giovedì 3 gennaio 2013

L’anno che verrà…

Intervista al Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi

La pesante crisi economica e sociale, i tagli alla finanza locale hanno aumentato l'incertezza, reso più difficile il già impegnativo compito degli amministratori locali, per realizzare i programmi e corrispondere ai bisogni dei cittadini.
In questa conversazione con il Sindaco Iseppi proviamo a tirare un consuntivo amministrativo e politico dell'anno che si è chiuso, il 2012, e a delineare obiettivi, aspettative, preoccupazioni e speranze per il 2013.


L'anno che si apre porterà importanti novità nella politica, nell'amministrazione e nello stesso modo d'essere del governo locale. Tra queste, una non positiva: il patto di stabilità e i suoi spesso assurdi vincoli di spesa estesi anche ai Comuni con meno di 5.000 abitanti...
E’ un inizio anno che non avremmo voluto. Abbiamo sperato fino all’ultimo che il Par-lamento apportasse le modifiche necessarie per evitare il patto di stabilità ai Comuni piccoli e montani come il nostro. Scopriremo nei prossimi mesi tutte le problematiche che comporterà. Sicuramente il bilancio del nostro Comune sarà ancora più “ingessato” di ora e faremo fatica a pagare i fornitori come in passato nonostante l’assurdo vincolo che imporrà i pagamenti a 30 giorni. Il patto di stabilità è un vincolo deciso a livello europeo, ma l’estensione ai Comuni piccoli, che non hanno sufficiente cassa, è una manovra che mette in serio pericolo la loro esistenza, in molti casi la loro utilità.

Un'altra novità, già annunciata da tempo, è la costruzione dell’Unione dei Comuni che deve vedere entro l’anno il trasferimento di alcune significative funzioni e servizi fin qui svolti direttamente dal Comune di Casola Valsenio, all’Unione dei Comuni.
Di quali servizi e funzioni si tratta? E riguarderà solo Casola e Solarolo – che devono adempiere a quest’obbligo in quanto rispettivamente al di sotto di 3.000 e 5.000 abitanti - o tutti i Comuni dell’Unione?

Casola Valsenio e Solarolo saranno obbligate a gestire in forma associata praticamente TUTTE le funzioni entro la fine del 2013. Da gennaio 2014 solamente l’anagrafe potrà ancora essere un servizio strettamente comunale, il resto verrà svolto in ambito di Unione.
Nel 2013 vedranno la luce molte funzioni associate fra i sei Comuni così come abbiamo previsto nel cronoprogramma (elencato anche nell’articolo del Ponte).
L’Unione di sei Comuni molto diversi fra loro è una cosa complicata che richiede i tempi necessari per definire processi quali i regolamenti, il personale e l’acquisto del software. Con la Regione E-R si sta discutendo la legge sugli “ambiti ottimali” che rafforza e definisce le recenti indicazioni del Governo in materia di governo locale del territorio. Le Unioni saranno le uniche forme di governo riconosciute dalla Regione, dovranno combaciare con i distretti socio-sanitari e anche i Comuni più grandi dovranno obbligatoriamente conferire servizi fondamentali in Unione.

Più in generale, cosa porterà il 2013 nel processo di costruzione dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina, di cui sei il Vice Presidente?
La prossima revisione delle Province con la conseguente redistribuzione di molte loro funzioni e l’approvazione della legge regionale sugli ambiti ottimali definirà il 2013 come l’anno decisivo in cui si modificheranno radicalmente i ruoli del governo del territorio. Sarà un anno di forti discussioni e difficili decisioni. In questo momento dobbiamo guardare avanti e fare della Romagna Faentina un interlocutore serio per la Regione che sappia difendere i nostri interessi locali, ma con una visione più aperta e solidale.

Tra le funzioni che da più tempo sono gestite in forma associata tra tutti i Comuni del faentino c’è quella dei ‘servizi sociali’. La ricomposizione delle politiche sociali nell’ambito faentino, secondo il documento di indirizzo recentemente approvato dalla Giunta dell’Unione della Romagna Faentina, dovrà essere verificata e perseguita anche con la unificazione delle due ASP sorte qualche anno fa dalla trasformazione delle 7 Opere Pie e Ipab esistenti.
Quali sono i vantaggi di questo processo? E in questo nuovo contesto, rispetto anche ad alcune preoccupazioni emerse a Casola, quali saranno le condizioni per garantire la salvaguardia e la qualificazione della Casa protetta di Casola?

Già nel vecchio documento politico di definizione delle due attuali ASP si faceva riferimen-to ad un percorso per la creazione di un unico soggetto comprensoriale, un percorso che ha trovato due forti motivi di accelerazione: l’accreditamento dei servizi sociali voluto dalla Regione e la legge regionale sulle ASP che è in discussione da mesi e che fra poco verrà emessa. Il territorio dell’attuale Unione della Romagna Faentina gestisce i servizi sociali in forma associata già da parecchi anni e quindi è abbastanza comprensibile il fatto di uniformare anche la gestione aziendale a tutto il territorio. Per fare questo processo occorre cautela e chiarezza perché non intendiamo certamente rinunciare ai nostri servizi e ai nostri presidi, anzi. La funzionalità della Casa protetta di Casola Valsenio non è in discussione perché sarà indispensabile definire una perequazione fra i diversi Comuni che ne garantisca la sostenibilità. La discussione è oltre la questione “vantaggi-svantaggi”, diciamo che saremo obbligati a ragionare in questi termini e quindi dovremo discutere per portarci a casa il massimo vantaggio. I vantaggi immediati saranno il risparmio di costi di gestione che potranno essere riversati a beneficio degli assistiti e la possibilità di ampliare anche a Casola i servizi sulle problematiche minorili.

Il 2012 ha portato l’IMU e l’ulteriore riduzione dei trasferimenti ai Comuni. Come è stata applicata l’imposta a Casola e che effetto ha avuto sul bilancio comunale?
L’IMU a Casola Valsenio è stata applicata con aumenti ridotti al minimo rispetto le aliquote stabilite dal Governo. Abbiamo voluto mantenere l’aliquota sulla prima casa al valore più basso possibile, mentre per il resto si è cercato di differenziare le aliquote fra ambiti produttivi e seconde case cercando di agevolare i commercianti e gli artigiani del nostro paese. Il bilancio del Comune avrà un taglio ai trasferimenti pari all’IMU incassata e, probabilmente, nel 2013 si completerà l’opera con l’istituzione della TARES che eliminerà il resto dei trasferimenti statali. Da un lato la si può leggere come una manovra federalista, ma purtroppo manca dei necessari bilanciamenti fra territori e città diverse fra loro. Se queste imposte non verranno gestite con la necessaria flessibilità potrebbero mettere in discussione la sostenibilità di alcuni servizi in comuni decentrati.

Il Comune, malgrado i tagli e le limitazioni alla capacità di spesa, ha cercato di mantenere – per intervento diretto o indiretto - un flusso di risorse a sostegno degli inve-stimenti. Come è andata nel 2012? Su cosa e come si è investito?
Nel 2012 abbiamo investito principalmente nella manutenzione del nostro patrimonio, nel risparmio energetico e in bonifiche ambientali. Le maggiori risorse a disposizione sono state destinate al rifacimento di manti stradali e illuminazione pubblica nel capoluogo, in alcuni tratti di strada che necessitavano da tempo di manutenzione e soprattutto per quei tratti di illuminazione pubblica che andava sempre in sofferenza nel periodo invernale. Gli interventi sulla pubblica illuminazione vanno a completare una pianificazione iniziata 5 anni fa a che porta al nostro paese sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Abbiamo sostenuto la realizzazione di due tratti stradali privati nel forese grazie al concorso del Consorzio di Bonifica. Si è messa in sicurezza la scarpata di via Meleto che da due anni attendeva l’intervento. Abbiamo bonificato il Parco fluviale eliminando la vecchia porcilaia con il suo pericoloso tetto in eternit. Abbiamo riqualificato la Caserma dei carabinieri. Insomma, tante piccole opere per rendere sempre accogliente e vivibile il nostro paese. Purtroppo non abbiamo potuto beneficiare di un contributo statale programmato, speriamo si possa avere nel 2013.

E dove si potrà intervenire nel 2013?
Al momento non abbiamo ancora formulato un bilancio anche perché l’incognita del patto di stabilità rende tutto molto più complicato. Sarà molto più difficile investire le poche risorse che avremo in opere, saremo forse incentivati alla riduzione del debito, così come si richiede indistintamente a ogni Amministrazione. Noi, possibilmente, vorremmo riqualificare le nostre strutture sportive (palestra, piscina, campo tennis e campo calcio) con interventi a volte strutturali, in altri casi di semplice manutenzione. Un’altra struttura che vor-remmo qualificare maggiormente è la biblioteca, per trasformarla in luogo di cultura, scambio, incontri, studio. Dovremo investire nel cinema puntando sul digitale, in quanto il 2013 è l’anno in cui terminerà la produzione di pellicola. Nel 2013 si dovranno anche definire le prossime progettazioni europee, le discuteremo con la Regione e in ambito di Unione.

Oltre agli investimenti, in quali altre direzioni si muoverà l’azione amministrativa? Abbiamo visto una forte attenzione a temi che il PD considera importanti… L’ambiente, le manutenzioni, la partecipazione e il rapporto con i cittadini e le realtà associative, l’attenzione e la sensibilità per i diritti di cittadinanza, la cura dei bambini e della loro formazione, per citarne alcuni.
I temi sono quelli citati nel nostro programma elettorale, quelli a cui noi ci atteniamo da tre anni e mezzo. Crediamo che la nostra piccola comunità debba avere una forte sensibilità verso la scuola, i giovani, il welfare, il rispetto ambientale, la pulizia e l’ordine urbano e un positivo dialogo fra associazioni di volontariato, insomma puntare sulla qualità della vita. Purtroppo non è un momento felice per l’economia e anche il nostro tessuto produttivo ne ha fortemente risentito. Crediamo, speriamo, che queste piccole attenzioni possano arginare il nostro negativo trend demografico.

Veniamo alla politica. Le prossime elezioni politiche del 24/25 febbraio segneranno – quale che ne sia l’esito – il ritorno di un governo politico, dopo il governo dei tecnici subentrato al naufragio del governo di centrodestra di Silvio Berlusconi.
Il PD e il centrosinistra escono rafforzati dalle primarie, anche a livello locale. La ridiscesa in campo di Berlusconi, dall’altra parte, ha aggravato contraddizioni e contrasti nel PdL, che a Casola hanno provocato le dimissioni dal partito del capogruppo della minoranza consiliare.
Poi c’è la riorganizzazione di forze centriste attorno al nome e all’”agenda” di Mario Monti, che però fino ad ora a livello locale non ha prodotto effetti evidenti. La situazione politica è dunque in grande movimento. Queste vicende – a tuo parere - avranno ripercussioni sulla dialettica politica locale e sull’attività e il confronto amministrativo, in Consiglio comunale?

Il prossimo Consiglio comunale dovrebbe chiarire la posizione della minoranza consiliare alla luce delle ultime dichiarazioni del capogruppo, il quale ha comunque dichiarato di lasciare la politica e quindi non credo ci saranno grosse ripercussioni politiche in Consiglio. Credo che nei prossimi mesi di campagna elettorale si definiranno meglio le appartenenze. Io sono molto soddisfatto di come si è mosso il PD in questi mesi e dei risultati che ha ottenuto. Unico partito a fare delle primarie per il premier, unico partito a fare delle vere primarie per i parlamentari, unico partito che continua a parlare di contenuti e dei problemi dell’Italia. Una nazione che ha assolutamente bisogno di una guida politica che sappia conciliare il rigore, il riformismo e una redistribuzione dei carichi fiscali. All’Italia serve il lavoro e anche equità sociale. Serve un Governo che conosca le problematiche delle Amministrazioni e dei piccoli Comuni per evitare quei tagli lineari a cui siamo stati abituati per 20 anni.

Infine, qual è l’augurio che vuoi rivolgere ai casolani per il nuovo anno appena iniziato?
Sarà un anno ancora difficile, io vorrei augurare a tutti i casolani un 2013 sereno e solidale. La nostra comunità ha bisogna dell’aiuto di tutti per restare viva e attrattiva, mi auguro che possa aumentare ancora la voglia di ciascuno nel donare un po’ del proprio tempo e delle proprie capacità agli altri contribuendo attivamente alle diverse associazioni presenti.

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