mercoledì 21 gennaio 2015

L'Italicum, la legge elettorale all'esame del Senato è una buona legge. E' merito del PD e tutto il PD deve sostenerla

Il testo in discussione al Senato e che oggi ha fatto un notevole passo avanti verso la definitiva approvazione, migliora significativamente il testo uscito dalla Camera e configura l'Italicum come un originale e avanzato sistema elettorale, che affida agli elettori - anche facendo ricorso al voto di ballottaggio se nessuna lista supera il 40% dei voti - il diritto di decidere chi debba governare e chi, invece, debba stare all'opposizione, dando stabilità e omogeneità alla maggioranza e riconoscendo nel contempo piena rappresentanza anche alle formazioni minori. E poi i collegi piccoli (100), i capilista come nei collegi uninominali, il voto di preferenza e la parità di genere nella formazione della rappresentanza.
Sono risultati importanti, sono obiettivi sostenuti dal centrosinistra, che si realizzano dopo gli infruttuosi tentativi degli ultimi anni.

E’ veramente criticabile che una parte del nostro Gruppo parlamentare non colga questo dato di novità e di svolta e venga meno all’elementare e fondamentale regola democratica che vincola i componenti del Gruppo ad attenersi alle decisioni e agli orientamenti decisi a maggioranza dai componenti del Gruppo stesso.
Si poteva ottenere, si potrebbe ottenere una legge migliore? Può darsi. Ma di leggi migliori – come delle buone intenzioni – sono lastricate le vie dell’inferno!
Una forza riformista – genuinamente riformista! – deve saper valutare non solo ciò che sarebbe meglio ma anche ciò che è possibile. E, ogni tanto almeno, provare a portare a casa dei risultati. Non risultati qualunque, ma buoni risultati. E questo lo è, un buon risultato, che potrà aiutare il cambiamento del Paese e rafforzare la svolta riformista di cui il PD vuole essere il protagonista.

Giorgio Sagrini

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