martedì 22 dicembre 2015

Approvato dall'Assemblea legislativa il bilancio 2016 della Regione Emilia-Romagna

Il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini
Nessun aumento delle tasse per i cittadini e per le imprese; investimenti di 110 milioni di euro per l'occupazione, il welfare, la tutela del suolo, la cultura, l'ambiente, lo sport, il turismo. Riduzione delle spese di funzionamento della macchina regionale di oltre 36 milioni entro fine legislatura. Queste le linee principali della manovra finanziaria della Regione.
Queste le linee principali della manovra finanziaria della Regione, illustrate oggi in Aula dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessore al Bilancio Emma Petitti.
Un’occasione per presentare dati e numeri, per fare un bilancio del lavoro svolto in questo primo anno e per delineare le azioni future. “Lo avevamo detto a inizio mandato - ha affermato Bonaccini -: pensiamo a una Regione che vuole continuare a competere sempre più e sempre meglio con i territori più avanzati dell’Europa e del mondo, che crei nuova e buona occupazione senza lasciare indietro nessuno, dove la sanità continui ad essere una delle migliori al mondo. Le scelte fatte in questo anno, con questo bilancio e con il programma di lavoro futuro vogliono andare proprio in tale direzione. Volevamo che i cittadini tornassero a ridare fiducia alle istituzioni e che sobrietà e legalità fossero i pilastri delle nostre politiche. Siamo orgogliosi di essere la regione che per prima in Italia ha fatto una legge che taglia i costi della politica. Tagli che si aggiungono a quelli relativi al funzionamento della macchina regionale, che consentiranno nel prossimo quadriennio un risparmio di oltre 36 milioni di euro. Entro marzo approveremo il testo unico sulla legalità: questa è la nostra risposta alle mafie”.

Bonaccini ha poi annunciato che nel 2016 sarà presentata anche una nuova legge sul turismo, “che ha portato nella nostra regione numeri record dell’ultimo decennio: 1 milione e mezzo di presenze nei primi nove mesi dell’anno, e che vogliamo raggiunga un Pil a doppia cifra”. Una legge sul welfare che risponda ai nuovi bisogni, “da costruire insieme, per continuare a mantenere alte e a migliorare le prestazioni dei servizi per i bambini, gli anziani, le persone non autosufficienti”. Una legge sull’urbanistica “che segni una direzione nuova: il consumo di suolo a saldo zero”; una legge sullo sport, “un settore che ha un grande valore aggregativo e sociale, ma che è anche capace di creare opportunità e occasioni di lavoro”; una legge sulla musica “perché, come abbiamo già fatto per il cinema, non ci siano finanziamenti a pioggia, ma risorse per la crescita”.

Prioritario anche il tema dell’occupazione: “Tante volte - ha sottolineato Bonaccini - abbiamo detto che la nostra ossessione è il lavoro. I dati più recenti ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta, con una crescita dell’1,2% e l’export che ha oltrepassato il 4%. Quando abbiamo firmato il Patto per il lavoro il tasso di disoccupazione era all’8,4%, ora è al 7,8%, e vogliamo dimezzarlo entro il 2020. Crediamo di potercela fare se tutti insieme lavoreremo utilizzando al meglio i 15 miliardi di investimenti complessivi a disposizione della nostra regione. I primi bandi aperti con i fondi europei hanno avuto un successo straordinario, a partire da quello destinato ai giovani agricoltori. Continueremo a lavorare per sviluppare ricerca, formazione, lavoro, digitalizzazione. Un settore, quest’ultimo, in cui siamo già al vertice in Italia”.

Altro passaggio su cui si è soffermato il Presidente è stato quello del riordino istituzionale. “Avevamo detto che avremmo incentivato le fusioni e continueremo a farlo, in un’ottica che superi il policentrismo e che dia ai Comuni nuove possibilità di crescita” - e della ricostruzione post sisma: “Abbiamo ottenuto provvedimenti importanti e non scontati, nel 2016 concentreremo ulteriori sforzi e risorse per la ripartenza dei centri storici”. “Continueremo a stare sul territorio, con umiltà ma con determinazione - ha concluso Bonaccini -. Staremo in mezzo alla gente, come abbiamo fatto finora”.

I dati del bilancio nel dettaglio
I dati sono stati illustrati nel dettaglio dall’assessore Emma Petitti: “Abbiamo mantenuto inalterata la pressione fiscale e confermato come priorità assoluta 52 milioni di euro di risorse regionali per il cofinanziamento dei fondi europei" ha spiegato. 35 milioni sono destinati al rafforzamento e allo sviluppo delle nostre imprese: 25, relativi al triennio 2016-2018, per aumentarne l’attrattività e altri 10, per il solo 2016, finalizzati all’internazionalizzazione. Con i 20 milioni riservati al distretto della Costa, per la prima volta la Regione riconosce che il turismo - per imprese, Pil e numero di occupati - è un distretto industriale al pari degli altri presenti nel nostro territorio”.

Prioritari, nel bilancio di previsione, anche l’ambiente, la difesa e la messa in sicurezza del territorio, a cui nel prossimo triennio saranno destinati 120 milioni di euro, di cui i primi 42 già nel 2016. L’edilizia scolastica potrà contare per il prossimo anno su 20 milioni di spese di investimento, che si sommano ai 57 di risorse statali. Altri 12,5 milioni andranno a sostenere la mobilità e le strade. Aumentano nel 2016 anche gli investimenti per lo sport  e la cultura, che potranno contare entrambi su 5 milioni di euro. Non ultime, le risorse per la montagna, con un fondo complessivo per il 2016 di 10 milioni, perché, come ha sottolineato il presidente Bonaccini, “se si vuole far sì che le persone continuino ad abitarci, occorre assicurare servizi, lavoro e investimenti”.

“Lo avevamo detto a inizio mandato - ha aggiunto Petitti -: pensiamo a una Regione dove tutti possano tagliare il traguardo. Per questo il welfare rimane uno dei pilastri delle nostre politiche. Abbiamo confermato il fondo per la non autosufficienza, che può contare complessivamente su 460 milioni, di cui 120 regionali; e per la prima volta abbiamo istituito il fondo di solidarietà, che con le risorse nazionali avrà una portata di 70 milioni”. 
“Un bilancio - ha concluso l’assessore - frutto di un costruttivo confronto con le parti sociali, le organizzazioni economiche, le forze di maggioranza e minoranza. Grazie all’intenso lavoro di tutti siamo arrivati ad approvarlo in tempi rapidi. È un bilancio che ci permette di confermare e sostenere le scelte fatte a inizio mandato”.

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