mercoledì 2 gennaio 2013

Siamo pronti!

Dopo le Primarie, la sfida decisiva per il governo del Paese.

25 novembre, 2 dicembre e 30 dicembre 2012. Sono le date delle Primarie che hanno tenuto impegnato il centrosinistra e il PD per fare del voto per il leader della coalizione e per i candidati del PD al parlamento, un grande evento di partecipazione popolare e democratica.
Oltre 3 milioni di elettori nella prima tornata, 440.000 in Emilia-Romagna, 320 a Casola. Più di 1 milione gli elettori delle primarie per i parlamentari PD, 154.000 in Emilia-Romagna, 128 a Casola, che si sono presentati ai seggi nel bel mezzo delle festività di Fine Anno.

E in entrambi i casi, con l’impegno di migliaia di volontari, che hanno garantito lo svolgimento regolare e trasparente delle operazioni di voto.
E’ stato un bel segnale, quello che è venuto dalle Primarie. Per niente scontato, per interesse e partecipazione, in una fase come quella che viviamo, segnata da una crisi profonda del rapporto tra cittadini e politica.
Anzi, le primarie sono state proprio la risposta che il PD, che Pier Luigi Bersani, che il gruppo dirigente del partito, hanno voluto dare a questa crisi di fiducia.
Era l’unico modo per riallacciare un contatto, una relazione positiva, devastata dagli episodi di malaffare e corruzione, di uso privato di risorse pubbliche che hanno caratterizzato le cronache politiche degli ultimi anni.
Era l’unico modo per dimostrare, non con le parole ma con l’esempio, che c’è un altro modo di fare e di intendere la politica fatto di impegno, serietà, passione civile.
Ed era il modo per dimostrare che la politica – la buona politica – per svolgere il proprio ruolo, quello fondamentale che le affida la Costituzione, ha bisogno di partiti veri, organizzati, radicati nel territorio, fatti di uomini e donne che concorrono a determinarne i programmi e gli orientamenti, che partecipano alla selezione dei gruppi dirigenti e delle candidature alle cariche pubbliche.
Niente da spartire con i partiti personali, padronali che hanno affollato la scena politica italiana degli ultimi 20 anni e che hanno mortificato, umiliato, devastato l’idea stessa di politica.
Dal 2007, da quando è nato, il PD conduce questa battaglia e dopo 5 anni questo messaggio, questa concezione non solo ha conquistato consensi ma si è rivelata la risposta più efficace al discredito nel quale il centrodestra populista di Berlusconi e della Lega Nord più di ogni altro, ha trascinato la politica.
E’ vero a Casola ed è vero in Italia: il PD è l’unica formazione politica nazionale che ha il coraggio e l’orgoglio di chiamarsi “partito”, senza reticenze, senza finzioni. Perché questo siamo: i rappresentanti di una parte, che vogliamo la più ampia possibile, per concorrere - insieme a chiunque altro voglia condividere un programma di profonde riforme economiche, sociali e istituzionali - a cambiare l’Italia, a farne un Paese giusto, capace di costruire futuro per le sue giovani generazioni.
Dopo la sfida delle primarie ora ci attende la sfida più difficile. Quella del governo del Paese.
Sarà una campagna elettorale breve e intensa alla quale ci dedicheremo anche qui a Casola – come in tutti i centri grandi e piccoli d’Italia – per rendere evidente, credibile e vincente la nostra proposta di cambiamento.
Siamo pronti! Con serenità, coraggio e fiducia.

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