venerdì 9 aprile 2010

Per la riforma della giustizia: le proposte del PD


Andrea Orlando, responsabile Giustizia del PD, le pubblica su "Il Foglio": verifica dei tempi giusti dei processi, riforma del CSM, una giustizia più semplice.


"Mi applico ad un esercizio da molti consigliato.
Facciamo per un attimo finta che il problema sia solo quello di far funzionare la giustizia. Dimentichiamoci Berlusconi, così come dei suoi processi da aggiustare e delle sue vendette da consumare e partiamo dalla giustizia civile dove, lontano dai riflettori, si consuma quotidianamente un disastro che potremmo definire “muto”. La rilevanza del tema sta innanzitutto nei numeri: le cause attualmente pendenti sono più di 5 milioni con una crescita media annua del 7,5 per cento. Per avere giustizia un cittadino attende anche sette anni e mezzo, passando 20 mesi in tribunale, 54 in Corte di Appello e la restante parte in Cassazione. Una volta giunta la sentenza, questa risulta spesso priva di qualsiasi effetto positivo per chi intendeva far valere un proprio diritto. Sul fronte dell’economia, l’inefficienza del sistema giudiziario compromette in modo serio la competitività del Paese e rappresenta un potente dissuasore agli investimenti esteri in Italia. Le ragioni di credito di molte famiglie e di tante piccole aziende risultano irrimediabilmente frustrate, aggravando oltremodo il peso dell’attuale crisi economica vista l’impossibilità di riscuotere in tempi ragionevoli i propri crediti. La situazione di disagio è ancora più grave al Sud e nelle Isole.
Queste brevi considerazioni definiscono l’enorme impatto che l’amministrazione della giustizia ha sul sistema economico e sui rapporti sociali. C’è un’ emergenza, da qui dovremmo partire". (...continua)

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