martedì 8 gennaio 2013

Matteo Renzi in campo per far vincere il PD. E a Monti dice: "Non faccia demagogia"

«Non sapevo che a Monti piacesse la fantascienza. Perchè pensare di innovare la politica con Casini e Fini è come circumnavigare Capo Horn con il pedalò. Fantascienza appunto». Lo afferma in una intervista su Repubblica, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che ribadisce il proprio sostegno alla campagna elettorale di Pier Luigi Bersani.
«Sono un bipolarista convinto - ha spiegato Renzi - mettersi nel mezzo è un errore, si sente l'unghia che stride sullo specchio. Adesso dice giù le tasse. Ma non puoi essere quello che alza le tasse per salvare il Paese e promette di ridurle per affrontare la campagna elettorale. Sembra demagogia». «A Monti - aggiunge il sindaco di Firenze - va tutta la nostra riconoscenza ma la credibilità è il valore più importante di un politico e ci vuole un minuto per perderla».
Riferendosi poi all'alleanza con SEL, Renzi ha detto che Vendola «ha una grande responsabilità. Non può far crollare il centrosinistra, l'ha già fatto una volta. Conto sulla sua intelligenza anche se è stato uno dei più duri con me sul piano personale. Ma le polemiche contro Vendola e Fassina lasceranno il tempo che trovano nel momento in cui Bersani sarà capace di attuare un programma riformista europeo come tutti i grandi leader progressisti del continente. Se sarà così, non vedo i problemi. I cittadini devono scegliere tra Bersani e Berlusconi, non Vendola».
E sulla propria posizione Renzi ha detto «sono impegnato perchè il mio partito vinca e convinca. Guai a sottovalutare Berlusconi che è uno straordinario combattente. Ma il Pd sta alzando molto il livello della politica, ha avviato un profondo rinnovamento dei gruppi dirigenti».

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