidamento della gestione del servizio di asilo nido comunale, con un contributo annuo di € 33.000,00 per la totale gestione del servizio. Il Comune di Casola Valsenio manterrà nella struttura una sola dipendente rispetto alle due attuali. La seconda sarà integrata negli altri servizi comunali dall’1 gennaio 2011, quando partirà la nuova convenzione/gestione”.

Le condizioni economiche dell’appalto – No a scaricare costi sulle famiglie
“In virtù delle ultime disposizioni di legge sul contenimento della spesa per il personale e delle forti difficoltà di bilancio, nel prossimo futuro l’asilo nido sarà gestito con il solo apporto del personale della cooperativa che ha in gestione il servizio, ma rimarrà sempre un servizio comunale.
Nel bilancio 2010 il servizio comunale di asilo nido si prevede abbia una stima di entrata da rette di € 31.990,53 e una spesa di € 122.957,17 che dovrebbe produrre uno sbilancio di €. 90.966,64, per quanto concerne invece la previsione di spesa dell’anno 2011 è stimata in euro 60.000,00 circa omnicomprensivi della spesa per il nostro personale interno. In questo momento sono iscritti 17 bambini, di cui alcuni frequentano a tempo pieno e altri a tempo parziale”.

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