venerdì 5 febbraio 2016

La Camera dice sì alla legge sul ‘dopo di noi’, ma M5S vota no

Con 374 voti favorevoli, 75 contrari e e 11 astenuti, è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati la legge cosiddetta “Dopo di noi”. Adesso va al Senato per l’approvazione definitiva. I Cinquestelle votano contro.

A rispondere in aula ai pentastellati, che parlano di "favori alle lobby delle assicurazioni" (!?), è la deputata dem Ileana Argentin che ha dichiarato: “Non sono qui a fare marchette a nessuna cooperativa, ma dobbiamo ringraziare le cooperative perché quando non ci sono mamma e papà, quando non ci sono un marito o un fratello se non ci fossero queste realtà non ci sarebbero le risposte adeguate a tante situazioni. Per la prima volta ci sarà non un profilo sanitario ma un profilo sociale, finalmente non camici bianchi intorno ai disabili ma persone vere”.

“Abbiamo parlato di questa legge in modo diverso. Ci sono state tante critiche su questa legge da parte del M5s, ma il perché è molto semplice: non hanno partecipato a nessun lavoro del Comitato dei nove, se non qualche volta. Non si può arrivare in aula presentando 90 emendamenti per fare degli show. Il ‘Dopo di noi’ e’ una cosa seria e nasce all’interno di un meccanismo serio, dopo l’ascolto di centinaia e di migliaia di famiglie”, ha detto ancora la deputata dem.

Ecco cosa prevede il testo
Si tratta di una legge pensata per le persone con gravi disabilità, per il loro futuro e nel rispetto delle loro volontà, nel momento in cui viene meno, per vari motivi, l’assistenza da parte dei loro parenti o familiari. Da qui, appunto, il nome, “Dopo di noi”. Dopo un lavoro durato 18 mesi, il testo approvato è il frutto dell’unione delle proposte di legge di Grassi, Argentin, Miotto, Vargiu, Binetti, Rondini.
La proposta di legge si ispira ai principi stabiliti dalla Costituzione, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Nella Convenzione Onu, ad esempio, l’articolo 19 sancisce “il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone”.

Destinatari
La proposta di legge è destinata a tutte le persone con disabilità grave non determinata dal naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità, prive di sostegno familiare, perché entrambi i genitori sono venuti a mancare oppure perché i genitori non sono in grado di sostenere la loro assistenza.

Cosa prevede
Nel testo è prevista la detraibilità delle spese sostenute per le polizze assicurative finalizzate alla tutela delle persone con disabilità grave (art. 5) e agevolazioni tributarie per i trust – una forma di protezione legale – istituiti per le persone con disabilità grave (art. 6). Il trust serve a tutelare quei beni destinati ad esempio dai familiari a un fondo appositamente istituito, assicurandosi così che il patrimonio verrà usato a beneficio della persona disabile.
Sarà cura della presidenza del Consiglio dei ministri realizzare delle campagne informative per far conoscere i vantaggi della legge, mentre il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dovrà presentare una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni in materia di assistenza ai disabili gravi privi di sostegno familiare.

Fondo per l’assistenza
L’articolo 3 della proposta di legge istituisce presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali il Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave e disabili prive del sostegno familiare. I requisiti per l’accesso alle misure di assistenza verranno individuate attraverso un decreto del ministero del Lavoro e delle politiche sociali. Il dicastero dovrà inoltre trasmettere alle Camere, entro il 30 giugno di ogni anno, una relazione sullo stato di attuazione delle disposizioni della legge.

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Dopo una lunga attesa finalmente ci siamo, la legge sul “dopo di noi” è stata approvata alla Camera e dopo il voto al Senato diventerà legge a tutti gli effetti. Interessa direttamente migliaia di famiglie e riguarda il livello di civiltà di un paese intero. È una legge che è destinata ai disabili gravi che restano senza i familiari che li hanno seguiti, nella maggior parte dei casi i genitori. Con questa legge e i fondi che abbiamo previsto nella legge di stabilità, quando un disabile rimarrà senza il supporto familiare potrà continuare a vivere nelle proprie case o in case famiglia. Il testo approvato, inoltre, prevede la possibilità di sottoscrivere polizze previdenziali e assicurative che hanno come obiettivo prioritario la vita indipendente dei disabili.
Questa legge non migliora solo il destino dei disabili quando rimarranno soli, ma anche quella dei genitori che fino ad oggi hanno vissuto con grande preoccupazione – a volte con angoscia che è sfociata anche in comportamenti tragici – per il futuro dei propri figli dopo il distacco.
Per anni il welfare a favore degli ultimi è stato un bancomat; anche in questo settore le cose sono cambiate. Le risorse per il dopo di noi infatti sono un’importante parte della nostra politica sul welfare, che ci ha fatto incrementare le risorse nella legge di stabilità per la lotta alla Sla, l’autismo, la lotta alla povertà e all’esclusione sociale
”. Così Matteo Renzi sul suo profilo Facebook.


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