lunedì 11 luglio 2016

L'attività e i programmi dell'Amministrazione Comunale. Intervista al Sindaco di Casola Valsenio, Nicola Iseppi

7 giugno 2016 - Il Sindaco Nicola Iseppi, in questa intervista che abbiamo raccolto, fa il punto sull’attività amministrativa, sui programmi e gli obiettivi immediati e a più lungo termine dell’amministrazione comunale.

-    Come sta cambiando la struttura del bilancio comunale anche per effetto delle gestioni associate di servizi e funzioni attraverso l’Unione dei Comuni?

Abbiamo approvato il bilancio 2016 il 20 maggio scorso, come la maggior parte dei Comuni italiani quando ormai è trascorso già la metà dell’anno. Questo ritardo cronico è figlio delle numerose modifiche tributarie e normative che ormai si ripetono da troppi anni. Non è bello approvare un bilancio in ritardo e soprattutto rende difficile fare scelte e programmare gli investimenti. Il bilancio comunale si sta trasformando attraverso una armonizzazione contabile che investe tutti gli Enti locali ricercando omogeneità e quindi economicità dei costi e dei servizi. Ogni anno la struttura del bilancio si modifica molto perché per ogni servizio che si conferisce in Unione occorre definire il relativo capitolo di trasferimento, personale incluso. Entro il 2018 intendiamo conferire tutti i servizi in Unione e quindi, a quel punto, sarà un bilancio molto semplificato e acquisirà molte competenze il Consiglio dell’Unione.


-    Casola, nel 2015 e nel 2016 si è misurata con il problema dell’accoglienza di alcune decine di profughi e richiedenti asilo. Che bilancio puoi trarre dell’esperienza di questi mesi?

Nel 2015 abbiamo conosciuto da vicino il dramma dei profughi e rifugiati che fino ad allora era confinato alle cronache televisive. Il Comune ha messo a disposizione degli alloggi tramite l’ASP della Romagna Faentina che ora ospita 6 ragazzi. Poco dopo 40 persone sono state accolte nell’Hotel Antica Corona attraverso un bando pubblico della Prefettura di Ravenna. Le difficoltà inizialmente sono state molte soprattutto perché alcune iniziative mancavano della giusta informazione e del coinvolgimento con il Comune e la comunità. Oggi posso sicuramente dire che Casola Valsenio sta facendo una positiva esperienza di integrazione grazie al buon lavoro dei soggetti incaricati: l’Asp e i gestori dell’Hotel, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto fino ad ora e che invito a migliorare ancora i momenti di coinvolgimento con il nostro paese.

-    Un importante settore dell’attività amministrativa è quello della raccolta dei rifiuti/nettezza urbana e del servizio idrico integrato. Cosa si prevede per quanto riguarda il costo e la ‘gestione’ di questi servizi?

Quest’anno abbiamo vissuto un mese di grande difficoltà a causa del cambio di gestione del servizio da parte di HERA. Ora la situazione è normalizzata, ma questa situazione ci ha fatto toccare con mano la delicatezza e l’importanza di questo settore. La Regione ha approvato una nuova legge con l’obiettivo di una vera e propria economia circolare. Fra gli obiettivi da raggiungere entro cinque anni, figurano: l’aumento della raccolta differenziata al 73%, la riduzione del 25% delle produzione di rifiuti pro-capite, il riciclaggio al 70%, il contenimento delle discariche e autosufficienza regionale. Tra le novità introdotte ci sarà la tariffazione puntuale, ovvero si paga in base a quanto si conferisce, gli incentivi rivolti ai Comuni più virtuosi e premi alle imprese che smaltiscono meglio: questo si tradurrà in un diverso sistema di raccolta porta a porta e un vero e proprio cambio di mentalità!

-    Sull’offerta turistico-culturale l’Amministrazione ha investito, ha mantenuto un rapporto stretto e positivo con la Pro Loco e altri soggetti per promuovere eventi e manifestazioni capaci di attrarre visitatori e di promuovere Casola e il suo territorio. Come valuti le esperienze fatte e i risultati ottenuti?

Sappiamo che dobbiamo lavorare sul tema delle erbe e dei frutti dimenticati migliorando ogni anno l’offerta, vogliamo valorizzare maggiormente i nostri carri di gesso e renderli un’attrattiva che vada oltre l’interesse locale e vorremmo essere nuovamente protagonisti della speleologia internazionale. In questi anni, assieme alla Pro Loco, abbiamo provato ad innovare con alterna fortuna alcune storiche manifestazioni che hanno mostrato i segni del tempo. L’intenzione che ha mosso i nostri tentativi è sempre stata quella di mantenere un alto livello qualitativo, una caratterizzazione forte con i prodotti del territorio e un coinvolgimento attivo delle associazioni e dei ristoratori locali. Per compiere un vero passo avanti occorre una forte partecipazione dell’associazionismo locale che da sempre ha caratterizzato la vitalità del nostro paese.

-    Sul versante urbanistico quali iniziative si possono segnalare?

Non ci sono iniziative urbanistiche private rilevanti da molti anni. Dopo aver completato il PSC, ora affronteremo il tema del RUE associato in uno scenario completamente rivoluzionato. Oggi le parole d’ordine sono addensamento abitativo nei centri e riqualificazione energetica. Come Comune abbiamo recentemente completato la nuova area verde all’ingresso del Comune e modificato i parcheggi lungo via Soglia.

-    Malgrado i tagli e la limitatezza delle risorse abbiano reso più difficile e limitato fortemente la spesa per investimenti, quali programmi si è data l’Amministrazione per i prossimi tre anni? E quali opportunità si potranno cogliere dal nuovo PSR 2014/2020 e dai fondi strutturali POR-FESR?

Con le poche risorse proprie a disposizione e con i forti vincoli di spesa sarà sempre più complicato poter attivare i fondi europei messi a disposizione dalla Regione. Il Comune farà comunque la sua parte cercando delle sinergie all’interno dell’Unione della Romagna Faentina, del GAL L’Altra Romagna e del Parco della Vena del Gesso. Attraverso questi attori promuoveremo una serie di progetti volti a migliorare l’attrattività imprenditoriale e turistica del nostro territorio e a completare l’opera di connessione alla banda larga per tutti i cittadini e le imprese.

-    L’impegno di investimento più pesante e impellente è quello per ridare a Casola Valsenio un campo sportivo, dopo che la disastrosa frana del 25 febbraio 2015 ha irrimediabilmente distrutto l’impianto degli Olmatelli. Qual è la situazione?

Per quanto riguarda l’area interessata dalla frana, abbiamo affidato ad uno studio di geologi l’indagine per verificare lo stato di quel versante e del terreno su cui sorgeva il campo. Questo studio approfondito ci potrà dare le informazioni necessarie per ripensare quell’area e renderla, speriamo, nuovamente fruibile ai cittadini. Per la ricostruzione invece abbiamo da poco ricevuto ufficialmente dalla Regione la disponibilità di 300.000 euro, utili a ripartire con un progetto e un nuovo campo sportivo a partire dal 2017. Vanno ricordati e ringraziati tutti quelli che hanno sostenuto il calcio in questo periodo: l’Associazione calcio, il Comitato Forza Casola, la FIGC, il CONI, le squadre e i Comuni limitrofi, le famiglie e sicuramente tutti i ragazzi a cui si è chiesto un grande sacrificio.

-    Casola festeggia quest’anno gli 800 anni della sua fondazione. E’ una storia che il Comune sta rivisitando con un intenso programma di iniziative ed eventi. L’occasione è certamente importante per studiare e approfondire le vicende storiche del passato ma non di meno può esserlo per avviare una riflessione sul futuro della nostra comunità, sul futuro del suo assetto istituzionale. Esistono, si possono considerare, a tuo parere – all’interno dell’Unione dei Comuni – le possibilità e le condizioni per processi di fusione tra Comuni?

E’ sicuramente un tema attuale, molto complesso e molto affascinante allo stesso tempo. L’Unione dei Comuni è un passaggio che mette a dura prova perché è complicato mantenere una autonomia politica e impositiva aggregando però tutti i servizi. La fusione, da questo punto di vista, è più semplice anche se la decisione di eliminare il municipio è un passo difficile soprattutto per Comuni periferici come il nostro. Ne abbiamo discusso all’interno dell’Unione e alcuni soggetti, come la Regione e le Associazioni di categoria, spingono su questo tasto, ma al momento non c’è nulla di più. Dal punto di vista amministrativo sarebbe una ottima soluzione che produrrebbe risparmi ed efficienza con una velocità superiore all’Unione, dal punto di vista politico e sociale potrebbe avere dei riscontri negativi o non calcolabili al momento.

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