giovedì 8 aprile 2010

Basta chiacchiere, ora riforme vere


Per il PD le riforme istituzionali da mettere in cantiere sono queste: il senato federale, la riduzione del numero dei parlamentari, l’annullamento del bicameralismo perfetto, una nuova legge elettorale (che permetta agli elettori di scegliere i parlamentari) e una legge che tagli i costi della politica.
Conoscendo però l’ostilità della destra alle ultime tre proposte, il PD propone di partire dalle due questioni su cui, almeno a parole, tutti dicono di essere d’accordo: il senato federale e la riduzione del numero dei parlamentari.
Da due anni abbiamo presentato una nostra proposta in parlamento. Sono riforme che non costano nulla, richiedono solo la volontà di chi ha la responsabilità di decidere. Quindi, basta chiacchiere.
Sul resto si continui a discutere, ma in Parlamento. Ma sulle cose condivise chiediamo che si decida. Subito.

Quanto all'ipotesi di semipresidenzialismo avanzata da alcuni esponenti della destra, diciamo chiaramente che non si può fare il presidenzialismo con questa legge elettorale (che è assurda) nè con questa finta “legge sul conflitto interessi”. In queste condizioni, non assomiglieremmo alla Francia o agli USA, ma al Sud America di qualche decennio fa. E noi non siamo d'accordo.

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