mercoledì 8 luglio 2015

Rifiuti urbani, verso il 2020: tariffazione puntuale e incentivi ai virtuosi

Un progetto di legge definisce nuove strategie. Gli obiettivi: differenziata al 73%, riduzione del 25% della produzione pro-capite, riciclaggio al 70%

ll presidente Stefano Bonaccini e l'assessore Paola Gazzolo hanno presentato il nuovo progetto di legge approvato dalla Giunta regionale.
Gli obiettivi previsti dal Piano regionale per i rifiuti e perseguiti con la nuova legge si individuano in tre filoni di intervento:
1)    Prevenzione;
2)    recupero di materia;
3)    recupero energetico e smaltimento.

In particolare la Regione ha individuato nel riciclaggio la forma di gestione dei rifiuti prioritaria.
Il progetto di legge prevede strumenti operativi come la tariffazione puntuale e incentivi ai Comuni virtuosi attraverso i quali arrivare a:
-    raccolta differenziata al 73%;
-    riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani;
-    riciclaggio al 70%;
-    contenimento delle discariche;
-    autosufficienza regionale.


La Giunta dell'Emilia-Romagna, dopo il Piano regionale, entra così nel vivo della nuova gestione dei rifiuti approvando un progetto di legge con cui si segna un'ulteriore importante tappa del percorso svolto in questi ultimi anni, che ha portato come risultato finale a un progetto coerente con gli obiettivi comunitari. Anche grazie a tale legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di 60 Consigli comunali, la Regione vuole transitare da un modello economico lineare basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o a ripristino delle stesse, a una “economia circolare” in cui non vi siano prodotti di scarto e in cui le materie vengono costantemente riutilizzate. Economia circolare significa inoltre bloccare le risorse sul territorio a favore dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sostenibilità locale.

E per far ciò individua strumenti quali la tariffazione puntuale, attraverso cui si paga per quanto si conferisce, e mette in campo incentivi rivolti ai Comuni che inviano meno rifiuti allo smaltimento.

Gli strumenti
Un importante strumento per raggiungere gli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclaggio è la tariffazione puntuale, ovvero sistemi attraverso i quali si paga per quanto si conferisce. Tariffa puntuale significa equità contributiva, in quanto si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e responsabilizzazione dei cittadini attraverso l’applicazione del principio "chi inquina paga". Il Progetto di legge rinvia a specifiche linee guida che dovranno essere adottate da parte dell'Agenzia territoriale dell'Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti (Atersir) al fine dell'applicazione della tariffazione puntuale nel territorio regionale, con priorità per le utenze non domestiche.

Il progetto di legge: premi all'efficienza e disincentivi all'uso delle discariche.

Inoltre prevede la costituzione presso l'Atersir di un fondo a sostegno delle gestioni meritorie, relativamente agli utenti dei Comuni che abbiano raggiunto una determinata quantità pro capite di produzione di rifiuto urbano non inviato a riciclaggio, e a sostegno della trasformazione del servizio con modelli innovativi di raccolta tesi a incrementare i rifiuti da destinare a riciclaggio nonché per la realizzazione dei centri comunali per il riuso.
Di fatto sono “virtuosi” il cittadino e il Comune che invia complessivamente meno rifiuti a smaltimento. Questo parametro viene assunto come riferimento per la ripartizione del fondo incentivante previsto nel progetto di legge.
La Legge, inoltre, disincentiva l’uso della discarica e l’incenerimento senza recupero di energia. Sono quindi rivisti in aumento gli importi dell’ecotassa per lo smaltimento. La revisione sarà graduale, con un primo step al 2016 e uno successivo al 2020.

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