Ora, a distanza di circa 6 anni da quando il caso venne rilanciato sulle pagine de Il Giornale, il Tribunale di Bologna ha emesso una sentenza di assoluzione perché "il fatto non sussiste".
Già in aprile 2015, era stato assolto dall'accusa di truffa - perché "il fatto non sussiste" - l'allora presidente di Terremerse, Giovanni Errani.
Per comprenderne antefatti e conseguenze, rimandiamo alla lettura delle notizie pubblicate sul nostro sito...
22 ottobre 2009 – Sulle accuse del "Giornale" il Presidente Errani ha contattato la Procura e informato i Capigruppo
19 dicembre 2013 - Inchiesta Terremerse: assolto il presidente della Regione Vasco Errani
8 luglio 2014 – Vasco Errani condannato a un anno in appello. Ribaltata l’assoluzione in primo grado
8 luglio 2014 – Sentenza sconcertante. Riccorreremo in Cassazione
23 luglio 2014 - L'intervento di Vasco Errani all'Assemblea Legislativa della Regione: "Ho sempre lavorato per il bene delle istituzioni". Oggi la firma delle dimissioni
10 aprile 2015 - Vicenda Terremerse: il fatto non sussiste! Giovanni Errani assolto in appello. ...Adesso ci sarà qualcuno che chiede scusa per il fango sparso a piene mani?!
11 aprile 2015 – L'assoluzione di Giovanni Errani. Di quelle accuse senza fondamento, restano solo gli effetti: la sfiducia e l'astensionismo che la nostra Regione non meritava e non merita.
17 giugno 2015 - Vasco Errani, la Cassazione annulla la condanna: "Un bel giorno per me"
Mercoledì 30 marzo, il Tribunale di Bologna ha dichiarato Terremerse e Cantina Colli Romagnoli “non responsabili degli illeciti a loro rispettivamente ascritti… perché il fatto non sussiste”.
Lo ha comunicato la stessa cooperativa. Com’è noto l’addebito nasceva dalla contestazione della violazione dell’art. 24 del D.Lg. 231/2001 (indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un Ente Pubblico) che prevede un illecito amministrativo dipendente dal reato (truffa aggravata è il reato contestato alle persone fisiche).
Il fatto principale contestato a Terremerse, l’indebito percepimento di finanziamenti, era già stato dichiarato prescritto nel giudizio di primo grado svoltosi a carico degli imputati, viceversa l’episodio relativo allo svincolo della fideiussione, prestata all’Ente Pubblico da parte della cooperativa per ottenere il finanziamento e considerato come fatto a sé stante, era stato dichiarato insussistente dalla Corte d’Appello di Bologna, che infatti con sentenza del 09.04.2015 (n. 1518) aveva assolto Gianni Errani (fratello dell'allora Presidente della Regione Vasco Errani) nonché gli altri imputati.
Ora, il Giudice che aveva in carico la posizione di Terremerse e Colli Romagnoli ha emesso sentenza di assoluzione rilevando che “l’accertata insussistenza del reato presupposto – sotto il profilo di tutti gli elementi costitutivi, ivi compresi quelli oggettivi – comporta l’inconfigurabilità dell’illecito amministrativo”. Il Procedimento penale a carico degli enti ha quindi avuto il medesimo epilogo di quello delle persone fisiche.
"Come già avevamo sostenuto esprimendo la nostra solidarietà a Gianni Errani, in occasione della sua assoluzione, giunta dopo un lungo e faticoso percorso giudiziario, viene premiata la sobrietà e la perseveranza della linea di difesa che Terremerse ha mantenuto, confidando nella imparzialità della Magistratura e rivendicando fermamente la correttezza dell’operato dei propri dirigenti. L’unico rammarico è per il protrarsi interminabile della vicenda giudiziaria, già da 6 anni a questa parte, con importante impegno di risorse umane e finanziarie, in una fase in cui Terremerse, come del resto l’imprenditoria tutta, ha dovuto fare i conti con la crisi finanziaria globale e con una difficilissima situazione di mercato, uscendone peraltro rafforzata e con nuove potenzialità di crescita. Un rinnovato ringraziamento vivissimo va da parte nostra al Collegio della Difesa, che ha prestato l’assistenza nei vari gradi di giudizio e un ringraziamento altrettanto vivo agli Amministratori, ai Soci e ai dipendenti di Terremerse, che in tutto questo tempo non hanno mai fatto mancare la loro solidarietà e fiducia nella Cooperativa" si legge nella nota della grande cooperativa agri-industriale aderente a Legacoop.
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