mercoledì 7 aprile 2010

L'Unione dei Comuni come occasione per un nuovo assetto del governo locale


Il tema della "nuova" Unione dei Comuni, del suo assetto e della sua dimensione - dopo la decennale esperienza dell'Unione dei Comuni di Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme - ritorna di attualità dopo le elezioni comunali di Faenza.
Il PD e le coalizioni di centro sinistra di cui fa parte, avevano assunto una posizione molto precisa sull'argomento. In particolare, nel programma della coalizione di centro sinistra "Uniti per Casola", si affermava che "siamo determinati a proseguire l’esperienza della gestione associata di servizi e funzioni con Brisighella e Riolo Terme e intendiamo accompagnare la trasformazione della Comunità Montana in Unione dei Comuni con l’avvio di nuove gestioni associate, secondo criteri di efficienza ed economicità. (...)
Allo stesso tempo crediamo sia utile definire il percorso politico e amministrativo che – dopo la positiva conclusione del lavoro di redazione del nuovo Piano strutturale dell’area faentina – porti ad un unico Regolamento Urbanistico Edilizio, ma anche a nuovi servizi gestiti in forma associata che preparino la costruzione di una Unione di Comuni che ricomprenda Faenza, Castel Bolognese, Solarolo e i Comuni della collina, oggi ricompresi nella Comunità montana dell’Appennino faentino-Unione di Comuni".
Di qui pensiamo si debba partire, per una discussione e un approfondimento che deve coinvolgere i nostri iscritti e elettori, gli organi del PD dei Comuni interessati.
Sull'argomento abbiamo ricevuto una nota di Alessandro Righini, che esprime dubbi e perplessità sulla possibilità di dare vita a una Unione di Comuni con la partecipazione anche di Faenza. E' un contributo alla discussione del quale tenere conto. Vogliamo favorire su questo importante argomento, un confronto senza pregiudizi e attento al merito delle questioni.
Ovviamente, chiunque voglia esprimere la sua opinione può scrivere a pdcasolavalsenio@gmail.com

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