lunedì 11 febbraio 2013

Le domande dei cittadini. FISCO

COME VOLETE INTERVENIRE SULL’IMU?
VOI IMPORRETE UNA PATRIMONIALE?
CHE COSA VOLETE FARE CONTRO L’EVASIONE E L’ELUSIONE FISCALE?
VOLETE O NO FARE UN ACCORDO CON LA SVIZZERA SUI CAPITALI ESPORTATI?
VOLETE ABBASSARE LE IMPOSTE?

COME VOLETE INTERVENIRE SULL’IMU?
Fin da prima del decreto Salva Italia, noi abbiamo proposto di applicare l’Imu, imposta approvata dal governo Berlusconi nell’ambito del federalismo fiscale, alleggerendo l’Imu sulla prima casa per gli italiani che hanno redditi più bassi. E di finanziare questa agevolazione con un’imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari, cioè un prelievo aggiuntivo sui patrimoni immobiliari di valore superiore a soglie particolarmente elevate. Più in particolare l’ipotesi è di evitare il pagamento dell’Imu per le prime case fino a 400-500 euro di imposta e di compensare questo sgravio con un aggravio, progressivo, a partire dagli immobili che abbiano un valore superiore al milione e mezzo di euro dal punto di vista catastale, cioè almeno tre milioni di euro di valore commerciale.
Nel corso dell’iter parlamentare del provvedimento sull’Imu il PD ha già proposto di destinarne il gettito ai comuni. La proposta non è stata accolta dal governo Monti.
VOI IMPORRETE UNA PATRIMONIALE?
Noi non proponiamo interventi generali sul patrimonio.
Per le ricchezze di tipo mobiliare (azioni, fondi, liquidi, titoli pubblici…) per noi è importante la trasparenza e la tracciabilità. E sono importanti perché oggi è decisivo sapere davvero dove sono redditi e ricchezze per rendere gestibile qualsiasi ipotesi di ogni eventuale contributo dei più abbienti per l’accesso ai servizi di un Welfare, che va garantito ma appunto per questo che bisogna mettere al sicuro dal punto di vista della sostenibilità finanziaria.
CHE COSA VOLETE FARE CONTRO L’EVASIONE E L’ELUSIONE FISCALE?
La fedeltà fiscale per noi è decisiva. Gli interventi da questo punto di vista riguardano, oltre all’uso concreto ed efficiente delle banche dati, soprattutto la riduzione nella circolazione del contante, perchè la trasparenza nei pagamenti è fondamentale.
Considerando i benefici che verrebbero alle banche da un maggior ricorso agli strumenti di pagamento elettronico (bancomat, carte, ecc…) sarà necessario fare un accordo con le aziende di credito perché azzerino, o comunque abbassino in modo decisivo, i costi delle carte. Sarà importante anche rendere più difficili tutte quelle attività che oggi consentono di spostare facilmente fondi e basi sociali da un paese all’altro per non pagare le imposte.
VOLETE O NO FARE UN ACCORDO CON LA SVIZZERA SUI CAPITALI ESPORTATI?
Un accordo fiscale con la Svizzera va ricercato, ma non deve tradursi in un sostanziale condono per le somme sulle quali non vengono pagate imposte in Italia.
VOLETE ABBASSARE LE IMPOSTE?
Le imposte oggi pesano troppo su lavoro e impresa e troppo poco sulla rendita. Salvo restando l’equilibrio dei conti pubblici, in prospettiva, e anche grazie ai proventi di una vera lotta all’evasione e all’elusione fiscale, noi prevediamo di riequilibrare il prelievo fiscale sui redditi da lavoro, autonomo e dipendente, e sugli investimenti. L’obiettivo è di rendere più redditizio l’impegno nell’economia reale e che da occupazione, rispetto alle posizioni di rendita.

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