domenica 16 gennaio 2011

Enrico Letta: “Dobbiamo indirizzare il Paese verso il risveglio”

(…) Dall’Assemblea di Napoli del 28 e 29 gennaio uscirà la nostra proposta per la ripresa e per il futuro. Guardiamo alla logica del decennio che ci attende».
Quale decennio ci attende?
«Gli Ottanta sono stati gli anni dell'euforia. I Novanta, del rigore. Gli anni 2000 sono stati quelli dell'incoscienza. Gli anni Dieci cominciano con un bivio: decadenza o risveglio. Nell'ultimo decennio, come documenta Abravanel, il reddito procapite degli italiani è diminuito, mentre quello di tutti gli altri saliva. Il primo responsabile dell'incoscienza collettiva è Berlusconi, con il suo sorriso a 32 denti qualunque cosa accadesse. Ora noi dobbiamo indirizzare il Paese verso il risveglio anziché verso il declino. Accogliendo l'appello di Napolitano: obiettivo giovani».
Faccia una proposta concreta.
«Il contratto d'avvenire. Uno strumento che superi la precarietà e aiuti le imprese. Se assumi un under 35, per i primi tre anni tasse zero e contributi crescenti, con un incentivo alla stabilizzazione. Il dramma italiano è la differenza fra i trentenni del boom, che facevano figli, avevano più lavori e mantenevano i genitori, e i trentenni di oggi, che fanno pochi figli, non hanno lavoro e sono mantenuti dai genitori, magari con il Tfr. Ci stiamo vendendo l'argenteria. Dobbiamo dare lavoro ai giovani, a 20, 25 anni. A qualsiasi costo».
(…)
Leggi l'intervista di Aldo Cazzullo al Vice Segretario del PD, Enrico Letta - Il Corriere della Sera, 16 gennaio 2011

Nessun commento: